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Autore: _stoptheworld_    19/03/2013    1 recensioni
Essere Directioner è l'amare ogni loro piccolo difetto.
Essere Directioner è il rimare Directioner per sempre.
Le allungai il braccio, nella speranza che lo afferrassi, invece di fare un passo avanti.
“io non ho mai smesso di credere…” prese la mano e l’avvicinai subito a me.
“E solo che sono esausta!” disse tra i singhiozzi.
Era veramente molto più bassa di me e le facevo come tetto, come scudo. Come scudo dalle paure che ostacolano i sogni...
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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WENN
 
Non avevo dormito per tutta lo notte, ero fin troppo agitata.
Stavo per partire con le cinque persone più importanti della mia vita, per il tour e loro mi volevano. Non potevo chiedere altro.
Una cosa però: avrei voluto dirlo ad  Alice e a Sara.
Sapevo che i miei avevano deciso di sospendere le ricerche per un paio di mesi e di cercare qualcosa di mio, qualcosa che poteva condurre a me. Ma  penso di non aver lasciato nulla. A parte qualche foglio in giro per la camera, dove scrivevo le mie fan fiction, ma oggetti personali, beh nulla.
Mi alzai e andai da Harry, che era nell’altra stanza.

“Hey svegliati! È l’ora! È ora di partire cucciolo!”,.
“Ancora un minuto, dai!”
“te lo puoi scordare. È tardi caro mio e io non sto nella pelle di scoprire altri posti e di poter ascoltarvi dal vivo, dai forza!”, lo presi di forza, per il braccio, ma il risultato fu tremendo.
Addormentato com’era finimmo l’una sopra l’altro.
Gli diedi un ceffone, magari si sarebbe svegliato.
“Ahi! Perché?”, ridevo, gli avevo fatto male.
“Ti sei svegliato? Bene, adesso togliti che non sei leggero…”.
“Se solo tu mangiassi un po’, magari un po’ mi reggeresti, non credi?”.
“Non puoi obbligarmi a mangiare!”, ed ecco il solito argomento che mi tormentava da tre settimane a quella parte.
“Hai già fatto colazione?”, che palle che era.
“Si, ho mangiato un cornetto, papà! E ce n’è uno anche per te, papà!”.
“Grazie figlia!”, mi diedi un bacio sulla nuca e corse in bagno a cambiarsi.

In meno di mezz’ora eravamo sulla pista dell’aeroporto. Saremmo partiti col jet privato.
Non sapevo come spiegare le mie emozioni, sembravo un bambino davanti ad uno spettacolo di magia.
Vedere Londra che piano piano diventava sempre più piccola, mi metteva una malinconia addosso. Io avevo deciso di stare li, ma come sempre il destino mi fece cambiare direzione.
Mi misi le cuffie e continuai a guardare fuori, e ricordando tutte le seghe mentali che mi facevo prima di incontrare i miei idoli, ma a forza di pensare mi addormentai come un ghiro in pieno inverno.

****************************
“Perché non sei stata sincera, eh? Perché non ci hai mai detto che sei una Directioner? Avevi paura che adesso tu non saresti con noi?”, cercavo di parlare, ma Zayn mi bloccava. I Ragazzi erano imbestialiti, tutti erano furiosi e mi stavano riportando alla mia vecchia vita.
Piangevo cercando di dire la mia, ma ogni parola che usciva non era altro che un capriccio per loro.
“Basta!”, urlai “Si, avevo paura, mi stavo per ammazzare perché pensavo che voi vi foste sciolti, ed io non potevo sopportare tutto quello. Poi Harry mi ha detto che era colpa della ex casa discografica, e che voi non stavate litigando e li mi bloccai…”, urlavo con tutto il fiato che avevo, finchè Niall cercava di farmi reagire scrollandomi violentemente.

*****************************

“Wenn!! Weeeeeenn! Svegliatiii!”, mi svegliai di colpo. Ero tutta sudata e vicino avevo Niall che mi guardava con occhi disperati.
Lo abbracciai.
“Su dai, è stato solo un brutto incubo…”
“Non sai quanto era orribile.”, rimanemmo così per dieci minuti, mi sentivo protetta.
Niall, nei miei sogni, lo consideravo sempre come mio migliore amico, forse perché mi vedo molto in lui e forse perché è così premuroso per le sue fan, che lo volevo così.
“Hey, ma quello che ci sta fissando è…”, rimasi un attimo zitta, stavo per dire se era Josh, il loro batterista.  “Cioè, chi è quello?”, abbassai lo sguardo.
“Chi? Quello che ti sta fissando da un ora come se fosse implotizzato o come se avesse visto Gesù cristo in persona?”, risi. “beh lui è Josh, il nostro batterista!”.
“Oooh!”, come se non lo sapessi.
Appena sentii il suo nome, lui si girò imbarazzato. Avrei voluto che fosse venuto lui da me e non io. Sono fatta così.

“Niall James Horan, stiamo per passare sopra l’Italia”, fa un omone, penso un loro bodygard.
Mi affaccio dal finestrino, come era bella da così lontano, ma brutta, stronza e bastarda da vicino.
Mi alzai e andai in un sedile più avanti, in modo che nessuno mi vedesse.
“Tre, due uno…ITALIAAA!” esclamò Niall. Era proprio vero, che quando passano sopra l’Italia, con l’aereo, Niall l’ annuncia.
Mi venne un brivido sentendo la gioia che sprizzava in quella esclamazione, ma anche una voglia matta di andare nel mio Paese, nella mia città, con i miei amici.
Guardo giù.
La mia regione, il Piemonte.
Sara.
Mi sembrava di poterla vedere, mentre guarda su, verso il cielo. Mi mancava un sacco.
Forse dovevo dirglielo che ero ancora viva. Dovevo, ma perché volevo.
La chiamai, ma il cellulare era staccato e partii la segreteria.

“Ciao Sara! Ci scommetto che adesso starai piangendo a sentire questa voce. Fidati non è un sogno. Sono io, la tuo paola! E sono viva. Stavo per ammazzarmi veramente, ma ho incontrato un angelo. Ti ricordi Harry Styles, quello che ho amato e amo con tutta me stessa insieme agli altri suoi quattro migliori amici? Mi ha salvato lui. Questo è il destino.” Rimasi un attimo in silenzio.“…non sai quante cose sono successe e non sai quanto mi manchi, ma non posso tornare indietro. Non posso proprio, ma io ti voglio comunque nella mia vita. Non riesco a stare senza di te, mi è difficile. Adesso ce l’avrai con me, lo so. Ma ti prego perdonami, sai quanto stavo soffrendo per quello che ero venuta a sapere, ma che in realtà era una balla che la loro ex casa discografica ha messo in giro, però, come ben sai, loro sono la mia vita. se loro non ci potrebbero essere più come band, io non potrei essere più quella che ho deciso di essere. Io li amo! Ma specialmente amo te. Ogni giorno guardo le nostro foto, stringo forte la tua collana. Mi manchi Sole…”, sospirai, mentre mi cadde un lacrima.
“I do believe in fairies, I do, I do!”. E terminai la chiamata.
“Sara ti amoooo!”, guardavo giù, questo era il mio saluto all’Italia che avevamo appena passato.

Mancava poco per atterrare in Spagna.
“hey!”, mi spaventai.
“Ciao Josh, piacere Wenn!”, sorrise, aveva un bel sorriso.
“So chi sei. Harry parla spesso di te…”, arrossì, non me lo sarei mai aspettata. “Come mai quegli occhi tristi?”, cazzo, non gli scappa nulla?
“Beh, siamo appena passati dal mio Paese…”.
“E ti manca…”
“No, mi manca una persona che ci vive, la mia migliore amica…”, mise un braccio attorno al mio collo e mi baciò la nuca. Che intenzioni aveva? Okay che ero vulnerabile, ma il ragazzo andava come un razzo.
“Dai, non ti preoccupare. Ci siamo noi che ti faremo divert…”
“Divertire?? Bene, per prima cosa togli quel braccio attorno al collo e fatemi un po’ di posto!”, Harry. Era. Geloso? Questa è da segnare.
“Hahahahahahaha, dai, non posso avere solo te come amico?”
“Puoi avere degli amici, ma nessuno può essere il tuo ragazzo…”, mi prese in braccio, mentre mi accarezzava la pancia, facendomi un po’ di solletico.
“Seriamente? Stai scherzando? Perché se è vero ti tolgo dagli amici di Facebook, anzi ti unfollow! Poi voglio proprio vedere se non mi lascia avere un ragazzo!”.
Presi il cellulare e andai su Facebook.
“No, cosa fai! Dai, sto scherzando…non è vero... Fai attenzione o non ti ritroverai col tuo amichetto!”, dice a bassa voce all’orecchio di Josh, ma sentii comunque tutto e gli diedi un pizzicotto sulla coscia.
“Mi hai fatto male!”
“Io ti voglio bene!”, si gli volevo veramente bene e adoravo la sua gelosia.

*****
“Oh porca crina! Ma voi avete sempre queste camere? Sono delle case”, i ragazzi si tenevano bene a quanto pare!!
In Spagna faceva decisamente più caldo rispetto l’Inghilterra e mentre loro cinque e tutto la trup erano nello stadio per preparare le ultime cose, io, Lux e suo padre eravamo andati a fare un giro.
Lux era veramente bella, anzi ancora più bella dal vivo. Io suoi occhi azzurri erano dolcissimi, e purtroppo mi ricordavano quelli di mio nipote.
Lux era la figlia della loro stilista o truccatrice. Sia il padre che lei erano due tipi strani, ma con uno stile che spaccava.
“Allora come stai? Ti sei ripresa da tutto?”, questa domanda mi spiazzava un po’.
“Ehm, non saprei, ma penso di si! È bello stare con…”
“Questa famiglia di pazzi?”
“Ahahah certo! Allora posso considerarmi anche io pazza?!”
“Deve deciderlo Lux. È lei il giudice!”, disse facendo le virgolette con le dita. Sorrisi. Era veramente così importante quella bimba?!
Lux mi prese la mano e andammo in un enorme parco, mi invitò a raccogliere le margherite con lei, cosa che feci subito. Ero abituata a giocare con i bambini, purtroppo, con bambini solo maschi. Con una femmina era tutto diverso, perché non dovevi fare versi, fare il cattivo o far finta di far la lotta. Questa era l’unica cosa che non mi mancava, ma Andrea mi mancava.
Raccogliemmo molte margherite e poi mi mesi a farle una coroncina, mentre lei faceva merenda.
“Ecco a te principessa!”, era veramente una principessa e stava benissimo con quella coroncina.
Mi abbracciò all’improvviso e mi emozionai di fronte a quel gesto, così dolce e tenero.
Se questo era quello che mi dovevo aspettare, mi sembrava di essere in paradiso.
Rimasi con lei per tutto il giorno, fin dopo cena, ma poi Olly, sua madre, mi venne a prendere per andare allo stadio, dove mi aspettavano per alcune foto pre concerto.
“Buona notte Lux e fai bei sogni piccola principessa!”, mi sorrise e mi diede un bacio. Volevo che fosse mia figlia quella bimba.
 
Entrai nello stadio ancora col sorriso da ebete, sembravo che avessi incontrato il mio principe azzurro.
“Hey!!! Weeeeenn c’è nessuuunooo!”.
“Wenn è come in trans!”.
“Non sono in trans Liam e Niall! Mi sono innamorata di una bambina, Lux!”.
“Cosa?? Oh mamma, lesbica e pure pedofila. Non mi toccare!”, urlò Louis.
“Ma dai…!”
“Wenn!”, sorrisi, era Josh.
“Josh…Harry??”, aveva una faccia malinconica, non era da lui. Salutai in fretta Josh e andai da Harry, ma fummo interrotti, perché prima del concerto c’era il rito e in più avrei dovuto fare qualche foto.
“Dite cheese!!”.
“Cheese!”, dissero tutti. E l flash li illuminò.
Trenta secondi all’inizio del concerto. Ricordi.
Ricordi del 19 maggio. Ho i brividi e il viso particolarmente rilassato.
“Let’s go crazy crazy crazy til we see the sun…”, vorrei urlare come tutte quelle fan. Cantare a sguarcia gola, ma mi limitavo a farlo nella testa e alcune volte a bassa voce.
Dal backstage le foto venivano molto meglio rispetto che dagli spalchi, forse perché non mi stova dimenando come qualche mese fa.
 
Il concerto fu un successone, ed io non potevo che essere  fiera.
Le foto erano fantastiche, così dicevano tutti.Ma nella mia testa giravano tutte le canzoni e alcune volte mi veniva da cantarle.
La scaletta era sempre la stessa, e anche i miei programmi. Per un po’ di giorni i ragazzi non avrebbero avuto un giorno libero, solo dopo che saremmo partiti.
Prossima tappa: USA, fino al 10 agosto.
Sarei stata in America per tutto quel tempo. Non ci potevo credere.
Gli Stati Uniti erano tutto un’altra cosa, era tutto così gigantesco e contemporaneo. L’unica parola che riuscivo a dire era “WOW!”.
 
Da quando eravamo partiti da Londra, erano cambiate un po’ di cose. Con Harry non andava alla grande e ci vedevamo pochissimo, in più c’era un altro problema, per lui, Josh.
Lo conobbi giorno per giorno sempre di più e sempre di più mi piaceva, stavo molto con lui e lo vedevo più spesso. Uscivamo alcune volte, ma non era nulla di officiale anche se alcune volte ho pensato che mi volesse baciare. Che bel pensiero.
Il giorno tanto atteso arrivò. I tre giorni di riposo.
In quei giorni sarei stata il più possibile con Harry.
Cinque del mattino, non avevo sonno, causa del fuso orario. Presi dei cornetti e un po’ di succo e andai dalla camera di Harry.
Appoggiai tutto sul comodino e mi misi affianco a lui, mentre le mie braccia lo stringeva a me.
Sentivo che diceva qualcosa senza senso.
“Il tuo profumo…Wenn… lo adoro!”, sentii le mie guance che andavano in fiamme.
“Harold, mi manchi!!!!”
“Anche tu! Oggi insieme e nessun Josh fra le scatole!”, gli diedi un leggero pizzicotto.
“questo gesto è stato il più tenero!”, sorrisi e sentivo che lo faceva anche lui, poi intrecciò la mia mano con la sua e iniziai a cantare.
“Your hands fits mine…”
“La sai a memoria?”
“é la canzone più bella che abbia mai ascoltato. Primo perché l’ha scritta Ed e secondo perché la cantate voi!”.
“Come farò senza di te?”, come farei io, pensai.
Ci riaddormentammo nuovamente, cantando Litlle Things e verso le dieci ci svegliammo entrambi.

“Buon giorno!”.
“Guten Morgen!”
“non fare l’acculturata bella!”
“Non fare lo stronzo bello, perché non ti viene con me!”, il suo sorriso era sempre splendido e quelle fossette adorabile. Mi sono sempre piaciute sin dall’inizio, da quando ho visto per la prima volta What makes You beautiful.
Mi ricordo che la prima volta che vidi Harry, non so perché, ma mi ricordava l’attore che fa Finn in Glee. Quando lo dissi ad Alice, mi ricordo che mi disse “ma dove? Tu hai bisogno di lavarti gli occhi. Quello che fa Finn non è riccio!”, avevo riso per mezz’ora.
 
Quel giorno ero particolarmente pensierosa, volevo dire ad Harry che mi piaceva Josh, ma non sapevo come dirglielo, avrei avuto paura della sua reazione.
La giornata fu bella, intensa e piena di emozioni ed era arrivato il momento di parlargli di Josh, mentre ci stavamo mettendo sotto le coperte.
Stava cantando una canzone, ma non capivo quale.
“Senti Harry, è tutto il giorno che trovo le parole..”, si girò e smise di cantare. “Non ti incazzare, ma a me piace Josh!”, lo guardai dritto negli occhi e posso giurare su di loro che si poteva vedere un enorme velo di tristezza e delusione, mi sentivo in colpa e non volevo vederlo più negli occhi.
“Purtroppo lo avevo capito e stavo solo aspettando il momento che me lo dicessi!”, era il tono di voce di uno senza parole, sconvolto e sfruttato.
“Tutto bene? Harry sei il mio migliore amico, dovresti essere felice per me, cazzo! Ti prego reagisci!” e lo scrollai facendolo sorridere leggermente, non si vedevano nemmeno le fossette.
Deluso era dire poco, troppo poco?!?
“Ehy, sono contento, ma nessuno però si mette tra di noi, va bene? Anche se un giorno tu starai con lui, voglio che tu ci sia per me!”
“Ma certo!”.
Lo abbracciai come la prima volta, forte, da poter sentire il suo cuore che batteva, ma non all’unisolo con il mio. Non sapevo come sentirmi dentro. Dovevo sentirmi sollevata, ma non era così.
Ho sempre amato Harry e lo amo ancora adesso, ma conoscendolo in un modo diverso che dietro un pc, stando molto con lui, era diventato il mio migliore amico e non avrei voluto buttare via un’amicizia ed è per questo che iniziai a vederlo con altri occhi, anche se molto spesso mi è difficile e Josh cascò a pennello, avevo bisogno di qualcuno, di qualcuno con cui potevo avere altro.
 
“Si pronto!”, risponde Harry, prima di uscire per andare a fare le prove.
“è per te!”,
“è il mio cellulare, ci credo che è per me!”, gli feci la linguaccia, ma lui non rispose. Dopo aver detto che mi piaceva Josh, era cambiato un bel po’.
“Pronto, con chi parlo?”
“Sei Federica Maier?”
“Si!”, risposi.
“Avevi mandato un modulo per il provino alla Brit, giusto? Fra due settimane, avrai il tuo provino!”
“Oh, magnifico! Ci sarò allora, per che ora?”.
“Alle nove in punto! In bocca al lupo e speriamo di poterti vedere signorina Maier!”
“Grazie mille. A presto!”, non ci potevo credere, avevano ricevuto il modulo per l’audizione alla Brit, ma avevo poco tempo per prepararmi.
“Chi era?”, mi chiese harry una volta arrivati.
“LA BRITTTTT!!!”
“CHE COSA? Cosa vuol dire la Brit, andrai a scuola?”
“Si, perché? Ne avevo parlato con Olly, qualche mese fa. Io guarderò Lux, in cambio mi pagano e andrò a scuola e con quei soldi potrò pagarmi tutto!”
“Non se ne parla!”
“Invece si Harry. Io la voglio fare e poi a me va bene così!”, ero furiosa, non poteva comandarmi su tutto! Ho sempre desiderato fare quella scuola.
“Fai come vuoi, tanto lo stai facendo da quando…”, sospese la frase, dopo che lo fulminai con gli occhi. “Quando hai l’audizione?”
“Perché ti interessa?”
“Si, visto che sarai a casa e vorrei sapere quanto tempo rimarrai!”
“Non molto se ti interessa. Ah e stasera esco con Josh, dopo il concerto!”
“Fai quello che vuoi, ti ripeto!” e sta volta lo disse da furioso.
“Ciao ragazzi, tutto okay?”, chiese Zayn.
“No!”, rispondemmo in  cora e andando in strade diverse.
“Ma che cavolo succede qui!”, si chiede Zayn.
Non avevo mai litigato con Harry, ed era bruttissimo. Stavo veramente litigando con il mio idolo, anzi il mio migliore amico.

 
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Spazio Autrice
Fine prma parte, domai o stasera metterò la seconda!
Allora Wenn è entrata ufficialmente nella Famiglia e ha preso la decisione di dire a Sara la verità, secondo voi ha fatto bene? In più si è aggiunta un’altra persona, Josh! Josh è un gran pezzo di figo, infatti Wenn si sta innamorando di lui, anche se a Harry non gli va bene e si nota dal suo comportamento. Cambierà qualcosa tra i due migliori amici? Lo scoprirete nei prossimi capitolo.
Come sempre, se volete potete lasciare una recensione belli!
XXx Green Eyes Girl
  
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