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Autore: Ryta Holmes    22/08/2004    15 recensioni
Ginevra Weasley è stata assunta come insegnante privato di una bambina. Ma quando scopre che il suo datore di lavoro, non che padre della piccola Vivian, è una persona che conosce molto bene e per cui non prova molta simpatia, le cose potrebbero complicarsi... e se si aggiunge anche un mistero che avvolge il luogo in cui Ginny si è trasferita e che lega anche Vivian? Ispirato a Jane Eyre, di Charlotte Bronte
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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IL BUIO HA I TUOI OCCHI [2]

IL BUIO HA I TUOI OCCHI

 

CAPITOLO 2

Ginny aveva ascoltato quelle parole e immediatamente dopo si era sentita mancare. "C-come, prego? Potrebbe ripetere? Sta parlando di Draco Malfoy? Quel Malfoy?!?!"

Mrs Gobbins sussultò per quella reazione e le rispose decisamente intimorita. "C-certo... è lui il padrone..."

La rossa sbuffò sonoramente. "C'era da aspettarselo, che ci doveva essere la fregatura, andava tutto troppo bene per essere vero!" si lamentò prendendo a percorrere a grandi passi e con andatura nervosa la stanza da letto che le era stata assegnata.

"C'è forse qualcosa che non va signorina?" chiese preoccupata Rachele, osservandola andare su e giù.

"Il signor Malfoy ha detto niente di me? Quando le ha chiesto di contattarmi, intendo..."

"Beh..." iniziò l'anziana donna, pensierosa. "Mi ha soltanto spedito un gufo nel quale mi chiedeva di contattare il suo numero e di darle questa camera, niente più davvero!"

"Ed è convinta che non mi stia prendendo in giro?" chiese ancora, l'aria di una che non aveva nessuna intenzione di arrendersi.

"Il signorino Malfoy non scherza mai quando si tratta di sua figlia, non credo ne sia capace..." rispose quasi risentita la donna.

A quelle parole, finalmente Ginny si fermò. Fissò Mrs Gobbins con stanchezza, e con un senso di confusione nella testa. Cosa doveva fare? Accettare l'offerta di lavoro tanto sperata o andare via lontano da quell'uomo che odiava tanto?"

"Mi assicura che il signor Malfoy non verrà mai in questa casa?" domandò, come ultima possibilità.

Rachele la guardò confusa, ma le rispose con decisione. "L'ultima volta che è venuto è stato circa quattro anni fa."

Ginny sospirò rassegnata. "D'accordo... ho capito..."

"Resterà?" le chiese speranzosa la donna.

Ginevra attese qualche istante prima di sorridere. "Forse..."

*

La risposta che aveva dato, rispecchiava realmente la sua mente in quel momento. Ginny era confusa e davvero non era sicura se fosse il caso di restare in quella casa, con l'incubo incessante di ritrovarsi Malfoy ad impartirle ordini, oppure di mollare tutto, rifare le sue valigie e tornare nel suo appartamentino di Londra, in cerca di un nuovo lavoro.

Di sicuro le appariva più semplice la prima idea. Dopotutto Malfoy non entrava in quella casa da quattro anni e davvero sembrava non avere interesse per sua figlia... già sua figlia... per un attimo il pensiero che potesse essere come lui, o peggio come sua madre, Narcissa Balck, le attraversò la mente e le causò un brivido dietro la schiena: sarebbe stata poi capace di insegnare ad una bambina così terribile?

Non passò molto da questi suoi contorti ragionamenti, che la porta si aprì piano piano, rivelando proprio la presenza dell'oggetto dei suoi pensieri.

"Signorina Ginevra?" chiese titubante la ragazzina.

La donna notò il suo fare incerto e in mente le balenò che forse si era sbagliata. "Vivian, giusto?" chiese con fare cordiale.

L'altra accolse quella domanda come un permesso per entrare, aprì di più la porta, e dopo qualche passo incerto entrò nella stanza; solo allora si ricordò di rimettersi in una posizione più dignitosa, con la schiena diritta e le spalle impettite.

Ginny pensò che ci fosse quasi costretta a quella posizione che aveva sempre distinto i Malfoy. D'altronde, quante volte aveva visto Draco camminare per i corridoi della vecchia base dell'Ordine della Fenice, con quell'aria di uno che voleva quasi che si inginocchiassero al suo cospetto? 

"Non c'è bisogno che tu sia così tesa, Vivian, puoi essere più naturale se vuoi!" la esortò la donna, con fare gentile.

Viviano sembrò combattuta. Si morse un piccolo labbro rosso come una fragola guardando il pavimento. "Ecco..."

Non si azzardò a muoversi finché Ginny non le disse di avvicinarsi e di sedersi al suo fianco davanti alla scrivania.

"Mio padre una volta mi ha detto che devo stare composta... sempre." rivelò alla fine, dopo che si fu seduta.

Ginevra la guardò con occhi curiosi. "Tuo padre? Quando è venuto qui l'ultima volta?" chiese, infastidita al solo pensare a quell'uomo.

"No, quando è venuto non lo ricordo nemmeno, avevo solo quattro anni... però mio padre mi manda dei gufi ogni tanto..." rispose con aria insolita la ragazzina. Ginny ipotizzò che fosse triste ma allo stesso tempo abituata a quel tipo di trattamento.

Mai come in quel momento sentì che avrebbe potuto affezionarsi a quella bambina come se fosse stata sua figlia.

Poi pensò ai gufi di suo padre. "Cos'è, il risveglio dei sensi di colpa?" chiese, ma la bambina la guardò confusa, non comprendendo quelle parole, perciò Ginny si affrettò a sorridere e a scuotere la testa benigna.

"Lascia perdere, piccola, era solo un pensiero ad alta voce! Però adesso ascoltami bene!"

Vivian la guardò interessata, gli occhietti azzurri fissi su quelli di ugual colore di lei. "Tuo padre mi ha assunto per educarti, ma vorrei diventare anche un'amica per te. Sono pronta a darti tanti consigli e a spiegarti tutto quello che vuoi sapere! Ora... visto che papà non c'è, che ne dici di essere un po' più sciolta? Fai come me!" le propose, poi iniziò a scrollare le spalle e ad agitarle.

Vivian iniziò ad imitarla e pochi secondi dopo ridevano assieme. Ginny si sentì felice quando ascoltò la risata argentina di quella bambina che per fortuna aveva molto poco di suo padre, e finalmente sentì che la confusione nella sua testa era scomparsa.

Sarebbe rimasta con quella bambina, non l'avrebbe lasciata sola.

*

E così restò. La signora Gobbins la abbracciò felice, quando quella sera a cena, Ginny le spiegò che aveva deciso di accettare l'offerta di lavoro; Vivian le aveva rivolto un sorriso composto dall'altro capo del tavolo dove sedeva.

La donna si era sentita accolta in quella casa, nonostante il padrone fosse una persona che lei odiava tanto, ed era certa che in qualche modo sarebbe riuscita a fare di quella bambina chiusa e seria, una personcina allegra e gioviale.

Lei, che era cresciuta amata e protetta dai suoi sei fratelli, poteva solo immaginare cosa provasse Vivian tutta sola in quella casa, e quel poco che sentiva non le piaceva affatto.

"Ti farò vedere io, Malfoy! Altro che un gufo ogni tanto!" esclamò decisa, quando la notte del primo giorno, contemplava lo splendido paesaggio che si stagliava dal suo balcone e si lasciava trasportare verso buoni propositi assieme a quella brezza fresca di fine estate.

Nelle prime settimane, Ginny lavorò soprattutto sul carattere di Vivian. Voleva che si aprisse agli altri e smettesse di fare tutto quello che suo padre le aveva raccomandato di fare nelle poche lettere che le aveva inviato.

Ovviamente quella piccola bambina aveva sempre preso come oro colato tutto quello che Malfoy le aveva scritto e Ginny dovette rendersi conto che non sarebbe stato un lavoro semplice ottenere dei buoni risultati molto presto.

Nonostante questo, Vivian si rivelò una bambina molto intelligente e anche piuttosto preparata.

Rachele Gobbins spiegò a Ginevra che in quei primi anni era stata lei stessa ad insegnare alla piccola, oltre al fatto che l'aveva accudita fin da quando era in fasce. Mentre ne parlava Ginny notò con quanto ardore e affetto gli occhi di Rachele si illuminassero e comprese che quella donna considerava Vivian, come una sua nipotina.

Mrs Gobbins le spiegò di essere vedova e di abitare in quel maniero praticamente da sempre. Aveva conosciuto Lucius Malfoy quando era stato un giovane studente di Hogwarts e aveva praticamente cresciuto suo figlio fino a che non aveva lasciato quella casa con suo grande rammarico.

Ginny si accorse di provare un po' di pena per quelle due donne sole e abbandonate. Erano state tradite dalla stessa persona che ora se ne stava chissà dove e non aveva alcun pensiero per loro. Se possibile Ginny provò un disgusto ancora più grande per Malfoy.

Comunque a poco a poco, le sue giornate assieme a Vivian e a Rachele, aumentarono velocemente e in poche settimane Ginny si era completamente abituata ad abitare in quel maniero.

Durante quei giorni poi, aveva avuto modo di visitarlo con calma e con, dovette ammetterlo, una certa curiosità.

Malfoy Manor era una costruzione a due piani che nascondeva molte sale e stanze che non venivano usate da anni. Durante il suo primo giorno, Ginny aveva potuto osservare solo la facciata esterna, e aveva immaginato che dall'ingresso principale di snodassero due grandi sale, delle quali una veniva usata per i pranzi ufficiali.

Era una grande stanza luminosa dall'aspetto imponente, con un tavolo enorme al centro, ricco di fregi e di intagli elaborati. Le sedie erano dello lavorate nello stesso modo. Il tutto richiamava lo stile con il quale era arredata quella sala, dai lampadari alla copertura di legno che ricopriva le pareti. Nonostante la luce insomma, la sala da pranzo dei Malfoy incuteva un certo timore.

Per fortuna sia Vivian che Rachele pranzavano e cenavano in una saletta molto più piccola e accogliente. L'arredamento rustico donava un senso di tranquillità a chi vi entrava e decisamente Ginny si trovava molto più a suo agio lì dentro che non in quella grande stanza.

Aveva saputo da Mrs Gobbins, che quella che usavano in realtà era destinata alla sola colazione, ma dato che anche a Vivian faceva impressione mangiare nella grande sala da pranzo, aveva acconsentito ad utilizzare quella molto più semplice. Ginevra ovviamente, era stata pienamente d'accordo con la bambina. 

L'altra sala che Ginny aveva intravisto il primo giorno era un grande salotto. Anche questo era sfarzoso ed elaborato come tutto in quella casa ed era allo stesso tempo molto luminoso. Quello che la donna non si aspettava era che da quella stanza si accedeva ad un'altra, quella da ballo. Ancora più grande della precedente e davvero spaziosa, doveva aver accolto centinaia di feste tenute dai Malfoy in tanti anni. Ora però era in disuso, visto che nessuno in grado di organizzare un ballo, abitava in quella casa.

Ginny vide il salotto e la sala da ballo solo una volta, quando accompagnò Rachele per prendere alcune stoviglie di una porcellana costosissima da una cristalliera enorme, e ne rimase affascinata. Certo, conosceva già la grandezza di una sala data la sua esperienza ad Hogwarts, ma così fastosa ed elegante, con quell'aria misteriosa e quasi lo strascico di qualche lontana festa da ballo che una volta si era tenuta lì, la entusiasmarono davvero.

Ginny però, poté scoprire altri luoghi che in qualche modo le fecero scordare quelle due sale. Dalla scala posta nell'ampio ingresso principale si accedeva al primo piano, quello destinato alle camere dei padroni e a quelle degli ospiti. Sia Vivian che Rachele avevano una stanza su quel piano.

Ma Ginny aveva scoperto che vi era un altro piano in quella enorme abitazione. Vi erano in quel posto altre camere per gli ospiti, ma l'aspetto vecchio e lugubre che avevano, e il mobilio davvero antico e sicuramente tarlato, aveva preferito da sempre l'utilizzo delle stanze del primo piano.

Vivian aveva una grande paura a salire in quel posto e solo da molto piccola aveva avuto quell'esperienza che di sicuro doveva averla terrorizzata. Ginny invece, dovette ammettere che quel posto fosse davvero affascinante. Non aveva mai avuto paura dei posti bui e silenziosi, o per lo meno se non nascondevano bestie feroci come nella Foresta Proibita.

Ma quel piano così innocuo, che al massimo avrebbe potuto nascondere qualche Molliccio o dei nidi di Doxy, la attirava a tal punto, che quando aveva bisogno di pensare o di restare sola con se stessa, saliva quei pochi gradini per trovare pace e silenzio tra quelle stanze abbandonate.

A dir la verità, era stata anche attirata da un buio corridoio che si snodava tra quelli del secondo piano. Vi erano molte porte chiuse e davvero non sapeva cosa contenessero. Lo aveva chiesto a Mrs Gobbins, ma anche lei si era rivelata ignara su quella faccenda.

In un primo momento aveva sospettato che potesse contenere qualcosa di illegale. Da sempre infatti, tutti sapevano che in casa Malfoy si nascondevano oggetti, libri e ingredienti destinati alla Magia Oscura, ma quando vinta dalla curiosità e dal suo buonsenso da ex-Auror, si azzardò ad aprirne una, non vi trovò che grigi muri di pietra e carta da parati scrostata.

A dir la verità, quando quella volta scelse tra le porte quella che si trovava proprio alla fine del corridoio, di fronte a chi veniva, aveva sentito un rumore provenirvi dall'interno, come di uno strano verso, ma non avendovi trovato nulla, pensò che si fosse trattato di un topo o di un'altra bestiolina magica rinchiusa là dentro. O meglio ancora di un fantasma.

Dopotutto che senso avrebbe avuto quel grande maniero senza un fantasma?

E così aveva anche rinunciato alla ricerca di un qualcosa di losco. A pensarci bene in effetti, Malfoy doveva essersi sicuramente sbarazzato di tutta quella robaccia molti anni addietro, quando aveva deciso di allearsi con gli Auror.

Insomma la sua ispezione finì lì e lei continuò ad utilizzare quel piano per la riflessione e la tranquillità.

Oltre a Vivian e a Mrs Gobbins, ad una cuoca della stessa età della governante e a suo marito che si curava dell'enorme giardino che circondava il maniero, non vi erano altri esseri umani in quella casa. Tutte le pulizie, e la cura della casa, erano affidate agli elfi domestici, che si aggiravano silenziosi e schivi tra quelle mura. Ginny pensò a Dobby, che una volta aveva abitato quel posto, ma anche ad Hermione, che sicuramente non avrebbe approvato la presenza di quelle creaturine nel maniero.

Aveva chiesto più volte a Rachele come avesse fatto a sopravvivere tutto quel tempo da sola in quella grande abitazione, ma l'anziana donna le aveva spiegato che la compagnia di quella coppia che lavorava con loro era davvero piacevole e che vi era anche un piccolo villaggio quasi del tutto magico, a due chilometri da lì, dove spesso andava in visita con Vivian. Aggiunse poi che molti suoi parenti ci vivevano e che spesso venivano al maniero e si trattenevano per alcuni giorni.

Ginny provò un senso di sollievo, perché in qualche modo, nonostante preferisse la campagna alla città, per attimo aveva pensato di essere davvero completamente isolata e con la sola compagnia di una bambina e di tre persone anziane, ma per fortuna sarebbe bastata una semplice passeggiata e avrebbe potuto vedere nuova gente.

In breve trascorsero Settembre, Ottobre e anche Novembre e Dicembre. In quei lunghi mesi Ginny si affezionò in maniera inaspettata a quella bambina che a poco a poco dimostrava di avere un carattere dolce e bisognoso di affetto.

Per le feste natalizie, dietro il permesso di Mrs Gobbins, Ginevra chiese ai suoi amici e ai suoi parenti di farle compagnia. Hermione e Ron furono molto disponibili, ma purtroppo sia Harry che Luna, reclinarono l'invito con scuse che a Ginny parvero poco credibili. Sospettava infatti, con una certa contentezza, che avessero deciso di passare il Natale insieme, perciò preferì non costringerli più di tanto.

Alla piccola festa che si tenne al maniero si unirono anche i gemelli Weasley con le loro consorti e Bill con sua moglie Fleur, assieme alla loro bambina di cinque anni.

Ginny aveva deliberatamente evitato di rivelare che quello in cui si trovavano era nientemeno che il maniero dei Malfoy, visto che nemmeno a lei era stata presa la briga di riferirglielo.

Quando infatti aveva ricevuto la convocazione da Mrs Gobbins, le era stata data soltanto l'indicazione per arrivarci e niente più.

Non aveva mai detto a nessuno dei suoi familiari per chi effettivamente lavorava, perciò aveva presentato la piccola Vivian come la figlia di uomo sempre assente e quella casa appartenente alla bambina stessa. Suo fratello Ron in particolare ci aveva creduto e per lei questo bastò più di ogni altro.

Ignorò persino i sospetti di Hermione, quando lei non volle dirle il cognome di 'quest'uomo sempre in viaggio'. Dopotutto della sua amica c'era da fidarsi e anche se lo avesse scoperto non si sarebbe verificato un cataclisma come invece nel caso di suo fratello maggiore.

Quanto a Bill e ai gemelli, portarono una ventata di allegria in quella casa, spenta da chissà quanto tempo. Vivian il giorno di Natale si lasciò trasportare dalla gioia generale e si divertì come non mai in vita sua e Rachele Gobbins non smise mai di ringraziare Ginny per come aveva trasformato quella bambina.

Passate le vacanze, Vivian era però tornata quella di sempre, anche se spesso sul suo bel visino era stampato un sorriso felice.

Ginny, incoraggiata da quel cambiamento, non si era persa d'animo. Quando ripresero le lezioni, Vivian si dimostrò molto più attenta e pronta a fare domande. Era curiosa, e parecchio anche. Spesso le loro lezioni erano interrotte da una domanda della piccola e se ne iniziava un'altra che le fugava ogni dubbio. Vivian era una bambina sveglia, e apprendeva tutto con molta facilità e senza troppi sforzi.

La sua insegnante, aveva così deciso di alternare alle mattinate di studio, divertenti pomeriggi di gioco. Con il freddo di quei mesi era quasi impossibile uscire fuori nel grande giardino, perciò Ginny aveva chiesto a Rachele di utilizzare il grande ingresso per i loro giochi.

La governante, in un primo momento era apparsa piuttosto titubante. Dopotutto quello era sempre stato il temuto e rispettato maniero dei Malfoy, poteva permettere che una sua grande sala, venisse utilizzata per giocare?

Ma alla fine, lasciandosi trasportare dall'entusiasmo che aveva iniziato a nutrire Vivian per quei momenti fuori dall'ordinario, e incoraggiata dal fatto che il padrone vivesse molto lontano da lì, aveva concesso l'utilizzo dell'ingresso.

Ginny aveva utilizzato tutta la sua fantasia e gran parte dei giochi e degli scherzi del negozio di Fred e George per inventare nuovi passatempi, che spesso avevano a che fare anche con il suo piano di studi.

Quando affrontarono i primi accenni alle guerre magiche Ginny creò un campo di battaglia con tanti soldatini di piombo trasfigurati in maghi, Giganti e quant'altro; ancora, aveva creato un vasto prato fiorito per spiegare a Vivian le caratteristiche di alcune piante e il comportamento degli insetti.

Quel pomeriggio di metà Gennaio, aveva utilizzato un 'Campo di Neve da Camera', prodotto novità dei suoi fratelli gemelli, per spiegare a Vivian come si creava la neve e come si ghiacciava l'acqua. A lezione conclusa si era divertita a giocare con la piccola intraprendendo una piccola battaglia di neve.

Vivian non smetteva di ridere. In quella zona dell'Inghilterra nevicava poco e male, perciò la bambina non aveva mai potuto assistere ad una coltre di neve come quella che avevano creato nell'ingresso di Malfoy Manor. Insomma per la bambina fu come un sogno e come la volta di Natale finì col ridere come una matta, seguita da Ginny che aveva sempre amato le lotte con la neve che una volta faceva alla Tana.

Fu a malincuore che poco prima dell'ora di cena, Vivian abbandonò il campo innevato per andare nella sua stanza a prepararsi.

Ginny invece, voleva sapere dove fosse andata Mrs Gobbins. Le aveva salutate allegramente subito dopo pranzo, diretta al piccolo villaggio vicino al maniero, nonostante il tempo già da diversi giorni, fosse in burrasca. Non era la prima volta che si assentava per quelle visite, ma ogni volta almeno un'ora prima di cena, lei tornava con il suo volto sorridente e ricordava a lei e alla bambina l'orario che dimenticavano a causa dei loro giochi. Si chiese se quel tempaccio non l'avesse tenuta bloccata da qualche parte.

Lasciò il campo da neve così com'era. Sulla confezione infatti, vi era scritto che sarebbe scomparsa dopo quattro ore, e quelle erano quasi scadute.

Si diresse verso l'entrata e aprì una porta laterale affacciandosi verso il viale che portava all'ingresso. Dapprima non vide nessuno, ma poco dopo, comparve la figura trafelata e in parte fradicia di Rachele.

"Mrs Gobbins, cosa succede?" le chiese preoccupata, notando lo stato ansioso della donna.

"Ho appena ricevuto un gufo!" esclamò agitata, mentre ansimava per la lunga corsa. "Spero con il cuore che l'ingresso sia nuovamente in ordine!"

"Per quale motivo?" chiese Ginny, mentre sentiva nel cuore una sensazione agghiacciante. 

"Avrei dovuto riceverlo prima, quel gufo, ma con questo tempaccio non è riuscito a volare più in fretta..." mormorò l'anziana donna, mentre cercava di riprendersi e di asciugarsi con rapidi colpi di bacchetta.

"Di che gufo parla, Mrs Gobbins?" chiese ancora Ginevra, sempre più preoccupata.

"Il padrone!" replicò l'altra. "Sta venendo qui e tra pochissimo si Materializzerà nell'ingresso principale!"

Ginevra rimase a bocca aperta, decisamente stralunata, poi un terribile pensiero le venne in mente.

"Oddio, la neve!" esclamò, ma un attimo dopo un incombente pop e poi una sonora caduta, riecheggiarono nella grande sala d'ingresso del maniero. 

Poi una vivace imprecazione e una voce furiosa. "Che cosa succede qui dentro! Chi ha osato fare una cosa simile!!!"

Bene, pensò Ginny rammaricata, mentre si dirigeva nell'ingresso assieme a Rachele e incrociò lo sguardo a dir poco rabbioso di Draco Malfoy, quello era proprio un pessimo inizio! 

Continua...

*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*

Salve ragazzi! Mamma mia come siete stati gentili, non avrei mai immaginato di avere tutte quelle recensioni per il primo capitolo, davvero grazie!^^ Mi scuso con il cuore per il ritardo però, ma sono partita per le vacanze e adesso mi sto uccidendo per aggiornare tutte le mie storie che ho lasciato in sospeso, spero mi perdonerete ^^''... cmq spero davvero di non farvi attendere più così tanto, anche perché questa storia mi sta piacendo molto e sono davvero piena di idee! Come avrete potuto notare, ci sono alcune profonde differenze rispetto a 'Jane Eyre' e vi avviso che ce ne saranno altre, che di certo non renderanno meno avvincente questa storia! Innanzitutto la piccola Vivian, come avrete notato, non è la bambina allegra e viziata dell'opera, ma al contrario ha dei seri problemi di affetto... per il resto... lo scoprirete da soli via via!

E adesso un grazie di cuore a tutti!^^

_Kristel_: la prima a recensire e la prima a ringraziare!^^ E credo la prima a cui devo le scuse per il mio ritardo!^^'' sei davvero gentile, spero che anche questo secondo capitolo ti piaccia!

MaryChan: grazie anche a te!^///^ Arrossisco sempre quando mi dicono che scrivo bene, io non ne sono mai convinta!

PiccolaVivy: eh eh, in effetti anch'io adoro il nome Viviana (anche se non è il mio -.-), grazie per i complimenti!

Chicca: ti ringrazio e spero che la storia continui a piacerti (anche se siamo ancora all'inizio)^^

Valentina: Certo che la continuo, con tutte le recensioni che mi avete mandato! ^^ Grassie anche a te! (Ryta arrossisce sempre di più per i complimenti...)

Nene_89: ciao bella! Ti consiglio di leggerlo il libro, perché è una storia veramente eccezionale e che fa sognare (sicuramente più di questa storia^^'') grazie cmq!

Angele87: sono onorata che tu legga anche questa storia! Sentirmi fare i complimenti da una brava scrittrice come te mi riempie di gioia!^^ Cmq concordo con il fatto che l'opera da cui mi ispiro sia meravigliosa... mentre scrivo questa storia la sto perfino rileggendo!^^ Ah, ti ringrazio per il particolare del nome, però ti rivelo (in via del tutto eccezionale, ih ih ih) che la piccola è inglese sia di madre che di padre, ma questo verrà approfondito e spiegato più avanti ^^

Hermy15: più che amore a prima vista io direi odio a primo impatto (col suolo)! Ho paura che non sarà un tranquillo incontro il loro... eh eh eh (e il mio animo bastardo si risveglia!) Cmq tranquilla, non ho intenzione di dimenticare 'Il mio destino è qui con te', anzi come puoi vedere mi sono impegnata ad aggiornare prima quella di questa storia! Ti ringrazio per i complimenti! Un bacio!

IceCamille: davvero grazie per i complimenti, anch'io adoro il libro!^^ per quanto riguarda gli occhi, ancora no ho deciso, ma ti farà piacere sapere che di solito non mi piace rovinare i bei visini dei nostri protagonisti... ^^

Tink: grazie, grazie, grazie!^^ Il libro leggilo, perché è ancora più bello, te lo assicuro! Immagino però che avrai messo su un po' di muffa, spero di non crearne altra però!^^'' Per il 10 tondo forse ci sarà da aspettare, visto che questo capitolo è ancora di introduzione... spero che riuscirai ad aspettare!^^ Un bacio

Luna Malfoy: ovviamente tu non manchi mai, e anche dopo 'lunga e penosa malattia', alla fine sei riuscita a recensire! Mi auguro vivamente che ti stia impegnando anche con le long-fic, oltre che con le one-shot, altrimenti altro che i propositi mai conclusi di Draco, sarò io a farti male! (Ehi, non ti fidi di me? NdDracoScandalizzato No NdRytaCandida Guarda che io sono furioso per quello che ha combinato quella stracciona a Malfoy Manor, quindi posso fare del m- NdDracoInterrotto Come osi, chiamarmi così, Crucio! NdGinnyRisentita Ehi, aspetta, ne approfitti perché sono ancora per terra, noooooo!!! NdDracoDolorante) Ok, lasciamo quei due la litigare, penso che ne avranno per un bel po'... piuttosto spero che la depressione sia passata... dopotutto Tu-Sai-Chi-Non-Zio-Voldy lo rivedrai tra poco, no? Un bacione one one!^^

Ed è tutto! Un grazie anche a tutti quelli che hanno letto questa storia senza recensirla! 

Ehi però adesso non smettete, eh? Se siete in tanti a recensire mi spronate di più e mi viene voglia di scrivere più in fretta!^^ Insomma, RECENSITE!!!XD

Un bacio a tutti quanti!

Ryta Holmes

 

   
 
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