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Autore: xalwayshim    19/03/2013    4 recensioni
Terza FF sono agitatissima dfjasdkfhe c:
Ogni capitolo sarà ispirato ad una canzone di Take me Home, come ho già fatto per Up all Night.
Hope you like it xx
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA.]
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Leah’s POV
 
Finisco sempre per seguire i consigli di mia madre. Anche se non lo ammetterò mai.
‘’Va’ a farti un giro, tesoro.’’ Mi aveva detto, e io avevo obbedito come un cane addestrato, anche se, ovviamente, non avevo risparmiato la mia dose giornaliera di urla.
‘’Mamma, non capisci nulla. I miei problemi non scompaiono così facilmente. Un giro, bhà..’’ e così dicendo ero uscita da casa di mia madre facendo battere la porta. Ed è per questo che né adesso né mai ammetterò di averle dato ascolto. D’altronde con il suo ‘’giro’’ intendeva una passeggiata e tecnicamente non sto passeggiando, sto correndo. Correndo per le strade affollate di Londra con un iPod in tasca e le cuffie nelle orecchie.
Non sto passeggiando.
Svolto l’ultimo angolo prima di casa mia e rallento il passo. Non mi va di arrivare troppo presto, affrontare la realtà dei fatti e ritrovarmi sola. Veramente sola.
Sam e Holly sono andate via dopo la mia ultima sfuriata totalmente ingiustificata. Infatti, Sam ha cercato di calmarmi dopo che sono salita per le scale in fretta e furia, più furia che fretta, e io per tutta risposta le ho urlato in faccia. Spunto la loro casella sulla lista immaginaria delle persone che sono riuscita ad allontanare con i miei modi.
Mia madre. Bhè, so che mi perdonerebbe se solo mettessi da parte l’orgoglio, ma questo prevedrebbe mettere da parte l’orgoglio, appunto. Spunto anche lei.
Harry... Non voglio neanche pensarci. Che occupi in altro modo la serata! Magari con la sua finta ragazza, a guardare un finto film e mangiare una finta cena. Pft.
Quindi, eliminato anche lui, non ho davvero nessuno su cui contare. O almeno era quanto credevo prima di svoltare l’angolo e trovarmi la risposta davanti.
Quattro ragazzi. Quattro bei ragazzi.
Accelero il passo, percorrendo il resto del marciapiede. Arrivo al vialetto di casa mia in pochi secondi, oltrepasso il cancello e, con un gesto impacciato della mano, mi sfilo le cuffiette.
Poi rimango qualche minuto a fissare i ragazzi che mi danno le spalle. Sono loro o no? Ma, senza che io mi concentri eccessivamente per trovare la risposta, essa mi si para davanti. Il cancello si richiude producendo un rumore sordo e i quattro ragazzi si voltano verso me.
Si, ovviamente sono loro.
-Luh!- Niall mi corre incontro e io lo imito immediatamente. Appena lo raggiungo gli getto le braccia al collo e lui mi solleva da terra. Dopo pochi secondi anche gli altri ci raggiungono, e poi ricordo solo braccia dappertutto.
 
 
 
-Siete gli amici più imbranati di questo mondo!- esclamo mantenendo il sacchetto di ghiaccio secco sulla caviglia.
-Scusa.- dicono tutti e quattro all’unisono.
-Si, ma adesso non lamentarti troppo.- Louis sbuca dalla mia cucina con un altro sacchetto di ghiaccio. Me lo posiziona sulla testa e io gli rivolgo uno sguardo infuocato.
-Sto scherzando, stupida.- Si abbassa alla mia altezza e mi lascia un bacio sulla fronte, prima di sorridermi dolcemente.
-Meglio per te.- rispondo. E lo è.
Com’è possibile che per abbracciarmi mi abbiano completamente schiacciata?
Uno di loro mi è salito sul piede facendomi una sorta di sgambetto, ovviamente involontario, e io sono caduta dritta a terra. Poi mi hanno aiutata a rialzarmi e, visto che la caviglia mi faceva male, si sono offerti per portarmi dentro casa di peso. Io ho accettato, non contando come sono fatti quei quattro. Infatti, i due che mi tenevano le braccia hanno improvvisamente mollato la presa, e io ho battuto la testa sullo scalino di fronte casa mia.
Fantastico.
-In teoria, però,  dovremmo essere noi ad essere arrabbiati.- ragiona Liam a voce alta.
-Perché?- chiedo.
-Perché sei a Londra da due settimane e non ti sei ancora fatta vedere. Se non fossimo venuti noi..-
Come dargli torto? –Lo so, scusatemi. Ho avuto da fare.- lo interrompo.
-Lo sappiamo.- Louis non riesce a trattenere una risata chiassosa e si accascia completamente sul tavolo mosso da una sorta di convulsioni dovute alle risate.
Io gli rivolgo uno sguardo esasperato e lui si ferma. Ma troppo tardi. Infatti il sacchetto di ghiaccio che prima era sulla mia testa gli è arrivato dritto in faccia.
-Ops- commento.
-Questo non dovevi farlo.- dice lui. Fa per alzarsi e cercare un qualche modo di vendicarsi, ma Niall lo blocca. –Lou, non siamo qui per questo.-
-Appunto. Per cosa siete qui?- domando confusa.
-Per il mio migliore amico.- Louis sembra ritornare con i piedi per terra.
-Chi?- il mio tono si fa acuto.
-Il mio migliore amico. Harry.- risponde.
-Harry è il mio migliore amico.-
-Ne sei sicura?- il suo tono si fa scettico.
-Da quand’è che lo conosci?- gli chiedo con la massima sicurezza.
-Tre anni.- ora lui è confuso.
-Io da quindici.- continuo col mio tono sicuro. –Quindi è il mio migliore amico.-
-Però non mi sembra che i migliori amici dormano nello stesso letto- questa volta sussurra, come per non farmi sentire. Ma lo sento. E lui, invece, sente l’arrivo dell’altro sacchetto di ghiaccio sulla sua fronte.
-Ragazzi, non siamo qui neanche per questo.- Liam richiama entrambi usando le stessa parole di Niall.
-Ok, ok. Me lo sono meritato.- Louis mi sorride e io gli faccio una linguaccia.
-Comunque, volete dirmi perché siete qui, a parte il mio migliore amico?-
-Siamo qui per il suo umore.- Niall recupera i sacchetti di ghiaccio dal pavimento, me ne porge uno e poggia l’altro sulla mia caviglia. Lo ringrazio sottovoce e gli sorrido. Adoro quel ragazzo. Credo sia la dolcezza in persona. E’ sempre disponibile per tutti. E’ quel tipo di persona che correrebbe ad aiutarti anche se lo chiamassi alle tre di notte. E questo l’ho sperimentato, anzi, l’abbiamo sperimentato. Io e Harry, una sera. In una vita passata…
-Che ha l’umore di Harry?- chiedo spezzando i miei stessi pensieri e lasciandomi sfuggire un sospiro.
-E’ praticamente assente.- risponde Zayn.
-Eh?- chiedo.
-Non c’è. Non ha umore. E’ tipo un fantasma. Hai presente?- continua lui.
-Ah..-
-Ne sai qualcosa?- dice Liam.
-Io…- cerco di rispondere, ma le parole mi si strozzano in gola.
-Ne sai qualcosa.- dice Louis, e questa volta non è una domanda
Annuisco e abbasso il capo. –Sta davvero tanto male?-
-Tu non puoi immaginare!- risponde Zayn.
-Si aggira per casa a stile zombie.- dice Lou.
-E perché?- domando.
-Perché? Perché non sa con precisione quale delle cento ipotesi sulla vostra rottura sia vera.- Louis alza lievemente il tono di voce. –Insomma, vi siete lasciati per Taylor? Per i giornalisti? Perché hai paura? Lui non ne ha la minima idea.-
Annuisco, ma non alzo la testa. Sono troppo codarda per affrontare Louis.
-Non l’ho mai visto più… depresso.- continua.
I pensieri mi si annebbiano, il rimorso cresce. E tutto quello che riesco a dire non ha un vero senso logico. -Mi dispiace che l’abbia presa così.-
-Già, anche a me.- risponde ancora Louis. Gli altri non aprono bocca, non sembrano neanche respirare. –Ma non siamo venuti qui per sentire le tue scuse.- allunga le mani sul tavolo e incrocia le dita. –siamo venuti per cercare di far ritornare il nostro amico quello di una volta, e per farlo dobbiamo partire da te.- sospira profondamente, segno per nulla buono. Io alzo finalmente la testa e incontro il suo sguardo.
-Per farlo dobbiamo sapere se lo ami anche tu. Quindi: lo ami?-
Eh? Lo ami?
Lo amo?
Cosadevo dire?
Ma, prima che possa anche solo provare a mentire, la parola, quella parola, mi scivola di bocca.
-Si-
 
 
 

. . .

 

Said I’d never leave her
Cause her hands fit like my t-shirt
Tongue tied over three words, cursed
Running over thoughts that made my feet hurt
Bodies intertwined with her lips


Harry’s POV
 
 
 
 
-Ma..-
-Pensaci.- dice. Mi rivolge un’ultima occhiata quasi implorante, poi, senza aggiungere altro, si volta e si allontana di qualche passo. Holly, invece, mi sorride comprensiva, prima di raggiungere l’amica.
Mi volto verso la macchina e l’unico cosa a cui riesco a pensare sono le parole di Sam.
Davvero è felice dopo essere stata con me?
Questo non potrebbe che rendere felice anche me, se fosse vero. Felice e dubbioso.
Che tipo di felicità prova? E’ felice perché ha appena passato del tempo con il suo migliore amico? E’ questo che sono per lei? Un amico? O qualcosa di più?
E se non fosse vero?
Senza pensarci più di tanto, mi volto verso le ragazze. –Ehi!- le chiamo. Entrambe si voltano.
-Davvero è felice quando mi vede?- chiedo.
-Più di quanto lo sia mai stata.- Sam alza la voce per far si che io la senta anche dalla distanza che ci divide. Poi si volta e prosegue con la sua amica.
-Ragazze!- chiamo ancora. Si voltano ancora. –Non lo fa solo perché sono un suo amico, vero?-
-Harry, non possiamo fare tutto noi.- dice semplicemente Holly, prima di proseguire.
Io le osservo mentre si allontanano, con lo sguardo vago, e in meno di due minuti sono entrambe fuori dalla mia vista.
-Harry? Cosa guardi?- Taylor sbuca fuori dalla porta di casa con il suo solito sorriso stampato in faccia.
-Oh.. nulla.- tentenno.
-Va be’, io vado. Ti ho lasciato la spesa in cucina.- mi sorride ed esce di casa, socchiudendo la porta. –Tu che fai, non entri?- chiede.
-Ehm.. no. No, non entro. Vado un secondo a..-
-A..?-
-A risolvere un questione.- dico mentre già salgo in macchina. Metto in moto e parto velocemente, interrompendola prima che possa parlare.
E’ sempre stata l’unica, la sola. L’unica che io abbia veramente amato, e non posso lasciarmela scappare così. Lo rimpiangerei per tutta la vita.
In meno di dieci minuti mi trovo dinnanzi casa sua. Fermo immediatamente l’auto e, senza neanche curarmi di chiuderla, volo verso il cancello. Lo scavalco, non mi va di perdere tempo con i convenevoli. Corro fino alla sua porta e, quando vi arrivo, premo sul campanello.
Aspetto qualche minuto che lei venga ad aprire, ma nulla.
Provo nuovamente, ma ancora nessun segno.
Neanche un traccia di Leah.
 
 

. . .

 
 
 

So can we do it all over again
If you’re pretending from the start
Like this, with a tight grip
Then my kiss can mend your broken heart
I might miss
Everything you said to me
And I can lend your broken parts
That might fit, like this
And I will give you all my heart
So we can start it all over again

 
Leah’s POV
 
 
Ricominciare, no? Non dovrebbe essere così difficile.
Basterebbe dimenticare tutto. Dovrei farlo io. Ma, soprattutto, dovrebbe farlo lui. Dovrebbe perdonarmi per tutti gli errori che ho commesso, e per tutte le volte che l’ho ferito, illuso e allontanato dalla mia vita.
Dovrei trovare il coraggio di chiedergli perdono, di scendere da questa dannata auto e di chiedergli scusa per tutto. E, invece, no. Me ne sto seduta sul sedile anteriore, con le mani sul volante e i piedi sui pedali, per scappare al primo attacco di fifa.
Certo che sono vigliacca!
In fondo, di cosa ho paura?
Da quello che dicono i ragazzi, Harry dovrebbe ancora tenerci a me, almeno un pochino. E se non lo fa, dovrò implorarlo in ginocchio. Si, forse.
Apro lo sportello dell’auto e mi fiondo fuori prima che cambi ancora idea. Percorro il vialetto di fronte la casa  e arrivo alla porta.
Suono ripetutamente il campanello, deve aprire prima che io abbia il tempo di andarmene.
Aspetto vari minuti, ma non accade nulla. Harry sembra non esserci.
Suono ancora, per assicurarmi che non ci sia davvero, ma poi noto che l’auto non è nel suo solito posto e ne ho la certezza.
Prendo il telefono e, senza pensarci due volte, compongo il suo numero. Lo porto all’orecchio e aspetto che lui risponda. Squilla qualche volta e poi, finalmente, lo fa.
-Pronto?-
-Harry? Ma dove cavolo sei?- Si, ok, sono troppo rude. –Cioè, dove ti trovi?- fingo un tono dolce.
-Potrei farti la stessa domanda.- dice lui.
-Sono sotto casa tua.- diciamo all’unisono.
Eh? –Cosa?- gracchio. –E che ci fai sotto casa mia?-
-Secondo te?-  domanda ironico. –Senti, devo parlarti. Incontriamoci.-



Ciaaaaaao!
Sono in mega ritardo, ma dovevo aggiornare! 
Il capitolo non è niente di che, ma io sarò mai contenta di qualcosa che scrivo? No, no. Perciò non meravigliatevi se fa schifo. 
Allora,  volevo chiedere scusa per l'ennesima volta per il ritardo, ma credetemi, non ho un sencondo libero per postare. 
Ho finito di scrivere questo capitolo la settimana scorsa, stavo aspettando un po' di tempo per ricontrollarlo, ma non ne ho trovato.  Quindi ho postato senza rileggere. Yeah, sono trasgry. lol 
A parte gli scherzi, è tutto vero. La scuola mi occupa tanto, il liceo classico è stressante, ma alla fine sono contenta di averlo scelto. c:
Vabbè, come sempre, nulla di speciale da dire. Ah, forse c'è una cosa, ma non credo vi interessi. Ho una distorsione al polso destro, il che mi aiuta moltissimo a scrivere. SI, come no. 
Vi mando un bacio grandissimo e spero che il capitolo vi sia piaciuto. Recensite! 
Questo è il mio twitter c: https://twitter.com/xhazzascurlsxx
#ProudOfMe xx
   
 
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