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Autore: Joasteroide42    19/03/2013    3 recensioni
A volte le persone si comportano agendo d' impulso, scrivono delle cose che in realtà non pensano, ma dopotutto sono pensieri privati che nessuno saprà mai. Questo, ovviamente, se non si conta James Potter e di quando trovò il diario di Lily Evans.
Dal capitolo 1:
Mentre James tastava le assi del letto per assicurarsi che lì non ci fosse niente, un quadernetto verde cadde a terra e si spalancò.
James lo prese con l’intenzione di rimetterlo al suo posto, dato che gli appunti di Astronomia Mary aveva detto di averli presi in un quadernetto rosa, ma al suo occhio spuntò la scritta enorme che c’ era nella prima pagina:”DIARIO SEGRETO DI LILY EVANS; STATE ALLA LARGA!”.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emmeline Vance, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lily Evans se ne stava seduta sul suo letto con la testa fra le mani alle nove del mattino, di fronte all’ armadio spalancato e a una catasta di vestiti che lei aveva buttato per terra poco fa, non trovandoli adatti a quell’ occasione.

Ma per capire meglio, è meglio spiegare la situazione: era già passate due settimane da quando lei e James avevano ricevuto la loro piantina, ormai ottobre era arrivato e l’ aria stava cominciando a farsi più fredda.
Ed ora era il gran giorno: l’ uscita a Hogsmeade!
Ma come poteva uscire se non aveva niente di meglio da mettersi addosso...
Nel dormitorio maschile di Grifondoro, la situazione non era altrettanto migliore.
Se qualcuno penserà che James Potter, essendo un ragazzo, non badò molto al suo aspetto e indossò la prima cosa che gli capitava tra le mani, si sbaglia di grosso!
James, infatti, dopo essere stato in bagno per ben un ora e trantacinque minuti (Sirius aveva cronometrato) camminava nervosamente avanti e indietro di fronte all’ armadio.
Remus, Sirius e Peter si scambiavano un occhiata preoccupata.
-Ehm...James..- disse timidamente Peter, facendo voltare di scatto James verso di lui.
-Si?- disse con la voce leggermente irritata. Remus si fece avanti e proseguì:-Va tutto bene?-
James lo aggedì-Certo che non sto bene!Come potrei stare bene!L’ appuntamento con Lily è tra un’ ora e io non so cosa idossare-Sirius lo guardò sconcertato, poi si sedette sul letto sfogliando una rivista di sole immagini assumendo un espressione non curante.
Poi si rivolse verso James e disse chiaro e tondo:-Sei un idiota. Vestiti normalmente, qualsiasi ragazza di Hogwarts vorrebbe uscire con te e...-
-Ma Lily non è come tutte le altre!- lo interrupe James e Sirius sbuffò.
-Già, Lily non è come tutte le altre...e dopo anni che ti insulta perchè sei egocentrico, presuntuoso, arrogante, bullo, vanitoso, e...-
-Vai al punto, Lunastorta- disse James seccato.
Remus concluse sorridendo:-Credi davvero che dopo tutte le volte che ti ha fatto notare che ti importa troppo dell’ aspetto, sia una buona mossa vestirsi elegante?-. James abbracciò Remus:-Hai ragione, mi devo vestire in modo semplice...-

Così indosso un paio di Jeans, una maglietta a maniche corte e sopra una giacca  beige. Sosirò rilassato, e, neanche provando a pettinarsi i capelli (sarebbe stato inutile) si avviò verso la Sala Grande per fare colazione.
E la ragazza a cui non avrebbe dovuto importare l’ aspetto, era proprio quella più indecisa sul come vestirsi.
Le sembrava che all’ improvviso fosse tutto orribile.
Rasseggnata, chiamò:-MARY!-. Alice era già uscita con Frank, e Marlene non era proprio la migliore in fatto di consigli su come vestirsi.
Mary fece capolino dal bagno. Indossava un maglione verde scuro e dei leggins neri stretti. I capelli castano chiaro sciolti le incorniciavano il viso e gli occhi azzurro ghiaccio guardavano Lily con curiosità.
Lily spiegò il problema all’ amica, e dopo una breve risata da parte di Mary, quest’ ultima si mise al lavoro.
Scelse per Lily un maglione blu scuro davvero carino con dei pantaloni neri,  un cappotto blu, e degli scarponcini che si abbinavano al cappotto.
Per il trucco mise solo un lievo filo di matita  e un po’ di lucida labbra rosa. Lily la ringraziò e dopo aver messo una borsa a tracolla, si diresse direttamente al portone di ingresso.
Ci aveva messo parecchio tempo a prepararsi e ormai erano quasi le dieci: non aveva più tempo di fare colazione. Arrivò puntuale all’ ora prevista, e si meravigliò nello scoprire che James era già lì.
-Ciao- disse la ragazza sorpresa.
James la guardò sorridendo divertito:-Pensavi che arrivassi in ritardo vero?-
-In effetti ci speravo, avrei potuto vantarmi a vita appendendo degli striscioni per la Sala Comune “Finalmente, quando James Potter riesce ad invitare Lily Evans ad Hogsmeade, si sveglia tardi e l’ appuntamento va in fumo!”-.
Tutti e due risero. Ma, quando stavano per varcare la soglia, Lily si fermò di botto. E se, dopo che fossero usciti, James avesse avuto quel che desiderava, e avesse smesso di starle dietro?Ormai Lily teneva troppo a James per perderlo.
E sei lei fosse stata solo un pezzo mancante alla sua collezione, e che, dopo averlo preso, James si sarebbe stancato di lei?
Guardò il ragazzo, che la guardava preoccupato. Probabilmente pensava che lei avesse cambiato idea.
No, io mi fido di James, e sorridendo al ragazzo, varcò la soglia della porta, seguita a ruota da lui.

Le vie di Hogsmeade erano accoglienti, amichevoli, e, sopra tutto, famigliari.
Lily ancora adesso ne rimaneva ancora adesso affascinata.
James le domandò:-Dpve ti piacerebbe andare?-
-Mmh..non so, tu che dici?-
Il moro propose:-Potremmo andare ai Tre Manici di Scopa-.

Lily acconsentì e dopo poco furono nel locale stabilito.
Lily notò che alcune ragazze la guardavano male. Le ignorò e lei e James andarono a sedersi in un tavolo infondo al locale.
Madama Rosmerta li raggiunse e dopo che i due ebbero odinato due   Burro Birre, se ne andò.
-Allora..ehm..credo che delle ragazze mi stiano guardando male..- disse Lily a disagio non potendo più ignorare le occhiataccie che le venivano rivolte.
-Non farci caso, sarà perchè hai un appuntamento con il fantastico, strepitoso, meraviglioso..-
-Questo NON è un appuntamento- lo interrupe Lily. James alzò un soppracciglio, scettico:-E cosa sarebbe, allora?-. Lei ci pensò su, e infine affermò:-James e Lily vanno insieme ad Hogsmeade-
-E’ comunque una frase sconcertante, detta da te- la prese in giro James. Lily finse di essere arrabbiata:-Potrei andarmene, se volessi...-
-No no, ok, hai vinto tu- si correse James frettolosamente. Lily sorrise compiaciuta.
In quel momento arrivarono le due Burro Birre e i ragazzi inziarono a berne un po’.
-Allora- disse Lily, pulendosi la bocca sporca di schiuma con un tovagliolo:-Se questo è un “appuntamento”, come lo chiami tu, dovremmo parlare dei nostri interessi: per esempio, qual’ è il tuo colore preferito?-
-Verde, il tuo?- domandò il moro interessato,
-Azzurro-
-Gusto preferito di gelato?- domandò James,
-Limone-
-Cioccolato-.
Continuarono a farsi domande del genere per un po’ finchè James domandò a Lily:-Qual’ è il tuo animale preferito?-
-Il cervo- rispose immediatamente la rossa, e James, che stava bevendo, si strozzò con la Burro Birra.
Lily si alzò preoccupata, ma James le fece cenno di sedersi. Lily obbedì e quando Ramoso si fu ripreso, gli domandò:-Tutto bene, James?-
-Si..ma dovrei bere più lentamente- mentì James. Lily rise:-Già. Sei proprio uno sciocco-
-Grazie, Miss prefetto-
-Prego, Mister idiota-.
Entrambi scoppiarono a ridere. Dopo i tre Manici di Scopa andarono dal Ghirigoro (in cui Lily ci stette per ben mezz’ ora sotto lo sguardo esasperato di James) da Mielanda, da Zonko (James aveva praticamente obbligato la ragazza) e in parecchi altri posti molto carini.
Lily e James risero e scherzarono puzzecchiandosi a vicenda e si divertirono un mondo.
Alle diciassette tornarono al castello.
-Grazie James, mi sono divertita molto- e incerta, Lily gli diede un bacio sulla guancia, questa volta rendendosene pienamente conto, e se ne andò sorridendo. James fissò per qualche istante la ragazza andarsene, e poi se ne andò anche lui, diretto alla Sala Comune di Grifondoro.
Intanto, sulle scale, un ragazzo magro, dai capelli unticci e il naso adunco aveva osservato la scena dall’ ombra, da quando i due erano ritornati a quando se n’ erano andati.
Avrebbe dovuto aspettarselo,ma per qualche ingnoto motivo non se l’ era immaginato affatto, o forse, sperava solo che non accadesse.
Una lacrima gli scese dall’ occhio destro, ma lui l’ asciugò in fretta, e, tornato quello di sempre, Severus Piton se ne andò.



NOTE DELL’ AUTRICE: Mi scuso tantissimo per l’ imperdonabile ritardo, ma, prima mi sono ammalata, e poi quando sono tornata a scuola, le prof  hanno riempito  tutti  di verifiche e sono stata molto impegnata con lo studio. Comunque spero che il capitolo abbia valso l’ attesa! Fatemi sapere cosa ne pensate!
  
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