Carol raccolse timidamente la busta, rigirandosela tra le mani più volte senza aprirla "E' stato un pensiero grazioso da parte vostra scrivermi due righe.. Ma io ancora non so leggere perciò credo che dovrà leggermela una di voi"
Ailis e Dairiel si guardarono a vicenda, perplesse "Carol, non l'abbiamo scritta noi.. E non ho idea di come possa esserci finita.."
"Magari è scivolata accidentalmente quando il mercante ha chiuso il pacco.."
Carol sorrise e guardò ancora una volta quella busta con curiosità "Magari potremmo darle una sbirciatina.. Non c'è niente di male, no?"
Ailis prese la busta e la aprì con estrema lentezza, esasperando ogni gesto e ricevendo pizzicotti dalle due amiche.
"Allora, che dice?" Dairiel si era sporta oltre la spalla di Ailis per poter leggere.
"Carol, è per te"
"Per me? Da parte di chi?"
"Un certo Werdis.. No, Wedirs!"
"Può darsi che sia stato il mercante che ci ha venduto il braccialetto, non pensi Aily? Nessun altro può avercela messa."
"Si, è probabile, ma quando? Non l'ho notato, eppure sono stata molto attenta.."
Prima che si perdessero in chiacchiere, Carol le interruppe "Wedirs? Si! Era uno dei mercanti che sono venuti in paese ad inizio anno.. Che ha scritto?" vedendo che le due amiche si erano di nuovo messe a chiacchierare, fantasticando su chi potesse essere e perché avesse scritto una lettera a Carol, sbuffò pesantemente per attirare l'attenzione "Aily, per favore, continua a leggere.." si accorse di non essere stata molto garbata e si corresse subito "Così potremo levarci ogni dubbio!"
La ragazza sorrise e annuì "Allora, c'è scritto:
Cara Carol,
Oggi sono venute queste due giovani ragazze da me per cercare un regalo, sembrano conoscerti bene, non hanno avuto alcun dubbio su cosa prenderti.
Ad ogni modo, ti scrivo per incoraggiarti a non mollare. So che è dura, e che dovrai rinunciare a molto, ma so anche che puoi farcela.
Ricorda di non mettere mai da parte il cuore e che avrai sempre qualcuno vicino a te.
Molti dipendono da te e da uno dipendi tu, non te ne dimenticare.
Presto ci rivedremo e spero di trovarti più forte, curiosa e coraggiosa che mai.
Con affetto, Wedirs"
Le ragazze fissarono Carol. Sul loro volto si alternarono diverse emozioni: curiosità, preoccupazione, ansia, perplessità e tante altre.
Dairiel, la più curiosa delle due, si sporse in avanti verso di lei per poterla ascoltare meglio "Penso che avrai molto da raccontarci"
In quell'istante, Carol venne attanagliata dai dubbi. Si fidava ciecamente delle sue due amiche, ma avrebbe potuto raccontare loro che parlava con gli alberi senza farsi prendere per pazza? Avrebbe potuto raccontare loro dei suoi sogni senza farle preoccupare? Avrebbe potuto raccontare loro del mercante e dei suoi sospetti senza apparire allarmista ed estremamente fantasiosa?
Si diede della stupida e mise da parte ogni dubbio. Erano le sue migliori amiche, non c'erano persone migliori per liberarsi di quel peso e, magari, per confrontarsi.
Raccontò loro tutto: dai sogni sul ciondolo a quello che aveva fatto per averlo, dei regali che le aveva fatto il mercante e del bel rapporto che si era instaurato tra di loro, dei suoi sospetti sugli altri mercanti e, infine, anche di Amanith.
Quando iniziò a parlare della quercia, sui loro volti si dipinse un espressione che ben conosceva e che la ferì profondamente, non le credevano. Ma, più raccontava e più dettagli dava, più i dubbi sparirvano dal loro volto fino a quando non vi rimasero solamente stupore e meraviglia.
Parlarono a lungo e Carol disse loro tutto quello che sapeva, raccontò ogni suo sogno e descrisse nei minimi particolari ogni momento.
La tensione che vi era all'inizio nella stanza andò via via scemando, fino a quando non vi rimasero dentro solamente tre care amiche che sapevano tutto l'una delle altre e che si sarebbero sostenute a vicenda fino alla fine.
Rimasero in quella stanza per diverse ore, riprendendo a parlare spensieratamente e cancellando momentaneamente ogni problema.
Passarono il resto della giornata tutti insieme, risero e scherzarono in allegria e il piccolo Rich non perse di vista Carol per un solo secondo, se non quando andava a prenderle qualcosa per non farla alzare. Ripetè per tutto il giorno che era il suo giorno super-speciale e che avrebbe fatto tutto lui.
Di sera, le tre amiche finsero di addormentarsi per far prendere finalmente sonno a Rich e poi, silenziosamente si sedettero a terra per continuare a parlare un po' prima di addormentarsi.
"Carol, è tutto il pomeriggio che penso a quella lettera.. Non promette nulla di buono, sai? Dice che molte cose cambieranno e che non sarà facile.. L'unica cosa che mi rincuora è che dice che non sarai sola" Dairiel sembrava davvero preoccupata per la sorte dell'amica.
"Lo so, Dairy. Ci ho pensato anche io per tutto il pomeriggio e non riesco a fare a meno di pensare alle parole di Amanith, anche lei mi ha ammonito riguardo al mio futuro, e ad uno strano sogno che ho fatto qualche mese fa. Ve ne ho parlato, quello in cui venivo portata via da degli strani uomini. Mi chiedo che cosa significhi.."
"E' tutto così strano.. Non riesco a credere che ti stia succedendo una cosa del genere! Ma ricorda che noi saremo sempre unite" Ailis si sporse e circondò con un braccio le spalle di Dairiel e con l'altro quelle di Carol, le altre due fecero lo stesso e rimasero così per qualche istante prima di alzarsi e mettersi a letto.
"Domani vi porterò a conoscere Amanith, se vi va" Carol sbadigliò e chiuse gli occhi "Buona notte"