Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Segui la storia  |       
Autore: dragon_queen    20/03/2013    2 recensioni
"Vi siete mai chiesti cosa si provi a essere amati da Lucifero in persona? O meglio, essere posseduti da quell'angelo così bello e arrogante da essere stato scacciato dal Paradiso da Dio stesso?"
Questa storia parla di Laila, la quale si troverà incappata in qualcosa più grande di lei, ma la quale le farà capire che non sempre le tenebre nascondono qualcosa di malvagio...
Spero di avervi incuriosito e vorrei sapere cosa ne pensate. Buona lettura XD
[Aggiunta copertina nel prologo XD]
Genere: Dark, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le palpebre erano pesanti e sentivo gli occhi bruciare, quindi preferii per il momento lasciarli chiusi. Tentai di usare allora l'udito, cercando di captare qualche suono che mi facesse capire dove mi trovavo.

Ricordavo solo il sorriso maligno di Lilith, poi un cappuccio che mi copriva il viso e una puntura al collo che mi aveva fatto perdere i sensi.

Non potevo però continuare a fare ipotesi su chi fossero i miei sequestratori e dove mi avessero portato, quindi decisi di guardarmi finalmente intorno.

Quando aprii gli occhi, la differenza di luce non fu considerevole, dato che mi trovavo in quella che pareva una stanza, completamente immersa nell'oscurità, ad eccezione di qualche fiaccola che ne delineava il contorno circolare.

Ero stesa a terra, su di un pavimento di pietra umida, mentre le narici captavano forte odore di zolfo. Mi alzai a sedere con fatica, cercando di abituare la vista a quella penombra, quando ad un tratto una voce parlò, facendomi rabbrividire.

-Vedo che ti sei già svegliata-

Mi voltai, quel tanto che bastava per incontrare un paio di occhi ghiaccio che mi fissavano, maligni.

-Tu? Che cosa vuoi da me? Come puoi essere qui senza che Alec lo sappia?-

Avevo paura, seriamente. Quel demone, l'ultima volta, aveva promesso che mi avrebbe ucciso solo per fare un torto a lui.

-Non esserne stupita, dolcezza. Ho avuto una buona copertura- e prese a passeggiare per la stanza, girandomi intorno come un avvoltoio su di una carcassa di bue.

All'inizio non riuscii a capire le sue parole, poi mi venne un'illuminazione:

-Lilith. Ha tradito Alec-

-Risposta esatta. Hai vinto un posto in prima fila per la distruzione del nostro caro “sovrano”-

Calcò particolarmente su quell'ultima parola, mostrando l'astio che provava nei confronti del demone.

-Lui ti ha già sconfitto- dissi tra i denti, sentendo un poco il coraggio riprendere possesso di me.

Quello mi fissò, divertito, e si inginocchiò sino a portare il viso a pochi centimetri dal mio.

-E se ti dicessi che sono in possesso di qualcosa che mi garantirà di vincere?-

 

Alec camminava veloce in direzione dei cancelli del suo regno. Chi aveva osato spingersi a tanto? Chi aveva costretto un suo servitore ad interromperlo mentre si trovava con Laila?

Poco lontano scorse un gruppo di suoi demoni intenti ad impedire il passaggio a qualcuno, il quale, nel frattempo, stava imprecando e ordinando loro di farlo parlare proprio con lui.

Quando riconobbe la voce, rimase del tutto spiazzato.

Raggiunto il gruppo di suoi soldati, li spostò per garantirsi la visione dell'imprevisto ospite.

-E tu cosa ci fai qui?- chiese divertito.

Dinnanzi a lui stava un incollerito Gabe e alle sue spalle una spaventata Abigail. L'arcangelo, mentre fissava contrariato il re degli Inferi, cercava con il suo corpo di far scudo alla compagna, mentre quella continuava a guardarsi intorno, impaurita.

-Devo parlarti. È importante-

-Immagino, dato che se non fosse stato così non ti saresti mai spinto fin quaggiù, soprattutto con un'umana al seguito-

-Si tratta di Michele-

Per un attimo la mente di Alec smise di ragionare, come se una scossa gli avesse trapassato il cervello. Non temeva l'arcangelo, ma doveva ammettere che non era certo un avversario da sottovalutare.

-D'accordo. Hai la mia attenzione-

-Non qui. Andiamo in un posto in cui non ci ascoltino orecchie indiscrete-

 

FLASHBACK

 

Dopo l'incontro con Michele, Gabe e Abigail avevano continuato a correre, senza riprendere fiato. D'un tratto la ragazza, sfinita, si lasciò letteralmente cadere in ginocchio, arrestando l'avanzata di entrambi.

Ehi, Abigail, non possiamo fermarci ora. Devo portarti al sicuro”

Non ce la faccio più a scappare. Non so neanche da chi lo sto facendo”

Gabe, spazientito, si chinò per poterla guardare negli occhi e, prendendola per le spalle, la scosse:

Senti, ho promesso a Laila che saresti stata al sicuro ed voglio mantenere tale promessa”

Quindi lo fai solo per lei” rispose la bionda.

Era grata a Gabe per quello che stava facendo, ma una parte di lei era gelosa del fatto che lo facesse per una promessa fatta a Laila. Non sapeva bene il motivo, ma quel ragazzo la attirava in maniera incomprensibile e le dava fastidio essere per lui unicamente un compito da svolgere.

In quel momento avvertì un tocco leggero su di una guancia. Si voltò per tornare a guardare verso l'arcangelo, il quale la fissava a sua volta, comprensivo e in qualche modo divertito.

Non lo faccio solo per lei, almeno non più” disse piano, continuando a mantenere la mano sul viso della bionda, la quale era segretamente arrossita a quelle parole.

D'un tratto però Gabe la spinse via, evitando per un pelo una spada che si conficcò contro il muro.

Caro Gabriele, fin dove hai intenzione di spingerti? Sei realmente così debole?”

Lui fissò incollerito l'uomo che stava camminando verso di lui, fiero e austero.

Perchè questa inutile caccia, Michele? A cosa ti è utile la nostra morte?”

L'altro lo fissò divertito.

A dire il vero all'inizio volevo solo la vita della mortale, unicamente per far uscire allo scoperto la tua protetta. Ma adesso è diventata per me solo un divertimento”

Non riuscirai a raggiungerla dove si trova adesso” rispose Gabe.

Non è necessario che arrivi io a lei, dato che ho già chi ci pensa per me”

 

Alec ascoltò ogni parola con particolare attenzione, mutando l'espressione sul suo viso a seconda delle parole che l'altro pronunciava. Dunque Michele aveva delle spie tra le sue schiere? Ma quanto poteva credere alle parole di quell'arcangelo?

-Non dici niente?- chiese allora Gabe, notando l'espressione pensierosa del demone.

-Laila è al sicuro, Michele non riuscirà a raggiungerla qui. Da quando sono divenuto il sovrano del sottosuolo, nonostante il suo odio nei miei confronti sia smisurato, non si è mai spinto sino alle soglie del mio regno-

-Non hai ben capito quello che ti ho detto, allora. Lui è già entrato. Non direttamente, certo, ma ha qualcuno all'interno che farà per lui il lavoro sporco-

-Sei pronto a giurare sulle sue parole?-

Gabe fissò Alec interdetto, non riuscendo a capire il senso di quello che aveva appena detto.

-Tu non hai visto il suo sguardo mentre me lo diceva. So che stava dicendo la verità-

-Allora o è incredibilmente stupido, oppure è un gran bugiardo-

L'arcangelo lo fissò, cominciando a spazientirsi della cocciutaggine del demone. Poi, d'un tratto, la voce cristallina di Abigail interruppe la loro lotta di sguardi.

-Dov'è Laila?-

Entrambi i ragazzi si voltarono, dimentichi del fatto che la bionda fosse ancora presente.

Alec non rispose, facendo cenno a qualcuno di venire avanti. Dalle ombre della stanza apparve una delle serve, il capo chino e le mani in grembo.

-Vai a chiamare Laila- ordinò e la servetta, con un solo accennato assenso, scomparve di nuovo.

Una voce però risuonò qualche secondo più tardi nella sala:

-Credo che non la troverà-

I tre si voltarono, incontrando lo sguardo scarlatto di una Lilith, trionfante e strafottente. Fu Alec a farsi avanti.

-Cosa intendi?-

Quello sguardo avrebbe potuto uccidere se solo avesse potuto e in quel momento era tutto per la demone che stava in piedi di fronte a lui.

-Quello che ho detto. La piccola e dolce Laila non si trova più dove l'hai lasciata, ma in un altro luogo, in dolce compagnia-

-Che cosa le hai fatto?!?-

Il demone si stava infuriando. Se si parlava di Laila, allora il suo autocontrollo andava a farsi benedire. Con uno scatto veloce, chiuse una mano attorno al collo di Lilith, mozzandole il respiro.

-Hai tre secondi per rispondere-

Lei lo guardò, senza smettere di ridere, anzi, le sue labbra si inarcarono sempre di più.

-Se mi uccidi, non saprai mai dove si trova quella dolce e tenera sgualdrina. Ti ci porterò, ma se in cambio prometterai di non uccidermi-

Lentamente la presa di Alec si fece meno rigida, sino a lasciare andare il collo della demone, il quale presentava degli evidenti segni rossi. Dopodichè lei spostò lo sguardo anche su Gabe e Abigail.

-Siete invitati anche voi- e, dando le spalle ai tre, prese a camminare.

 

Abaddon, poggiato alla parete della stanza circolare, le braccia conserte sul petto, continuava a guardarmi e io facevo lo stesso. Era come se cercassi di capire quali fossero i suoi piani, soprattutto ora che sapevo che Lilith era d'accordo. Certo, avevo capito fin da subito che la demone non era affatto contenta del mio rapporto con Alec, ma non avrei mai pensato che sarebbe stata capace addirittura di tradirlo.

-Cosa ne sarà di me?- mi venne spontaneo chiedere in direzione del demone.

Quello si schiuse in un diabolico sorrisetto.

-Lo vedrai-

-Lo stai facendo davvero per vendetta?-

-E per cos'altro, scusa? Io ero un re, un dio, e lui mi ha portato via ogni cosa. Mi sto solo riprendendo ciò che è mio-

-E sentiamo. Come avresti intenzione di fare?-

-Aspetta e vedrai-

D'improvviso una luce accecante rischiarò la stanza e io dovetti chiudere gli occhi per non rimanerne accecata. Quando il bagliore si fu diradato, al suo posto stava un uomo, splendide ali spalancate sulla schiena, un lungo cappotto nero che ne ricopriva la figura.

Nonostante mi voltasse le spalle, lo riconobbi all'istante.

Quello lanciò un'occhiata ad Abaddon davanti a lui, poi si voltò verso di me. Mi fissò intensamente, riversandomi addosso un odio che solo con lo sguardo riusciva a trasmettere. Come poteva provare così tanto rancore nei confronti di Alec da accettare un'alleanza con un demone come quello?

-L'hai portato?- lo interruppe l'altro, spazientito.

-Non è stato facile. Ricorda, nessuno deve sapere che io c'entro qualcosa-

-Nessun problema. Un patto è un patto-

L'arcangelo porse al demone qualcosa di voluminoso, rinchiuso in un telo consunto e vecchio. Qualcosa però nel mio corpo si risvegliò, come se avessi la certezza di sapere di cosa si trattava. Il mio sangue ribolliva, come se il misterioso oggetto emanasse un'intensa aurea, la quale mi invadeva come un brutale auspicio.

-Come procede con il piano?- chiese di nuovo l'angelo.

-Tutto liscio. Lilith li sta conducendo qui-

-Bene. Ricordati però: il colpo di grazia spetta a me-

-Come ti pare-

Nello stesso modo in cui era apparso, quello scomparve.

Vidi Abaddon rigirarsi tra le mani l'oggetto misterioso, guardandolo con bramosia e una celata esultanza. Poi si rivolse di nuovo verso di me, avvicinandosi.

Ogni passo che muoveva, era una fitta che mi colpiva al petto e all'addome, temendo anche per l'incolumità della creatura che mi portavo dentro.

Quando fu a pochi passi da me, il demone si fermò.

-Ecco la risposta alla tua precedente domanda, dolcezza-

Con un gesto secco tolse il telo che avvolgeva l'oggetto, facendo mostra di un tomo antico, copertina nera e impercettibile lettere dorate. Era chiuso da tre strani lucchetti.

Lo fissai sconvolta, sospirando poi:

-Il libro del peccatore-

Non ottenni risposta, in quanto una porta sbattè, aprendosi.





NdA
Mi sono appena accorta di aver dimenticato di mostrare la foto di due dei miei personaggi, quindi rimedio immediatamente. Inoltre chiedo venia per il ritardo nella pubblicazione, ma le cose da fare sono tante...un saluto a tutti e vi presento Abigail e Abaddon.


   

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: dragon_queen