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Autore: _Divergent    20/03/2013    2 recensioni
“Dovete semplicemente dire il vostro nome e cognome e descrivervi con poche parole, coraggio allora…Vediamo chi avrà l’onore di iniziare…” Oh cristo no! Sta guardando nella mia direzione, ti prego fa che non mi chiami, ti prego, ti prego, ti prego. “Signor Payne che ne dice di iniziare lei?” La tensione sparì dal mio volto e tirai un sospiro di sollievo. “Certo professore” “Poi sarà il turno della signorina Lawrence” Il mio cuore saltò un battito, lo dicevo che io che quell’uomo ce l’aveva con me.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter one
 
 

"Metà della popolazione mondiale è composta
 da persone che hanno qualcosa da dire
ma non possono.
L'altra metà da persone che non hanno niente da dire
e continuano a parlare."
Frost

 

 
 
 
 
 
 
“Prego Payne”“ Ciao a tutti sono Liam, frequento il quarto anno e partecipo già da due anni al corso di teatro, mi ha sempre attratto molto la recitazione, mi piace come sul palco ci si possa trasformare in nuovi personaggi in continuazione, all’inizio ho fatto un po’ fatica ad imparare a stare sul palco ma ho capito che bisogna solo lasciarsi andare, ora non vedo l’ora di iniziare a preparare un nuovo spettacolo” Aveva un viso raggiante. Gli altri accennarono un leggero applauso. Lo fissavo a bocca aperta, aveva fatto quel discorso con una scioltezza e una serenità  alle quali io non mi sarei mai potuta avvicinare: faccio fatica a dire il mio nome senza interruzioni, figuriamoci a parlare per due minuti di fila. No dai,non è impossibile; ditemi che se l’era preparato a casa. Sono sempre più sicura che recitare non faccia per me, come cavolo farò a parlare davanti a un pubblico se faccio fatica a descrivermi in due parole davanti a solo una trentina di persone?
Vidi il ragazzo castano ritornare a sedersi accanto a me, lo fissai per qualche secondo e poi mi girai verso il resto della classe, tutti gli occhi dei ragazzi presenti si spostarono dal castano a me, sembrava aspettassero qualcosa, diventai istantaneamente color porpora. Ero stata talmente impegnata ad elogiare la parlantina di quel ragazzo e a disprezzarne la sua totale assenza in me che mi ero dimenticata  che dopo di lui sarebbe toccato a me alzarmi per descrivermi davanti a tutta la classe. E adesso? Ero stata così stupida da non sfruttare i pochi minuti a mia disposizione per prepararmi qualcosa da dire e ora sono come un soldato che deve combattere in prima linea e completamente in balia delle mie emozioni. È il caso di dirlo: merda.
 “Signorina Lawrence ora tocca a lei” Mi incitò Robins vista la mancanza di una reazione da parte mia. Risvegliata dai miei pensieri mi alzai di scatto dalla sedia; avrei potuto far invidia a un leopardo, purtroppo però la mia grazie nel farlo non avrebbe potuto competere neanche con quella di un elefante. Rovesciai con un tonfo la sedia sulla quale ero seduta. Iniziarono subito alcune risate silenziose, il professore alzò gli occhi al cielo e sono sicura di aver sentito dire al ragazzo riccio in fondo alla classe ““Questa ha scambiato il corso di teatro per quello del circo?”. Non sapevo cosa fare, ero paralizzata. Il ragazzo castano che aveva parlato prima si alzò, rialzò la sedia  “Tranquilla stanno ridendo gli hai già conquistati” mi sussurrò ad un orecchio prima di tornare al suo posto. Sbarrai gli occhi, cercai di mantenere un minimo di dignità dopo quello che avevo appena combinato; pronta Audrey? Prendi un respiro profondo: si parte.
“Mi chiamo Audrey Lawrence”  cercai di imitare il più possibile il discorso del ragazzo che mi aveva preceduto “frequento  il terzo anno, partecipo a questo corso in modo da avere più crediti per il prossimo semestre, avete appena avuto una prova della mia inesperienza nel campo teatrale e anche della mia goffaggine, non amo particolarmente stare al centro dell’attenzione quindi se non vi dispiace ora tornerei al mio posto” “Faccia pure” rispose Robins. Voglio proprio vedere come sarebbe comunque riuscito ad’ impedirmelo. “Styles che ne dice di proseguire lei, almeno sono sicuro che non si emozionerà come la nostra Audrey” Colpo basso Proffesor Robins, molto basso.
Si alzò il ragazzo riccio in fondo all’aula che mi sembrava aver sentito parlare prima. Mi stava già antipatico ancor prima che iniziasse a parlare con quell’aria spavalda e quel sorriso sornione stampato in faccia. “Ciao a tutti, mi chiamo Harry ma molti di voi dovrebbero già saperlo, frequento il quarto anno e questa è la quarta volta che partecipo al corso di recitazione. Ho sempre interpretato il principale ruolo maschile, quindi credo che la mia capacità artistica non possa essere messa in discussione”“ Partirono gli applausi e alcune urla di incitamento.  Io lo fissavo ammutolita. Come può tanta sicurezza e tanta spavalderia essere racchiusa nel corpo di un solo ragazzo? Che gran esaltato.
Uno a uno i ragazzi e la ragazze della classe si presentarono tutti. “Bene direi che la prima lezione del nostro corso può terminare, la prossima volta vi spiegherò la trama dello spettacolo che ho intenzione di mettere in scena e assegnerò i ruoli. Ci vediamo dopo domani ragazzi!” ci alzammo tutti e ci dirigemmo verso i corridoi. “Ehi a vedere la tua faccia pensavo ti sarebbe venuto un attacco di panico” Ero già bordeaux prima di girarmi per capire chi aveva pronunciato quelle parole: era il ragazzo castano di prima. Mi sono scordata il suo nome, com’è che si chiamava? Lio? Lance? Lewis?. “Ti ringrazio per la fiducia” “Però per essere la tua prima volta davanti a un piccolo pubblico non te la sei cavata male”. Come mai che questo ragazzo era sempre così solare? “Piacere Liam” Ecco come si chiamava!
Continua a fissarmi, forse dovrei dire qualcosa “Ehm io..” “Ehi calma, non sei più davanti a tutta quella gente, rilassati” Più facile a dirsi che a farsi bello mio.  “Io sono Audrey” Ragazzi stappate chapagne, facciamo festa: Audrey Lawrence è riuscita a dire una “quasi frase” di senso compiuto senza balbettii o terribili figure. Lui scoppiò a ridere. “Questo lo so già Audrey,  a differenza tua mi ricordo il tuo nome da quando ti sei presentata prima” Allora forse la mia dimenticanza si era notata  “Giusto”.
 “Payne” ci girammo entrambi di scatto, il riccio sfrontato di prima era  dietro di noi e aveva ancora quel ghigno spavaldo stampato sul volto. “Pronto a recitare il ruolo dell’antagonista anche quest’anno? Oppure ti dai già sconfitto in partenza e ti impegni a interpretare al meglio la parte dell’albero a fondo palco?” Liam  alzò gli occhi al cielo. “E tu sarai mai pronto a smettere di pavoneggiarti come se nessuno potesse fare meglio di te?” Il riccio scoppiò a ridere sonoramente “Liam io sono il migliore della classe di teatro, pavoneggiarmi è lecito!” Ma chi ti credi di essere? Il papa? “La spavalderia sicuramente non ti manca” solo dopo aver pensato quelle parole realizzai di averle pronunciate ad alta voce, le guancie si tinsero di rosso. Il riccio si voltò sorpreso verso di me, evidentemente o era talmente impegnato ad esaltare le proprie capacità da non essersi accorto di me o mi credeva un’ameba incapace di parlare. Ancora quel sorriso a metà via fra il malizioso e l’arrogante. “Dimmi occhi blu, tu sei diventata masochista tutto ad un tratto oppure ti piace semplicemente autoumiliarti?” Fece una pausa più scenica che altro prima di ricominciare “ Quest’anno promette bene, lo spettacolo sarà un portento con tutte queste persone che lavoreranno dietro le quinte”. Strabuzzai gli occhi, quel ragazzo era un pozzo di tracotanza; ci diede le spalle e se ne andò salutandoci con un cenno della mano. “Lascialo perdere, comunque tranquilla per lo spettacolo devi solo pensare a divertirti” “Oh grazie…” “Non sei di molte parole vero Audrey? Va bene ci vediamo dopo domani!” Lo salutai scuotendo la mia piccola mano.
La superbia di quel riccio mi aveva messa di cattivo umore, era insopportabile, il suo ghigno era insopportabile, la sua spavalderia era insopportabile.
  
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