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Autore: gloria horan    20/03/2013    31 recensioni
Noi siamo chi siamo. Semplici parole, ma molto profonde. Perchè noi ragazze, prima o poi, ci confrontiamo con delle altre e ci sentiamo brutte in confronto a loro.
Questa fanfiction è dedicata a tutte le ragazze che pensano di non essere belle, anche se questa è solo una loro fantasia, in realtà sono bellissime.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jade Thirlwall, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock, Perrie Edwards
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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‘Ciao Jesy, che ci fai qui?’ Mi chiese Perrie facendomi un sorriso a 32 denti.
‘Io… ehm, volevo chiederti un favore…’ Cercai di usare un tono deciso, ma quello che uscì dalla mia bocca probabilmente non lo era.
‘Che sciocca che sono, mi sono dimenticata di farti entrare! Entra pure in casa!’ E spalancò la porta.
Entrai in un soggiorno molto carino e ordinato, con molti quadri appesi alle pareti. 
Ok,  Perrie mi trattava bene… fin troppo bene direi. Di sicuro Zayn non le aveva detto che l’aveva lasciata per me, era per questo che si comportava gentilmente. Ma quando l’avrebbe scoperto, come avrebbe reagito?
‘Allora Jesy, come stai? Come va con la musica?’
‘Bene, e tu?’
‘Diciamo che sto abbastanza bene. Non so se l’hai già saputo, ma io e Zayn ci siamo mollati e… ci sono rimasta un pochino male’ Ma perché le avevo fatto quella domanda? Era naturale che dopo una rottura non facesse i salti di gioia!
‘Ma non preoccuparti, Perrie Edwards non si lascia mica abbattere da un ragazzo!’
Wow, era davvero una ragazza forte, non so se io avrei avuto la sua stessa volontà d’animo.
‘Comunque, che fai questa sera di bello?’ Mi chiese lei.
Ehm…. Che dovevo dirle? Allora, c’erano almeno tre possibilità:
1- restare sul vago
2- dirle la verità. Ma questo avrebbe compromesso la sua entrata nelle Little Mix, quindi no.
3- Dirle una bugia. Però a me non piaceva mentire, lo facevo solo quando ero costretta, tipo quando volevo andare a vedere a tutti i costi un film pauroso che mia mamma mi aveva vietato. Allora io c’ero andata di nascosto mentendole. Però la mia bugia si poteva considerare una di quelle definite bianche, cioè insignificanti, ammissibili, giusto?
Ok, non era giusto.
Ma perché sto parlando di questo? Torniamo alla chiacchierata con Perrie. Non sapevo cosa risponderle, così decisi di restare sul vago.
‘Niente di che… guarderò Italia’s got Talent credo, e tu?’
‘Io esco con le mie amiche, andiamo in discoteca’
A me non erano mai piaciute le discoteche, solo tanto casino, musica assordante e tipi che ti guardavano continuamente il sedere e il seno. Poi se andava bene, nessuno provava a portarti a letto… Ci fu una pausa di silenzio e decisi che era quello il momento giusto per farmi avanti.
‘Perrie, tu sai che io e altre due mie amiche abbiamo formato una band. Ecco, siamo molto brave e abbiamo già scritto delle canzoni, ma credo che ci manchi qualcosa… un’altra cantante. Potresti essere tu’ La guardai come per dirle “ So che ho sparato una cavolata, ti prego di non mangiarmi”
Lei invece ci pensò un po’ restando immobile.
‘Non so, penso che sia ok. Adoro cantare ed è da quando ero piccola che desidero fare parte di una band.  Magari possiamo fare delle prove insieme per vedere se siamo brave e se va bene ci starò’
‘Fantastico! Allora lunedì ci sei per provare?’
‘Uhm… sì.’ Ci accordammo per vederci.
Quando uscii fuori casa ero raggiante. Aveva detto di sì!!! Non me lo sarei mai aspettato… E’ incredibile come una sola piccola parola di appena due lettere poteva significare tanto. Poteva significare che una persona ti amava, che era tua amica, che ti capiva e che ti avrebbe sostenuto. In una parola potevano essere racchiusi tanti significati, a volte troppo complicati per essere capiti. Una parola detta al momento giusto, ci faceva stare bene e potava ribaltare completamente la situazione.
Tornai a casa saltando le pozzanghere che c’erano sul ciglio della strada. Adoravo quando pioveva e poi tornava il sole, perché restavano le pozzanghere sui marciapiedi e sulle strade, perfette per essere saltate.
Mi sentivo super felice, il mio cuore batteva a mille di gioia: Perrie era entrata nella band, Harry si sarebbe fidanzato con lei, avrei incontrato Niall tra una settimana, sarei stata con Zayn, il ragazzo migliore che esisteva sulla faccia della Terra!
Mi misi le Converse, jeans e una t-shirt rossa e bianca, Zayn sarebbe passato a prendermi alle 20:00.
Alle 19:30 mi sedetti sul divano cercando di rimanere calma.
Alle 19:40 iniziai a mangiarmi le unghie.
Alle 19:50 attaccai la faccia al vetro della finestra per vedere se arrivava.
Alle 19:55 mi misi a saltare sul posto.
Alle 20:00 ero agitatissima.
Alle 20:05 iniziai a fare mille pensieri. Magari si era dimenticato dell’appuntamento o ancora peggio aveva capito che non gli interessavo. Stavo per entrare in crisi, quando fortunatamente alle 20:10 il citofono suonò. Rispose Harry.
‘Hey Zayn! Jesy scende subito… e ricordati, tieni le mani a posto!’ Baciai Harry sulla guancia
( anche per fare pratica) e scesi le scale tutte di fretta. Ok Jesy, questa è la tua chance, quindi non la sprecare! Non ridere come una sciocca e non fare battutine che non fanno ridere, ma piangere.
Vidi Zayn con la sua macchina in mezzo alla strada, salii sul posto del sedile accanto al suo…. Ero sulla sua auto!!! Ed era anche carina…
‘Ciao Jesy, come stai? ‘ Zayn mi sorrise, come d'altronde faceva sempre, e mise in moto l’auto.
‘Benissimo, e tu?’
‘Super bene. Ora andiamo a casa mia, va bene per te?’
‘Oh sìsìsì’ Mamma, ma come faceva ad avere un sorriso così bello? Come faceva ad avere quei grandi occhini neri come la notte? Il tragitto era abbastanza lungo perché lui abitava in campagna, così accendemmo la radio e ci ritrovammo a cantare “ Hall of Fame” insieme.
Aveva una voce stupenda, perché non metteva su una band anche lui?
Parlammo di tante cose nella macchina, di tante cose semplici: scuola, amici, genitori, musica, feste… Zayn era molto divertente, cercava sempre di farmi ridere e io l’adoravo anche per questo.
Arrivati a casa mangiammo una pizza seduti al tavolo guardando la tv, ma per lo più parlavamo.
Mi ero domandata tante volte “ Ma di che parleremo? Non abbiamo molto in comune”, mi ero spaventata che arrivata lì ci sarebbe stato un silenzio di tomba perché non avremmo saputo di che parlare. Invece opra parlavamo, parlavamo come fosse l’unica cosa a tenerci in vita, come fosse per noi l’Essenziale ( come la canzone di Marco Mengoni) . Parlavamo di cose semplici, anche parecchio stupide, ma comunque divertenti. Iniziavamo a conoscerci meglio insomma, come due ragazzi possono fare al loro primo appuntamento.
‘Ehi, seguimi!’ Zayn si alzò e andò al centro del salotto. Feci lo stesso.
‘Ora balliamo!’ Mi strinse a sé, mi misi le mani attorno ai fianchi e iniziammo a dondolare lentamente. Non so come gli era venuta questa idea del ballo, ma mi piaceva, era molto romantico.
‘Ci vorrebbe della musica in sottofondo’ Dissi io.
‘Bhe… tu sei una cantante, canta tu!’
‘E cosa?’
‘Non so, improvvisa. F finta che questo non sia un salotto, ma in palcoscenico di un grande teatro e immagina che laggiù in fondo ci sia il pubblico che ci ammira e ci applaudisce!’
Tu sei tutto matto!’ E risi.
‘Noi matti preferiamo il termine sognatori. D’ altronde siamo giovani e i giovani sognano. Se non lo fanno loro, chi lo farà mai?’ Risi di nuovo, senza motivo. Bhe… però aveva ragione! Se noi giovani non sogniamo chi lo farà al posto nostro?
Iniziai a cantare, senza una melodia definita, improvvisai.
 
 
‘Ci siamo incontrati qualche estate fa….
mi sei venuto a prendere una sera tardi, passando dalla finestra.
Abbiamo 17 anni e siamo selvaggi, non riesco a dimenticare la nostra canzone,
La notte ci infilammo in una festa su uno yacht, fingendo di essere una duchessa e un principe,
Lui mi disse “ guarda, ti preoccupi troppo delle cose che non puoi cambiare,
passerai il resto della tua vita a cantare la tristezza se non cambierai, non vedi le luci delle stelle?
Non sogni cose impossibili?”
Dissi mamma mia che meravigliosa melodia,fu la nostra migliore serata,
noi avrei mai dimenticato come ci muovevamo.
L’intero posto era vestito in tiro e noi ballavamo
Come se fossimo fatti della luce delle stelle…
Lui parla da folle ballando con me,
potremmo sposarci, avere 10 bambini e imparare loro come sognare….
Perchè noi ballavamo come se fossimo fatti della luce delle stelle…’
( TESTO TRADUZIONE STARLIGHT. TAYLOR SWIFT)
 
E mentre cantavo era come se il salotto si fosse trasformato in un teatro, con mille persone che ci applaudivano.
‘Ma da dove l’hai tirata fuori questa splendida voce? Il tuo è un talento Jesy, ora capisco perché hai formato le Little Mix’
‘Già…. A proposito delle Little Mix…’ Mi bloccai: dovevo dirgli di Perrie? Si sarebbe arrabbiato? Decisi che era meglio aspettare… era solo il nostro primo appuntamento.
‘Sì, che volevi dirmi?’
‘Niente Zayn ,dimenticalo. Dovrai abituarti alla mia pazzia!’  Ridemmo.
‘Ok, vuoi vedere la mia camera?’ Annuii e salimmo al piano di sopra. Wow, la sua casa era enorme!  Entrai nella sua camera, era un po’ disordinata, ma carina, ai muri erano appesi dei poster dei Maroon 5 e di chitarre in vendita.
‘Ci sdraiamo sul letto?’
Cosa intendi per sdraiarsi sul letto Zayn?’
‘No Jesy, non quello. Non voglio ritrovarmi all’ospedale per colpa di Harry!’
Risi un po’ nervosa e mi sdraiai accanto a lui.
‘Cosa vorresti fare  da grande?’ Mi chiese Zayn.
‘Non so, sono parecchio confusa sul mio futuro, penso che lo scoprirò solo andando avanti e vivendo la vita!’
‘Bhe, tu ancora hai tutto da decidere, mentre io ho già un lavoro e …’
‘Zayn, io ho 17 anni, mentre tu 24… funzionerà?’
Avevo aspettato tanto per chiederglielo, ma era giunto il momento. Se la risposta fosse stata negativa allora era meglio troncare subito, non permettere ai sentimenti di fare radice nel cuore.
‘Jesy… tutto funziona se c’è l’amore, basta amarsi e tutto viene da se!’
‘Però abbiamo gusti diversi, modi di pensare diversi, aspirazioni diverse…’
‘Ma ci amiamo, non preoccuparti, lasciati andare! Ci amiamo, è questo l’importante!’ Avvicinò le  sue labbra alle mie, sempre di più, sempre di più, finchè non si toccarono.
Quando ci staccammo… provai dei brividi lungo la schiena….  IL MIO PRIMO BACIO!
‘E’ stato perfetto Zayn…credo di amarti!’ Sussurrai al suo orecchio.
‘Io ne sono convinto!’
 
Ritornai a casa alle 23:00 e trovai Harry seduto sulla poltrona che batteva le dita molto nervosamente.
‘Ciao Harry! Mamma e papà dove sono?’
‘Jesy! Come stai?’ Si alzò improvvisamente e venne verso di me.
‘Calmati! Sembra quasi che non mi vedi da 5 anni! Dove sono mamma e papà?’
‘ A letto’ Eh già, a volte mamma e papà lasciavano Harry come sostituto genitore, sicuri che mi avrebbe fatto la ramanzina se necessario e che si sarebbe preoccupato di me. A volte era una fortuna, a volte una sfiga.
‘Su raccontami tutto!’ Mi sedetti accanto a lui e inizia a parlare. Riuscii a sottrarmi dalle sue grinfie solo alle 23:30, quando andai a mettermi il pigiama.
Poco prima di sdraiarmi sul letto per concludere quella giornata pesantissima, spensi il computer che avevo lasciato acceso per sbaglio.
 
FU ALLORA CHE VIDI IL MESSAGGIO DI NIALL ….
 
 
CIAO BELLEZZE,
SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA E SCUSATE TANTO SE CI SONO ERRORI GRAMMATICALI! LASCIATE UNA RECENSIONE, PER FAVOREE!!
*OCCHI DA CUCCIOLA* CIAOOOOOOOO
 
  
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