Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: AngelOfLove    07/10/2007    1 recensioni
Due ragazzi, Gabriele e Angelica, molto diversi tra loro ed entrambi incompleti. Manca qualcosa nella loro vita,...forse l'amore. Chissà se riusciranno a trovarlo insieme! Per adesso vi auguro Buona Lettura e mi raccomando, recensite!!! POSTATO 5° CAPITOLO
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Always Parte II

Ecco a voi un altro capitolo di Always.

Mi dispiace aver tardato ad aggiornare, ma cercherò da adesso in poi di postare il prima possibile!

Da questo capitolo la situazione inizierà a sbloccarsi e… beh, non vi posso dire nient’altro, solo

Buona Lettura!!!

p.s. Mi raccomando, recensite!!!

 

 

 

Da quando era tornato a casa per passare le vacanze estive, non riusciva a non pensare a lei.

L’aveva notata una sera, qualche giorno dopo il suo ritorno, in un locale e aveva chiesto ai suoi amici chi fosse, ma nessuno sapeva il suo nome: per tutta la serata aveva continuato a guardarla, era veramente una bellissima ragazza e poi, nello stesso tempo, aveva un viso familiare.

Così decise di chiedere chi fosse ad un ragazzo che lavorava lì e sembrava che la conoscesse.

Angelica gli aveva risposto.

Conosceva solo una persona con quel nome, quella ragazza che abitava accanto a lui, quella ragazza timida e non così bella alla quale in tutti quegli anni non aveva mai rivolto la parola.

Non poteva essere lei.

Quella ragazza era a dir poco stupenda, estroversa, eppure aveva un viso che gli ricordava qualcuno.

All’uscita dal locale decise così di seguirla con la propria macchina e quando si ritrovò nella stessa via dove abitava lui, finalmente tutti i suoi dubbi furono appagati.

Quella notte non riuscì a dormire molto: ogni volta che chiudeva gli occhi gli veniva in mente Angelica.

Lui ne aveva conosciute tante di ragazze, e con la maggior parte di loro aveva avuto una “storia”, se così si poteva chiamare; non c’era, infatti, una ragazza con la quale fosse stato più di qualche settimana e della quale si potesse dire che fosse veramente innamorato.

Soltanto una, una volta, quando ancora faceva il primo superiore, aveva veramente catturato il suo cuore: erano bastati pochi attimi, pochi sguardi che si fosse innamorato di lei.

Ma come succede anche nelle più belle storie, alla fine, qualcuno deve soffrire, e in quel caso era stato lui.

Aveva cercato di dimenticare quella storia, e sembrava esserci riuscito, fino a quella sera.

Quella ragazza, Angelica, gli aveva fatto provare le stesse sensazioni di quel pomeriggio di tanti anni prima e questo un po’ lo spaventava. Da quella volta, infatti, aveva deciso che non si sarebbe più innamorato, che non avrebbe mai più sofferto in quel modo per amore, che si sarebbe solo divertito e non avrebbe mai pensato alle conseguenze.

Sembrava esserci riuscito, almeno fino a quando aveva rivisto Angelica.

Il mattino seguente, dopo essere riuscito finalmente a dormire qualche ora, aveva pensato che si fosse trattato solo di un sogno, anche perché quella notte era tornato a casa anche un po’ brillo; si era alzato e come tutte le mattine era uscito a correre.

Prima di superare la soglia di casa però aveva esitato un attimo, pensando che forse quella ragazza non fosse solo un sogno: ma aveva deciso comunque di uscire. Qualche passo e si trovò di fronte quella casa.

Nessuna ragazza.

Soltanto un insolito silenzio.

Ancora qualche passo avanti e finalmente la vide: era appoggiata sulla ringhiera del suo terrazzo e guardavo davanti a se, con uno sguardo quasi sognante ma nello stesso tempo assente.

La fissò per qualche istante, completamente preso dal suo sguardo e dalla sua bellezza, fino a quando, come se si fosse accorta che qualcuno la stesse guardando, Angelica si voltò.

Entrambi avevano lo sguardo completamente perso nell’altro e nessuno dei due sembrava volesse far terminare quel momento.

Angelica, però, che si sentiva forse più imbarazzata di Gabriele, anche perché ormai era qualche giorno che continuava a guardarlo quasi di nascosto, decise di fare la prima mossa.

–Ciao-

Una semplice parola, che nascondeva comunque dentro di se tutte quelle emozioni che in quel momento poteva provare.

Gabriele, che ancora non riusciva a credere che in realtà tutto quello che aveva provato la sera precedente non fosse soltanto un sogno, esitò per qualche istante prima di rispondere anche lui con un semplice ma nello stesso tempo difficoltoso ciao.

Dopo quella semplice parola pronunciata da entrambi sembrava fosse calato un eterno silenzio, anche se in realtà era passato solo qualche secondo.

Gabriele, del canto suo, non sapeva proprio cosa dir; poche volte era rimasto senza parole, ma di sicuro quella era stata la più imbarazzante.

Angelica, invece, anche se in un primo momento aveva quasi avuto paura a pronunciare quel semplice ciao, cercò di sdrammatizzare la situazione.

–Se qualcuno adesso ci vedesse, di sicuro ci scambierebbe per due personaggi shakespeariani, non credi?-

Il ragazzo, infatti, si trovava proprio sotto un balcone che ricordava molto il dramma di Shakespeare.

Gabriele però colse subito il vero significato di quella battuta, appunto il voler allentare quella circostanza piena di silenzi e imbarazzi.

–Per nostra fortuna i nostri nomi non assomigliano nemmeno vagamente a Romeo o Giulietta-

Non appena pronunciate quelle parole non calò come prima un pesante silenzio, anzi ambedue i ragazzi sorrisero e ambedue furono travolti dalla bellezza del sorriso di chi gli stava di fronte.

Il momento però fu piuttosto breve, interrotto dalla voce della madre della ragazza.

–Angelica, vieni. Dobbiamo andare, faremo tardi!-

–Vengo, vengo-

Più si prolungava quella situazione e più rassomigliava a Romeo e Giulietta e sia Angelica che Gabriele si ne erano accorti.

Non appena ebbe risposto a sua madre, si voltò per guardare ancora quel ragazzo.

Fu lui però stavolta a parlare per prima, benché in fondo gli dispiacesse che quella loro “conversazione” fosse stata interrotta.

Vabbè ci vediamo. Ciao-

Aveva proprio detto “Ci Vediamo”, non poteva crederci: il suo cuore aveva preceduto il suo cervello e gli aveva fatto pronunciare quella specie di desiderio di rincontrarla.

Ma non gli dispiaceva averlo detto e di sicuro non era dispiaciuto nemmeno ad Angelica sentirglielo dire.

Ok. Ciao-

Detto quello e dopo avergli rivolto un altro sorriso, era rientrata. Lui invece, ancora per qualche instante, era rimasto lì, nello stesso punto, quasi a ringraziare il destino di quel incontro, anche se breve ma intenso per ciò che provava.

Non riusciva a crederci.

Le aveva parlato.

Ancora una volta aveva capito che quella ragazza non sarebbe stata come le altre da lui conosciute, sarebbe stata diversa e soprattutto lui, si sarebbe comportato diversamente.

Quella ragazza rassomigliava molto a Sara, la persona che lo aveva fatto soffrire tanto tempo prima, soprattutto perché, dopo averla vista una sola volta, non era scomparsa dai suoi pensieri: ma nel suo cuore sentiva che lei era diversa, che non si sarebbe mai comportata in quel modo.

Sapeva poi che la doveva rincontrare, doveva riparlare con lei, non poteva lasciarsela sfuggire, perché, aveva capito e ne era certo, che lei fosse speciale.

Dopo questo “primo loro incontro” lui aveva cercato in ogni modo di rincontrarla.

La sera, quando notava che lei non era a casa, faceva il giro dei locali, sperando che fosse in uno di quelli.

La maggior parte delle volte la trovava sempre, si avvicinava a lei come per caso, come se fosse passato lì per una semplice coincidenza e iniziavano a parlare.

Per entrambi non era importante sapere dove fossero, se in una discoteca o in bar, se per strada o dentro un negozio, l’importante era vedersi.

Era lui che si avvicinava ogni volta a lei e le faceva sembrare tutto ciò solo una coincidenza.

Ma Angelica lo sapeva bene che non lo era.

Delle sue amiche le avevano detto che per esempio la sera lui faceva il giro dei locali e proprio per questo si faceva portare nei posti dove lui ancora non era stato e quindi era proprio lei che creava queste circostanze molte volte.

Ma a nessuno dei due interessava questo e lo avevano capito fin da quel primo loro incontro.

Oramai entrambi erano presi l’uno dell’altro. Angelica non aveva più quella paura di esprimere i propri sentimenti, perché dentro di se sapeva che anche quelli di Gabriele erano autentici.

Gabriele, infatti, dopo molto tempo aveva ricominciato veramente ad attaccarsi ad una persona e molto probabilmente aveva anche iniziato ad amarla.

Ormai era passata tutta l’estate e mancavano pochi giorni all’apertura delle scuole.

Per più di due mesi si erano incontrati sempre “per caso”, avevano iniziato a conoscersi e entrambi avevano capito i sentimenti che provava l’uno per l’altro.

Di una cosa però non avevano tenuto conto: dell’intensità di ciò che provavano.

Gabriele a differenza di Angelica, aveva già provato un sentimento simile e dentro di se sapeva che quello che provava adesso forse era ancora più forte.

E proprio di questo si trattava.

Lui aveva sofferto in precedenza e per tanti anni non aveva voluto avere delle storie serie proprio per questo.

Adesso però, benché sapesse che lei non avrebbe mai potuto farlo soffrire, dentro di se provava ancora un po’ di timore, ma cercava di non farglielo capire.

Comunque benché di sera fossero spesso insieme e spesso si incontrassero anche durante il giorno, né Gabriele né Angelica avevano chiesto un appuntamento o qualcosa di simile all’altro: sapevano che stavano bene insieme, sapevano quello che provavano reciprocamente, ma nessuno dei due prendeva l’iniziativa.

Almeno fino a quando una sera entrambi capirono di essere l’uno dell’altro.

 

 

 

Spero che anche questo secondo capitolo vi sia piaciuto.

Lo so, l’ho interrotto sul più bello.

Sappiate però che cercherò di aggiornare presto.

Un’ ultima cosa.

Anche se può sembrare che questo sia una specie di penultimo capitolo, in realtà non lo è.

Gabriele ed Angelica per essere veramente felici dovranno superare anche degli ostacoli.

Sapete come si dice no?

Non v’è rosa senza spine!

Per adesso vi saluto e vi chiedo ancora di recensire, magari sempre oltre che con commenti anche con suggerimenti sullo stile e la trama. A presto!

 

 

 

AngelOfLove

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: AngelOfLove