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Autore: Elelith    07/10/2007    1 recensioni
"Il buio era in lui.
L’ombra nascondeva ogni cosa, ma conteneva tutto ciò di più agghiacciante per un uomo…"

Cosa si nasconde nell'ombra?
Cosa provoca le strane mortinell'apparentemente tranqullo paesino di Grimville?
Sarà il cupo e malinconico Drew a pagarne le conseguenze...
Genere: Dark, Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10 settembre

 

Drew si svegliò con un sospiro. Non sapeva perché aveva sospirato, si era solo alzato di scatto a sedere tirando il fiato, con il cuore che batteva forte.
Sbattè le palpebre e il mondo sfocato si fece più nitido.
“Era solo un incubo…” si disse scacciando il brutto presagio con cui si era svegliato. Ogni immagine chiara del sogno era ormai svanita, ma aveva lasciato qualche nebulosa figura nella sua mente.
Dopo un’insicura alzata di spalle, si alzò dal letto. Si lavò con acqua fredda e sì vestì. Indossò pantaloni scuri e una camicia bianca, coperta però dal mantello invernale nero, adatto a riparare dal freddo di Grimville, piccolo paese poco lontano da Scarborough.
Minacciava di piovere… Drew era un po’ meteoropatico: quando pioveva era assalito da una triste, stanca ma piacevole malinconia. Quel giorno c’era qualcosa di diverso… Forse il vento. Forse la nebbia, così innaturale, che quasi minacciava di sommergere le piccole case, la chiesetta, il mulino...

«Buongiorno, Drew! Hai dormito bene?» lo salutò sua sorella Aileen appena uscì dalla sua stanza per fare colazione.
«Non molto, a dire il vero».
«Su, mangia un po’ di uova, vedrai che ti sentirai meglio!» lo confortò lei con un sorriso.
La ragazza era l’opposto di suo fratello. Sorridente, dolce, aveva una buona parola per tutti. Aveva solo diciotto anni, due in meno di Drew, ma si occupava con diligenza della casa e di suo fratello. I genitori si erano trasferiti un paio di anni prima a Orleans, ma i ragazzi non avevano voluto lasciare il paese dove erano nati.
Aileen non lo dava a vedere, ma si preoccupava molto per Drew. Lo vedeva sempre un po’ ombroso, schivo, sin da quando era bambino, e cercava sempre di farlo sorridere... o perlomeno parlare.
E quel giorno era ancora peggio. Il ragazzo mangiò appena, e si alzò quasi subito, facendo stridere con la sedia sul pavimento; salutò la sorella con un cenno e uscì.
L’aria tagliente lo frustò in un attimo e risvegliò i suoi sensi come un tonico.
Inspirò l’aria gelida e guardò nella nebbia.

Non c’era quasi nessuno, solo un paio di ragazzine infreddolite che gli fecero un cenno e corsero in casa a riscaldarsi.

Drew si sentiva abbastanza bene; più lucido, insomma.
Ad un tratto sentì un grido.

«No! No! Andate via, via! Il Demonio! Aiuto!»

Il reverendo Parker, il rubicondo e ilare pastore del paese, correva, in fiamme. Era completamente avvolto dal fuoco, gli occhi spalancati e le braccia roteanti.
Drew urlò, corse a chiamare aiuto… Purtroppo non c’era acqua a sufficienza a portata di mano: per il reverendo non c’era nulla da fare…

Attorniato dai paesani inorriditi, il reverendo Parker aveva cessato di bruciare. Afferrò debolmente il bavero di Drew, il più vicino, e lo attirò verso la sua faccia ustionata.
«Loro… sono… nell’ombra…» sibilò. «Guardati… da loro…».
La mano ricadde pesantemente a terra. Gli occhi vuoti del reverendo lo fissavano ancora, attoniti e imploranti.
Il ragazzo si alzò, sconvolto, e corse a casa. Correva a perdifiato, come un pazzo, ansimando, con il mantello che si gonfiava col vento.
Il reverendo.
Il sogno.
Il buio.
«…Aileen!»

  
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