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Autore: KiaC92    21/03/2013    4 recensioni
Questa storia parte da quando la famiglia Cullen torna 100 anni dopo che Edward ha lasciato Bella. È stato Edward a decidere di tornare a Forks spinto dalla curiosità di sapere se la sua amata sia riuscita a rifarsi una vita.
Tutta la famiglia Cullen sa che la loro amata Bella ormai non esiste più ma l’incontro a scuola con Jacob Black e una misteriosa ragazza bionda dalla stesso profumo di Bella e dalla strana somiglianza tra le due insinua dei dubbi. Bella è veramente morta? E se così fosse chi è la misteriosa ragazza? E perché Black conosce la ragazza?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Angolo Autrice: Ciao a tutti!!! Lo so chiedo umilmente scusa per questo immenso ritardo, un mese dico io ma come posso avervi fatto questo.
So cosa significa aspettare un nuovo capitolo di una storia che segue e capisco la frustazione di chi magari ha pensato che avessi sospeso la storia, ma state tranquille questo non succederà mai perchè mi sono ripromessa di finire tutte le storie che avrei iniziato :D
Purtroppo l'università mi ha portato via molto tempo visto che sto preparando ben due esami ma spero con questo lunghissimo e infinito capitolo di riuscire a farmi perdonare!!
Vi lascio alla lettura e sappiate che non ho nessuna intenzione di abbandonare la storia, dovete avere solo un pò di pazienza :D U
n ringraziamento speciale va alla pagina facebook Dark Magic's graphics per il bellissimo banner!!
Naturalmente come sempre un grazie speciale va a tutti voi che recensite, seguite e che avete messo la storia nei preferiti, davvero non so come ringraziarvi!!
Un bacio
KIA



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POV JASPER
 

“Bella da capo forza, no no non così. Devi essere decisa, concentrati e libera la mente, quello che hai davanti non è Emmett immagina che sia un altro vampiro” le sberciai per la decima volta.
Eravamo al centro del nostro giardino e Bella stava cercando in tutti i modi di riuscire ad avvicinarsi ad Emmett e colpirlo. Povera Bella per quanto si impegnasse non era ancora riuscita a colpire Emmett, ci sarebbe stato ancora tanto lavoro da fare.
“Come va?” mi chiese Carlisle
“Non molto bene, si sta impegnando ma è come bloccata, devo riuscire a trovare il tasto giusto. Una volta spronata imparerà. Emmett basta così riprendiamo domani, Bella non ti demoralizzare ci riuscirai vedrai” le dissi incoraggiandola.
“Lo spero Jasper, ci provo davvero” disse imbronciata.
“Lo sappiamo Bella, non ci devi dimostrare nulla. Dobbiamo solo trovare il modo di spronarti” le rispose dolcemente Carlisle.
“Edward potrebbe prendere il mio posto, forse otterremmo più risultati in questo modo. Potresti trovare molto divertente l’idea di prenderlo a pugni” disse Emmett sorridendo.
“Non cambierebbe molto, dobbiamo trovare qualcuno che Bella non conosce e alla quale non sia affezionata” dissi pensando
“Forse dovremmo chiamare le Denali, Kate potrebbe aiutare Bella a migliorare il suo scudo” suggerì Alice.
“Ottima idea, vedrai Bella con il loro aiuto migliorerai molto” le dissi sorridendole
“Lo spero” disse abbattuta “A domani ragazzi”
“Non vedo l’ora di vedere la sua faccia quando scoprirà che Tanya ci prova con Edward” disse sghignazzando Emmett che poi si beccò un pugno sul braccio da Rose.
“Alice cosa stai architettando per cercare di farli ristabilire almeno un rapporto civile?” le chiese Carlisle
“Per adesso posso fare poco o nulla ma chissà l’arrivo delle Denali potrebbe sconvolgere le cose”disse facendomi l’occhiolino.
“Se quel cocciuto di Edward si decidesse ha dirle la verità forse lei potrebbe mettere da parte il suo orgoglio e chissà magari riprovarci” disse all’improvviso Rose.
Ci girammo tutti per poi fissarla a bocca aperta.
“Perché mi guardate così cosa ho detto di male?”
“Beh è la prima volta che ti sentiamo dire una frase a favore di quei due” le disse Emmett
“Che ci crediate o no Bella è mancata anche a me, non lo davo a vedere certo e ammetto che quando Edward le disse di noi volevo ammazzarlo ma alla fine era diventata una di famiglia” disse Rose guardandoci contrariata.
“Io mi occupo delle Denali mentre voi cercate di far ragionare quei due testoni” ci disse Carlisle avviandosi verso casa.

All’improvviso sentii un cambiamento repentino delle emozioni di Alice e girandomi velocemente mi accorsi che fissava il vuoto, stava avendo una visione. Le misi le mani sulle spalle e inizia a scuoterla dolcemente.
“Alice cosa succede?” chiese preoccupato Carlisle.
“Rose vieni con me dobbiamo andare a chiamare Bella” disse prendendo di scatto il braccio di Rose.
“Alice, aspetta. Cosa hai visto?” le chiesi bloccandola prima che partisse a gran velocità verso la casa di Bella.
Alice si girò e puntò il suo sguardo verso Carlisle.
“Edward ed Esme sono stati attaccati durante la caccia, stanno tornando in questo momento”
“Cosa? Dimmi come stanno? Chi è stato e perché?” chiese Carlisle facendo una domanda dietro l’altra visibilmente preoccupato.
“Stanno bene almeno da quello che riesco a vedere, devo avvisare Bella, credo che voglia sapere se è successo qualcosa ad Edward” disse Alice voltandosi per cercare Rose.
“Sai sorellina non credo che lo voglia sapere” le disse Edward spuntando dalla porta seguito da Esme.
Ci voltammo tutti ad osservarli e con nostra gioia sembravano stare bene anche se le emozioni di Edward era in tumulto, scorsi rabbia e gelosia in prevalenza.
“Esme tesoro cosa è successo stai bene?” le chiese Carlisle ancora visibilmente scosso.
“Si stiamo bene” gli rispose abbracciandolo.
“Chi è stato ad attaccarvi?” chiesi ad Edward
“Nessuno ci ha attaccati, ho incominciato io. Stavamo ritornando dalla caccia ed Esme voleva passare da Bella ma quando siamo arrivati lì ci siamo accorti che stava arrivando un vampiro. Non sapevamo se era amico o no e nel dubbio l’ho attaccato, Bella ha sentito la nostra lotta ed è intervenuta. A quanto pare conosce molto bene quel vampiro” disse Edward per poi dirigersi verso il bosco, pochi secondi dopo sentimmo un forte rumore, si stava sfogando con i poveri alberi della foresta. Dentro di lui in quel momento la rabbia e una forte tristezza era in sopravvento.
“Vado a vedere come sta” dissi allontanandomi alla ricerca di Edward.

Lo trovai seduto per terra con la testa tra le ginocchia e le mani a tormentare i suoi poveri capelli, della rabbia di pochi minuti fa era rimasta una piccola traccia e in lui ormai aveva preso il sopravvento il sentimento del rimpianto.
“Ed cosa è successo?” gli chiesi mentre mi sedevo al suo fianco.
“Ti sei perso proprio una bella scena, dovevi vedere come si guardavano quei due soprattutto come lui la guardava. Ho visto i suoi pensieri e avrei voluto tanto ucciderlo” mi disse fissando il vuoto davanti a sé.
“Quindi stanno insieme?” gli chiesi
“Non lo so ma nei suoi pensieri ho visto un loro bacio, poi Bella mi ha nascosto i pensieri di lui”
“Potresti aver tratto conclusioni affrettate, un bacio e un paio di sguardi non vuol dire che stiano insieme. Ti direi di chiederlo a Bella stessa ma siccome siete due grandissimi testoni forse converrebbe incaricare Alice di fare qualche piccola ricerca” dissi già immaginandomi Alice in versione detective, cosa che le riusciva molto bene!
“E se non volessi saperlo? Infondo ha fatto ciò che le ho chiesto quando l’ho lasciata, le ho detto di rifarsi una vita e di continuare come se non fossi mai esistito. Mi merito tutto questo Jasper e non ho il diritto di scuriosare nella sua vita privata, non dopo ciò che le ho fatto, la mia sola presenza basta per rovinarle un’intera giornata”
“Nemmeno tu credi in ciò che dici, come può la tua presenza rovinarla o addirittura disgustarla. Ti vorrei ricordare che una parte di te sarà sempre in lei, è stato il tuo veleno a trasformala. Forse ti meriti quest’infelicità anche solo per farti sapere come si sta nei suoi panni ma non credo sia arrivata al punto di rifarsi una vita, sopravvive e questo tu lo sai meglio di me non è vita. Ha imparato a sorridere, ha conosciuto la tristezza e ha cominciato a ridere per non morire dentro, no Edward questa non è vita, la sua vita ha ripreso a scorrere nell’esatto momento in cui i vostri occhi si sono incrociati. Non ti sto mentendo tutto ciò che dico è vero e sono state le sue emozioni ha farmelo capire” gli risposi cercando di rassicurarlo.
“Ho ancora una minima speranza secondo te? Non mentirmi tanto lo sai che lo vedo” mi disse puntando il suo sguardo su di me.
“Se le dirai la verità credo proprio di si, può mentire a tutti noi ma alla fine non riuscirà più a mentire a se stessa. Il tuo ritorno ha messo in discussione tutto ciò che credeva di non provare più da tanto tempo e poi lo sappiamo tutti che non ha mai smesso di aspettarti. Avremo dovuto fare questo discorso tanto tempo fa chissà forse sarei riuscito a convincerti a tornare” gli dico dandogli una pacca sulle spalle.
Le sue labbra si curvarono all’insù: “Saresti un bravo psicologo ma non mi avresti convinto, nella mia testa la credevo al sicuro e magari felice anche se saperla con qualcuno mi faceva diventare pazzo. Adesso è meglio che torniamo dagli altri a quanto pare abbiamo visite” disse alzandosi.
“Chi sono?” chiesi raggiungendolo.
Lui si girò a guardarmi e guardando i suoi occhi capii che dovevano trattarsi di Bella e del nuovo arrivato in città.
“Oh capito, non sei obbligato a venire possiamo sempre dire che non sei tornato a casa”

“No devo smetterla di scappare Jasper” disse avviandosi verso la casa.

Quando entrammo in casa mi aspettavo di trovarli tutti riuniti nel grande salone, ma con mia sorpresa c’era solo il nuovo arrivato.
“Dove son tutti?” gli chiesi
“Sono in cucina a fare una specie di riunione mi hanno chiesto di aspettare qui e di informarvi di raggiungerli non appena foste arrivati”
“Chi sei?” gli chiese bruscamente Edward
“Il suo nome è Riley Biers” rispose Bella uscendo dalla cucina seguita a ruota da tutta la famiglia: “fu dato per scomparso tre anni dopo la vostra partenza, mio padre lavorava al suo caso ed io decisi di aiutarlo, infondo sono una cacciatrice chi meglio di me avrebbe potuto trovarlo. Per un anno aiutai mio padre ma tutte le ricerche furono vane fino a quando non fu lui stesso a venire da me non come umano ma come uno di noi. Fu Victoria ha trasformarlo.” continuò avvicinandosi a Riley.
“Victoria voleva formare un esercito di vampiri per dichiararvi guerra, io fui il primo ad essere trasformato e ne seguirono molto altri. Purtroppo divennero instabili e difficili da gestire così Victoria decise di distruggerli per paura di essere scoperta. All’inizio non conoscevo i suoi piani e come uno stupido la seguivo ovunque ma quando mi mandò qui a controllare questa casa capì ciò che aveva in mente non prometteva nulla di buono. Poi incontrai Bella e da quel giorno sono diventato una spia se così mi si può considerare, ogni volta che Victoria decide qualcosa io raggiungo Bella e la metto in guardia” continuò per lei Riley.
“Chi ci assicura che ci possiamo fidare?” chiese Edward.
“Io, lui non ci farà del male” disse sicura Bella fulminando con lo sguardo Edward
“Quindi se sei qui vuol dire che Victoria sta progettando qualcosa” dissi
“Esatto, ha deciso di riprovare a creare un esercito e questa volta sono sicuro che ci riuscirà. Ha fallito così tante volte ma questa volta dice di aver capito come gestirli, è piena di odio non oso immaginare cosa abbia in mente. Purtroppo è già da un po’ di tempo che sospetta di me, le mie continue sparizioni l’hanno insospettiti e quindi non mi dici più nulla. Dobbiamo prepararci a combattere e dobbiamo prendere in considerazione la possibilità che i Volturi scoprano il suo esercito. Dobbiamo prepararci a tutto” disse guardandoci uno ad uno.
“Jasper dobbiamo intensificare gli allenamenti” mi disse Bella
“Si per quello avevamo già trovato chi ci poteva aiutare, le Denali” le dissi e subito notai l’occhiataccia che Edward mi rivolse.
“Edward vorrei scusarmi per stamattina, invece di presentarmi e farti sapere che ero un amico ti ho fatto arrabbiare. Non dovevo sono stato uno stupido” disse Riley porgendo la mano ad Edward che subito la strinse.
“Adesso vado. Bella e Nessie per favore allenatevi” disse uscendo
“Dove sta andando?” chiese Emmett
“Dalla sua cantante, conoscete tutti Lizzie la nipote di Angela. Ecco diciamo che sono molto intimi e sono sicura che a breve ci sarà un nuovo membro nella nostra famiglia” esclamò saltellante Nessie: “sono un amore quei due, come sicuramente lo erano la mamma ed Edward” disse baciando sulla guancia Jake e facendo piegare dal ridere Emmett.
Sentii le emozioni di Edward mutare radicalmente e guardando giurai che la sua espressione fosse più rilassata e felice di quanto lo era stata pochi minuti fa, mentre Bella era semplicemente imbarazzata.
“Bella ti va di allenarti con me?” le chiese all’improvviso Edward spiazzando tutti quanti. Rimanemmo tutti a bocca aperta quando lei gli rispose di si.
 

POV BELLA

 
Sei una stupida cosa ti viene in mente, accettare di allenarti con lui? Ma a cosa diavolo stavo pensando quando ho accettato. E poi quella battuta di Nessie? Oh si l’avrebbe sicuramente pagata.

“Quindi è solo un amico?” mi chiese all’improvviso Edward distraendomi dai miei pensieri.
“Cosa vuoi sapere esattamente Cullen?” gli chiesi fermandomi al centro del campo dove ci allenavamo.
“Prima che tu bloccassi i suoi pensieri ho visto un vostro bacio, forse non ho il diritto di chiedertelo ma vorrei sapere come è andata avanti la tua vita” mi disse guardandomi negli occhi.
“E’ vero non ne hai il diritto ma prometto di risponderti non appena tu mi dirai perché te ne sei andato” gli dissi sfidandolo.
“Non ho nulla da dirti a riguardo”
“Beh allora io non ho nulla da dirti a riguardo di Riley. Iniziamo?” gli dissi scontrosa.
La verità era che tra me e Riley c’era stato solo quell’unico e insignificante bacio, in tutti i ragazzi che ho incontrato cercavo Edward o almeno qualcuno che mi facesse sentire viva come faceva lui.
 Anche adesso stargli davanti era un supplizio enorme, le sensazioni che mi provoca anche solo guardandomi mi mandavano in pappa il cervello.

Allora lo ami ancora?
Credo proprio di si.
Sono di nuovo dannatamente innamorata di questo stronzo o forse la verità è che non ho mai smesso di amarlo.
Ho solo fatto finta in questi anni.

Adesso dovevo solo cercare di nasconderlo il più possibile e concentrarmi sulla minaccia
Victoria che cercava di rovinarmi la vita da cento anni.
 

POV EDWARD

 
La giornata non era iniziata nel miglior modo possibile ma inaspettatamente si era conclusa alla perfezione. La mia richiesta aveva spiazzato tutti compresa Bella, ma alla fine aveva accettato.

Non era molto migliorata e la cosa mi preoccupava molto nonostante questo l’allenamento si svolse con tranquillità e tutte le volte che le mie braccia la circondavano esultavo per quel piccolo momento in cui mi permetteva di toccarla.
Ero anche riuscito nell’arduo compito di farla sorridere, cosa non facile visto i nostri rapporti tesi. In questi anni mi ero spesso chiesto se esisteva ancora un motivo per continuare questa specie di esistenza e poi ho rivisto il suo sorriso, quello che mi aveva dato un motivo per continuare tanti anni fa.

Ed eccolo di nuovo qua, eccolo il motivo per cui vivo e l’unica cosa che mi fa credere ancora in una possibilità.
È l’unica cosa che mi fa sentire vivo. È un’iniezione di vita. Mi specchio nei suoi occhi e mi sento vivo. Vedo il suo sorriso e vivo. In sintesi “quando lei scoppia a ridere, io scoppio a vivere. Io le ho tolto il sorriso che le contagiava anche gli occhi e che raramente sono riuscito a vedere in questi giorni, ma adesso eccolo qua come se niente fosse mai accaduto.
Credevo che la mia presenza la infastidisse ma oggi mi devo ricredere, sono sicuro che qualcosa riesce ancora a provare per me devo solo riuscire ha convincerla ha fidarsi di nuovo.

Mentre lasciavo il campo la sua voce mi richiamò.
“Edward aspetta, c’è una cosa che voglio dirti da tanto tempo anzi vorrei scusarmi. Mi dispiace e mi scuso per non essere stata abbastanza per te e forse non lo sarò mai, per il resto nessun rimpianto, amo averti conosciuto e lo rifarei mille volte.” mi dice prima di girarsi e scomparire senza darmi il tempo di dirle nulla.
 
 

   
 
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