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Autore: gryffindor_ery    08/10/2007    1 recensioni
Quando tutti ti nascondono qualche cosa,
quando tutti ti voltano le spalle,
scopri di essere una persona che ha un futuro diverso dagli altri e che deve lottare per sopravvivere con i suoi ideali...
Fic scritta a due mani...
Gyffindor_ery e Sora33...XD
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Akatsuki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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-Cap16_-
-Cap16_Occhi Felini-
 
‘Sasuke... perdonami...’ pensò Sakura trattenendo a stento le lacrime, 
con gli occhi sbarrati,
 
“Ora me ne vado... 
mi raccomando Sakura, 
cerca di non deludermi...” disse Itachi prima di scomparire, 
 
Sakura sospirò affranta e si incamminò desolata, 
 
appena ritornò all’accampamento, 
seguita dalla sua fedele micetta, 
fu accolta da Naruto e Hinata, 
 
le due ragazze parlarono molto, 
passando ben due ore a raccontarsi reciprocamente, 
le loro giornate passate, 
 
a inizio pomeriggio mentre alcuni finivano di mangiare, 
sakura si appartò tristemente, 
in una piccola radura con un ruscello, 
 
quel posto sembrava incantato...
 
mentre Sakura si perdeva in sospiri malinconici, 
Kit continuava ad osservarla, 
in leggera lontananza, 
 
la micia si sentiva triste per la padroncina, 
sapeva che stava soffrendo, 
che non sapeva cosa fare, 
ma fino a quel momento non era intervenuta più del necessario, 
e non avrebbe nemmeno dovuto farlo...
 
poteva sembrare un gatto comune, 
ma non lo era, 
 
aveva passato gli ultimi giorni a chiedersi se doveva o no intervenire, 
la sua coscienza le diceva di lasciare che se la cavasse da sola, 
dopotutto doveva imparare che non ci sarebbe sempre stato qualcuno, 
pronto a proteggerla e a toglierla dai guai, 
invece, 
il suo cuore le diceva che era giusto così, 
aveva bisogno di un aiuto, 
anche se piccolo, 
in modo da poter scegliere la via più facilmente,
 
dopo tante riflessioni, 
aveva deciso di seguire i consigli del suo cuore, 
 
diede un’occhiata in giro e lo notò, 
sapeva che l’avrebbe seguita... 
 
cosa devo fare? 
Itachi mi ha ordinato di agire però, 
io non ho il coraggio di farlo soffrire... 
ciò nonostante Sasuke-kun se lo meriterebbe, 
dopo tutto quello che ho patito per lui...” rifletteva la rosetta a voce quasi impercettibile, 
completamente insicura e spezzata a metà, 
 
sasuke si stava avvicinando, 
nonostante ciò non riuscì ad udire una sola parola, 
 
quando le fu dietro la chiamò, 
 
Sakura vedendolo si spaventò, 
 
“Sakura? che ci fai qui?” domandò l’Uchiha, 
 
“i-io, 
ecco... 
sono qui per... 
per riflettere, 
si insomma, 
per... 
per pensare ecco!” rispose lei balbettando, 
 
mentre lui le faceva domande lei non faceva che balbettare, 
 
ovviamente questo insospettì il ragazzo, 
 
la gatta vedendo la scena non potè che avvicinarsi, 
quattamente e silenziosamente, 
in modo da non essere vista, 
 
‘è giunto il momento di dare una mano al destino...’ pensò la micia, 
 
i suoi occhi per un istante brillarono, 
 
poi i due ragazzi senza rendersene conto, 
dopo un’attimo di smarrimento, 
si avvicinarono l’uno all’altra, 
 
non fu nemmeno il caso di dare un’occhiata dietro, 
sapeva che tutto era funzionato, 
 
mentre la gatta si allontanò per finire il lavoro, 
 
dietro di lei, 
avvinghiati, 
intenti a baciarsi appassionatamente, 
vi erano Sasuke e Sakura...
 
Ritornò tranquillamente all’accampamento, 
notò che vi era un bel po’ di confusione...
 
Sai e Naruto litigavano, 
Hinata cercava di calmarli,
Yamato e Kakashi litigavano, 
Shinichi era intento a dormire metri avanti,
Karin e Suigetsu litigavano, 
e Juugo, 
cercava di fermarli, 
 
“quante volte te lo devo ripetere? 
mio fratello non è un traditore!!!” urlava Naruto, 
 
e io ti ripeto che traditore o meno, 
quel bastardo non deve approfittare di Sakura!!!” urlava di rimando Sai, 
 
***
 
“Naruto, Sasuke e Sakura sono i miei allievi, 
quindi non hai nessun diritto di farti delle idee su di loro, 
solo io posso farlo!!!” urlava ubriaco Kakashi, 
 
“peccato solo per un piccolo particolare, 
ORA SONO I MIEI ALLIEVI, 
tranne ovviamente Sasuke, 
ma questo non è il punto, 
Sakura e Naruto ora sono miei, 
punto, 
fine del discorso, 
baci e ciao!!!!” urlava di rimando Yamato, 
anch’egli ubriaco, 
 
***
 
se la prossima volta che tenti di stuprare Sasuke e finisci col avvinghiarti a me baciandomi, 
io giuro che ti brucio quei capelli da pazza che ti ritrovi!” strepitava Suigetsu, 
 
“sta tranquillo che piuttosto di ripetere l’esperienza mi faccio suora!” controbatté Karin inviperita, 
 
***
 
di nuovo gli occhi del gatto brillarono...
 
***
 
“Vorrei anche io significare qualcosa per voi dannazione! 
non sono anche io un vostro compagno?” urlò all’improvviso Sai, 
tappandosi subito dopo le mani, 
diventato color rosso ciliegia, 
 
“Sai?” dissero in coro Naruto e Hinata sconvolti, 
 
“ehm, ecco io... beh...” balbettava ancora più rosso Sai, 
 
Anche io ti voglio bene!” urlò in lacrime Naruto, 
prima di stringerlo in un soffocante abbraccio, 
 
“io non l’ho mai detto testa quadrata!” disse super imbarazzato Sai, 
 
“Si dice Testa Quadra!” lo corresse Naruto ancora avviluppato a lui, 
sempre sorridente, 
 
che carini” disse a bassa voce Hinata, 
commossa, 
 
“fa lo stesso, 
l’importante è il significato, 
e quello non cambia!” esclamò offeso Sai, 
 
“come ti pare!” la buttò lì Naruto per far finire il discorso, 
ancora abbracciato a lui, 
sempre sorridente, 
 
“non dirlo solo per farmi star zitto, uffy!” si lamentò strillando Sai, 
 
 
***
 
“perché un giorno non organizziamo un allenamento tutti insieme?” domandò Kakashi sorridendo, 
 
ma certo, 
dopotutto hai tutto il diritto di questo mondo, 
a voler stare un po’ coi tuoi allievi come i bei vecchi tempi!” rispose Yamato, 
anche lui sorridendo, 
 
“siamo sulla stessa lunghezza d’onda amico!” esclamò Kakashi, 
mettendogli un braccio intorno alle spalle, 
 
“proprio così!” rispose quest’ultimo,
 
***
 
mentre si sbaciucchiavano in modo sconcio...
 
“quanto ti amo Karin!” diceva tra un bacio e una palpatina Suigetsu, 
 
“lo puoi ben dire tesoro” gli rispose lei avvinghiandosi completamente, 
 
“bleah, 
ma andate a farlo in privato!” gli disse Juugo del tutto schifato, 
 
“hai sentito lo spilungone, 
andiamo da quella parte!” disse lei sensualmente, 
trascinandolo verso un cespuglio, 
 
“ti seguo cucciola!” rispose già slacciandosi la spada, 
 
si infilarono dietro al grosso cespuglio, 
e pian piano si videro volare i più svariati vestiti e armi, 
 
“ma-che-schifo!!!!!” esclamò inorridito Juugo, 
prima di voltarsi e incamminarsi il più lontano possibile, 
 
 
‘forse ho un po’ esagerato!’ pensò la micia, 
anch’essa disgustata...
 
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Io e Sora vi ringraziamo per aver recensito^^
  
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