“Qualche problema, Mocciosus?”
“Sì, uno ne avrei.”
“Quale? La mammina voleva farti il bagnetto ma a casa non avevate il sapone?” chiese un ragazzo di bell’aspetto, dai lunghi e mossi capelli neri. Erano lucenti e setosi.
Il ragazzo accanto a lui rise divertito.
“Sbagliato, Black” sibilò Severus. “Non che io mi aspettassi che tu potessi arrivarci”
Sirius Black cambiò immediatamente espressione.
“E quale sarebbe il tuo problema?” lo aggredì l’altro.
“Sei troppo brutto per essere vero?”
Piton fissò con odio gli occhi arroganti celati appena dietro il paio di occhiali che si poggiava lascivo sul naso dritto di James Potter.
“E tu, invece, sei troppo stupido?”
James Potter e Sirius Black estrassero le loro bacchette. Severus Piton scattò in piedi e fece lo stesso.
“Vigliacchi. Due contro uno.” Li accusò Severus.
James rimase impietrito. “Abbassa la bacchetta, Sirius”
“James, ma…”
“Voglio dimostrare a Mocciosus che non è niente in confronto a noi. Non voglio che possa raccontare in giro che ce le prende perché noi siamo in maggioranza numerica.”
“Bene bene, facciamo progressi, Potter”, sussurrò Piton, sorridendo.
“Hai pronunciato una frase di senso compiuto”
“EXPELLIARMUS!” gridò James, e un fascio di luce fendette l’aria .
“Protego!” urlò Severus di rimando.
Sirius impugnò di nuovo la bacchetta.
“STA FERMO, SIRIUS!” ordinò James Potter.
‘Bene’ penso Severus.
Era il momento. Avrebbe provato il suo nuovo incantesimo…
“SECTU…”
“James! James smettila! Arriva gente” gridò un ragazzetto gracile dai capelli color miele.
“C’è Lily Evans!!!!” continuò un ragazzo basso e grassoccio.
Severus nascose la bacchetta nelle pieghe del suo abito.
Anche James l’abbassò.
Lanciò un ultimo furente sguardo a Piton.
“Ti sei salvato, per ora…”
E Sirius calciò un sasso contro di lui mancandolo per un pelo.
James Potter e Sirius Black, seguiti a ruota da Remus Lupin e Peter Minus andarono incontro a Lily, che passeggiava con una sua amica.
Severus invece rimase dov’era.