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Autore: Bluette    22/03/2013    2 recensioni
[dal quarto capitolo]
Vorrei poter comprare un vestito che nasconda tutto, che non mi faccia sembrare ridicola. La cosa più idiota che potessi fare era guardarne uno troppo a lungo, le altre mi hanno accerchiata, insistendo che dovevo provarlo.
Stranamente c’era una taglia che sembrava quasi la mia, mi trascinarono nel camerino, non avevo scelta. Mi spogliai e pregai che mi entrasse.
Mi era entrato, ma sembravo una mortadella. Mi sentivo sconfitta, quando aprii la porta del camerino e le ragazze mi riempirono di complimenti e me lo fecero comprare.
A casa ripresi il vestito che avevo comprato, lo indossai di nuovo davanti allo specchio. Sembravo ancora di più una mortadella, sconsolata mi sono seduta sul letto e il vestito si strappa. Mi sono abbandonata ad un pianto che ho cercato di trattenere tutto il giorno. Perché non posso essere come loro? Non dire fai la dieta perché ne ho già fatte troppe e con scarsi risultati.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Quarto giorno.

Caro diario,

la tanto sperata febbre non è arrivata, alzarsi dal letto è stata la cosa più difficile che potessi fare nella mia vita, cerco di non passare davanti agli specchi la mattina quando mi preparo, ma non ci riesco.

La mattinata sembrava essere iniziata bene, che si fossero dimenticati tutti di quello che era successo. Eppure una volta in classe la più popolare ovviamente l’ha ricordato e sono iniziate le risa.

L’unica cosa che riuscivo a fare era dire a me stessa non piangere, a qualcosa è servito in effetti, non ho pianto ma non ho seguito niente delle lezioni. Mi sentivo i loro sguardi addosso, certo dovrei esserci abituata, ma non voleva dire che non mi facessero del male.

Odio la scuola, le ragazze magre che vanno nella mia scuola e me stessa. Se potessi disintegrarmi, lo farei.

Il pomeriggio è stato il momento dello shopping, non per me certo, mi servirebbe la stoffa di una tenda per avere un vestito che mi stia bene. Ovviamente i negozi nei quali entriamo non vanno sopra la taglia quarantaquattro, che già lì è considerata una taglia forte.

Vorrei poter comprare un vestito che nasconda tutto, che non mi faccia sembrare ridicola. La cosa più idiota che potessi fare era guardarne uno troppo a lungo, le altre mi hanno accerchiata, insistendo che dovevo provarlo.

Stranamente c’era una taglia che sembrava quasi la mia, mi trascinarono nel camerino, non avevo scelto. Mi spogliai e pregai che mi entrasse.

Mi era entrato, ma sembravo una mortadella. Mi sentivo sconfitta, quando aprii la porta del camerino e le ragazze mi riempirono di complimenti e me lo fecero comprare.

Finite le compere passando davanti alla gelateria ho visto un gruppo di ragazze come me, che ridevano tra di loro. Le ho invidiate da morire, mangiavano dei gelati e sorridevano di loro stesse, mentre io sono sola. Sola da morire.

Le mie amiche non mangiano dolci, non bevono bevande gassate. Parlano di ragazzi e di quanti vestiti possono passarsi tra di loro. Quando stiamo insieme, non posso fare altro che sentirmi uno schifo.

A casa ripresi il vestito che avevo comprato, lo indossai di nuovo davanti allo specchio. Sembravo ancora di più una mortadella, sconsolata mi sono seduta sul letto e il vestito si strappa. Mi sono abbandonata ad un pianto che ho cercato di trattenere tutto il giorno. Perché non posso essere come loro? Non dire fai la dieta perché ne ho già fatte troppe e con scarsi risultati.

Voglio essere come sono nelle mie fantasie, non nella triste realtà.

 

Ciao a tutte

Vorrei cogliere questo spazio per ringraziare chi la legge e chi recensisce, ma vorrei essere un attimo sincera con voi, mi fa piacere che la storia vi tocchi tanto da scrivermi di non arrendermi, ma questa non è la verità almeno non in parte. Cioè, sono grassa e anche parecchio xD e questo è il mio diario, ma non è del tutto mio. È del mio alter ego. Probabilmente dopo la mia confessione non se lo filerà più nessuno, ma le recensioni non sono tutto nella vita.
Grazie a chi lo recensirà e a chi continuerà a seguirlo, a chi lo ha fatto fino ad ora.
Grazie e siate forti.

  
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