Anime & Manga > Inazuma Eleven
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Autore: RaffyRen97    22/03/2013    0 recensioni
I personaggi di Inazuma sono stati intrappolati da un'entità senza nome in una crudele Torre dove verrano costretti a compiere delle missioni per procedere di piano in piano. Si può salire di piano solo se la missione viene compiuta. Appena questa viene svolta, tutte le persone al piano saliranno al successivo, ma chi vince la missione ottiene un bonus che gli permette di salire di due piani. I bonus sono cumulabili.
- Pioveva a dirotto. Un'ombra si aggirava per il parco protetta dalla pioggia solo da
un lercio impermeabile nero. Era un uomo massiccio e alto che camminava zoppicando e a tentoni, poiché non riusciva a vedere nulla a causa della fitta pioggia. -
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 2
In viaggio per… Dove?
 
-W-Wow… E’ la mia prima volta…- Endou era fermo davanti i cancelli della Raimon e li fissava. – N-Non è un sogno, vero?- Chiese a se stesso.
Erano le 5:50 ed Endou era già arrivato a scuola. Era la prima volta che arrivava a scuola prima di tutti gli altri suoi amici. Tremava dall’emozione. Stava davvero per entrare in quella scuola prima di tutti.
Fece un passo verso il cancello e, lanciata la palla dall’altro lato di questo, cominciò a scalarlo. Come avrebbe fatto ad entrare, se non in questo modo?
-Uff…  Ancora poco… Ci sono quasi… SI’!- Urlò arrivando alla cima del cancello e buttandosi dall’altro lato, cadendo sul pallone che aveva lanciato in precedenza e facendo un aggraziato e leggiadro atterraggio con la faccia.                        
-Ahio…- Disse, rialzandosi. –Oh no!- Endou si girò intorno fino a che non vide la sua palla. Si getto su questa, la prese in braccio e cominciò ad urlare: -PALLA? PALLA, STAI BENE? SCUSAMI! STARO’ PIU’ ATTENTO! NON TI CADRO’ MAI PIU’ ADDOSSO! SCUSA!-  E la abbracciò come se fosse il suo più grande e focoso amore.
-Endou, perché fai tutto questo casino?- Chiese una voce proveniente dall’edificio scolastico.
-Sì, Endou. Noi stiamo cercando di dormire…- Disse un’altra voce, sbadigliando.
-Ichinose? Rococo? Che ci fate voi qui?- Chiese Endou, stupito.
-Ehm… Ecco… Tu sai che ieri sera siamo stati io con Aki e lui con Natsumi, no?- Cominciò Ichinose.
-Sì, lo so. Me lo hanno detto ieri pomeriggio.-
-Bene. Ecco.  I loro genitori hanno dato il benservito sia a me che a lui.- Continuò il castano indicando prima se stesso e poi il compagno di sventure.
-E quindi ci siamo messi a dormire in una delle classi qui a scuola.- Disse l’africano.
-Quindi non sono il primo a mettere piede in questa scuola, oggi! NOOOO!-
-Ehm… Endou… che vai blaterando?- Chiese il ragazzo dai capelli blu.
-Eh… Ah! Nulla…- Disse il capitano della Inazuma Japan, abbattuto. –Ma… Come avete fatto ad entrare? Avete scavalcato anche voi?- Chiese.
-Scavalcato? E perché mai? La serratura del cancello è rotta e quindi era aperto. – Disse Ichinose aprendo il cancello.
-… Ah… Certo… Aspettate che prendo il bagaglio…- Disse Endou.
-Ok, noi andiamo a prendere i nostri. Li abbiamo lasciati qui vicino, quindi torneremo subito.- I due ragazzi si avviarono verso l’edificio scolastico.
 
Prima che arrivasse qualcun altro dovette passare circa un’oretta e il cortile si riempì di gente e schiamazzi, di urla e di sussurri, di discorsi seri e di pettegolezzi. Questo fino a che non arrivo il coach Hibiki che intimò tutti a stare zitti e li fece salire sull’Inazuma Caravan.
-Coach Hibiki, ma sarà lei a guidare l’Inazuma Caravan?- Chiese Kidou, notando che non c’era il Signor Furukabu, il signore che era, di solito, alla guida del pulmino.
-Certo, Kidou. Qualcosa in contrario?-
-Niente, signore.-  Rispose il ragazzo.
Salirono tutti sull’Inazuma Caravan e, sfiancati dalla stanchezza, si addormentarono.
 
-Eh…? Dove sono?- Endou era in un posto oscuro. Non si vedeva nulla da nessuna parte… Però si sentiva un rumore… Una risata… Una risata diabolica e allo stesso tempo molto triste… La risata di una persona disperata…
-Chi c’è?- Urlò Endou, ma la risposta fu solo un’altra risata.
-Dimmi chi sei!-Insistette.
- Se il calcio non rende felice me… allora nessuno sarà felice…-
-C-Cosa? –
 
Il pulmino si fermò di botto ed Endou, che non aveva messo la cintura di sicurezza, sbattette il viso contro il sedile di fronte urlando dal dolore.
-Ben svegliato.- Gli disse Kazemaru, che si era seduto accanto a lui.
-Dove siamo?- Chiese il castano.
-Non saprei. Fuori è tutto buio.-
-E il Coach? Che dice?-
-Niente. Si rifiuta di risponderci.-
-E per…-
Endou non finì la frase, che cominciarono a precipitare. O meglio, il pavimento cominciò a scendere come se fosse un ascensore, anche se era 10 volte più veloce di un ascensore normale.
-Ma che cazz-!- Questa finezza di esclamazione uscì dalla bocca di tutti quanti, escluse le ragazze, contemporaneamente non appena cominciarono a cadere.
Sfortunatamente per loro, il pavimento si fermò di botto e all’improvviso, proprio come aveva iniziato la caduta e tutti loro accusarono dolori al fondoschiena.
-Ragazzi, usciamo.- Disse Hibiki.
-Oh, ragazzi! Sono così emozionato! Chissà che tipo di allenamento ha preparato per noi!- Endou si fiondò fuori dal Caravan travolgendo tutti.
Fu Kabeyama l’ultimo a scendere e, appena mise piede fuori, il Caravan scomparve.
-Ehm… Ragazzi…- Disse spaventato. –L’Inazuma Caravan… è scomparso…-
-Eh? Ma che dici, Kabeyama! E’ impossibile!- Disse Kogure il quale si dovette ricredere non appena vide che il Caravan non c’era davvero più.
-C-Coach Hibiki… Cosa sta succedendo?- Chiese Aki, impaurita.  Ma il coach sembrava assente e non rispose. –C-Coach? Si sente bene?-
-Eh? Aki? Ragazzi? Dove… siamo?- Sembrava essersi ripreso da un lungo sonno.
-Coach… Ci ha portati lei qui… Non ricorda?-
-I-Io…? M-Ma io…? AH!- Una fitta alla testa lo fece cadere in avanti.
-Coach Hibiki, cosa succede? Coach?- Si radunarono tutti intorno a lui.
-N-Niente… Solo un po’ di mal di testa…- Disse rialzandosi. –Ragazzi, non rimaniamo qui… E’ meglio se andiamo avanti…-
-Avanti? Ma avanti dove? Dove siamo, Coach?- Chiese Haruna.
-Calmati… Calmatevi tutti voi. Mantenete la calma. Andiamo avanti… per quel corridoio…- Disse indicando un corridoio stretto e lungo davanti a loro.
- Ma è strettissimo!- Esclamò Hijikata! –Io come ci passo?!-
-Tu come ci passi? Io come ci passo!- Urlò Kabeyma.
-Mentre voi vi fate questi dubbi esistenziali, io vado.- Disse Fudou, superandoli entrambi e passando per il corridoio.
-Fudou, cosa vedi laggiù?- Chiese Kidou, dal fondo della fila.
-Una fottutissima porta. Io continuo, muovetevi.- Akio attraversò la porta e si trovò in una stanza quadrata completamente nera illuminata da una luce artificiale proveniente da chissà dove.
-Tsk… Vicolo cieco.- Disse, ma girandosi si rese conto che la porta dalla quale era entrato era scomparsa.
-Che cazzo di scherzo è questo? Fatemi uscire!- Urlò pigliando a calci il muro finché non si aprì un buco.
-Che cazz…- Non finì la frase che Kidou, Toramaru, Tachimukai, Aki, Haruna, Kogure, Sakuma, Fidio e Kurimatsu  uscirono fuori da quel buco e gli atterrarono in testa.
-HEY! ALZATEVI CHE MI SCHIACCIATE!- Urlò il ragazzo con la cresta da sotto quell’orda di gente.
-Scusaci!- Dissero Aki e Haruna alzandosi immediatamente.
-Grazie per l’atterraggio morbido! Shishishi!- Rise Kogure.
-Tu… Maledetto nano…- Disse Fudou, dandogli un poderoso cazzotto in pieno volto.
-Ehm… ragazzi… dove sono gli altri?- Chiese Fidio.
-Non saprei… Abbiamo attraversato tutti la stessa porta, giusto?- Disse Kidou.
-E la suddetta porta è scomparsa.- Notò Sakuma.
-R-Ragazzi…- Toramaru tremava indicando un angolo in alto della stanza.
-Che succede?- Chiese Aki. –Ti senti male? Cosa hai visto?-
-E-Ecco… -N-Non sembra anche a v-voi che… C-Ci sia una m-macchia in quell’a-angolo che…S- Si sta allargando…- Continuava a tremare.
-E’ vero… Si allarga a vista d’occhio!- Confermò Haruna mettendosi esattamente sotto quella macchia.-
-HARUNA! ALLONTANATI DA LI’!- Disse Kidou prendendola per un braccio e portandola dall’altro lato della stanza.
-Ahia! Fratellone! Sii meno brusco!-
-E tu sii meno avventata. Può essere pericoloso. Facciamola controllare a Fudou.-
-Hey! Che stai dicendo? Che io posso anche morire?- Disse Fudou accingendosi a mollare un altro ceffone, stavolta, però, su Kidou.
-Ragazzi… Non è il momento di litigare…- Notò Fidio. –Quella macchia ha ormai preso tutta la stanza! E non sembra volersi fermare! Anzi, è sempre più veloce!-
Il gruppetto si strinse il più possibile nell’angolo più lontano. Ma quella macchia avanzava inesorabile e, alla fine, lì catturò tutti quanti facendoli sprofondare nel vuoto.
Un urlo… Un unico urlo formato da più voci… E una risata. Una risata spettrale.
 
-Ragazzi! Ragazzi, svegliatevi!-
-Hey! Riprendetevi! Non è il momento di dormire!-
 
Una voce… No, più di una. Un coro di voci. Chiamavano qualcuno. Chiamavano... Loro…
-H-Hey! Smettete di fare casino mentre dormo…- Disse Fudou, alzandosi, ma ancora intontito.
-Già… Stavo riposando così bene…- Si aggiunse Fidio.
-Ragazzi… Mi sa che non avete capito bene la vostra situazione.- Disse Rococo.
-Già! Vi abbiamo visti cadere dal soffitto esattamente in quella gabbia di vetro!- Disse Endou.
-Proprio come noi…- Aggiunse Kazemaru.
-Come? In una gabbia di vetro?- Chiese Kurimatsu, il quale fece un passo avanti e andò a sbattere proprio contro un muro di vetro invisibile. –Ahia… E’ anche abbastanza duro!-
-Mai quanto il tuo capoccione a castagna, shishishishi.- Kogure sembrava non aver perso il suo buon umore.
-Piantala, incrocio tra un nano e la Fata Turchina versione punk.-
-Hey! Come ti permetti, castoro umano!-
-Smettetela voi due!- Disse Sakuma separandoli. –Non è il caso di litigare.-
-Sembra che ancora non possiamo riunirci, eh ragazzi?- Disse Endou.
-Endou-san! Non ti preoccupare! Farò di tutto per riuscire a raggiungerti!- Esclamò Tachimukai.
-Sì! E quando ci ricongiungeremo tutti quanti, giocheremo a calcio tutti insieme!- Come Kogure non aveva perso il buon umore, Endou non aveva perso il suo ottimismo morboso.
 -Va bene, Endou, ma da quanto ho capito, anche voi siete chiusi in altre due gabbie di vetro.- Disse Kidou che, al contrario del capitano, sembrava molto più realista. -Questo ci divide in 3 gruppi. Il nostro, formato da: Toramaru, Tachimukai, Aki, Haruna, Kogure, Sakuma, Fidio, Fudou, Kurimatsu e me.-
-Noi qui siamo: Kazemaru, Fuyuka, Ichinose, Touko, Hiroto, Midorikawa,  Kabeyama, Tobitaka, Edgar ed io!- Esclamò Endou.
-Noi siamo i restanti 9, cioè: Rika, Tsunami, Domon, Fubuki, Hijikata, Rococo, Soemoka, Natsumi ed io.- Disse Gouenji, per ultimo.
-Noi siamo uno in meno rispetto a voi. Siamo 9 e  voi 10.- Notò Fubuki.
-Ah, davvero? Siete solo in 9?- Chiese una voce alle spalle di Fubuki.
-C-Chi sei?- Chiese lui, spaventato, senza girarsi. La figura dietro di lui aveva gli occhi di tutti puntati addosso, sbalorditi.
-Ma come? Non ti ricordi neanche più della mia voce, fratellino?-
 

Angolo dell'autore!

Scusate per il ritardo nel postare, ma non trovo mai il tempo per scrivere! Scusate!
Spero, come sempre, che il capitolo vi piaccia nonostante il cazzimmosissimo finale di questo.
Ringrazio chi recensisce e chi recensirà, ma anche chi si limita e si limiterà a leggere!
Spero di non postare troppo in ritardo!
Al prossimo capitolo,
Ren!
  
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