I giorni passano, la pancia cresce. Ormai sono enorme, assomiglio a una madre al sesto mese. O meglio, la mia pancia ci assomiglia. Per il resto ricordo più una ragazza anoressica o con una qualche grave malattia.
Sono orrenda me ne rendo conto, e spesso me ne vergogno. Jason mi guarda ma non mi guarda. Se può preferisce guardare fuori dalla finestra e ne sono lieta quando lo fa. Non voglio che mi veda così.
Edward dice che lo capisce perchè anche lui non ci riusciva con Bella. Mi ha spiegato che è un periodo orrendo questo per i padri perchè vedono quanto stanno male le loro compagne e si sentono colpevoli. Mi dispiace, non voglio che si senta così... ma non posso farci molto se non fingere di stare meglio che posso.
Rosalie era molto depressa, non ci parlava neanche. è stata al settimo celo quando le ho detto che avrebbe comunque potuto tenere il bambino. Io e Jason abbiamo convenuto che non simo pronti.
Anche Emmett si è dimostrato contento della notizia.
Per quanto mi riguarda sono sicura che loro saranno dei genitori perfetti per mio figlio e non vedo l'ora di cominciare il mio "per sempre" con Jason. Avrei solo voluto che fosse lui a trasformarmi... invece dice che non se la sente. Sarà Carlisle a farlo.
è tutto deciso.C'è solo una questione che è rimasta in sospeso.
-Rosalie? Per il nome del bambino...?-.
Lei alza lo sguardo da una dei suoi tanti cataloghi di culle e mi guarda dubbiosa -non so... vuoi sceglierlo tu?-.
-Beh... avrei pensato a un paio di nomi... ma solo se ti piacciono ovviamente-.
-dimmeli!-.
-beh, se è femmina mi è sempre piaciuto Gisèle, se è maschio pensavo a Andreiw-.
-Sì... non sono troppo orrendi. Facciamo così: tu puoi scegliere il primo nome, io il secondo-.
-andata. A cosa avevi pensato?-.
-Femmina: Margarette; maschio: Joy-.
- Gisèle Margarette Cullen. Andreiw Joy Cullen. Si direi che suonano bene-.
Lei mi sorride e io ricambio come posso.
Carlisle appare in cima alle scale -Jason porta su Emma, voglio farle un'ecografia-.
Jason annuisce e mi prende in braccio. Poco dopo sono sul lettino dello studio del dottore. Mi spalma una strana pomata argentea sulla pancia e accende il macchinario.
-Mm... no, la placenta è come la nostra pelle. Non possiamo vedere in che posizione è o il sesso. Non che mi aspettassi il contrario ovviamente. Ok vediamo come stai tu... quattro costole rotte, due per lato ma nessun organo perforato. Non male-.
Il mio ragazzo è una statua e so che sta per dire qualcosa ma sulla soglia compare Alice.
-Alice, che succede?-.
-I Volturi. Ho visto una rossa andare da loro per dirgli di Emma. Stanno venendo qui-.
-Cosa? Ma non abbiamo infranto nessuna legge!-.
-Dicono che si tratta di una visita di cortesia, per la nuova nascita-.
-Se si tratta di questo non dobbiamo preoccuparci-.
-Carlisle.... si portano dietro buona parte della guardia..-.
Jason, che si era immobilizzato fa un passo avanti -non permetterò che la sfiorino nemmeno. Quando arriveranno?-.
-Jason..- cosa vuole fare???
-Fra pochi giorni-.
-Forse mi sarò gia trasformata per allora. Potrei aiutarvi-.
Jason si volta verso di me e mi prende il volto fra le mani -tu non devi preoccuparti di nulla. Andrà tutto bene-.
So che non vuole che mi metta in situazioni pericolose ma so anche che avrei lottato per lui come lui lo avrebbe fatto per me. Il bambino, nella pancia, si agita. "tranquillo, non ti faranno del male".