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Autore: Marticci    22/03/2013    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo.
-"Era successo tutto troppo velocemente, ed ero in confusione. É bruttissimo, svegliarsi e non sapere più nulla di te, soprattutto se al tuo fianco ti ritrovi un deficiente, presunto rapitore."
-"Ma di una cosa ero certo: Ero innamorato di Lei!!"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I wasn't me!

Ero seduta all’ultimo dei sedili blu a fianco la dirigenza e la bionda al lato opposto, reggeva una borsa di ghiaccio su di una guancia arrossata. L’assistente del direttore uscì dalla porta, invitandoci ad entrare e alla scrivania c’era un uomo dalla testa calva, sulla quarantina d’anni.
«Ha già chiamato mio padre?»
Roxanne parlò per prima, guardando con aria di sfida il direttore, senza neanche sedersi. Portò lo sguardo prima su di me, poi annuì rassegnato.
«Bene, allora credo che possa anche andare! Ho già perso molto del mio preziosissimo tempo!»
Mi fece una smorfia e uscì chiudendo con riluttanza la porta.
«La lascia andare così?», chiesi sedendomi.
«Mi dispiace signorina, ho le mani legate!»
«Certo, perché adesso se si hanno i parenti ricchi e importanti, si evitano le punizioni!»
Ero scioccata e allo stesso tempo triste, così i miei occhi si fecero lucidi e lui mi guardò con il suo viso scavato.
«Avanti, mi dica cosa fare e la facciamo finita!»
Si schiarì la voce e si aggiustò sulla sedia.
«Quando tutti andranno via, tu resterai qui a pulire il palco, questo è il minimo che possa fare…»
Non pensavo lo dicesse veramente! Aprii la bocca per dire qualcosa, ma la richiusi subito alzandomi e andando via.
 
Intinsi per la centesima volta il mocio nel secchio d’acqua e lo passai sul pavimento. Fortunatamente il palco non era molto grande, ma era soprattutto sporco. Sentii dei passi alle mie spalle, ma non mi girai, aspettando che lei o lui parlasse.
«Abbie…»
Mi fermai, mi voltai nella sua direzione e alzai le spalle per dire “Cosa c’è?”. Si incantò a fissarmi meravigliato.
«È stata capace di farti questo?»
«A cosa ti riferisci, Zayn?»
Si indicò con l’indice, l’angolo della bocca e mi leccai il labbro inferiore, sentendo il sapore del sangue. Avevo un taglio! Effettivamente, dopo la lotta, non avevo avuto modo di guardarmi allo specchio, quindi non sapevo in che condizioni ero.
Si avvicinò tirando un fazzoletto di cotone dalla tasca del jeans e lo usò per tamponarmi la ferita. Mi persi nei suoi occhi e lui nei miei.
«Sei bellissima sotto questa luce…», disse con un filo di voce.
Tornai in me stessa e ripresi il controllo.
«Non c’è bisogno che tu lo faccia!»
Allontanai la sua mano e ripresi quello che stavo facendo.
«Perché sei venuto?»
Si portò le mani in tasca e sospirò.
«Sono… sono venuto a portarti le sue scuse!»
Mi fermai nuovamente, ma stavolta buttai il mocio per terra.
«Le sue scuse? Le sue scuse?? Forse quella ragazza non sa nemmeno cosa significhi chiedere scusa!! Secondo te le dovrei accettare? Una persona realmente pentita, viene da te e te lo dimostra! Magari hai pensato che con questo ci sarei passata sopra, ma non accadrà così facilmente… è cattiva, egoista e spregevole!», urlai.
«Ehi, è pur sempre la mia ragazza!», ribadì.
A quell’affermazione, mi paralizzai e lui si accorse troppo tardi di aver detto la cosa sbagliata.
«Bene, allora va da lei e non parlarmi più!»
«Abbie, io… io…»
«Vai via!!»
Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e con la testa bassa, sparì dalla mia vista.
 
Passò un po’ di tempo, quando ai miei piedi fu lanciata una busta marroncina. Alzai lo sguardo e ai piedi del palco, c’era l’assistente del direttore che mi invitò a raccoglierla. Mi abbassai per prenderla e al suo interno c’erano dei soldi.
«Che cosa significa?»
«Significa che ci vediamo qui domani mattina e che puoi tornare a casa… passa una buona serata!»
Sorrise e andò via. Felice, mi lasciai andare in un urlo liberatorio.
                                   __________
 
Uscita dal teatro, dei brividi mi percorsero tutto il corpo, non solo per il freddo, ma anche perché la strada era completamente buia! Feci un paio di passi, quando il suono di un clacson mi fece sussultare. Si accesero i fari e mi portai una mano sugli occhi, cercando di vedere chi ci fosse all’interno. Dalla parte del guidatore, si abbassò il finestrino e sbucò la testa.
«Liam, che ci fai qui?»
«Non potevo di certo lasciare la mia amica sola, nel bel mezzo della notte!»
«In realtà sarebbero solo le sette e mezza»
«Si, ma in questa strada non ci passa mai nessuno, ed è pericoloso… penso che questo tu lo sappia meglio di me, salta su!»
Mi girai attorno e corsi subito in macchina. Mi strinsi nel sedile sfregandomi mani e braccia.
«Aspetta, accendo il riscaldamento»
Immediatamente, dai radiatori uscì l’aria calda che si diffuse in auto e sospirai quando mi avvolse.
«Meglio, no?»
«Molto meglio!»
Liam avviò il motore e sfrecciò sull’asfalto poco ghiacciato.
«Sei stato tutto il tempo ad aspettarmi?»
«Si, non avevo nulla da fare… e poi, non c’è nessuno ad aspettarmi a casa…»
L’imbarazzo stava per farsi spazio, ma lo fermai giusto in tempo cambiando discorso.
«Mi hanno accettata!»
«Che cosa?»
«Mi hanno accettata!!»
Sul volto di Liam, comparve un sorriso a trentadue denti.
«Ma è… è… fantastico!! In questo momento, ti abbraccerei, ma sono un tantino impegnato»
Scoppiai a ridere e gli buttai le braccia al collo, dandogli un bacio sulla guancia.
«Amo questo lavoro, amo il posto… amo avere te come amico!»
Le sue guance si fecero rosse e lo strinsi di più.
Arrivati, parcheggiò difronte alla casa mia e di Eleanor. Uscì di corsa dalla macchina, fece il giro e mi aprì lo sportello.
«Grazie del passaggio, Liam!»
«Per te questo ed altro!»
Gli augurai la buona notte e mi avviai alla porta, quando mi chiamò. Si avvicinò insicuro, poi si fece coraggio e mi abbracciò di colpo.
«Grazie a te… grazie di tutto!!»
Ricambiai, dopodiché ci risalutammo.
In casa non c’era nessuno e c’era un silenzio tombale. Sul tavolo in cucina trovai un biglietto scritto da Eleanor: “Tesoro, io e Louis siamo usciti, così la casa è libera, cioè tutta per voi… hai il via libera, approfittane!! Baci, El. Xoxo”.
Approfittane? A cosa voleva alludere? L’unico mio pensiero, in quel momento, era mangiare! Aprii il frigo e ci trovai un’altro bigliettino: “Ops, frigo vuoto! Scusami, dovevo occuparmene io, ma non ne avevo proprio voglia :S Ordinate una pizza, andate a fare la spesa, non lo so… ma, insomma, in questi casi chi pensa a mangiare?? Si fa ben altro :D Baci, El. Xoxo”.
Mi portai una mano alla fronte e scossi la testa. Il cellulare vibrò sul bancone e lo presi tra le mani. Era un messaggio da parte di Harry: “Amore, stasera farò un po’ tardi, c’è una festa al locale e Louis mi ha lasciato da solo a svolgere il tutto >_< Me la pagherà!! A più tardi, <3”.
Gli risposi “Ti aspetto ;D <3” e glielo inviai.
Buttai nel cestino i biglietti di El, contenenti messaggi subliminali, e mi misi alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Nel portapane trovai due fette di toast e nella credenza, mezzo barattolo di marmellata di fragole. Meglio di niente! Me lo gustai pezzo per pezzo, visto che sarebbe stata la mia cena, e andai in salotto ad accendere il camino. Con una coperta, mi stesi sul divano a guardare un film. Una cosa tira l’altra e infine guardai l’orario sul display del mio telefono: 22.10.
Preoccupata, inviai un messaggio ad Harry: “Dove sei finito? :o <3”.
Il sonno si stava impossessando di me, così decisi di prepararmi per andare a letto. Prima di andare in camera mia, andai in quella di Harry, lasciandogli la busta di soldi sul letto con scritto sopra: “Una promessa, è una promessa! <3”.
Andai nel bagno e appena accesi la luce, vidi una cosa orribile allo specchio: sotto il mio occhio sinistro, si era formato un livido viola scuro e sul taglio del labbro, si era formata la crosticina. Quando cercai di togliermi la maglia, sentii un dolore al fianco sinistro, poco sotto le costole. Proprio lì, c’era un altro livido più grande, ma più chiaro. Vedendomi in quello stato, crollai emotivamente e pian piano delle lacrime iniziarono a scorrermi sulle guance. Mi chiesi da dove l’avessi presa tutta quella forza per affrontare Roxanne. Non ero io! Mi infilai la camicia da notte e scivolai sotto le coperte, abbracciandomi Percy. Mi addormentai poco dopo, sempre piangendo.

Harry.
 
Quando rientrai, erano intorno alle 23.00 e appena entrai in casa, mi arrivò un messaggio. Era da parte di Abbie: “Dove sei finito? :o <3”. Il messaggio era delle 22.10… stupido cellulare che non trovava mai la linea! Trovando silenzio, pensai che fosse andata a letto, così salii in camera. Sul letto trovai una busta con su scritto “Una promessa, è una promessa! <3” e con la sua firma… l’avevano presa! Indossai in fretta una t-shirt con pantaloncini e mi diressi in camera sua. Dormiva beata sotto le coperte e in silenzio, scivolai dietro di lei. L’avvolsi con un braccio, ma lei trasalì facendo un verso di dolore.
«Abbie?»
Allungai un braccio sopra la sua testa per accendere la lampada.
«Harry?», chiese assonnata.
«Cosa è successo?»
«Ti prego Harry, non guardarmi!», disse con la voce rotta dal pianto.
Non ascoltandola, le girai la testa ed… era ferita! Le lacrime sgocciolarono dai suoi occhi e non riuscivo a vederla così addolorata. Le sollevai piano la veste per guardarle il fianco e c’era un’enorme macchia violacea.
«Chi ti ha fatto questo?»
«Una ragazza con cui ho avuto una discussione…»
Non riusciva a parlare per i singhiozzi e iniziai a sfiorarle delicatamente la brutta macchia. Il suo respiro si tramutò in affanno e mi abbassai baciandole la pelle, per darle sollievo, pensando che in qualche modo sparisse! Odiavo quelle cose su di lei! Risalii fino al viso, dove i nostri occhi si incontrarono e la baciai con cautela sulle labbra, con il terrore di farle del male. Appoggiai la fronte sulla sua e i nostri respiri si mescolarono.
«Non permetterò mai più che qualcuno ti tocchi!»

Martina's Post.
Seraaaaaaaa :) Eccomiiii stavolta ho fatto presto dai x'D e devo dire che questo è uno dei miei preferitiiii *^* alloraaa, che ditee?? Vi sta piacendooo? :D Io ci sto mettendo tutta me stessa per renderla leggibile e almeno spero vi stia piacendo un pochino :P Conosco già chi mi dirà "Come sempre bellissimo!" (Mi riferisco a te Emmy x'D) però vorrei sapere anche il parere di altri... non tanto per continuare, ma per sapere così ^_^ con questo non vi sto costringendo eh o.o ahahah potete dire anche che fa cagare ;) o nulla, era solo una mia curiosità xP Comuuunque in questo chapter vediamo sia una Abbie forte che debole e i primi attimi di intimità tra i due protagonisti *-* spero ce ne siano altri ahahahah, si vedrà xP Ringraziooo tutti come sempreeeee :D vi voglioooo tantooooo beneeeeeeeeeeeeeeeeeeee <3
                                                                                                                         Marti.
  
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