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Autore: izumi_mori    23/03/2013    0 recensioni
kelly e una ragazza molto particolare viene uccisa dal suo ragazzo e......
Genere: Fantasy, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                              CAPITOLO 1:COSA SUCCEDE?
 
‘’dove sono?>‘’la prima domanda che mi venne in mente quella notte era proprio”dove sono?” in cuor mio sapevo di non essere più nel mondo dei vivi ma questa rassegnazione non mi faceva ragionare,poi qualcuno mi rispose.
‘’cara secondo te dove pensi che fossimo?’’.
In un primo momento non mi venne la risposta di quella domanda ma bensì un’altra domanda.
‘’dove siamo?dove sono?‘’anzi me ne venne più di una ma in quel momento ero più stordita che lucida ma qualcuno per fortuna mi rispose,forse una risposta che dentro di me non volevo sapere.
‘’bambina mia io sono morta e quando uno muore dove si va tesoro?’’
Sapevo rispondere a questa domanda la mamma mi aveva lasciata all’età di 16 anni,ero sola con mio padre,non faceva altro che ubriacarsi dalla mattina fino alla sera e io dovevo pensare a tutto;e soprattutto la mamma ci aveva lasciati con Chanel che aveva solo 10 anni e quando mi diceva “la mamma dov’è?” io gli rispondevo che “la mamma e al lavoro e presto tornerà a casa.”
Adesso lei non me lo chiede più,adesso lei non dice nulla sono io che chiedo a lei dov’è la mamma e lei mi dice solamente “e in cielo con gli angeli“.
con gli angeli era quello che mi diceva  Chanel … ma mamma aspetta … tu mi stai dicendo che io … mi stai dicendo che sono …’’
Non mi diede il tempo di finire che finì lei per me.
‘’morta?no tesoro sei solo sospesa nel tempo’’ non capì subito quello che voleva  dire,mi ci volle un bel po’ per capire quello che diceva con “sospesa nel tempo”.
‘’mamma che vuoi dire che sono in coma?no perché io non mi ricordo niente di niente spiegati meglio mamma?’’
Non disse nulla si voltò verso una seggiola,mi ricordava quella di quando ero piccola,ancora mi ricordo quando si metteva lì con in braccio Chanel e la dondolava era così bella la mamma con quei lunghi boccoli che le cadevano sulle spalle e quel viso d’angelo,rivedendola era identica all’ora,credo che quello che  faceva a Chanel l’aveva fatto anche a me e solo che non me lo ricordo ero troppo piccola.
‘’non mi è concesso dirtelo,prova ad arrivarci da sola. Sei così intelligente Kellison una soluzione a questa tua domanda la troverai prima o poi’’ Kellison la mamma mi chiamò con questo strano nome che tutti a scuola invece di chiamarmi Kellison mi chiamavano Ellison,poi ho deciso che tutti mi dovevano chiamare Kelly,ma la mamma non gli e mai piaciuto chiamarmi Kelly diceva”tu ti chiami Kellison perché dovrei chiamarti Kelly?”non mi dava nemmeno il tempo di parlare che se ne andava.
''mamma che mi è successo’' che mi è successo me lo domando ancora oggi,non mi ricordo di quello che successo prima che arrivassi qui dalla mamma,anzi mi ricordo solo di Chanel.
''Kellison so che sei preoccupata per Chanel ma non devi perché lei sta bene. E poi tu sai che ti è successo se no non saresti qui con me a parlarne''
Si,sapevo che era successo nel profondo del mio cuore ma volevo che fosse lei a ricordarmelo,lei mi ricordava tutto ad’esempio di quando mi scordavo il pranzo a casa e lei mi rincorreva a portamelo,di quando mi ero dimenticata di ritirare la mia patente fresca di giornata,ed era proprio un  mese dopo la patente che lei ci lasciò.
Allora papà cadde giù nel profondo della sua angoscia e non faceva altro che piangere e bere  fino ad oggi.
''non me lo ricordo mamma dimmelo tu?''
Lei sospiro, più che un sospiro era uno sbuffo lo faceva sempre e io mi mettevo a ridere era buffa quando lo faceva ma quel giorno no,era seria.
''eh Kellison,e strano che non ti ricordi di stanotte era la notte  del tuo compleanno e del mio,e anche della mia morte. Ma passiamo oltre … allora tu mi hai chiesto cosa ti è successo. Bene,era la notte del tuo compleanno come ti dicevo e tu eri uscita con i tuoi amici … continua tu ora '' era da lei lasciare le cose a metà e toccava a me finirle e questo era la cosa che più odiavo nel suo comportamento ma infondo adesso mi manca tutto di lei.
''Jhessika,Chanel,Cody,e il mio ragazzo Deen. Era il mio 24 esimo compleanno senza di te il giorno più brutto della mia vita,comunque eravamo andati in un pub quello in cui io e Cody ci andavamo spesso quando avevamo 13 anni , il dead night era un bel pub,Chanel non ci era mai andata perché io ero peggio di te,mamma …. non riesco a continuare ti prego.'' mi faceva male sentire quelle cose anzi dirle  e la mamma aveva un volto così triste che mi sentì male più di quanto mi sentissi già.
''Kellison quella notte il tuo amato Deen ti ha più o meno ucciso, te lo spiego meglio,hai accompagnato tua sorella a casa e i tuoi amici sono andati via,mentre voi due siete andati al Central Park stavate parlando e a un certo punto tu hai nominato il nome di Cody lui per gelosia si e arrabbiato e ti ha conficcato un coltello nello stomaco provocandoti così una morte lenta e dolorosa,ma per sua sfortuna non ci è riuscito.''
Questo mi fece male,più del fatto che ha cercato di uccidermi ed ero arrabbiata nei confronti di Deen,io ero innamorata di lui ma adesso capisco che la persona di cui ero innamorata era Cody ma che adesso non lo poteva sapere perché io ora sono “sospesa nel tempo”.
''mamma allora come faccio a non essere morta?''
La mamma continuò a fissare il vuoto mi diede un nervoso poi si tocco la fronte e poi le labbra alla fine parlò.
''bhè perché io ho chiesto a dio di  sospenderti nel tempo in  poche parole assomiglia al coma però il tuo corpo non da segni di vita e come se tu fossi morta ma in realtà non lo sei. So che è difficile da capire e forse e meglio che vai a vedere con i tuoi occhi quello che sta succedendo giù.'' e così feci quello che aveva detto la mamma. Il passaggio paradiso-terra era molto complicato di come me lo ero immaginato,corsi un turbolento tornado di luci celestiali mi ritrovai sdraiata per terra in una stanza d‘ospedale.
In quella stanza  giaceva il mio corpo e accanto al mio corpo 
 c’era Chanel in lacrime e parlava,mi avvicinai un  po’ di più e le accarezzai il viso poi sentì con precisione quello che disse
''Kelly sto così male non dovevo litigare con te … non dovevo contestarti quando mi dicevi qualcosa … tu ti sei sempre occupata di me … hai sempre cercato di fare meglio di quanto la mamma potesse fare e adesso che tu non ci sei più come la mamma … la mia vita e vuota … non sono niente senza di te Kellison … ti prego non lasciarmi da sola come ha fatto la mamma con noi … ti prego giuro che sarò più buona … ti prego torna da me.'' Io ero lì e solo che lei non poteva vedermi e anche a me dispiace di quando litigavamo,di quando la rimproveravo ingiustamente. Come mamma non avevo futuro e nemmeno come sorella maggiore,ma nel mio piccolo cercavo di fare sempre il mio meglio,in qualsiasi modo e in qualsiasi momento cercavo di stargli vicino anche quando andavo all’università e quando andavo al lavoro,dovevo riuscire a conciliare tutto,casa,
famiglia e lavoro. Era molto difficile ma per la mia sorellina avrei fatto questo e altro.
''Chanel sono io sono Kelly ti prego ascoltami io sono qui io sono vicino a te Chanel guardami sono qui ti prego rispondimi.''
Lei non riusciva a sentirmi e ne a vedermi ma me ne resi conto dopo molto dopo quando la mamma venne giù e mi disse
''Kellison,Chanel non può sentirti e non può  neanche vederti,anche se vedendovi siete due gocce d’acqua.'' si la mamma aveva ragione eravamo identiche,oddio non proprio identiche,io ero magra e alta,capelli castano scuro e lisci,occhi azzurri e mento pronunciato. Chanel era invece identica alla mamma:bionda con i capelli ondulati,aveva lo stesso viso d’angelo,occhi castani dorati,non era alta come me un po’ più bassa ed era in carne non tanto grassa e non tanto magra.
In poche parole Chanel era più graziosa di me e questo mi fece ricordare la mamma. Della mamma ho un vasto ricordo:il più bel ricordo che mi viene in mento e quello di quando io  avevo 9 anni e Chanel aveva 6 anni,eravamo andate tutte tre al luna-park,io,la mamma che teneva in braccio Chanel,papà non era potuto venire a causa del suo lavoro “importantissimo”comunque eravamo felici.
 La mamma si mise vicino ad’un chioschetto per sistemare Chanel in modo che non cascasse,io che ero molto più grande di Chanel mi misi a cavalcioni sopra ad’ uno di quei cavalli della giostra e la mamma vedendomi su quel  bell’cavallo bianco le venne la voglia di saltarci su anche lei,con Chanel in braccio la giostra cominciò a girare ed’io e la mamma cominciavamo a ridere. 
Quel giorno era il più bell’ricordo che io mi potrò portare appresso per tutto il tempo che vivrò. 
<>allora non capivo quel senso di stranezza che avevo,era come se dovevo dire qualcosa a qualcuno prima di rientrare ma non sapevo cosa dovevo dire e a chi la dovevo dire.
''non per’ora tesoro mio,ci sono tante cose che devi fare ora. Ci sono tante cose che devi dire ad’alcune persone.''
“Mi domandai come potevo dire delle cose ad alcune persone se non potevano sentirmi e né vedermi,qui mi sorse un vero e grande dubbio. Ma poi mi ricordai che la mamma mi disse che io ero sospesa nel tempo ma che voleva dire con questo“,questo era quello che  mi domandai prima adesso so con certezza che voleva dirmi la mamma con sospesa nel tempo.
''ma mamma c’è un  controsenso.'' la mamma mi guardò con un punto interrogativo disegnato in faccia.
''non vedo nessun controsenso piccola mia.'' io replicai subito.
''si che c’è mamma prima mi hai detto che Chanel non poteva sentirmi e né vedermi adesso mi dici che alcune persone mi possono vedere e sentire?'' la mamma sorrise a questa mia domanda e la vedevo solare più di quando lo era con noi.
''tesoro e qui che ti volevo,ora ti spiego,ti ho detto che sei sospesa nel tempo. Sospesa nel tempo significa:farsi vedere e sentire solo dalle persone che credono nell’esistenza di un altro posto,come tuo padre,come Cody,e come alla persona che ti ha fatto del male …. Quello che voglio dire e che se Chanel non ti ha vista e perché lei non crede a un’altra vita oltre a quella terrena,quando invece io sono la prova vivente anzi spirituale che la vita oltre la terra esiste.'' in quel momento tutto mi tornò più chiaro anche ora e tutto chiaro ma mi veniva da fargli altre domanda ma gliene feci solo una.
''mamma quindi posso vagare sulla terra e posso farmi vedere?non capisco come possono vedermi se sono un fantasma?'' la mamma cominciò a diventare ancora più seria e poi guardo in basso e dopo mi riguardo,sospirò e disse.
''Kellison preferirei il nome entità  invece di “fantasma”,comunque,non puoi farti vedere da chi ti pare e piace ma solo dalle persone che noi ti diciamo. E chiaro adesso?'' certo era mooolto chiaro allora. No non ero d’accordo con la mamma  non in quel periodo. Non era logico quello che diceva,non era concreto. Vidi la mamma fissarmi in un modo particolarmente arrabbiato,mi ricordo quando faceva così,era quando  riportai a casa un occhio nero perché avevo litigato con Caroline Watson,lei era una cheerleader mentre io una normalissima studentessa,ma ero tremenda e combattiva.
'' se non mi credi vai tu stessa a farti un giro di perlustrazione, avanti vai io ti aspetterò qui.'' mi tenne il broncio la mamma per un bel po’ di tempo ma era come diceva lei non credevo ad una sola parola di quello che aveva detto.
Mi misi a vorticare come quel tornado di luci celestiali e mi ritrovai per terra come mi era successo con Chanel ma questa volta ero in una camera ben distinta,quella di Cody.
Era molto grande e colorata soprattutto di verde era un fanatico di superman e Spiderman aveva tutte le foto di questi strani personaggi dei fumetti,poi vicino alla finestra sinistra c’era la bandiera dell’Inghilterra,era una stanza bellissima,poi mi accorsi di un particolare Cody stava dormendo su una sedia e aveva i gomiti e la testa appoggiati alla scrivania. 
C’èra una lettera indirizzata a me con scritto testuali parole”Kellison sembra una vita da quando non ti scrivo una lettera ma invece solo sono due giorni,due bruttissimi  giorni da quando tu sei entrata in una specie di coma. Bhè io sono stato uno stupido perché quando avevo la possibilità di dirtelo non te lo detto,e te lo dico solo ora che rischi la vita …. Che cretino che sono,però sai che c’è stellina che questo cretino ti ama. Si Kellison io ti amo,ti amo più di qualsiasi cosa al mondo non come quello stronzo del tuo ragazzo perché ti fa solo soffrire e non é mai venuto in ospedale mentre io si. Comunque Kellison rimettiti presto ed io continuerò ad amarti come ho sempre fatto di nascosto ciao Kellison.” mi sentii avvampare. Il mio cuore batteva anche se non sapevo se il mio cuore c’èra visto che sono “la ragazza sospesa nel tempo”ma lo sentii e vidi che Cody era bellissimo:era biondo e lo è tutt’ora,occhi azzurri come il mare del New Jersey,era alto e magro era stupendo quel giorno indossava una felpa verde che si poteva mimetizzare con le pareti,poi vidi che si stava svegliando e il suo sguardo andò dritto verso me,poi si stropiccio gl’occhi e mi riguardo,poi chiuse gli occhi di nuovo e li apri,e io non mi spiegavo perché mi stesse fissando poi lui cominciò a parlare anzi ad urlare.
''oh mio dio non … non è possibile tu … tu non sei reale,sicuramente sto dormendo.>‘’ed era lì che capii tutto.
''non stai dormendo Cody sono davvero “stellina”.'' lui cominciò a piangere e a ridere nello stesso tempo non capivo cosa stava facendo comunque ero felice che qualcuno mi poteva vedere,si ero proprio felice.
''aspetta Kellison ma tu sei all’ospedale, ho accompagnato io stesso Chanel da te … e ora tu sei qui davanti a me?come e possibile?‘’ in un certo senso non lo sapevo né anch’io,ma credevo di avere una risposta a questa sua  domanda e cominciai ad aprire bocca anche se le parole non mi venirono quelle giuste quindi aspettai un minuto e poi aprii  la bocca.
‘’Cody nemmeno io so come è possibile ma so solo che posso vagare nel tempo,oltrepassare i muri,e levigare so solo fare queste cose niente di più.’’ so come avrebbe risposto Cody ma lo volevo sentire da lui.
‘’e ti pare poco. Io non so fare niente di queste cose che hai detto,Kellison quindi tu sei solo uno spirito?’’ si era davvero così ero una sottospecie di spirito che poteva fare non tutto quello che voleva ma quasi,non proprio quello che volevo perché la mamma mi fece ricordare che dovevo fare solo quello che dicevano “l’entità”.
‘’in un certo senso si sono uno spirito ma ben presto,finita la mia cosiddetta “missione” ritornerò nel mio  corpo ma c’è una cosa che volevo dirti …’’ lui mi guardò come mi guardava la mamma prima,con l’espressione da punto interrogativo ma poi parlò.
‘’di che cosa mi devi parlare Kelly?‘’ era difficile dirgli quello che provavo ed’era ancora più difficile dirgli che avevo letto la sua lettera ma dovevo trovare un modo per parlare,dovevo trovare un modo da cui iniziare.
‘’Cody ora stammi a sentire.‘’ sospesi ma poi ricominciai subito ‘’quello che ti voglio dire e che oh dio non so se ci riesco …. No devo dirtelo,ho letto la tua lettera e …‘’ non mi diede il tempo di parlare che si mise a dire no e ad urlare.
‘’Cody aspetta un momento quello che voglio dirti e che anch’io ti amo,forse,credo di averti sempre amato e solo che lo nascondevo a me stessa e ora che so quello che provi per me e ora che so quello che provo per te e troppo tardi.’’ si era troppo tardi ora che ero in mezzo a un limbo  non potevo amarlo come si deve,ma dovevo solo aspettare che quest’incubo passasse in fretta.
Vidi che Cody si alzò venne verso di me e mi baciò,non so come faceva a baciarmi ma sentivo le sue mani intorno alla mia vita,la sua bocca che premeva la mia,la sua lingua che toccava la mia,era come se io fossi lì,che il mio corpo fosse lì. Ma poi  lui si staccò e disse.
‘’wow,sarai anche uno spirito ma sai baciare bene Kellison. Ma aspetta un minuto se io ti ho baciato e ti ho abbracciato questo vuol dire che sei viva e vegeta?’’ in effetti era strano la mamma non mi spiegò con precisione quello che potevo fare o quello che non potevo fare,sicuramente la mamma non mi ha detto un po’ di cose ed’era giunto il momento che me le dicesse.
‘’Cody ora devo andare a parlare con la mamma scusami devo andare.’’ era triste per me lasciare Cody dopo quel bacio che mi aveva dato,e che mi faceva sentire tutta un po’ scombussolata, ma sapevo che dovevo chiedere informazioni alla mamma lei era l’unica che poteva darmele.
Ad un certo punto quando stavo per andarmene Cody mi prese un braccio e disse.
‘’tornerai vero?ora che ti ho ritrovata non voglio perderti di nuovo.‘’ certo che ritornavo non volevo lasciarlo da solo ma adesso c’erano alte priorità forse più importanti dell’ amore.
‘’ certo che tornerò Cody non permetterei  a niente a nessuno di mettermi i bastoni fra le ruote ora devo andare ma sappi che ti amo e farei qualsiasi cosa pur di tornare da te.’’ si era così avrei fatto qualsiasi cosa pur di tornare in carne ed ossa da lui,e dalla mia famiglia.
  
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