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Autore: Wearedirectioner    23/03/2013    1 recensioni
Edith, una ragazza di origini italiane, nasce a Doncaster, South Yorkshire, da padre italiano e madre inglese.
Ha una migliore amica di nome Ella conosciuta grazie al lavoro delle due madri.
Entrambi le ragazze hanno 17 anni e sono a fine anno scolastico, quando la loro vita cambierà totalmente all'incontro con una ragazza che inizierà a frequentare la loro stessa scuola e la loro stessa classe ... Lottie (il nome della nuova ragazza) stravolgerà le loro vite ... specialmente quando in campo scenderanno anche i ragazzi ... soprattutto Louis che flirterà con la giovane Edith ... ma non sarà il solo, anche l'incantevole Harry si prenderà una cotta per la ragazza ... i due ragazzi riusciranno a tenere salda la loro inseparabile amicizia nata da ormai 3 anni, o metteranno da parte il rispetto tra di loro e si contenderanno l'amata?
Momenti di pura felicità mischiati alla tristezza e hai dolori che entrambi i tre ragazzi e i loro conoscenti proveranno di fronte agli ostacoli che la vita gli preserverà. Si sa, anche la vita stessa è un'ostacolo ... forse anche il più duro.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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   Eudora: Signorina sveglia, la colazione è pronta.


 Io: Sii …- Mi alzai stonata per la nottata insonne passata ieri sera a studiare per l’interrogazione di storia e scesi giù in cucina seguita dalla cameriera.

Io: Cosa c’è per oggi Dora?.- La guardai con gli occhi ancora mezzi chiusi.
Dora: Uova strapazzate con pancetta.- Mi avvicinò il piatto sorridendomi, per poi tornare a pulire la casa.
Io: Anche oggi la mamma non c’è …- Guardai il biglietto lasciato sul bancone.

C’era scritto … ‘Per la mia bella principessa
                           Neanche oggi ho potuto svegliarti io, tu sai quanto impegno mi da il lavoro. Io e tuo padre lo
                           Facciamo esclusivamente per darti una vita magnifica. Ti vogliamo bene.
                                                                                                                                                              La tua mamma <3’

Come al solito aveva scritto principessa come se fossi ancora una bambina piccola -.-
Posai il biglietto, ormai aperto di nuovo sul bancone e andai in bagno.

Dopo una doccia rinfrescante andai nella mia stanza e indossai la divisa della scuola.
Io: Ok Dora … io vado.- Corsi verso l’uscita prendendo di volata la cartelletta posata davanti alla porta centrale.

Corsi il più veloce possibile verso la fermata del bus scolastico temendo di perderlo, quando arrivai e per poco non lo perdevo.
Entrai e appena avvistai Ella mi diressi verso di lei.

La salutai e mi ci sedetti accanto.
Ella: Anche oggi per un pelo?- Iniziò a ridere.
Io: Se la mattina non faccio la doccia non voglio uscire.- Mi misi a ridere anche io.

In pochi minuti arrivammo davanti all’entrata della scuola.
Io: Uffi un altro stancante giorno di scuola.- Sbuffai.
Ella: Tranquilla dobbiamo resistere fino alla fine, tanto questo è l’ultimo anno … e poi siamo libere.- Saltò di gioia.
Io: Se fossi in te non ne sarei tanto felice … abbiamo gli esami.- Mi misi le mani tra i capelli.
Ella: Siamo all’inizio dell’anno non pensiamoci.
Io: Ok …- Suonò la campanella d’inizio ed entrammo.  Prima ora matematica …

*A fine scuola …

Io: O mamma mancava poco e scopriva che non avevo fatto i compiti.
Ella: Si ma anche tu … non sei mica furba.- Rise.
Io: Be, ma almeno quella di storia oggi non c’era …

Ragazza: S-scusate … posso chiedervi una cosa …
Ci voltammo tutte e due alla nostra desta, quando vidimo una ragazza bionda abbastanza alta e magra di fianco a noi.

Io: Si, dimmi.- Le rivolsi un sorriso.
Ragazza: Questa è la Victoria High School, vero?
Io: Certo, perché?
Ragazza: Mi ci sono iscritta due giorni fa è non conosco nessuno, volevo chiedervi se potevate aiutarmi a trovare la segreteria …
Io: Ovviamente … La scuola resta aperta fino alle 3.00pm.- Le sorrisi di nuovo, era troppo carina … per non parlare del suo volto familiare.

Ella: Come ti chiami?- Spuntò dalla mia spalla.
Ragazza: Ah giusto, scusate la mia scortesia … mia chiamo Charlotte, ma potete chiamarmi Lottie.- Sorrise inclinando un po’ la testa.
Io: LO SAPEVO … MI SEMBRAVA UN VOLTO FAMILIARE!!- Poggiai tutte e due le mie mani sulle sue spalle con lo sguardo da pazza.
Ella: Edith calmati … così la spaventi.- Mi tenne da dietro stringendomi i fianchi con le braccia.

Io: S-scusa …- Mi strofinai la testa con la mano destra per l’imbarazzo.
Lottie: Tranquilla … ormai ci sono abituata …- Si mise a ridere.
Ella: Quindi tu sei la sorella di Louis Tomlinson?
Lottie: Si.- Sorrise.

Io: Ok io direi di iniziare il giro della scuola.- La presi per mano ed iniziai a farle da guida.
Ella: Scusala è troppo impulsiva.- Scoppiarono a ridere.

Dopo un ora di tour in giro per la scuola finalmente finimmo.
Io: Direi che più di così …- Le sorrisi.
Lottie: Grazie infinite ragazze.- Ricambiò il sorriso.
Ella: E’ stato davvero un piacere.
Io: Ben detto.- Le diedi una pacca dietro la schiena.

Lottie: Ragazze, se siete libere … potremmo passare il tempo insieme questo pomeriggio.
Io: Certo siamo liberissime …- Le presi le mani dall’euforia.
Ella: Ma abbiamo scienze per doma …- La interruppi.
Io: Shh … può aspettare.- Le tirai una frecciatina.
Ella: … Ok per me va bene.- Mi sorrise.
Io: Ok allora e fatta.- Ricambiai.

Lottie: Se vi va andiamo a casa mia.
Io & Ella: Per noi va più che bene!- Rispondemmo in coro.

Prendemmo l’autobus pubblico e ci sedemmo vicine ad aspettare, finche in pochi minuti non arrivammo.

Io & Ella: Wao.- Alla vista della reggia di fronte a noi rimanemmo a bocca aperta per lo stupore.
Lottie: Pensate sia un po’ troppo esagerata.- Si mise a ridere.
Io: Tu cosa ne dici.- Mi misi a ridere anche io.

Appena il grande cancello si aprii c’incamminammo per il lungo vialetto con tanto di giardino, che portava alla porta principale.
Ci aprì una delle sue cameriere e appena entrammo fui colpita dalla grande scalinata che portava al piano superiore. Finche non mi passò davanti un ragazzo.

Lottie: Ciao fratellone.
Il ragazzo di prima si girò verso di noi e con un grande sorriso la salutò.
Solo dopo realizzai che quello era Louis.

Ella: H-hai visto …- Picchiettò la sua mano sulla mia spalla mentre il suo sguardo era ancora rivolto verso di lui.
Lottie: Se volete ve lo presento per bene.- Ci rivolse un sorriso.
Io: No. Siamo venute per stare con te e non per stare con altri, anche se …
Ella: Ha ragione.
Lottie: Ne siete veramente sicure?- Rise.
Io & Ella: Si!- Rispondemmo decise.

Salimmo le scale e arrivate alla fine delle rampe c’incamminammo verso la sua stanza ed entrammo.
Ella: Non vi risparmiate proprio.

Ci mettemmo a sedere, quando una cameriera bussò ed entrò.
Cameriera: signorina Charlotte il the è pronto.
Lottie: Arriviamo.

Scendemmo di nuovo al piano terra, mentre la cameriera ci faceva strada fino in cucina.
Ci sedemmo a tavola e ci portò la le tazze con a parte lo zucchero.
Cameriera: Ecco a voi.
Io & Ella: Grazie.

Lottie: Come vi sembra?
Io: Semplicemente buono.- Le sorrisi.
Ella: Concordo.
Ragazzo: Ne vorrei anche io un po’ …- Sentii dei sospiri dietro il mio collo, quando vidi la mia tazza portata via da una mano sconosciuta.
Mi girai e incontrai degli occhi verdi.

Lottie: Ciao Harry.- Si rivolse al ragazzo dietro di me.
Io: C-ciao …- Balbettai per la sorpresa.

Rimasi fissa sui suoi occhi, quando sentii Ella ridere.
Posò la tazza al suo posto e si andò a sedere di fronte a me, visto che alla mia destra avevo Ella e invece alla mia sinistra Lottie.

Quando si sedette accanto a lui anche Louis.
Louis: Non devi spaventare gli ospiti.- Mi fece l’occhiolino.
Diventai rossa, mentre Ella continuava a ridere.

Io: D-direi che si è fatto tardi …- Guardai l’orologio che segnava a mala pena le 4.30pm.
Ella: Ma …- Non le diedi il tempo di finire la frase, le presi il braccio destro e la trascinai all’entrata, prendendo i giubbotti appesi precedentemente davanti all’ ingresso.

Io: Ci vediamo domani a scuola.- Mi girai appena e con la mano libera salutai Lottie, che rimase sorpresa per il mio comportamento.

Mentre ci dirigevamo al cancello aperto della grande reggia, sentivo Ella da dietro che con quel poco fiato che aveva continuava a ridere per la situazione imbarazzante di prima.

Le feci compagnia in autobus, finche non arrivammo davanti casa sua. Restai un po’ da lei e verso sera tornai a casa.

Io: Dora sono tornata.- Gridai per farmi sentire.
Salii su in camera mia, posando la cartella davanti alla porta.

Eudora: Signorina la cena è pronta.- Disse dal piano di sotto.
Io: Arrivo.- Risposi.

Scesi giù in cucina e mi sedetti a tavola, quando Dora avvicinò il piatto di carne.
Io: Grazie.- Le sorrisi, e lei ricambiò continuando le pulizie.

Iniziai a tagliare la carne, con il silenzio che dominava l’intera stanza.
I miei genitori erano sempre fuori per lavoro ed io ormai restavo sola con Dora, infatti tra noi due era nato un rapporto affettivo molto stretto, come se fosse la mia seconda madre.

Appena finì di mangiare salii in camera mia e mi sdraiai sul letto, quando sentii il cellulare squillare.

Da Ella:
Come va pazza. Ahahahah
Io: Oltre alla “bellissima” figuraccia fatta oggi … tutto a posto.
Da Ella:
Chissà come l’avrà presa Lottie.
Io: Spero solo non abbia frainteso.
Da Ella:
Ahahahah Lo spero anche io, comunque ora vado a dormire. A domani.

Posai il cellulare sul comodino vicino al letto, mi misi sotto le coperte e dopo pochi minuti mi addormentai.

CONTINUA<3 
   
 
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