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Autore: missaretta97    24/03/2013    12 recensioni
-Quindi adesso è colpa mia?- esclamai incazzata.
-No, non ho detto questo.- iniziò. -Ero confuso..-
Incrociai le braccia. -Eri, perché adesso non lo sei, vero?-
Lui annuì. -Adesso non lo sono.- Io mi girai, in modo da essergli di fronte. -Ah, davvero?-
-Si, davvero. Adesso so quello che voglio veramente.- Sorrise.
-E sentiamo, cosa?- dissi.
Lui sorrise ancora. -Questo.- disse semplicemente prima di collegare le sue labbra alle mie
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 21
"Epilogo"
 



La cena era squisita. Presi dei ravioli al ragù, e mangiai come se non avessi mangiato per un mese intero. Colpa sua che mi aveva portato in un ristorante italiano. Lo sapeva che ci stravedevo.
Presi l'ultimo boccone e mi passai la mano sulla pancia.
Lui scosse la testa divertito. -Sei una mangiona, come Niall..-
-E' un complimento per me!- dissi e gli feci una linguaccia. Lo so, eravamo in un ristorante, e di lusso, e mi sarei vergognata a comportarmi così davanti a tutte quelle persone. Ma eravamo sulla spiaggia, ed eravamo solo noi due.
Harry a quel punto avvicinò la testa verso la mia, fino ad appoggiare le sue morbide labbra sul mio orecchio. Io rabbrividii, e lui sembrò capire che non era solo per colpa dell'aria fresca che ci scompigliava i capelli. -Tira dentro la lingua, o te la morsico!- mi mormorò. A quel punto, il mio viso non era solo rosso a causa della luce della candela posta davanti al mio viso.
-H-harry,- sussurrai imbarazzata e con uno strano colorito in faccia. Lui ridacchiò alla mia reazione e mi diede un dolcissimo bacio proprio dietro all'orecchio.
Si allontanò e mi sorrise. -Dai, andiamo..- Disse, e senza neanche darmi il tempo di chiedergli dove, lui appoggiò i soldi sul tavolo per il conto, e aiutandomi ad alzarmi, mi prese per mano e ci dirigemmo verso la spiaggia. Prima non eravamo proprio in “spiaggia-spiaggia”. Era come un terrazzo, quindi piastrellato, ma a livello della spiaggia. E adesso Harry, con me per mano, si stava dirigendo verso la sabbia.
Però, c'era un piccolissimo problema. Le mie scarpe. Io avevo detto alle ragazze che non le volevo, ma loro erano testarde. "Il tacco dodici lo devi mettere, è questione di vita o di morte." avevano detto. Ed io mi ero lasciata convincere.
-Harry?- lo chiamai. -Se vengo sulla sabbia con queste, ci affondo..- dissi indicando le scarpe.
-Toglitele.- disse semplicemente. Le tolsi e gli ridiedi la mano. Era come una droga per il mio corpo. Harry, intendo. Non riuscivo a stargli un secondo lontana.
Circa a due metri dal mare, si sedette per terra si tolse le scarpe anche lui. -Cosa fai?- chiesi confusa.
Lui non mi rispose, e in compenso si tolse anche la maglia. Così mi risposi io al suo posto. "Voglio farti morire" Si, si, è assolutamente questo quello che stava cercando di fare.
Ma non si fermò li. E no, lui non lasciava in sospeso niente. No, quando voleva fare qualcosa arrivava fino in fondo. E quella sera stava cercando di ammazzarmi. Così si slacciò la cintura, che poi non sapevo a cosa gli servisse perché portava i pantaloni veramente bassi, e si tolse anche i jeans.
Ok, ora ne ero sicura al cento per cento. Ma dimmelo che mi vuoi morta, no Styles?
E quando rimase solo in boxer, si decise a parlarmi. -Vieni a farti un tuffo!- esclamò divertito vedendo la mia espressione. Lo stavo fissando, e non era una bella scena vedermi quasi sbavare su quel dio greco. Ma dopo quella affermazione, sul mio viso si era dipinta anche un'espressione confusa. In poche parole, la mia faccia era indecifrabile.
-Ma sei pazzo? E' notte, e abbiamo appena mangiato!- esclamai.
-E allora?- disse alzando un solo sopracciglio. -Vivila la vita, Sophie!- esclamò. Ma non mi diede neanche il tempo di rispondere, che si avvicinò a me e si mise dietro la mia schiena. Sentii un pressione su un mio fianco, e capii che Harry ci aveva appoggiato una mano. L'altra invece era arrivata direttamente alla cerniera del vestito. In men che non si dica, l'aveva aperta, ed io mi ritrovai in intimo. In intimo, e difronte a lui. A lui che era in boxer. Ma improvvisamente, mi prese in braccio e corse verso l'acqua. -Harry..!- non riuscii neanche ad finire il mio urlo che si tuffò in acqua con me tra le braccia.
-Harry!- urlai, una volta tornata in superficie. -Questa me la paghi, ricciolino!- Lui mi sorrise innocentemente. -Fatti prendere che ti affogo!- esclamai.
Lui ridacchiò e incominciò a nuotare. Ma non aveva scampo in acqua. Ero o non ero una campionessa in nuoto? Si lo ero. Evviva la modestia.
Così, capendo al volo la situazione, arrivò a riva e e iniziò a correre sulla sabbia. Uscii anche io e lo rincorsi. Ero ad un centimetro lontana da lui, ma lui improvvisamente cadde ed io essendogli praticamente attaccata gli caddi sopra. L'avevo preso, ma una volta sdraiata sopra di lui il mio istinto omicida svanì.
-Ma ciao..- mi sussurrò lui guardandomi dritto negli occhi.
-Ciao..- sussurrai a mia volta, e non trattenendomi mi lanciai sulle sue meravigliose labbra che non aspettavano altro di essere baciate, come dovevano essere baciate. Lui sorrise e ricambiò ma non durò tanto. Un botto ci fece staccare. Alzammo gli occhi verso il cielo in sincronia. C'erano i fuochi d'artificio.
-Harry guarda!- li indicai. -Sono bellissimi!-
-Mai quanto te, dolcezza..- mi mormorò lui, attirandomi con un braccio al suo corpo.
 
Quella sera fu la serata migliore che abbia mai trascorso. Era tutto così impeccabile. Il ristorante, il mare, le nostre risate, i nostri baci, i fuochi d'artificio. Tutto perfetto. Ogni giorno, minuto oserei dire, che passava sentivo di innamorarmi sempre più di Harry. Era strano, ma a lui, tempo fa l'idea di me come sua ragazza non lo sfiorava minimamente. Era un "animo libero" diceva. Voleva essere libero di andare con qualunque ragazza gli andasse a genio senza preoccuparsi dei loro sentimenti. L'unica ragazza che le stava a cuore ero io. La sua migliore amica. Ma tutto era cambiato, e in pochissimo tempo. Tutto questo era successo in due anni. Solo due anni fa era uno scapolo, adesso era qui con me. Qui, a tenermi tra le sue braccia a guardare quei bellissimi fuochi d'artificio che piano piano stavano giungendo alla fine. L'ultimo fu proprio sopra le nostre teste. Sembrava che quelle piccole luci gialle scendessero fino a noi.
-Credo che questo sia il momento perfetto..- mormorò Harry lasciando la frase in sospeso. Aspettai qualche secondo per farlo continuare, ma non pronunciò parole. Così pensai che quella piccola frase fosse finita li, che non dovesse aggiungere altro.
-Si.. è perfetto..- mormorai con occhi sorridenti.
-No..- si intromise lui. -Cioè non intendevo quello che hai capito.. questo momento è perfetto per fare una cosa che avrei dovuto fare da tantissimo tempo..- disse lui guardandomi con quei suoi meravigliosi occhi verdi. Un riccio ribelle gli scendeva proprio sopra agli occhi. Lo presi con la mano, e lo feci passare intorno al mio dito, poi però, lo spostai di lato. Lui mi sorrise e si alzò. Si scrollò la sabbia dai suoi boxer, e si incamminò verso i nostri vestiti. Io lo guardai curiosa, e poi decisi di alzarmi a mia volta. Lo seguii, e lo guardai mentre si chinava prendendo i suoi jeans. Frugò in quelle tasche come se stesse cercando qualcosa. E in effetti stava proprio cercando qualcosa. E la trovò. Una scatolina piccola, di velluto rosso. Questo mi fece fermare immediatamente.
Lui alzò lo sguardo, solo per incontrare il mio colmo di emozione, e si avvicinò. Una volta davanti al mio viso, sorrise leggermente e si inginocchiò. Ma non disse ancora niente. E neanche io dissi una parola, mi limitavo a guardarlo incredula e felice allo stesso tempo.
Ma a quel punto aprì la scatolina e mi mostrò il contenuto. Un anello. Il più bel anello che avessi mai visto. I miei occhi brillavano solo a vederlo.
-Sophie..- iniziò lui facendo un sospiro, forse di incoraggiamento. -Sei la persona più importante della mia vita. Tu ci sei sempre stata per me, sin da quando eravamo piccoli.. Eravamo inseparabili già a quel tempo. Mi ricordo di come giocavamo alla principessa, di come io dovevo venirti a salvarti per poi sposarci sotto l'albero nel mio giardino. E di quando giocavamo a calcio insieme ai ragazzi. Sei sempre stata la mia migliore amica, Sophie. Con te ho imparato tante cose: ho imparato a nuotare, ad andare in bici, ad usare i pattini.. ad amare. Si Sophie, tu mi hai insegnato ad amare. Grazie a te ora conosco il significato dell'amore, e che non esiste niente più forte di quel sentimento. Mi dispiace di averci messo tanto a capirlo, però. Ho sprecato tanto tempo a cercare la ragazza giusta, senza sapere di averla sempre avuta davanti agli occhi. E' per questo che ora non ho paura di dire che sono innamorato di te. Io ti amo, Sophie. Non scordartelo mai..-
Penso che ora potrei svenire. I miei occhi, che a metà discorso avevano iniziato ad inumidirsi, oramai erano colmi di lacrime, e queste scendevano sulle mie guance incessabilmente.
-Lo so, non sono mai stato bravo con le parole.. ma spero che ti siano arrivate al cuore.- Allungò una mano verso il mio viso per asciugare l'ennesima lacrima che mi rigava il viso. -Ed è per questo che ti chiedo..- iniziò. -Vuoi essere la mia ragazza?- Mi chiese speranzoso.
-Harry..- dissi prendendo la mano che era sul mio viso e la accarezzai guardandolo dritto negli occhi. Non so per quanto rimasi a fissarlo, ma credo tanto perché nel suo sguardo iniziavo a leggerci preoccupazione.
-Sophie.. adesso dovresti rispondermi..- mormorò lui.
Io sorrisi. -Si, Harry..- iniziai. -Mille volte si!!- esclamai lanciandomi a dosso a lui. Gli circondai il collo con le braccia e la vita con le gambe, e gli stampai tanti baci sulle guance. -Si, si, si!!- urlai senza riuscire a trattenermi. -Ti amo da morire, come potevi seriamente pensare che stessi rifiutando??- ridacchiai, e gli diedi un bacio a stampo. -Sono la ragazza più felice del mondo, in questo momento!- strillai.
Lui rise e mi baciò, seriamente questa volta, sulle labbra. Poco dopo, però si staccò e mi mise l'anello al dito -Allora, ragazza più felice del mondo.. che ne dici di vestirci e tornare a casa?- mi chiese poi con un sorrisino. E fu in quel momento che mi accorsi che eravamo ancora in intimo. Arrossii e poi ci vestimmo.



Quella sera, era stata una delle migliori della mia vita. Non riuscivo ancora a credere che ero diventata la fidanzata di Harry. Del mio migliore amico. Sembrano così lontani quei giorni in cui lo consideravo solo un amico. Beh, non è stato sempre solo un amico per me, anche se non me ne rendevo conto, era sempre qualcosa in più. Insomma, non è proprio normale che quasi tutte le notti le passavamo insieme. Da soli, abbracciati nel mio o nel suo letto, o insieme ai ragazzi. Ma comunque, non cambiava il fatto che dormissimo insieme. E il fatto strano è che i nostri genitori ce lo permettevano. Chi lascerebbe la loro figlia a dormire insieme, non solo ad un ragazzo, ma a ben cinque? Solo i miei. Ed io gliene ero particolarmente grata. Perché se non mi fossi legata così tanto ad Harry.. lui non mi avrebbe mai preferito ad Emma. Sembra passata un'eternità a pensarci adesso. Adesso che lui è mio e io sono sua. Mi ricordo ancora perfettamente ogni giorno che lo vedevo sorridermi e un lieve rossore si posava sulle mie guance, di quando mi aveva parlato per la prima volta di Emma, di quando li avevo visti baciarsi per la prima volta, facendomi capire cosa volesse dire veramente stare male per amore. Ma oramai quei giorni sono passati ed ora sono finalmente felice insieme a lui.
Nina era riuscita finalmente ad superare la sua paura dell'amore. Zayn era stato la sua cura. Senza di lui, lei non avrebbe mai creduto di potersi innamorare di nuovo. Lui le aveva fatto capire che si poteva fidare, e lei si era abbandonata alle sue braccia, seguendo dopo tanto tempo il suo cuore, e non la sua testa. Quell'atteggiamento da dura che aveva sempre era solo una copertura. Lei era forse la persona più sensibile che avessi mai conosciuto. E sono contenta che Zayn se ne sia innamorato, aveva detto che fino a quando lei non lo avrebbe cacciato sarebbe rimasto sempre con lei e l'avrebbe fatta sentire amata e protetta. Erano dolcissimi e così perfetti l'uno per l'altra.
Arianne, la mia cara Arianne, insieme a Louis, il mio caro Louis (ok, la smetto) andavano a meraviglia. Da quando si erano dichiarati stavano sempre insieme. Erano la cosiddetta coppia perfetta. Nessuno sarebbe mai riuscito a separarli.
Anche Liam e Niall avevano trovato le loro anime gemelle. Rosie e Annie. Quei miei cinque migliori amici, erano riusciti a mettere la testa a posto e si erano trovati la ragazza giusta per loro. Nessuno li conosceva meglio di me, e se vi dico che erano veramente felici, beh.. credetemi. Perché è la verità. E anch'io ero felice; felice di aver conquistato il cuore di Harry.
Quel pomeriggio, ero seduta sul divano con un album fotografico in mano. Stavo sfogliando ogni pagina, e ogni foto mi portava alla mente una miriade di ricordi. E non mi stupii quando una lacrima mi rigò la guancia. Quanto tempo era passato da quei meravigliosi giorni. Harry, che era accanto a me, mi asciugò la lacrima con il pollice e poi mi baciò dolcemente in quel punto. Io sorrisi, e gli indicai una foto.
-Ti ricordi di questa?- gli chiesi, passandoci sopra il dito. Lui scosse la testa.
-Si, mi ricordo dove eravamo e tutto.. ma non mi ricordo di aver scattato questa foto..- disse cercando di ricordare. E voi ve la ricordate? C'eravamo io ed Harry abbracciati, lui aveva le sue labbra appoggiate sulla mia guancia ed eravamo esattamente sotto la torre Eiffel. Era normale che lui non se la ricordasse, perché quella che aveva scattato Nina, era stava modificata di Louis e Zayn che all'ultimo secondo si erano aggregati a noi. Questa me l'aveva fatta un signore, e mi ricordo di aver promesso di averla conservata per sempre.
-L'aveva fatta un signore, dicendo che gli eravamo sembrati troppo carini e non aveva resistito..- sorrisi. -In quel momento stavo adorando quel signore!- esclamai.
Lui ridacchiò. -Si, e magari stavi anche pensando di ammazzare Emma mentalmente..-
-Non sono così cattiva da ammazzarla..- borbottai. -Speravo solo che si sarebbe persa da qualche parte per Parigi e che tu non l'avessi mai più potuta vedere.. o che avrebbe accidentalmente picchiato la testa e perso la memoria.. sai cose da niente..- mormorai.
Lui scoppiò a ridere. -Aw, ma vieni qua amore mio!- esclamò prendendomi il viso con le mani e stampandomi un bacio sulle labbra. -Hey, guarda quanto eravamo belli e innamorati qui!- disse indicando la foto del nostro matrimonio. Già, erano passati alcuni anni, e ci eravamo sposati.
-Il giorno più bello di tutta la mia vita!- esclamai. Lui mi sorrise. -Eri fantastica, giuro che stavo quasi svenendo per quanto eri bella.-
Io arrossii. -Aw Harry..- dissi baciandolo dolcemente sulle labbra. Lui ricambiò il bacio e mi avvicinò al suo corpo.
-Ti amo, Sophie- disse appoggiando la fronte sulla mia.
-Io ti amo di più..- dissi.
-E' praticamente impossibile.- disse per poi appoggiare nuovamente le sue labbra alle mie.
Ogni ragazza ha un sogno. Nina, Arianne, e anch'io. Il mio si chiama Harry. E lo sto tutt'ora vivendo.

Fine.
 
Ciao ragazze :)
Finalmente siamo arrivate alla fine; spero di non avervi deluso, anche perché per me è troppo sdolcinato.
Credo proprio che quando l'ho scritto avevo un eccesso di zuccheri, ahah xD
Scusate se non ci sono quasi mai stata alla fine degli episodi, prometto che rimedierò, sempre solo se mi volete!
Ma ora voglio rigraziarvi come si deve..

A massive thanks 
alle persone che l'hanno messa nelle preferite, nelle ricordate e nelle seguite. A quelle che hanno commentato ogni singolo capitolo e a quelle che l'hanno letta soltanto.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE....e ancora grazie, a tutte voi!
Vi voglio bene.
un bacio!
 
  
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