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Autore: Lost on Mars    24/03/2013    3 recensioni
Ci sono quegli amori che nascono a prima vista, uno sguardo, una carezza fatta per sbaglio, e improvvisamente tutto acquista quel senso che sembrava perduto.
Ci sono quegli amori che nascono dopo aver passato il tempo ad odiarsi, ad insultarsi, a disprezzarsi a vicenda, perché troppo codardi e intimoriti da quella sensazione strana.
Ci sono quegli amori genuini, che nascono per caso, dalla pura attrazione di due persone che impareranno a conoscersi, a diventare amici e successivamente ad amarsi.
Poi ci sono quegli amori che nascono da affetti fraterni, da un’infanzia passata a tirarsi i capelli, conoscendosi meglio dei palmi delle proprie mani, imparando ad accettare i difetti dell’altro e a tirare fuori i miglior pregi.
Si dice che quest’ultimi, siano gli amori più impensabili, illogici che possano esistere ma sono quelli più veri, quelli in cui l’amore vero si mescola ad amicizia e a fratellanza.
Infondo innamorarsi della persona con cui si è cresciuti per dodici anni non è una tragedia, no?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Era da un po’ di tempo, molto tempo veramente, che ci riunivamo nella Stanza delle Necessità per le riunioni dell’ ES.
Esercito di Silente, l’avevamo chiamato, era quello che quella vecchia rospa nanetta in rosa temeva di più, il fatto che Silente avesse un “esercito” – che poi quanta efficacia ha un esercito di ragazzi sul Ministero? – per impadronirsi del potere.
Diciamo che  Fred e George erano più maturi.
Comunque, anche quella sera eravamo nella Stanza delle Necessità, la nostra ultima prima delle vacanze di Natale.
Avevo imparato un sacco di cose nuove, che in sette anni di scuola non ero mai riuscita a fare, ad esempio avevo schiantato Roger * alla perfezione.
Non seppi mai se quello Schiantesimo mi riuscì bene perché mi ci ero allenata tanto o perché era una specie di vendetta personale, però andava più che bene, tanto non si era fatto male – purtroppo – c’erano i cuscini che mettevamo per terra ogni volta.
La situazione ad Hogwarts era drasticamente peggiorata, con la Umbridge che si era inventata quella cosa dell’ Inquisizione, faceva tanto Medioevo, quando i Babbani si erano messi in testa di bruciare le streghe.
Streghe, comuni mortali che facevano finta di essere streghe, i veri maghi non erano così stupidi da farsi prendere dai Babbani.
La signora dei merletti – nuovo soprannome coniato da me per la Umbridge – aveva espulso Harry, George e Fred dalla squadra di Quiddich, alla fine Fred non aveva fatto niente, certo avrebbe ridoto quel furetto di Malfoy in una materia non classificabile se Katie, Angelina e Alicia non l’avessero fermato, ma in teoria era innocente.
Mancava davvero poco alle vacanze di Natale, e anche se questo voleva dire vedere Anne e Roger per ben due settimane ogni giorno, avrei fatto di tutto pur di scappare da quella scuola, strano, perché a me Hogwarts piaceva.
Tornando a noi, era l’ultima lezione, perciò Harry decise di farci ripassare tutto, non sapendo cosa intendesse per tutto, dato che avevamo fatto davvero tantissime cose, mi misi in coppia con Fred, ci toccarono gli Schiantesimi.
«Non posso schiantare il mio ragazzo!» Esclamai divertita, forse un po’ troppo a voce alta, perché non pochi sguardi si riversarono su di me.
Mi voltai verso George per cercare un appiglio ma lui sghignazzava sotto i baffi e proprio mentre era distratto Lee lo colpì scoppiando a ridere, non potevo contare sul loro aiuto.
Posai gli occhi su Angelina che si sentiva parecchio fortunata a non essere capitata con George anche perché loro attiravano molte meno attenzioni di noi, infondo stavano insieme da poco tempo ed erano davvero molto discreti, mi domandavo come facessero.
Feci esattamente quello che non dovevo fare, guardai Roger; credevo che quel ragazzo mi odiasse, infondo gliene avevo fatte passare davvero tante, e forse ero stata anche un po’ cattiva con lui, ma era evidente che alla fine dell’estate macchinava qualcosa per far sì che io e Fred ci lasciassimo, patetico.
Allora lasciai stare, constatando che ormai era troppo tardi per giustificarsi, così io e Fred cominciammo ad allenarci.
Si sa, la galanteria non fa per Fred, ancora non mi spiego bene dove abbia trovato tutta quella dolcezza settimane prima ad Hogsmeade, comunque, non feci in tempo nemmeno a formulare l’idea di difendermi dallo Schiantesimo che mi ritrovai già a mezz’aria pronta a cadere a terra tra i cuscini.
Semplice ma efficace.
Mi rialzai a fatica perché mi girava la testa, Fred fu preso da un irrefrenabile moto di apprensione, non lo sopportavo quando faceva così.
«Scusami, tutto bene?» Mi chiese inginocchiandosi al suolo per far si che i nostri visi fossero alla stessa altezza.
«Sì, sto bene» Dissi cercando di alzarmi barcollando un po’, lui fece qualche passo indietro, mettendo qualche metro di distanza tra di noi.
Feci un respiro profondo e puntai la bacchetta su di lui «Stupeficium!»
Non fu niente di che, Fred cadde all’indietro e scoppiò a ridere, davvero facevo tanta pena? E dire che lo Schiantesimo su Roger mi era riuscito alla perfezione.
Cambierà da persona a persona.
Sì come no, era tutta colpa dell’espressione di Fred, che aveva uno stupido sorrisino preoccupato sul viso, mi deconcentrava.
Un po’ perché era davvero troppo carino e tenero, un po’ perché mi faceva venir voglia di baciarlo e schiantarlo non era esattamente un’azione suscitata da un sentimento simile.
Mi buttai affranta sui cuscini e osservai un po’ la situazione.
George e Lee si scagliavano Schiantesimi di continuo, senza mai fermarsi, Harry controllava tutti – fui felice del fatto che non si accorse di me – Hermione aveva appena schiantato Ron se senza alcuna pietà e Roger stava parlando con Cho Chang.
Perché stavano parlando? Lei sorrise e mimò un “mi dispiace” strinse la bacchetta in pugno e ritornò dalla sua amica per continuare ad esercitarsi.
Ah bene, un attimo prima è perdutamente innamorato di me e un attimo dopo ci prova con Cho Chang, che ragazza di fratellastro mi ritrovavo? Era logico che non stesse bene con la testa, inoltre, da quello che avevo capito in Sala Comune – voci giunte da persone non del tutto affidabili, comunque – Harry nutriva un debole per Cho, non avrei permesso a Roger di cercare di rovinare un’altra vita sentimentale.
Okay, la loro non era ancora iniziata e forse non lo avrebbe mai fatto, ma non glielo avrei permesso comunque.
Inoltre ciò dimostrava che quel ragazzo oltre ad essere un dongiovanni non aveva un briciolo di buon senso e se è per questo nemmeno un cuore.
Solo un anno prima, Cedric Diggory – per cui io avevo un cotte enorme quando avevo quattordici anni – era stato brutalmente ucciso da Voldemort, la sua prima vittima, non riesco nemmeno ad immaginare come deve essersi sentita Cho, povera ragazza, doveva essere distrutta; solo pensare a cosa potrei passare se solo Fred…no, non dovevo pensarci.
Mi rialzai, notando che gli occhi di Fred e George erano puntati su di me e le loro voci confabulavano di qualcosa che la mia mente non riusciva a captare.
«Sei sicuro che non ha mangiato per sbaglio uno dei nostri prototipi?» Chiese George.
«Sicurissimo» Rispose meccanicamente Fred.
«Pasticcino, stai bene?» Chiesero all’unisono, allora sbattei qualche volta la palpebre e annuii poco convinta, infatti i gemelli continuavano a guardarmi perplessi.
«Sì, io pensavo a cose stupide, torniamo ad esercitarci» Farfugliai, loro capirono bene di non fare altre domande e facendo spallucce ci sparpagliammo per la Stanza delle Necessità.
Il grande orologio diceva che si stava facendo tardi e a piccoli gruppi tornammo nelle nostre Sale Comuni, io e Fred procedevamo con Lee mentre a quanto capii George era con Angelina, speravo solo che quei due non perdessero il loro spirito combattivo.
Sinceramente, George e Angelina non ce li vedevo come due rammolliti, mi era bastava vedere la reazione di lei alla notizia che Harry e i gemelli erano stati espulsi dalla squadra di Quiddich, peggio di un’isterica banshee, non era stata una bella cosa trovarsi in dormitorio con le quella sera.
Tornati in Sala Comune ero così stanca e così sovrappensiero che salutai Fred dicendo solo “Buonanotte” seguito da un sonoro sbadiglio per poi avviarmi nei dormitori.
Non sapevo che quella notte sarebbe successo di tutto e di più.
Infatti mentre io dormivo beatamente – nemmeno così tanto, Katie si svegliò tre volte nel cuore della notte col fiatone dicendo che non sarebbero riuscite a portare avanti la squadra – tutti i Weasley si alzarono e ancora con le loro vestaglie si diressero nell’ufficio del preside, lo sapevo dato che dopo uno degli attacchi di panico di Katie avevo visto Ginny alzarsi dal letto e uscire dal dormitorio.
In pratica, mi fu detto da Alicia che Calì le aveva detto che Lavanda le aveva detto che Seamus gli aveva detto che Harry si era svegliato nel cuore della notte in preda ad un incubo di cui però Alicia non seppe dirmi di cosa si trattasse.
La mattina dopo, non c’era più traccia di Harry, Ron, Fred, George e Ginny, spariti.
In Sala Grande però non ero l’unica ad essersene accorta, infatti tutti ci vociferavano un po’ sopra, e quando hai per amiche il trio di Angelina sei più che sicura che verrai a sapere tutto di tutti in più in fretta possibile.
Questa volta però, non furono loro ad avvertirmi, bensì una lettera di mio padre, non ricevevo posta in genere, ma quella lettera sembrava importante, il gufo sembrava avere una fretta pazzesca, e il tutto successo dopo la notte in cui tutti erano spariti.
L’aprii e la lessi velocemente.
 
Cara Ally,
Stanotte Arthur è stato aggredito, ora è al San Mungo, i tuoi amici sono al sicuro, lì dove hai passato l’ultima settimana di vacanze, volevo dirti che passeremo le festività Natalizie con i Weasley, spero capirai.
 

Papà

 
Una lettera breve ma concisa, non poteva certo dire che si trovavano tutti a Grimmauld Place, quartier generale dell’Ordine dove viveva anche Sirius, troppe informazioni che tanti avrebbero voluto sapere.
L’importante era che stessero tutti bene, beh, quasi tutti.
Il fatto che il signor Weasley fosse stato aggredito mi spaventava parecchio, erano questi, dunque, i rischi del far parte dell’Ordine.
Non che io e gli altri avessimo capito molto della situazione, ma Voldemort era tornato, e sarebbe ricominciata la guerra, una guerra brutale che non avrebbe risparmiato nessuno.
Cedric era stato il primo a morire per mano del nuovo Voldemort, la prova che tutto quello che diceva Harry era la verità, verità che persone come la Umbridge volevano soffocare per mantenere la calma nel mondo magico.
Non ci sarebbero riusciti a lungo, comunque, Voldemort sarebbe diventato più potente, più potente dell’ultima volta e alla fine il Ministero avrebbe dovuto ricredersi e chiedere scusa per tutte le idiozie che aveva fatto fino a quel momento.
Avevo solo diciassette anni, ma lì fuori c’era qualcosa di pericoloso, pronto ad attaccare le vite di tutti noi da un momento all’altro.
Io dovevo proteggere me stessa, ma soprattutto le persone che amavo.
Persone come Fred, come mio padre, forse anche persone come Roger, mi sentivo in dovere di aiutare almeno tutti quelli che avevano toccato la mia vita, in un modo o nell’altro.
Nell’ultimo anno era cambiato tutto, così tanto, così in fretta.
Io e Fred non eravamo altro che fratelli, non sapevo che mio padre fosse innocente ed estraneo a tutto quello capitato quando ero ancora bambina, Roger era solo un ragazzo di Corvonero che mi passava i temi di Erbologia e che conoscevo a malapena.
Lì fuori era pericoloso, Harry ci insegnava a difenderci, e io lo avrei fatto.
Avrei combattuto, e avrei resistito per tutti quelli che avevano un ruolo, non importa se grande o piccolo, nella mia vita.
Ero pronta a vendicare la morte di mia madre, ero pronta a proteggere tutti quelli a cui volevo bene.
Eccome, se ero pronta.





Spazio Autrice:
NON MANGIATEMI VIVA, È CANNIBALISMO.
Bene, dopo aver detto ciò,  so che ultimamente sto aggiornando schifosamente in ritardo, ma dato che quando mi vengono le idee geniali in mente (tipo quella di cercare di mandare avanti tre storie contemporaneamente) io non mi tiro mai indietro...
Comunque, so che questo capitolo è corto, ma è il più serio che scrivo da qualche settimana a questa parte, cioè che poi di serio c'è solo l'ultimo pezzo.
*Poi, so perfettamente che Roger sono-un-cavolfiore-rovina-fidanzati Davies  non fa parte dell'ES, ma io ce l'ho voluto mettere perchè si ritrova con un patrigno che fa parte dell'Ordine della Fenice e poi, è pur sempre la mia fic :')
Volevo poi annunciare che ho in mente tutto il filo della storia fino alla fine e non ce la finirò mai a terminarla in 4 capitoli, perciò forse arriverò fino ai 30 çwç non ne ho idea.
Comunque, nel prossimo capitolo siamo a Natale *-* si accettano scommesse su ciò che accadrà :3
Bene, adesso sparisco, per chi seguisse l'altra mia storia, la Lily/Scorpius, conto di aggiornare per martedì o mercoledì, almeno ci provo.
Okay, ho davvero finito, alla prossima :3
-Marianne

 
 
   
 
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