Fumetti/Cartoni europei > Monster Allergy
Segui la storia  |       
Autore: My_Lord    24/03/2013    4 recensioni
E se Zick e Elena si fossero dovuti separare subito dopo aver sconfitto Magnacat ? Perchè non riescono a riconoscersi dopo alcuni anni passati lontani ? Cosa gli sarà successo e cosa gli succederebbe se si incontrassero di nuovo al liceo ormai 17enni ? L'amore riuscirà a superare gli ostacoli della memoria e l'incontro con un nuovi pretendenti ?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Elena Patata, Un po' tutti, Zick Barrymore
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il suono metallico di una voce femminile che cantava ‘where have you been ‘ mi fece aprire gli occhi e mi ritrovai in una stanza buia , ma terribilmente familiare . La sveglia rettangolare sul comodino segnava le 8.00 di sera.
Confusa e disorientata mi alzai dal letto e cercai l’interruttore della luce tastando la parete . Quando lo trovai e lo spinsi, la luce pervase la stanza rivelandomi quanto fosse piccola e spoglia. Non era camera mia, più che altro sembrava quella di un ragazzo. Alcuni pantaloni erano stati piegati e posti sulla scrivania vicino ad un computer grigio. Cercai qualche indizio, uno qualsiasi che potesse rivelarmi la mia posizione e una volta scostate le tende della finestra ,vidi casa mia dall’altra parte del muretto.
Perfetto, sono nella casa dei vicini , ma come ci sono arrivata ?
Mi sedetti sul letto per cercare di ricordare il pomeriggio appena passato ,ma il freddo e il mal di testa collaborarono per farmi rimanere nell’oscurità.
-Fanculo. Beh, sarà meglio che torni a casa e sarà meglio anche che io mi dimentichi di tutto questo.-
Mi alzai nuovamente ,infreddolita più che mai.
-Com’è possibile che sia così freddo ?-
Mi strinsi nelle braccia e quando le mani toccarono le spalle le sentii nude , senza alcun indumento sopra per proteggerle.
Un nuovo e terribile pensiero sfiorò la mia mente e i ricordi cominciarono a fluire. Mi ricordai dei fantasmi e del mio soccorritore che era venuto a salvarmi . Purtroppo per me si trattava di quell’arrogante e presuntuoso Ezechiele e se lui se ne fosse approfittato mentre ero priva di sensi ? Chi mi ha spogliato ?
Ero disgustata, furibonda e terrorizzata ! Cacciai un urlo per cercare di esternare tutta la rabbia e immediatamente sentii dei passi veloci salire le scale.
La porta della camera si aprì e sulla soglia della stanza comparve il ragazzo che in quel momento avrei voluto ammazzare. I suoi capelli blu nascondevano leggermente lo sguardo preoccupato e nelle sue mani brillava una strana luce biancastra.
Mi avvicinai a lui , incazzata come non mai e lo avrei preso volentieri a pugni se non lo avessi visto arrossire e mi fossi ricordata di essere in mutande.
-Manico pervertito che non sei altro !! Mi fai schifo !-
Gli tirai addosso la prima cosa che mi capitò sotto mano e mi nascosi sotto le lenzuola! Lui rimase lì , con in mano il cuscino che gli avevo appena scagliato contro. Lo sentii chiudere la porta,ma quando mi girai per constatare che effettivamente se ne fosse andato, lo ritrovai vicino alla scrivania intento a cercare qualche cosa tra i vestiti.
-Ma te ne vai ?! Senti brutto schifoso maniaco , ti conviene andartene altrimenti..-
Non riuscii a finire la frase . Zick si stava togliendo la felpa nera, rivelando gli addominali un poco scolpiti e le braccia forti .
-Tieni.-
Detto questo mi lanciò la felpa addosso e se ne uscii dalla stanza prendendo con se una maglietta a maniche corte.
Rimasi impietrita per il suo gesto. Pensava davvero che mi sarei dovuta mettere la sua felpa ?
-Senti maniaco, non ho bisogno di questa orribile maglia ! –
Buttai la felpa per terra . Non l’avessi mai fatto.. una folata di vento mi colpì il petto in pieno e ripensai al gesto appena fatto considerandomi un’idiota. Indossai la felpa ,ma era troppo lunga per me . Mi arrivava quasi al ginocchio e le dovetti arrotolare le maniche per rivedere le mani.
-Ti sei vestita ?-
Sentii la sua voce fuori dalla porta ,ma preferii non rispondere.
-Comunque io sono in salotto se hai bisogno di me. I tuoi genitori sono stati avvertiti ,per cui non ti preoccupare.-
Aprii la porta furentemente e me lo ritrovai a qualche centimetro da me . Lo presi per il colletto della maglia e lo portai dentro la stanza .
-Senti tu , ora mi dici cosa hai fatto con me ?-
Lo guardai fisso negli occhi e mi accorsi solo dopo che i nostri visi distavano pochi millimetri. Cercai di spingerlo via ,ma il mio intento andò in fumo vendendolo arretrare solo di qualche passo. Lui di rimando mi squadrò dalla testa ai piedi ,cosa che mi fece incazzare ancora di più.
-Hai freddo ?-
-No,sto bene . DIMMI ORA COSA MI HAI FATTO MENTRE AVEVO PERSO CONOSCENZA !-
Zick fece roteare la sedia della scrivania e si sedette ,invitandomi di fare lo stesso. Ovviamente non lo feci e rimasi in piedi serrando i pugni. Una volta spiegata la situazione l’avrei preso a pugni .
-Ok , non ti vuoi sedere . Comunque dopo che sei stata attaccata dai fantasmi  ti ho portata in camera mia dove hai dormito fino ad ora.-
-E chi mi ha tolto i vestiti?-
- Non io. E’ stata mia madre a svestirti e ad asciugarti un po’ . Eri completamente fradicia .-
-E dov’è ora tua mamma ?-
-E’ andata in giro dopo aver messo ad asciugare i tuoi vestiti.-
-Sei un maledetto bugiardo !-
Lo volevo uccidere ! Secondo lui io avrei dovuto credere a tutte quelle cacchiate ? Sapevo che mi aveva fatto qualche cosa ! Mi avvicinai a lui con i pugni serrati che sarebbero scattati presto in direzione del suo viso ,ma qualche cosa mi si intromise tra le gambe. Per la seconda volta sentii scomparire il pavimento da sotto i piedi e per la seconda volta sentii le sue braccia afferrarmi al volo. Immersi il volto nelle pieghe della maglia rilassando i muscoli che fino ad’ ora erano rimasti tesi. Quell’abbraccio, quell’odore perché erano così maledettamente simili a qualche cosa ? Perché erano così familiari ?  Le sue braccia continuarono a stringermi e la nostalgia di qualche cosa di indefinito riempì il cuore .
-Geremy, stai più attento !-
Il gatto che Zick aveva appena sgridato se ne andò dalla stanza furibondo come ero io qualche minuto fa.
-Perdonalo Elena. E’ un gatto abbastanza geloso e autoritario-
Non afferrai bene quelle parole ,ma lasciai correre perdendomi ancora nel suono del suo cuore .
-Elena ?-
Mi scostò lentamente da lui per assicurarsi che tutto andasse bene e i suoi occhi nero pece esplorarono i miei .
Il telefono sopra la scrivania squillò e ci distaccammo imbarazzati.
-Pronto ? Ah ah ..sì..dove ? ok, a dopo!-
Lo guardai attonita mentre prendeva una giacca e l’ombrello. Stava pensando di lasciare tutto così ?
-Ezechiele Barrymore ,non pensare che sia tutto finito qui!-
-Senti, non ho tempo. Devo andare ! I tuoi panni sono sopra il divano in salotto. A domani Elena.-
Detto questo corse giù per le scale lasciandomi completamente sola.
-Porca bomba Zick TORNA QUI !-
Nessuno rispose più.
Lo odiavo. Odiavo quel suo essere bambinetto e quel suo modo di fare . Prima sembra un playboy pronto a baciare qualunque ragazza e poi invece si trasforma in uno serio e protettivo. Non mi sono mai stati simpatici i domatori e lui non faceva eccezione !
Scesi le scale, ignorai lo sguardo severo del gatto e dei mostri curiosi e ritornai in camera per cambiarmi. Le scarpe purtroppo non le avevo trovate ,ma non mi misi a cercarle. Quella casa era troppo angusta e strana, anche se accogliente; l’unica cosa di cui mi stupii fu il fatto che conoscevo perfettamente ogni minima stanza,come se ci avessi vissuto per molto tempo.
Tornai a casa ,fortunatamente i miei non erano ancora tornati ,per cui avrei evitato polemiche e ramanzine fino alla sera. Non c’erano nemmeno i gemelli a casa, forse erano ancora dai loro amici.
Una volta entrata in camera  scaraventai lo zaino sul letto e presi il pigiama appena lavato dal cassetto.. una doccia era quello che ci voleva !
Aspettai che l’acqua diventasse calda e lasciai scorrere i pensieri assieme al getto che batteva gentile sul capo. Non volevo più pensare a quel pomeriggio e sicuramente non avrei mai più incontrato quel Zick ,nonostante fossimo vicini di casa. No , non lo avrei più incontrato.
Il rumore di un vaso rotto penetrò lo scrosciare della doccia .
Aspettai. Che fosse un ladro ? Impossibile ! Da dove sarebbe potuto entrare? La porta l’avevo chiusa !
Mi coprii con un telo ,ma aspettai che i rumori nella stanza accanto cessassero.  Quando tutto sembrò essersi placato girai lentamente la maniglia ,ma in camera non c’era più nessuno. In compenso i libri , vasi , sedie ,tende, tutto era stato buttato per terra ,come se un uragano fosse entrato dalla finestra .
Un rumore sordo e metallico,come di unghie che rigavano il vetro ,provenì proprio dalla finestra ,ma la luna sembrava essere scomparsa . Nemmeno i lampioni sembravano essersi accesi quella notte.
Un altro rumore ancora più forte ,come se un corpo fosse atterrato sul balconcino . Io rimasi immobile per la paura che il più piccolo movimento potesse aggravare la situazione già pericolosa.
-Non dovevi immischiarti ancora Elena-
Occhi rosso fuoco mi colpirono come la lama che sentii trapassare il fianco destro. Mani fredde mi cinsero le spalle sbattendomi con forza al muro e un sussurro di morte mi fece crollare al suolo.
Zick…aiutami.
Ecco il secondo capitolo. D’ora in poi la trama si farà un po’ più romantica e avventurosa e non si svolgerà a scuola . Spero di non aver deluso nessuno e se volete che chiuda questo racconto perché secondo voi non è abbastanza coinvolgente ,ma banale e noioso non c’è che da chiedere e verrà fatto :)  Grazie a tutti coloro che recensiranno e leggeranno la storia .Ciaoo
 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Monster Allergy / Vai alla pagina dell'autore: My_Lord