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Autore: game over_    24/03/2013    5 recensioni
"Io sono Zayn. Malik." aggiunse porgendole la mano, ancora sorridente. Elizabeth lo guardò per qualche secondo cercando di realizzare se fosse tutto vero o se in realtà tutto quello era uno dei suoi soliti sogni ad occhi aperti.
Zayn, dal canto suo, vedeva una ragazza intimorita, che guardava sopra di lei immobile, senza nemmeno accennare ad un'espressione facciale che possa far capire cosa stesse pensando.
"Elizabeth Jones." parlò poi, afferrando con timidezza la sua mano e stringendola di poco.
_____________
"Sei uno sporco, schifoso, pervertito!" Non bastò altro.
Harry l'attirò verso di se tenendola dai fianchi e incollò le sue labbra su quelle della bionda.
Mad cercò di svincolarsi dalla sua presa,sentendosi ancora più umiliata,più sporca. Usata.
Non appena Harry si staccò da lei, guardandola con il suo solito sorriso malizioso Mad fece schioccare il palmo della mano sulla guancia del ragazzo che fu costretto a voltare la testa.
"Vaffanculo" sussurò addolorata,prima di sparire tra la folla.
_
Scene tratte dalla storia c: Se vi ho incuriosite,passate xx
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Please Be Mine. 
 
 


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Seven.
 
 
-E così abbiamo finito..- mormorò Liz, poggiandosi sconfitta sul davanzale.
Si tolse la divisa e sospirò.
Quello era stato un giorno parecchio pesante.
-Già.- 
Mad prese un lungo respiro,che rilasciò dal naso come un sospiro.
Liz la guardò. -Hey, ma non avevi l'appuntamento con il tipo,tu?- le domandò ingenuamente.
Mad trasalì.
-Cazzo è vero! Grazie!- le stampò un veloce bacio sulla guancia e scappò negli spogliatoi.
Aveva accuratamente posato una maglia ed un jeans su degli scatoloni che dovevano contenere del latte, sapendo che dopo si sarebbe dovuta cambiare.
Se n'era quasi scordata.
Fortunatamente Elizabeh glie lo aveva ricordato.
Si spogliò velocemente, indossando una maglia bianca alla schiena ricamata con temi floreali ed un jenas strappato sulle gambe.
Indossò gli sitivaletti neri e si ravvivò i capelli con quello specchietto che portava sempre con se.
Fece in tempo ad uscire che una chioma di capelli sbarazzini aveva fatto il suo ingresso.
Si fermò dietro un pilastro, per ascoltare la conversazione tra Liz ed Harry.
-Hem..- lui richiamò l'attenzione con un colpo di tosse e la mora si voltò velocemente verso di lui.
-Oh, ciao.- le sue guancie erano diventate rosse.
Mad sorrise. 
-Cercavo Mad.- le sorrise lui, incoraggiante.
Liz balbettò qualcosa, poi chiamò diverse volte il suo nome, ma Madison era più concentrata nel guardarlo che nel sentire le parole dell'amica.
Harry spostò lo sguardo, notando una ciocca di capelli biondi svolazzare dietro la colonna.
Si avvicinò sospettoso e Mad chiuse gli occhi, sperando di non essere vista.
Harry l'afferrò per i fianchi ed avvicinò i due corpi. 
-Andiamo,Mad?-
E Madison non potè che pensare al tono sensuale della sua voce e al suo alito fresco che la colpiva in faccia.
Sorrise e lo scostò con poca delicatezza dal suo corpo. -Andiamo.-
Afferrò la borsa da sotto al bancone esattamente nel momento in cui Liz stava varcando la soglia della panetteria. 
-Hey Liz!- 
Elizabeth si voltò, facendo svolazzare i capelli dietro le sue spalle.
-Ci vediamo domani?- 
Lei semplicemente annuì, alzò la mano per salutare e dopo aver sorriso andò via, dirigendosi verso casa.
Anche Harry e Mad uscirono, arrivando alla macchina di lui. 
Mad era sorpresa dalla sua grandezza. -Dove mi porti?- domandò sedendosi nel grande sedile.
Harry entrò dall'altro lato e mise in moto. Si allacciò la cintura e la guardò, sorridendo maliziosamente. 
-Da nessuna parte.-
Mad inarcò le sopracciglia ma prima che rtiuscisse a dire nulla, vide il corpo di Harry avvicinarsi pericolosamente a lei.
I suoi occhi verdi la guardavano profondamente, e sembrava che quasi ridessero.
Si sentì leggermente in imbarazzo, non appena la mano del ragazzo le sfiorò il fianco. 
Dopo una manciata di secondi con il fiato sospeso, Harry si allontanò da lei, rivelando di aver in mano la cintura e la infilò nella serratura, rimettendosi al posto guida.
Mad sospirò silenziosamente. 
-Ora possiamo andare.- e il motore dell'auto fece muovere l'autovettura, segnando l'accensione.
Dopo poco erano entrambi sulla strada per chissàdove.
Probabilmente Mad avrebbe come minimo dovuto chiedergli dove stavano andando, ma preferì stare zitta e guardarlo di sottecchi.
Si prese un po' di tempo per osservare il suo viso.
Gli occhi puntati sulla strada, il naso perfettamente proporzionato con il resto e le labbra rosse che man mano si curvavano in un sorriso soddisfatto.
Harry mosse la lingua sulle sue labbra,bagnandole prima di parlare. -Così rischi di consumarmi.-
Mad non si scompose. 
-Guardavo le tue labbra rosse. Quale rossetto usi? Ne cerco uno così volumizzante da anni.- lo prese in giro lei, parando perfettamente il colpo.
Harry annuì sorridendo, svoltando per una strada. 
-Non c'è bisogno di colorare le tue labbra. Sono perfette anche così, ma se proprio vuoi..- fermò la macchina in un parcheggio al chiuso, sembrava il parcheggio di un supermercato.
-..posso vedere di mischiare il mio colore con il tuo.- ed avvicinandosi alle sue labbra,sorrise.
Mad era ferma, lo sguardo scettico e le braccia incrociate al petto. 
-Ti castro se ci provi.- lo avvertì subito, e con una mossa veloce uscì dala macchina.
Harry si morse il labbro e la imitò.
Si assicurò di aver chiuso la macchina e l'affiancò. 
-Mi dici dove siamo?- domandò ancora lei, sperando di avere una risposta concreta.
Harry rise leggermente. -Hai paura per caso?- chiese divertito.
-No,mi affido sempre così a quelli che mi chiedono di uscire.- lo guardò dal basso e lo vide annuire fintamente concentrato.
-Bene.-
Mad sbuffò.
Uscirono dal parcheggio auto e si trovarono in una delle numerose vie di Bradford. 
Attraversarono un marciapiede colmo di lucine e decorazioni natalizie. Mad odiava quel periodo dell'anno.
Le ricordava tanto la famiglia che lei non aveva.
-Vieni.- Harry la richiamò, ma lei non sembrava ascoltarlo, troppo presa da una vetrina di un negozio per bambini.
Harry le toccò il braccio, vedendola trasalire. Lei puntò i suoi occhi blu in quelli di Harry, luminosi e curiosi. 
-Andiamo.- senza troppe pretese lei lo seguì.
Si trovarono davanti ad un palazzo altissimo. Poteva avere almeno 25 piani.
Il dito di Happy premette su uno dei pulsanti:'Dikenson.'
-Chi è?- domandò una voce. Si sentiva in sottofondo solo il rumore di una televisione accesa.
Mad , avendo capito di non poter avere informazioni dal riccio, si limitò ad ascoltare.
-Sono Harry.- Mad lo osservò parlare.
Le sue labbra si scontravano e la voce roca produceva un suono musicale.
Madison ne era estasiata. 
Uno scatto al portone la fece riprendere e senza nemmeno il permesso di nessuno vi entrò, non aspettando nemmeno che Harry fosse entrato e si avvicinò ad uno degli ascensori,schiacciò il pulsante e attese.
Harry si massaggiava intanto il naso, colpito bruscamente dalla porta di vetro, poi le si avvicinò.
Lui la guardò sospirando dal naso. -Mi hai fatto sbattere, adesso voglio un bacino.- e indicò il naso.
Si sporse leggermente verso di lei, chiudendo gli occhi e aspettando il suo bacio, che non arrivò.
Mad rise ed Harry riaprì gli occhi. 
-Con calma,Harry. Prima mi dici dove mi stai portando,poi,se te lo meriterai,ti concederò un bacio sulla guancia.- rispose altezzosa, facendo spallucce ed infilando le mani nelle tasche del giubbotto.
Harry sorrise sornione. -Andiamo a casa di Steve.-
-Chi è Steve?-
-Un mio amico.-
-Maddai? E perchè stiamo andando a casa sua?-
Harry sbuffò. Era curiosa la ragazza. -C'è una festa al piano di sopra.- 
Le porte dell'ascensore si aprirono e i due vi antrarono. Poi Harry schiaciò il pulsante numero 20 e l'ascensore si mosse sotto i loro piedi.
Mad era spaesata. -Una festa?Ma sei serio? Al citofono si sarebbe sentita la musica..- constatò acida.
Questo fatto del mistero da una parte le piaceva, dall'altra la irritava terribilmente.
Infondo, chi diceva che poteva fidarsi?
Harry sorrise, accarezzandole i capelli come se fosse ritardata.
Ptf.
-I suoi genitori sono a Nashville per una settimana, e lui ha casa libera.- Mad lo ascoltava attentamente. -Però, quegli stronzi dei genitori non si fidano, e quindi hanno detto ad un'amica che vive al palazzo difronte di venire a controllarlo.-
Mad rise. 
-E quanti anni ha? Cinque?- rise ancora.
-Lo so, è impensabile. Qiundi, ogni volta che suonano al citofono, lui risponde da una stanza al piano di sopra, fingendo che sia tutto in ordine.- fece spallucce.
Madison stava provando parecchia stima per questo ragazzo,si sarebbe congratulata,forse.
Le porte dell'ascensore si aprirono, dando su un pianerottolo lungo. Vagò con lo sguardo per un po' fino a vedere una porta in legno con un palloncino blu appeso con scritto:'E' qui la festa!' 
Si avvicinarono alla casa, nemmeno il tempo di bussare che la porta fu aperta e una ragazza con un vestito stropicciato e i capelli scompigliati stava uscendo con un ragazzao appiccicato a lei che la baciava passionalmente.
Mad fece una smorfia,Harry rise.
Entrarono nella casa.
Dire che era grande era un eufemismo.
-Però.- si fece scappare Mad, osservando l'enorme tv da quarantadue pollici dove un gruppo di ragazzi guardava una partita di Rugby.
Harry la guardava dall'alto. I capelli biondi le sfioravano le spalle, gli occhi azzurri giravano per la casa curiosi e le labbra erano leggermente aperte.
Le si avvicinò, aiutandola a sfilare la giacca, fece lo stesso con la sua e si avvicinarono alla cucina, sperando di trovare il proprietario della casa.
Un gruppo di ragazzi pieni di schiuma gli passarono davanti ridendo e scherzando. Madison si avvicinò impercettibilmente ad Harry, quasi finendogli adosso. E a lui questo non potè che piacere.
Sorrise accarezzandole un braccio. -Tutto bene,lingua lunga?- domandò ghignando divertito.
Mad si voltò facendo svolazzare i capelli e rivolgendogli un'occhiata truce si allontanò spazzolandosi il braccio accarezzato, come se Harry fosse portatore di germi.
-Hey,Haz!- 
Si voltarono entrambi ed un ragazzo dai capelli cortissimi e biondissimi gli rivolgeva un sorriso.
'Haz?- pensò Mad. -Che razza di nomignolo è?'
Harry e il ragazzo si scambiarono una stretta di mano indecifrabile, parlarono e solo quando Mad stava per girare i tacchi e cercare qualche alcolico, lui si accorse di lei.
-E questa bella farfalla?- ammiccò il ragazzo, avvicinandosi a lei.
Mad lo guardò scioccata. 
Farfalla?
-Lei è con me, Steve.- disse Harry con una punta di acidità nella voce.
Steve, quindi il proprietario della casa, si allontanò e si scusò con Harry, per poi liquidarli con un:'Devo vedere come procede la partita.' e lasciandoli soli.
Mad voleva congratularsi?
No, aveva decisamente cambiato idea.
Nemmeno il tempo di pensare a cosa fare che la mano di Harry aveva preso la sua e la stava trascinando da qualche parte.
Mad si lasciò trascinare da quel ragazzo, fino a trovarsi in un enorme..non sapeva esattamente quale stanza della casa fosse, ma era grande con una grande console infondo alla stanza e una palla da discoteca al soffitto.
Le luci si alternavano di tutti i colori e lei non potè che sorridere sotto le note di 'Starships' di Nicky Minaj.
Benchè quella ragazza fosse un po' troppo appariscente, Mad adorava le sue canzoni.
Harry si voltò verso di lei, prendendola da entrambe le mani e conducendola verso la pista da ballo.
Ballarono tutta la sera, alternando gli alcolici e le chiacchierate con gli amici.
Fortunatamente entrambi riuscivano a reggere l'alchool.
Tutta la sera Mad non aveva fatto altro che guardarlo in tutta la sua bellezza. Quel sorriso mozzafiato si abbinava perfettamente a tutto il resto del corpo.
Lo stesso per Harry, il quale non si decideva a staccare gli occhi da Madison.
Accortosi che la serata stava procedendo senza fine, e che si era fatto tardi, Harry salutò tutti prendendo di peso Mad che non voleva andare via e se ne andò.
Nel tragittò macchina-casa,Mad si era appisolata sul sedile dell'auto di Harry. 
Scese dall'auto e raggiunse il posto del passeggero.
-Mad..- la chiamò dolcemente Harry, scuotendola leggermente per le spalle.
I capelli biondi le cadevano sul viso, coprendole il dolce nasino e le labbra.
-Mad,siamo arrivati a casa.- riprovò scuotendola con un po' più di forza.
Mad aprì di scatto gli occhi, accortasi di stare per cadere dall'auto e si rimise seduta composta, trovandosi a due centimetri dal viso di Harry.
Si guardarono per un lasso di tempo che non superò i cinque secondi, prima che l'imbarazzo invadesse entrambi.
-Hem..- la mora tossì animamente, facendo capire ad Harry che sarebbe riuscita a scendere dall'auto solo se lui si fosse spostato.
Fortunatamente non ci furono bisogno di parole, poichè Harry si scansò facendola scendere e una volta chiusa la portella dell'auto l'accompagnò fino alla porta.
-La prossima volta andiamo in un posto più tranquillo, ok?- disse lui, sorridendole.
Mad inarcò le sopracciglia. -E chi ti assicura che ci sarà una prossima volta?-
Harry sorrise sornione, prima di afferarla per un fianco e avvicinare i due corpi. -I tuoi occhi.-
-Sono ubriaca.-
-Ma gli occhi non mentono mai.-
-Beh,i miei sono sporchi bugiardi.-
-Baciami.- 
Mad rimase senza parole per qualche secondo. -Assulutamente no.-
-Perchè?-
-Te ne andrai.-
-Chi te lo dice?-
-I tuoi occhi.-
Harry rizzò le orecchie, sentendo la sua voce affleviolirsi sempre di più. -Se vuoi che io resti,baciami.-
Madison sorrise, mostrando una fila di denti bianchi. -Ancora? No.-
-Allora vado via.-
Harry allentò la presa sul suo fianco, lasciandola andare e si staccò da lei, intendo ad andare via con la sua auto.
Mad non se l'aspettava. Ma quando realizzò che in effetti Harry stava attraversando il suo giardino si risvegliò.
Lo afferrò dal collo della giacca, facendolo indietreggiare. Erano petto contro schiena. 
-Questo è uno sporco ricatto,Harry.- gli sussurrò nell'orecchio, scostando i capelli con le dita.
-Mi piace come dici il mio nome.- voltò la testa verso di lei, vedendola sorridere.
-Dillo ancora.- sembrava una preghiera,una supplica.
Mad lo fece girare completamente. Lo afferrò per la maglietta lasciata scoperta dalla giacca e lo tirò a se. I loro nasi si sfioravano.
-Harry.- disse sensualmente Madison, chiudendo gli occhi.
-Harry.- ripetè, avvolgendogli il collo con le braccia.
Harry posizionò le mani sui suoi fianchi, beandosi di quel suono dolce e tremendamente eccitante.
-Harry.- 
Mad dischiuse le labbra su quelle di lui, dando vita ad un bacio direttamente passionale e affamato.
Le loro lingue si scontravano, poi si perdevano e si rincontravano di nuovo, dando vita a mille brividi lungo tutto il corpo.
I respiri uscivano in piccoli sbuffi dal naso.
Petto contro petto.
Harry fece scivolare le mani sul suo sedere, stringendolo convulsamente.
Mad gemette sulle sue labbra.
D'un tratto la porta si spalancò dietro le spalle di Madison, facendola staccare dalle labbra di Harry e indietreggiare. 
Tom, con un pigiama di lana del Manchester, la sua squadra di calcio preferita, aveva appena aperto la porta assonnato e frastornato.
-Mad..- mormorò strofinandosi gli occhi con il dorso delle mani.
Lei guardò Harry, il quale si era allontanato, pronto a scappare verso l'auto. 
-Ci vediamo.- bisbigliò Mad, cominciando a spingere il cugino dentro casa. Rise.
Harry le rivolse un sorriso divertito. -Ciao bellissima.-
E sparì dietro l'angolo, lasciando una Madison in piena crisi sentimentale ad affrontare la furia del cugino alle tre e mezza di notte.
 
 
 
 
Liz prese la rincorsa e senza travolgere nessuno si andò a gettare direttamente addossò alla sua amica, intenta a sbuffare in faccia a suo cugino, all'apparenza molto irritato.
-Dai raccontami!- esultò Liz, aggiustandosi la borsa sulle spalle e guardando insistentemente Mad. 
Lei sorrise. -Si un'impicciona.-
-Hey!- protestò Liz, mettendo il broncio. -Io devo sapere. Io..io..dai,raccontami tutto!-
Mad rise divertita dall'espressione affamata di gossip di Liz.
-Ti dico solo quattro parole: ha delle labbra morbidissime.- mormrò Mad, ricordando il sapore e la consistenza delle labbra del riccio.
Tom sbuffò sonoramente. -Io non ti ho sentito chiedermi il permesso.- borbottò incrociando le braccia al petto.
Liz lo guardò, era visibilmente irritato e..offeso? 
-Ma che ha?- chiese poco dopo, indicandolo con un dito.
Mad alzò le spalle. 
Proprio in quel momento, Zayn si mise al fianco di Tom e gli diede una pacca sulla spalla. -Hey..- mormrò privo di vitalità.
Sembrava che avesse passato tutta la notte sotto un ponte.
Elizabeth si trovò a scrutarlo più del dovuto: un paio di nike nere e rosse, un pantalone beije a bassa vita e una maglia bianca a fasciargli il petto. 
Mad si precipitò ad abbracciarlo.
Zayn sembrò riprendersi non appena si accorse di stare per cadere, così ricambiò l'abbraccio di Mad e indietreggiò di qualche passo per non cadere.
-Mi sei mancato.-  mormorò chiudendo gli occhi, ed inspirando il suo profumo.
Zayn sorrise flebilmente, puntando lo sguardo su un paio di converse rosse, accanto a Tom.
-E' passato solo un giorno,Mad.- le ricordò, accarezzandole la schiena.
-Lo so, e mi sei mancato,Jawy.-
Zayn sbuffò non riuscendo però a trattenere un sorriso.
Se solo sua madre fosse stata zitta, quel giorno, adesso nè Mad, nè Tom sarebbero stati a conoscenza del suo imbarazzante secondo nome.
Liz guardava la scena, desiderando avere un amico così anche lei.
Ma forse se l'era cercata.
Se non avesse respinto Zayn in quel modo forse lui l'avrebbe salutata con lo steso affettuoso abbraccio nel quale stringeva Mad.
Sussultò quando quegli occhioni scuri si posarono nei suoi. 
Era certa che Zayn fosse arrabbiato con lei, ma quegli occhi dicevano tutto il contrario.
Era persa in quelle die iridi, non accorgendosi che la campanella aveva suonato e che Tom era già andato via.
-Allora ci vediamo!- Mad guardò prima Zayn, poi Liz. 
Entrammi distolsero lo sguardo, puntandolo altrove. Liz annuì. 
La bionda si allontanò, e prima che potesse aprore bocca per dire qualcosa, Zayn era già fuggito via.
Liz si trovò a seguirlo, non intenzionalmente ovviamente. Bensì avevano entrambi Chimica quel giorno e questo voleva dire solo una cosa: sopportare tutta l'ora il suo sguardo fisso su di lei.
Entrò in classe cercando un posto libero che fosse il più lontano possibile da Zayn.
Ma l'unico, era esattamente accanto a lui.
Si avviucinò mordendosi l'interno della guancia. -Posso sedermi?- domandò indicando la sedia.
Zayn annuì. La testa china sul quaderno.
Si sedette non appena il professore fece il suo ingresso in aula. -Buongiorno ragazzi.-
-Giorno-. rispose la classe.
Il paffutello prof si sedette sulla sedia e cominciò a sfogliare il registro. Segnò qualcosa su di esso per poi assegnare una pagina dal libro sulla quale avrebbero dovuto studiare.
Zayn in quel momento si accorse di aver lasciato il libro a casa. Si maledisse.
-Professore...-
-Che c'è, Malik?- rispose scocciato.
Zayn si passò una mano nei capelli. -Ho scordato il libro.-
Il professore guardò Liz, serduta al suo fianco che guardava la scena. -Avanti signorina Jones, offra il suo libro!- ordinò spazientito.
La mora guardò Zayn e mise il libro al centro, cominciando a leggere il paragrafo.
Tutto il resto dell'ora lo passarono a leggere quelle fottutissime parole senza senso.
Non le importava niente di quello che c'era scritto, adesso l'unica cosa che sentiva era il respiro regolare di Zayn e il suo profumo.
Ogni tanto il ciuffo le cadeva sull'occhio e per spostarlo via, si trovava a sfiorare la sua spalla.
Zayn avrebbe tanto voluto parlarle. Dirle che non c'era niente di male ad essere amici. 
Dirle che voleva che lei avesse lo stesso rapporto che aveva con Tom e Mad.
Dirle tutto e niente. Eppure, le parole gli morivano sulle labbra non appena cercava di parlare e lei faceva qualche mossa.
Era assurda quella situazione. 
Infantile e Insensata.
La campanella trillò nell'aula, e prima che Zayn potesse fare un pensiero, Liz era già schizzata via dalla classe con la sua cartella, lasciandolo seduto sulla sedia come un salame.
Guardò il banco.
Il libro.
Era ancorà lì.
Una scusa per farle visita, per parlarci, per rivedere quegli occhi scuri che tanto gli piacevano.





zayns corner.

Hey, lettrici :)
Vi dirò..amo particolarmente questo capitolo. jhgjd
E' bellissimo, anche se non sono convinta su alcune cose, mi piace.
:)
Spero sia piaciuto anche a voi e spero che mi facciate sapere cosa ne pensate in una bella recensione.
Che ne dite?
Io scrivo questa storia per voi.
E se mi trovo solo una recensione, come nello scorso capitolo(e ringrazio la bellissima bimba che ha recensito. djhgdj c:), sono costretta a cancellare la storia!
Vi prego, non fatemela cancellare.
Se siete arrivate a leggere fin qui è perchè vi piace, no?
Quindi, che ne dite di lasciare una recensione? :)

Un bacione a tutte, e grazie
#G



Twitter: @bravelyhurt
Ask: Non ho ask. ptf.




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Grazie peipii c; 
Love Ya!

   
 
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