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Autore: Pink_Panther    24/03/2013    5 recensioni
German decide di portare Violetta,Leon,Thomas e Emiliè in vacanza alle Hawaii. Ma nessuno sa,che questa vacanza è in realtà un pretesto per fare colpo sullo bella Angie. Cosa succederà in quella vacanza? E cosa dovrebbe succedere se una prenotazione dell'albergo andasse misteriosamente perduta e Angie e German si ritrovassero a dormire nella stessa stanza? Ma non è finita qui ... durante la gita al lago,i ragazzi "pescano" Tamara una ragazza ... o meglio,una sirena, che vuole dimenticare il suo passato da sirena e avere una nuova vita sulla terra,col nome di Serena.
Coppie:Leonetta,Germangie,Thomilie
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Angie, German, Leon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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P. O. V. GERMAN
Appena arrivammo alla casetta sul lago di Leon,mi accorsi subito di un piccolo particolare a cui non avevano accennato … la casa non era al lago,era proprio sul lago. Si trattava di una piccola casettina di legno,costruita su delle palafitte. C’era una piccola barchetta di legno accanto alla casa,che le dava un aria da “casa di pescatori”. Parcheggiammo le bici accanto alla casetta e salimmo tutti sull’instabile ponticello di legno. Barcollavamo tutti instabili su quel ponticello e io non riuscivo a distogliere lo sguardo dal sedere di Angie,che stava a pochi passi da me. Aveva un fondoschiena così grazioso … altro che quello di quella rifatta di Jade! Anche le sue gambe erano davvero belle,così toniche e scattanti e sempre pronte a muoversi. << Potete mettere le borse qui. I lettini sono più avanti,sul ponticello! >> disse Leon indicandoci una cassetta di legno dove mettere le borse. Facemmo quello che ci disse e andammo verso i lettini,che stavano sul pontile e che davano una splendida vista sul lago.
Violetta e Emiliè si tolsero subito i vestiti e si buttarono nel lago,insieme ai ragazzi,iniziando a nuotare. Io invece mi sedetti su un lettino,prendendo un giornale di borsa,per controllare le mie azioni. Roberto diceva sempre che lavoravo troppo,ma io non gli davo mai ascolto,tanto … . Poco dopo,Angie mi sorrise e si sistemò  sul lettino accanto al mio,sdraiandosi di schiena. I miei occhi guizzarono letteralmente fuori dalle orbite quando si slacciò i ferretti del pezzo sopra,per non avere la striscia sulla schiena. Indossò i RayBan e prese un rivista di gossip dalla borsa,iniziando a sfogliarla. Che bella che era … era una donna tremendamente sexy,specialmente quel suo visetto da angelo. << German,la pianti per favore di fissarmi il la schiena? >> mi chiese lei retorica guardandomi da sopra gli occhiali,facendomi intuire di essere stato beccato …

Così imparti German! Queste sono cose che non si fanno!!

Emh … tu chi sei?                                                                                          

Che domande,sono te.

Me?

Si te. Come la mia amica Angie lo è di beh … Angie

A,e c’è l’hanno tutti una vocina nella testa o a furia di fissare Angie sono diventato matto?

No,c’è l’hanno tutti la vocina nella testa.

Anche Vilu?

Si. Anche se i suoi pensieri sono molto più perversi dei tuoi …

Ok … CHE COSA?!

Non ti scaldare!! Comunque dovrai deciderti prima o poi a dichiararti ad Angie. Qui oramai siamo stufi di aspettare!

Scusa,quante vocine ci sono nella mia testa?

Siamo in molti: c’è German innamorato,che qui non c’è mai perché è sempre li con te,a fissare il sedere di Angie,German felice,German retrogrado (anche lui non c’è mai,è sempre con te a fare la ramanzina a Mrs. Perversia) e io,German il figo. Chiamami Capitan German

Bello. Senti,io devo tentare di abbordare Angie,quindi,vai a fare un altro giretto nella mentre perversa di Violetta e poi ci risentiamo!

Finita la conversazione (?) con la vocina nella mia testa (?!) tornai a guardare Angie,che nel frattempo si era abbassata anche le spalline del pezzo sopra. “Iddio,ma vuole farmi morire?!” pensai mentre la guardavo ancora,sapendo che prima o poi mi avrebbe sgamato. << German, >> disse ad un certo punto,<< Ti va di venire a fare un giro nella barchetta con me? I ragazzi non vogliono venire! >> continuò sorridendomi. << Certo! >> risposi io alzandomi. Angie mi seguì fino alla barca,mentre con una mano si sistemava i capelli biondi.  Con una mano la aiutai a salire nella piccola barchetta di legno,con la scritta “S.O.S VIOLETTA” sulla fiancata destra. Prendemmo i remi e iniziammo a remare verso il centro del laghetto.

P. O. V. THOMAS

“Allora,Thomas,stai calmo,respira … inspira … espira … inspira … espira … . Non sta succedendo niente,tenta di trattenerti dall’idea di saltarle addosso … . Calmo  …” pensai mentre osservavo Emiliè,che stava a pochi passi da me,con indosso quel bel bikini sexy. Chiacchierava allegramente con Vilu,sedute sul pontile e con i piedi in acqua. Era così bella … non credevo che sarei riuscito a togliermi dalla testa Violetta,ma poi qualche mese fa è arrivata Emiliè io … beh,me ne sono innamorato  immediatamente. Leon nuotò velocemente verso di me,apparendomi accanto. << A cosa pensi? >> mi chiese,<< Cazzi tuoi?! >> risposi abbastanza scorbutico allontanandomi da lui.

<< Oh avanti! Siamo migliori amici o no? Lo sai che puoi dirmi tutto! >> disse lui sbuffando tornando accanto a me.<< Tu incomincia a dirmi perché prima di Violetta stavi con Ludmilla,e poi io ti dirò quello che penso! >> risposi a tono io incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio come un bambino. Leon mi guardò male e per i seguenti dieci minuti i commenti furono questi:


- Un giorno mi racconterai perché ti eri messo con Ludmilla–

- Scordatelo, non sono affari tuoi –

- A Violetta l’hai detto –

- Violetta è Violetta,la mia fidanzata–

- E io sono Thomas Hèredia . Dunque, cos’è? –

- Non c’è niente di particolare –

- Allora perché sospiri? –

- Era uno sbuffo. E l’ho emesso per causa tua –

- So distinguere un sospiro da uno sbuffo, e quello era un classico sospiro da “è una cosa a cui non dovrei pensare” –

- Thomas, te l’ho già detto … -

- Mica bisogna essere per forza fidanzati o sposati. Può essere qualsiasi cosa: un cane, un amico, un posto, una canzone, un ricordo … Basta che sia qualcosa di bello, qualcosa a cui teniamo. Qualcosa che ci rende felici. Leon Perché fissi il pontile? Non temerai davvero che ci sia un serial killer nascosto lì dietro! Le tua manie di persecuzione sono peggio di … -

- No,Thomas. E non stavo fissando il pontile, stavo pensando –

- A quella cosa? -

- Può darsi –

- Scommetto che Emiliè sa di cosa si tratta –

- Anche se lo sapesse, non te lo direbbe mai –

- So essere molto persuasivo, quando voglio.  Thomas Heredia ottiene sempre quello che vuole –

- Ti asseconda pur di farti star zitto. Non la biasimo –

- Sono ben altri i motivi per cui mi asseconda, Vargas –

- Si chiama “sfinimento” –

- Veramente si chiama “scop … -

- Thomas! –

- … rire quanto le argomentazioni del sottoscritto possano essere straordinariamente convincenti”. Che credevi? –
 
Leon sbuffò e si arrese a torcermi quello che stavo pensando (anche se in realtà non mi ricordavo più a cosa pensavo) e se ne andò da Violetta,nuotando veloce come un razzo. Io invece decisi di fare uno scherzo alla mia bella Emiliè e feci una cosa. Andai sotto il pelo dell’acqua e mi avvicinai al pontile,prendendola per i piedi e trascinandola in acqua con me.

Non si fanno queste cose alle ragazze!

Lo so,ma non resistevo a vederla li,indifesa,docile e gracile come un agnellino …

Sadico!

Sono fatto così! I am a sadistic boy!

Certo … a,prima che me lo chiedi,io sono te! Tutti i miei amici sentono sempre questa domanda “Chi sei tu?”.

Aha?

Non te ne fotte nulla,vero?

Esatto …

Ok,allora ti lascio alla furia della mutante che sta meditando vendetta con di te … a dopo bello! E pregherò per te … me … vabbè ci siamo capiti! Sciao!!!!

E si,non esistono più le vocine di una volta! Aspetta un momento,mutante?! Emiliè un mutante?! Tipo gli X men? Si e io sono Hulk! Dove ero rimasto? A si,alla mia ragazza che mi si butta addosso e tenta di affogarmi … CHE COSA?!

<< Emiliè … amore,affogo!!! >> rantolai tentando di strapparmi dalla sua presa mortale. Lei mi lasciò e io riuscì finalmente a respirare,nonostante una sua unghia conficcata nel mio collo. Non aveva delle unghie,aveva degli artigli di un falco sulle dita! Dimostrato anche dai numerosi graffi sulla mia schiena dovuti alle nostre notti d’amore … . << Ma porca puttana! Amore,tagliati quelle unghie,per favore! >> continuai togliendo la sua unghia dal mio collo. << Così impari! >> ribatté lei mettendo il broncio. << Lo sai che ho paura degli squali! >> continuò.<< Squali?! Siamo al lago,dimmi dove diamine può esserci uno squalo al lago?! >> chiesi io allargando le braccia eloquente. << Possono sempre esserci … >> mi rispose a tono lei salendo di nuovo sul pontile. Lei era assolutamente unica … .

P. O. V. ANGIE

Me ne sto qui,seduta su una barchetta di legno di pochi metri,con la schiena muscolosa di colui-che-non-deve-essere-nominato a pochi centimetri da me,che rema verso il largo del lago. Era  così invitante … . Sapeva bene che ero la sorella di Maria,ma quel bacio che c’eravamo dati qualche mese prima sembrava significare molto per lui. Per me era stato un momento magico,pieno di passione e di amore. Magari avessimo potuto andare oltre un semplice bacio … ma lui stava con Jade e l’adulterio è molto alla Anna Karenina,un po’ fuori moda! Ad un tratto sentì qualche cosa passare sotto la barca e una pinna che sbatteva in superficie. << ODDIO! COSA E’ QUELLA COSA! >> urlai buttandomi addosso a German,che mi accolse a braccia aperte. << Calma Angie! Stai calma,non è nulla! >> mi disse lui rassicurante,accarezzandomi i capelli. Avvicinò il suo viso al mio,accarezzandomi la guancia. Sentivo il suo respiro sulle mie labbra,che si avvicinavano sempre di più alle sue,desiderose di trovarle. Le nostre labbra fecero per unirsi in un desideroso bacio,quando quella pinna sbatté di nuovo in superficie.

<< STI CAZZI NON E’ NIENTE! >> urlai di nuovo io,interrompendo quel contatto desiderato. Notai che German sbuffò,probabilmente triste per non avermi baciata, e rispose: << Sarà un pesce abbastanza grosso … ora torniamo a quello che avevamo interrotto … >> per poi riavvicinarsi a me,con l’intento di baciarmi. << Non .. non … non credo che … non credo che i pesci … che i peschi abbiamo le braccia! >> balbettai scioccata notando il braccio squamoso che si era appoggiato alla barca. Io urlai dallo sgomento e mi coprì gli occhi,auto imponendomi che quella cosa non fosse un cadavere o robe simili.
German si sporse dalla barca,guardando di chi era quel braccio. << Vieni qui … >> mi disse facendomi segno di raggiungerlo,cosa che io subito feci. Sgranai gli occhi appena vidi quella cosa: impigliata in una rete da pesca,c’era una ragazza,dai lunghi capelli biondi con meches color corallo e … e … delle squame che le coprivano i seni e dalla vita in giù,finendo in una … una … una coda da sirena! La ragazza (?) tentava di liberarsi dalla rete,senza riuscirci. << Cosa facciamo? >> chiesi a German pensando ad un modo per liberare la sirena (?). non mi rispose e urlò,rivolto al pontile: << RAGAZZI!!!!! VENITE QUI CON UN COLETTINO SVIZZERO CHE ABBIAMO UN PROBLEMA!! >>. << SUBITO!! MA QUALE E’ IL PROBLEMA!!? >> urlò in risposta Leon,<< BEH ECCO … NON SO COME SPIEGARLO! MUOVETEVI CON IL COLETTINO!!! >>. << OK ARRIVIAMO!! >> urlò Leon tuffandosi in acqua,seguito da Thomas,Violettae Emiliè. A volte avevo la sensazione di essere finita in una gabbia di matti … .

I ragazzi arrivarono poco dopo,con un colettino svizzero in mano. << Eccoci. Che problema c’è? >> chiese Thomas guardandosi intorno. Io e German gli indicammo semplicemente la rete e loro sgranarono gli occhi. << Dobbiamo liberarla … >> dissi io semplicemente. Mi dispiaceva davvero tantissimo per quella povera creatura,chissà quante ne aveva passate … .

P. O. V. EMILIE’

Era troppo. Ok,ero una mutante,con il potere di comandare gli oggetti a mio favore ed ero abituata a vedere della mia stessa specie fin da bambina ma quella era una cosa davvero strana! Una sirena! Una sirena! UNA S.I.R.E.N.A!!!!!!!!! Cosa minchia ci faceva una sirena in un laghetto di provincia?! Era una cosa più strana di quella volta che io,un telepata e un veggente avevamo fatto una gara a  … vabbè,ve lo racconterò la prossima volta,ora dobbiamo liberare la signorina squamata. << Dobbiamo liberarla … >> disse Angie semplicemente. << Ok. Vado io! So trattenere il fiato per 10 minuti! >> dissi. Mi misi il coltello tra i denti e mi tuffai in profondità,andando verso la rete. Appena ci arrivai,presi il coltello dai denti e iniziai a tagliare le corde della rete,tentando di liberare la ragazza svenuta.

Riuscì a tagliare la rete e a tirare fuori la ragazza,trascinandola con me in superficie. Risalì e feci un profondo respiro,mentre Leon e Thomas mettevano la sirena sulla barca. << Hey bella,sveglia! >> dissi io dandogli dei buffetti sulle braccia,nel tentativo di svegliarla. << O,sveglia! >> continuai scuotendole le spalle. << SVEGLIATI CAZZO!  >> urlai facendola svegliare all’improvviso. La ragazza si guardò intorno spaventata e disorientata. << Dove mi trovo?! >> chiese guardandomi.
Bene,pure i vuoti di memoria …

<< Sei su una barca. Eri impigliata in una rete. Come ti chiami? >>chiesi io semplicemente. << Non … non … non lo so! >> rispose la ragazza (se si poteva definire tale) mettendosi una mano sulla testa. << Beh,dobbiamo trovarti un nome … cosa te ne pare di Serena? >> chiesi io. << Serena la Sirena. Che nome originale … huch! >> disse Thomas prima che io gli dessi una gomitata in piena pancia. Lo feci cadere dalla barca per la forza e Leon si tuffò a riprenderlo,visto che sembrava affogare.

P. O. V. SERENA

Ero circondata da umani. Umani. Non sapevo neanche cosa fossero gli umani,ma avevo notato che erano molto simili a me. Avevo fatto finta di non sapere chi ero e da dove venivo,per ricominciare una nuova vita. Probabilmente non sapevano chi ero. Non sapevano che ero la “sirena del lago” la creatura leggendaria che si dice cibarsi di carne umana,ma che non è assolutamente vero! Non sapevo dove sarai andata o se mi avrebbero portato da qualche parte o se mi avrebbero rigettato in mare. Mi avevano chiamato Serena (gli umani avevano una fantasia tale … ) ma il mio vero nome era Tamara. Una sola cosa sapevo … stavo morendo dal freddo! Iniziai a rabbrividire e un uomo mi passò una coperta che era sulla barca e io mi ci avvolsi completamente.

<< Quindi,Serena vivrà da noi fino a che non capiremo chi è veramente! >> disse una ragazza. Era castana,con un sorriso dolce e gentile sul volto. << Come siamo scortesi! Non ci siamo neanche presentati! Io sono Angie! >> disse una donna bionda,anche lei con lo stesso sorriso della ragazza di prima. << Io sono Thomas e lui è Leon! >> disse un altro ragazzo,molto carino,con i capelli neri e una roba nel centro della fronte. Accanto a lui c’era un ragazzo ancora più bello,castano e con due occhi verdi incredibilmente belli. << Io sono Emiliè! >> disse invece una ragazza rossa,quella che mi aveva dato il bizzarro nome di Serena. << E io Violetta. Lui è mio padre German! >> concluse le presentazioni la ragazza dal sorriso dolce,indicando un uomo dai capelli neri.
Finite le presentazioni varie,i 4 umani scesero dalla barca e andarono a nuoto verso la riva mentre gli umani adulti mi accompagnarono a riva sulla barca. Da quel giorno,una nuova vita per me,Tamara aka Serena,sarebbe iniziata!
 
  
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