L’idolo e lo scocciatore

Flash...

"No, di nuovo lui" questo pensava Harry, mentre scendeva dalla scopa dopo un duro allenamento.

L’idolo di Grifondoro, ormai, era sfinito, fisicamente ed emotivamente; quel piccolo scocciatore gli era sempre intorno.

“Colin basta... Ormai di mie foto ne hai a centinaia, ma non hai nient’altro da fare che perseguitare me? Ti prego smettila, fa qualunque cosa, ma non continuare a perseguitarmi per le tue fotografie, ok? Perchè non ti cerchi qualcuno con cui stare e fare a lui tutte le foto che vuoi, eh? Sono certo che ne sarà felice. Se vuoi posso aiutarti...” finì il bel cercatore con un sorriso incoraggiante.

Colin, rimasto imbambolato a quelle parole, fece cadere la macchina fotografica, si avvicinò al moretto e di slancio lo baciò.

Quando si allontanò vide che Harry era stupitissimo e con imbarazzo disse ”Aehm... ho voluto seguire il tuo consiglio... Harry, in fondo ci sarà un motivo se sono anch’io un Grifondoro, no? Beh tu mi piaci molto, ecco... ma si era capito, no? Io vorrei fotografare sempre te...” finì torturandosi le dita, adesso libere dalla loro compagna dimenticata.

Harry pensò a come era stato stupido a non accorgersene prima, e così rispose con un sorriso ”Con queste premesse di certo mi farei fotografare più volentieri, ma, in verità, io non ti conosco... Vogliamo conoscerci?”

Colin, lo scocciatore più imbranato che si fu mai visto, riuscì a dire di sì solo attraverso un cenno del capo.

”Allora... perchè domani non studiamo insieme? Così ti aiuterò anche in difesa...” propose l’eroe con entusiasmo.

Il fotografo gli saltò al collo rispondendogli felice ”Sì, grazie.”

Poi scappò, Harry sorrise addolcito dall’accaduto e non tanto dispiaciuto; forse l’idolo aveva trovato come liberarsi del suo piccolo scocciatore.
Innamorandosene.