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Autore: Applelovekiki    25/03/2013    3 recensioni
Quattro ragazze chiamate Jade, Meggy, Jessica e Diana, vengono mandate ad un viaggio-studio di un anno a Londra. Lì succederanno un susseguirsi di cose molto interessanti dal punto di vista di ognuna.
Leggete! ;) questa storia incuriosirà molto ve lo giuro....;) e recensite.....grz.....spero vi piaccia
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era una bruttissima giornata di Dicembre qua a Londra, come se non lo fosse mai! Pioveva, ed io dovevo accompagnare Jessy in un negozio, per disdire un ordine di un regalo  e poi sarei dovuta andare a lezione di chitarra. Quel giorno optai per un maglione blu, con dei jeans e i miei stivaletti azzurri a pois per la pioggia, e sopra un cappotto sempre blu impermeabile. Appena pronte tutte e due partimmo, mentre Diana e Jade decisero di andare a fare un pó di spesa in paese con la macchina di Zayn. Noi decidemmo di prendere l'ombrello ed andarci a piedi, ci voleva un po' di movimento! Subito davanti al negozio, ci scaraventammo dentro, e Jessy come un fulmine di fretta andó alla cassa ad annullare l'ordine. Intanto io mi guardavo in giro, era tutto bellissimo. Stavo ancora guardando quando Jessy mi prese per un braccio portandomi all'uscita, in quel momento ero cosí incantata che sono addirittura finita addosso ad una ragazza, facendole finire tutti i fogli che aveva in mano per terra. Senza vedere chi fosse la iniziai ad aiutare, e quando si alzó per ringraziarmi, quello che vidi mi scioccó letteralmente. Lí davanti a me c'era quella troietta, Megan amica di quel l'altra troietta Margaret, che ci faceva  lei qui?? Mi veniva voglia di saltarle addosso e quando Jessy la vide, non solo non mi tranquillizzó, visto che era colpa sua per tutto quello accaduto tra me e Andrew, ma inoltre mi incoraggiava dicendo " Botte, botte, botte!" Che strazio che era a volte! Cosí decisi io di mia iniziativa di trattenermi e calmarmi, saltarle addosso avrebbe solo peggiorato le cose e questo non mi andava. Anche lei appena mi vide prima sorrise ma dopo aver capito chi ero mi guardó con sguardo fulmineo, mamma mia  che voglia di insultarla, ma era meglio di no! Perció io le chiesi " Scusa ma che cazzo ci fai qua, brutta troia di merda?!?" ok avevo esagerato, peró era cosí bello vedere la sua reazione! Lei con quella sua vocina da oca mi rispose " Come siamo acide stamattina, e comunque non voglio litigare perció ti dico che sono qui solo perché frequento un università qua a Londra" Oh mio dio quale Università, spero non quella dove ci sono anche io e le altre. Cosí le chiesi " Eh scusa come si chiama quest' Università ??" " Aspetta, ce l'ho sulla punta della lingua......ah si, si chiama University of London, che stupida come ho fatto a non ricordarla, talmente facile!" " Ah...ah...ah....che bello é la mia stessa scuola.....che bello!" " Oh ma tranquilla, io sono cambiata, e mi sono resa conto di tutti gli errori che ho fatto in passato, voglio rimediare, perció torniamo amiche come una volta, ovviamente parlo anche per te Jessy!?!?" Si perché io dall'asilo fino al quarto anno di superiori ero migliore amica con lei, non so come ho fatto e dopo avermi fregato rubandomi il ragazzo, Andrew la nostra amicizia si é spezzata, e menomale anche perché lei assieme a Margaret nella nostra ex scuola venivano definite " Le superputtane" ed io di certo non volevo esser presa di mira. Comunque mentre Jessy era ancora stupita da quella frase io le risposi " Non credo proprio, se vuoi solo amiche ine ine ine.....ma niente di piú! " " Ok, ma almeno fatemi conoscere i ragazzi! L'ho sentito in tele! " Ah be'.....se proprio vuoi, ma non rovinare tutto...ma non oggi, un'altra volta ok??" " Ma come....va be' non importa allora ci vediamo a presto" " A mai piú!" Ero stata fin troppo buona con una come lei, ma pazienza. Poi mi accorsi di essere in ritardo per chitarra cosí dopo aver salutato Jessy, corsi come un razzo raggiungendo il maestro. Erano ormai le 18.00 ed io avevo finito lezione, era ora di tornare a casa dove sapevo che mi avrebbero aspettato gli altri con i ragazzi. Stavo correndo lungo un viale isolato, abbastanza velocemente per non far preoccupare gli altri. Quando ad un certo punto vidi spuntare fuori da non so dove, lui, sapevo quel momento sarebbe arrivato, ma proprio oggi che ero da sola no! Lo vidi li di fronte a me, Andrew, sembrava ancora piú maniaco di sempre, io mi tolsi le cuffie che avevo nell'orecchio e con cautela le misi nella tasca del giubbotto, non sapevo cosa fare, avevo paura, ero li immobile e chiamare con il telefono non potevo non lo avevo dietro, ero in un bel casino, che fare?!? Stavo ancora pensando li immobile quando fu lui a fare il primo passo dicendo " Guarda un pó chi si rivede, la piu puttana di tutte, ho saputo in giro che stai con uno di quella band, quindi visto che ora la dai un pó a tutti che ne dici se ne approfitto anche io?!?" Mentre mi diceva quello si avvicinava sempre di più a me, fino a quando ormai vicini io fui capace di dire solamente " Lasciami stare stronzo...." Questo insulto lo irritó parecchio, perció si avvicinó del tutto a me e mi prese con violenza, io provavo a liberarmi della sua presa ma inutilmente, era troppo forte. Poi lui mi sbatté contro il muro del vialetto da dove era spuntato ed inizió a baciarmi, io urlavo tirandole pugni sulla schiena, cercando di mandarlo via, mentre lui intanto continuava a baciarmi dappertutto, mi stava  iniziando a togliere il capotto, mi inizió a toccare, ed io non riuscivo ad opporle resistenza, di quel passo lui mi avrebbe di sicuro messo incinta o qualcosa del genere, non volevo. Stava per togliermi i pantaloni, quando da lontano vidi un ragazzo con una faccia conosciuta, era Liam, mi si illuminarono gli occhi. Sembrava cercava qualcuno, forse me per essere in ritardo. Mi vide, subito stupito mi corse incontro e....... Liam Payne Eravamo ormai arrivati tutti e cinque a casa delle ragazze, anche se mancavano ancora Jessy e il mio amore. Quel giorno avevo deciso di farle una sorpresa, regalandole un anello vero per il nostro fidanzamento, che credo le sarebbe piaciuto un sacco, non vedevo l'ora che arrivasse. Dopo cinque minuti suonarono al campanello, era Jessy, peccato pensavo ci fosse pure Meggy con lei. Vorrà dire che aspetteró un pó di piú, tanto mica c'é da preoccuparsi! Ci accomodammo un attimo tutti sul divano mentre la aspettavamo, mangiando qualche aperitivo. Dopo circa un'ora, Meggy non era ancora tornata a casa, e se le fosse successo qualcosa! Decisi di dire quello che  pensavo ai ragazzi, ma non alle ragazze per non farle preoccupare. Mi inventai una scusa veloce, ed uscí senza che nessuno mi chiedesse domande. Ero davvero preoccupato, non sapevo dove poteva essere. Cercai dappertutto ma inutilmente, lei non c'era da nessuna parte, non mi sarei mai perdonato il fatto che le potesse essere successo qualcosa, mai! Provai a chiamarla al cellulare, ma solo dopo mi ricordai che lo aveva lasciato in camera mia, quando era venuta a dormire da me. Cazzo, cosa potevo fare adesso, non sapevo piú dove cercarla. Stavo ancora guardando in giro, quando senti delle piccole urla, e poi la, vidi lei attaccata ad un muro con un ragazzo all'incirca della sua età che la violentava. Mi accorsi che lei cercava di liberarsi di lui, senza riuscirci, solo dopo capii che era Andrew. La rabbia mi ribolliva dentro, cosí subito dopo che il mio sguardo e quello di Meggy si incrociarono io corsi piú veloce che potei, raggiungendoli, lo spinsi via di botto, mandandolo per terra. Lui si rialzó di scatto come se non gli avessi fatto niente e si buttó addosso a me, tirandomi un pugno forte nel naso, facendomelo poi sanguinare. Intanto Meggy la vedevo lí sofferente che piangeva per me urlando un BASTA soffocato dalla tristezza, non sopportavo il fatto di vederla cosí, e cosí la mia rabbia per quel pezzo di merda aumentava sempre di piú, cosí con forza gli tirai un pugno in pancia che lo fece incazzare ancora di piú. Dopo essersi ripreso da quel colpo, tornó subito da me con tanta forza in corpo, tirandomi il colpo di grazia, un colpo che non avrei mai voluto ricevere. Mi tiró un pugno anch'esso in pancia con cosí tanta forza, che mi fece accasciare a terra ormai tutto sanguinante, e poi mi spintonó con violenza, facendomi sbattere la testa in modo brusco, e poi svenní. Le ultime cose che vidi furono lui scappare e Meggy urlare e venirmi subito vicino, dopodiché mi addormentai svenendo........... Meggy Jepsen Non ci posso ancora credere Liam ha picchiato la testa, non ci credevo, ed io non sapevo che fare continuavo a piangere sul suo corpo senza un fine. Aveva sbattuto la testa, svenendo ed ora sanguinava. Decisi di chiamare l'ambulanza subito, forse c'era ancora qualche speranza. Ma sta cazzo di ambulanza non arrivava, solo dopo dieci minuti arrivó, menomale! Lui era ancora li, intanto decisi di denunciare Andrew, quel bastardo! Quando Liam lo caricarono partí anche io con loro, e poi decisi di avvisare gli altri ragazzi e le mie amiche, anche se si sarebbero preoccupati, ma non quanto me! Arrivati all'ospedale, Liam fu subito portato in sala operatoria, intanto vidi entrare una marea di giornalisti che io fermai, anche grazie a Lucas, che quel giorno non mi aveva accudito, in pratica non aveva fatto il suo lavoro, ma alla fine non era colpa sua, glielo avevo permesso io! Comunque non volendo che la notizia si sentisse sui giornali, con la forza decisi di mandarli tutti via. Alla fine decisi di aspettare fuori mentre lui era in sala, dopo circa venti minuti arrivarono anche gli altri che vennero tutti ad abbracciarmi e ad aspettare lí con me facendomi compagnia. Nessuno aveva il coraggio di commentare la cosa. E neanche io, pensavo che era solo colpa mia. Mi stavo ancora incolpendo da sola quando dopo circa un'ora uscí il dottore con una brutta faccia, oh no! Venne da me e mi disse " Il paziente é in gravi condizioni, purtroppo é in coma e potrebbe  succedere di tutto, non sappiamo se si risveglierà.....perció se volete uno per volta potete andarlo a vedere....lei chi é la sua fidanzata??" " Si sono io...posso andare??" " Si certo.....non si trattenga molto....peró prima mi permetta di darle questo, il suo ragazzo ce lo aveva in tasca, presumo fosse per lei...." " Oh grazie....ora vado!" Il dottore mi porse una scatolina, dentro c'era un bellissimo anello d'argento, voleva regalarmelo quel giorno e per colpa mia non aveva potuto e forse non potrà mai, al termine di quei pensieri scoppiai di nuovo in lacrime, poi peró facendomi forza entrai in sala. Li lo vidi disteso sul letto, immobile pieno di fili e farmaci dappertutto, con gli occhi chiusi. Non mi sarei mai perdonata tutto questo, e di certo non avrei avuto pietà per Andrew appena lo avrei rivisto in carcere. Con la vista sfuocata dalle lacrime e gli occhi rossi per il troppo pianto iniziai a sussurrare dolcemente a Liam che anche se era assente in quel momento avrebbe comunque ascoltato. Iniziai a dire " Liam perché mi fai questo, io ti amo ma tu non dovevi.....non dovevi.....non dovevi, io ti amo e questo per sempre qualunque cosa accada, non ti lasceró mai e ti staró sempre vicino....ricordatelo!!" Alla fine di quelle parole decisi di uscire e di andarmene a casa seguita solo dalle ragazze mentre gli altri uno per volta entravano anche loro da lui. Tornammo a casa con la macchina di Harry, ed io per tutto il tempo rimasi zitta guardando fuori dal finestrino senza parlare con nessuno, come del resto feci anche per tutto il resto della serata. Tornarono poi anche i ragazzi e decisero di farli mangiare da noi qualcosina. Mentre io invece ormai triste e depressa decisi di andare in camera mia e dormire ero troppo triste per reggere tutti gli sguardi degli altri che cercavano una risposta in me, e cosí dopo circa cinque minuti mi addormentai, pensando ancora a tutto quello che era successo in quella giornata.
  
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