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Autore: Ginny Lily Potter    12/10/2007    17 recensioni
"Ami le sfide, proprio come lui..."gli disse la Professoressa McGrannit...
A dicembre tutto si è concluso...
Voldemort è perito, i mangiamorte scomparsi e i nostri eroi ritorneranno ad Hogwarts, con una sorpresa...
dieci persone saranno lì ad attenderli, dieci persone salvate dal loro migliore amico, che aveva regalato loro la gioia più grande...
l'amore

[Fan Fiction momentaneamente sospesa, scusatemi, grazie veramente per tutti i commenti, grazie di cuore]
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’Unico Potter

 

Harry abbracciò la donna che da sette anni lo trattava come un figlio, accogliendolo in casa, dandogli un letto dove dormire, regalandogli affetto e una sensazione di conforto e sicurezza.

Ed ora aveva tutto, Sirius, Silente, la Signora Weasley, Ginny, non mancava nessuno…

O quasi.

 

Mancavano le due persone che Harry sognava tutte le notti, le due persone che lo facevano piangere in silenzio, sotto le coperte, da quando aveva un anno, le due persone che tutti descrivevano come la migliori che avessero mai incontrato, le più intelligenti, carismatiche, allegre e oneste.

 

Sembrava che solo lui non le avesse mai incontrate.

Solo lui, il Bambino Che È Sopravvissuto, Colui Che Ci Ha Salvati, il Prescelto.

Il ragazzo che mai aveva avuto il supporto di una madre, che mai aveva riso con suo padre, giocando a Quidditch, che mai aveva avuto una famiglia.

Il ragazzo che per dieci anni aveva vissuto senza amore, affetto e amicizia, solo, nell’ombra della tanto desiderata normalità.

E poi, in un batti baleno, si era scoperto un mago destinato a salvare il mondo, perseguitato da meschini individui e da un tiranno assetato di potere e sangue caldo.

Ed era diventato famoso, ma non per quello che era, bensì per cosa rappresentava.

L’unico sopravvissuto di una lista infinita di vittime e morti.

 

Nessuno conosceva il vero Harry.

Nessuno del popolo babbano.

Nessuno della sua vera famiglia.

Nessuno dei Potter.

Nessuno degli Evans.

Nessuno.

  

Nessuno a parte poche persone.

Che fortunatamente esistevano.

 

Com’era veramente sua madre?

Era bella, intelligente e studiosa, questo era tutto quello che sapeva.

Ma… amava suo padre? Odiava l’ipocrisia? Le piaceva il succo di zucca?

E le frittelle ai lamponi?

Questo Harry non lo sapeva e si sentiva irato con tutte le persone che no gli avevano permesso di poter vivere con la sua famiglia.

 

Voleva sapere tutto di suo padre.

Voleva sapere come avrebbe reagito se avesse saputo che era divenuto il più giovane Cercatore degli ultimi cento anni, voleva sapere cosa avrebbe detto se gli avesse chiesto cosa fare con Ginny, voleva sapere se l’avrebbe accompagnato alla finale dei Mondiali di Quidditch e insieme avrebbero commentato la partita.

 

-Perché non hanno scelto Neville?!?-

 

Harry si maledisse subito dopo aver formulato quel diabolico e maligno pensiero.

Anche il giovane Paciock aveva perso i genitori da piccolo, non aveva potuto godere dell’abbraccio affettuoso di una madre e nemmeno dell’appoggio di un padre.

Anche la sua vita era legata ad un filo, come quella di tutti gli altri.

Ma adesso tutto era cambiato.

Alice e Frank Paciock stavano abbracciando il figlio che per anni hanno sognato e visto crescere dietro il vetro di un’anta d’ospedale.

 

Ed Harry era realmente contento per Neville.

Ma, ora, cosa ne sarebbe stato di lui?

 

Tristezza.

 

Dolore.

 

Si voltò a guardare l’ufficio circolare e vide che tutti lo stavano fissando.

 

Silente stava abbracciando la McGrannit e i suoi occhi azzurri erano posati sulla cicatrice del ragazzo.

 

Sirius aveva circondato con un braccio la schiena di Remus ed entrambi avevano lo sguardo perso in direzione del figlio del loro migliore amico, del loro fratello.

 

Ron lo stava rimirando, cercando di decifrare le emozioni di quel volto enigmatico. Non disse niente, non pensò niente, non ascoltò niente.

Però guardò, guardò il suo migliore amico, guardò il suo dolore, guardò la sua tristezza.

 

La Signora Weasley lo guardò con affetto e tristezza, perché sapeva che James e Lily Potter non sarebbero più tornati.

 

Draco Malfoy sospirò, volgendo il suo freddo sguardo verso il ragazzo che lo aveva salvato dal suo destino, il ragazzo che gli aveva permesso di aprire gli occhi, il ragazzo che chiamava Sfregiato, lo stesso ragazzo che aveva ucciso il Signore Oscuro. E Draco provò compassione per l’unico ragazzo che aveva avuto una sorte peggiore della sua.

 

I Lovegood avevano sentito tanto parlare di lui, anche Calypso, nonostante fosse morta prima che sua figlia le potesse raccontare di Hogwarts, e adesso due paia di occhi grigio perla e uno blu profondo fissavano con apprensione la figura del Prescelto.

 

 Alice Paciock piangeva silenziosamente, si ricordava della sua amica Lily, la rossa che si era sacrificata per suo figlio e che non l’aveva odiata solo perché al piccolo Neville era stato concesso vivere.

Anzi, le aveva detto allegra che avrebbe fatto da zia ad Harry, se lei e James fossero morti.

E così fu, ma i Paciok non furono mai chiamati zii dal Bambino Che È Sopravvissuto.

E ora, tutti e tre, stringevano i denti e sentivano il torace bruciare di dolore alla vista di quel ragazzo troppo forte  che aveva dovuto sopportare tutto senza i genitori.

 

Le mani di Hermione le coprivano il volto rigato dalle lacrime, solo gli occhi ambrati osservavano con preoccupazione il suo migliore amico, colui che l’aveva sempre sostenuta, colui che l’aveva aiutata ad alzarsi quando era caduta, colui che l’aveva consolata quando Lavanda e Ron erano insieme, colui che al primo anno l’aveva salvata dalle grinfie dei un Troll di montagna. Colui che, per lei, sarebbe esploso di rabbia e dolore.  

 

Ginny fissava impietrita l’uomo che amava. Sì, l’uomo, perché Harry era cresciuto un fretta, per salvare il mondo, per salvare lei, per cercare di avere un futuro. Guardava con i suoi occhi azzurri, li stessi che avevano fatto innamorare decine di ragazzi, il viso del giovane Potter.

I suoi occhi smeraldo erano di ghiaccio, la mascella serrata ed il capo che tremava. Il corpo del ragazzo era percossa da brividi e Ginny provò l’istinto di avvicinarsi a lui ed abbracciarlo.

 

E così fece.

 

Camminò verso Harry e osservò da vicino i suoi occhi, gli stessi che l’avevano ammaliata quel giorno, a King’s Cross.

Gli cinse il busto con le braccia e lui poggiò il capo sul petto della ragazza, sfogandosi e piangendo liberamente.

Anche Ginevra pianse, pianse perché le aveva regalato il dono più grande, la felicità, perché aveva avverato i desideri di tutte le persone presenti nella stanza, perché non aveva voluto niente in cambio, perchè non era insieme a James e Lily.

 

Perché aveva bisogno di lei.

 

Harry era infinitamente grato e Ginny, l’unica cosa, insieme ai suoi amici,  concreta nella vita.

La ragazza gli stava accarezzando la schiena, sussurrandogli dolci parole di conforto.

 

Il Prescelto alzò il capo, fissando la nebbia che si stava dissolvendo del tutto.

I suoi genitori non sarebbero comparsi, lo sapeva.

 

Ma…

 

Uno scintillio, un piccolo bagliore illuminò una figura indistinta.

 

Un piccolo Boccino d’Oro rifulgeva tra le mani di un uomo, che lo liberava per riprenderlo subito dopo.

 

Le ali sottili fendevano l’aria come coltelli affilati, artigli, domati da abili riflessi.

 

Un nastro smeraldo.

Una lieve risata cristallina, di donna.

Un sussurrò.

 

“Visto, amore, non sono l’unico Potter che piange”

 

                                             *°*

 

Scusate per il ritardo!!!!!!! Non vi immaginate quanto sono stata impegnata, ma finalmente sono riuscita ad aggiornare…scusatescusatescusate!!! Baci a tutti e mille grazie!!!

 

RINGRAZIO HarryEly, Fairydreams, Ginny W, monypotty, Heina, Amica di Heina, SakiJune, cloe sullivan, Gloria_Potter.

 

P.S.: mio fratello vi chiede di mandarmi a quel paese e di non leggere le mie schifose fan fiction, ma di cercare la sua (sempre sotto nome di Ginny Lily Potter), ‘Soufflé made in WeasleyLand’. Vi prego, non fatelo!!! No, daaai, scherzo!!

  
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