Tutto
quello che è accaduto continua ad accadere
Poteva
benissimo definirsi una normale e banale mattina di inizio
Maggio.
Niente
di più salutare per ingannare il tempo che una corsetta nel parco prima di
iniziare la vera giornata.
Un
lavoro, un negozietto dove fare un minimo di spesa, stare con i propri amici,
accendere
Si
potrebbe anche dedicare qualche secondo all’amore… ad avere altro tempo a
disposizione.
Quella
mattina di inizio Maggio la lista delle cose da fare di Hermione Granger era
piuttosto piena, e non c’era davvero tempo per una simile
sciocchezza.
La
vita lavorativa iniziava con il prendere la metropolitana e sentire la stessa
sensazione che avrebbe potuto raccontare una sardina in scatola se ne avesse
avuto la facoltà.
L’odore
nauseabondo di sudore andava a solleticare le narici e aumentava sempre la
voglia di urlare che lavarsi avrebbe giovato all’economia del
paese.
Era
tutto statico, come se nulla fosse mai cambiato.
Tutto
quello che è accaduto continua ad accadere
Le piccole cose si
susseguono all’infinito, sono loro a fare la nostra quotidianità finchè non
arrivano le cose più grandi, meno frequenti, a ingarbugliarla e a farla più
eccitante.
Quella mattina Hermione
Granger aveva iniziato quella monotona mattina in metropolitana con un
cambiamento.
Era sempre ben premuta tra
un paio di persone, solo che quella mattina a solleticarle le narici non era
stato la solita puzza di sudore, bensì un particolare profumo inebriante, un
qualcosa di buono, di piccante, di fresco, di
ambiguo…
Una fragranza semplicemente
complicata.
Alzò gli occhi, era un
ragazzo alto, dalla carnagione piuttosto chiara, fasciato nel suo costoso
completo nero giacca e pantalone.
Un orologio piuttosto
ingombrante al polso e una ventiquattrore tenuta dalla mano piuttosto
curata.
Un ragazzo che stava
attento ai dettagli, senza dubbio.
Nel frenare, la gente venne
sballottata ed Hermione finì contro il petto del ragazzo dal profumo
particolare.
“Mi
scusi”
“E per
cosa?”
“Per esserle finita
contro”
“Si
figuri”
Hermione cercò di
riprendere un contegno, e guardando il viso del ragazzo si disse che aveva una
fisionomia familiare.
O lo aveva visto da qualche
parte o assomigliava a qualcuno che aveva avuto il piacere di conoscere, magari
in una vita precedente.
Biondo, occhi blu screziati
di grigio, tratti spigolosi e quella deliziosa barba quasi accennata ad
incorniciare quel viso ammaliante.
“Piacere, Draco
Malfoy”
Esattamente qualcuno che
conosceva, ma non faceva parte delle sue conoscenze di una qualsiasi vita
precedente quando era la regina d’Inghilterra e i sudditi la
adoravano.
Rise.
Era
assurdo.
“Già mi conosci, devo
presentarmi ugualmente?”
“Uh… sì! Non so davvero chi
tu possa essere!”
Si schiarì la voce e porse
la mano al suo interlocutore.
“Hermione Granger, piacere
mio”
Strinse la mano e Draco
scoppiò a ridere.
“Granger?”
“Proprio così”, rispose
risentita ritraendo la mano come se si fosse
scottata.
“Granger, ma che piacere!”,
riprese lui, “E’ assurdo incontrarti su questa
metropolitana…”
“Babbana”, rincarò
lei.
“…babbana! Come mai qui?”
“E’ una domanda che dovrei
farti io!”
“Ci lavoro, ti va un
caffè?”
E forse cercava solo di
evitare domande, come se fossero dardi infuocati.
“Ok”
La destinazione sembrava
essere la stessa, o almeno era stata la medesima la fermata della
metropolitana.
“Va bene al Bistrot?”
“E’ la mia caffetteria
preferita”
“Anche la
mia”
Una conversazione dai toni
banali che di banale non aveva nulla, solo perché l’interlocutore di entrambi
non era banale.
Tutto
quello che è accaduto continua ad accadere
Il Bistrot era un posticino tranquillo in
mezzo al verde, particolarmente rilassante per prendere un caffè e leggere
frettolosamente le varie notizie dal mondo.
Un locale dai toni caldi
immerso nel verde.
Non era banale se non si
andava ogni mattina a prendere il cappuccino con la consueta
brioche.
Seduti al tavolino
aspettavano le loro ordinazioni.
Parlavano del più e del
meno senza mai andare sul privato.
Non era il caso di esporsi,
anche se entrambi provavano una sorta di liberazione nel sapere di essere
ascoltati dall’altro.
“Ecco i vostri cappuccini
con le vostre brioche”
Servizio gentile, cameriere
impeccabile.
Monotono, forse.
“E’ stato un piacere fare
colazione con te, Granger”
“Anche per me,
Malfoy”
“Non mi hai ancora detto
dove lavori.”
“E non lo
saprai”
“Perché?”
“Sarà la prossima
volta”
“Ma non ho nessun tuo
recapito, non posso sap…”
“Si dice che tutto quello
che è accaduto continua ad accadere, se è già accaduto…
accadrà”
“Giusta
osservazione!”
Hermione sorrise e con un
cenno del capo lo salutò.
“A domani, allora”,
sentenziò il ragazzo.
Era ormai sicuro che
l’avrebbe rincontrata il giorno dopo, dopotutto:
Tutto
quello che è accaduto continua ad accadere
The
End
La frase: Tutto
quello che è accaduto continua ad accadere
È stata proferita ieri
dalla professoressa di Fondamenti Biologici e Psicologici del comportamento
umano, e la mia mente ha partorito questa one-shot che spero
apprezzerete.
Non è nulla di
fantasmagorico, ma spero comunque che non faccia
pena.
Kisses