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Autore: KuromiAkira    13/10/2007    2 recensioni
E se la persona che pensate conoscere più di chiunque altro si rivelasse diversa? E se vi accorgeste di averla sottovalutata?[InoXShika]
Dal capitolo 16 inizia la "seconda serie" di 'le due metà' con anche nuovi personaggi!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ino stava correndo nel bosco, ben consapevole di dove si stesse dirigendo Kuromi.
Probabilmente sarebbe stata l’ultima battaglia…
Ino si stava curando il braccio ferito più che altro per avere un vantaggio.
Kuromi non poteva curarsi.
Ma non poteva curare così facilmente le ferite che aveva nel cuore.
Le cicatrici che le ricordavano Shingo e Nao e le nuove ferite…

Sentì da lontano delle urla disperate. Era Kuromi.
Ino pensò che forse era triste per la morte di Orihime e Suzu. Ora rimaneva solo lei, era sola.

Ino si fermò dietro a un albero osservando in lontananza Kuromi che colpiva gli alberi, abbattendoli ad uno a uno, urlando e piangendo, impazzita.
Ma forse era già impazzita da tempo. Magari già prima di divenire esperimento.
Per questo non poteva più essere salvata. O meglio, c’era solo un modo.

Sospirò, triste. Lentamente si portò una mano sui capelli, sciogliendo l’elastico.
I lunghi capelli le ricadevano sulle spalle e arrivavano a solleticargli la gambe tanto erano lunghi.
Fece qualche passo avanti.

- Kuromi. – la chiamò.

La mora si girò, in lacrime, disperata e sofferente.

- Tu… non sai quanto ti odio! –
- Lo so. – rispose lei.
- Odio quello sguardo! – urlò. Poi socchiuse gli occhi lasciando che le lacrime cadesse dal suo viso. – Smettila di guardarmi così! –
- Kuromi… -
- Perché hai quell’ espressione così triste? Perché provi compassione per me? Perché non mi odi e basta?? – urlò ancora – Faccio pena? Non ho più speranze in confronto a te, che hai una vita, hai degli amici, hai una famiglia! –
- Queste sono tutte cose… -
- Taci! – gridò muovendo di scatto la testa – Lo so che sono stata io stessa a rinunciarvi! –
- Orihime e Suzu.. non erano forse la tua famiglia? Anche se hai rinunciato ai tuoi genitori e a tuo fratello… loro non erano forse le tue sorelle? –

Kuromi sussultò

- Tanto ormai… è troppo tardi! -
- Se tu riuscissi a uccidermi cosa farai dopo? –

Kuromi non rispose, abbassando lo sguardo.
Ino sospirò ma l’altra rialzò il viso sorridendo.

- Se te lo dico ti lasci uccidere? –

Ino chiuse gli occhi. Poi, riaprendoli, impugnò un kunai.

- Davvero.. penso che in altre circostanza sarebbe stato più piacevole conversare con te. – affermò

Kuromi impugnò il bastone

- Ma come hai detto tu… è troppo tardi. – concluse la bionda correndo verso di lei

Kuromi parava gli attacchi di Ino col bastone ma la bionda notò come era diventata più lenta a causa della ferita alla spalla.
Riuscì a colpirla proprio dove era ferita e la mora gridò dal dolore ma quasi subito colpì Ino col bastone allontanandola.

- Tu… ti sei sciolta i capelli per somigliare a mia madre? Giochi davvero sporco! –

Ino spinse Kuromi al muro, tenendo il kunai vicino al suo collo.

- D’altronde… le somiglio no? Lei era meschina e sadica! –

Kuromi colpì Ino con un pugno in pieno viso.

- Ah, lo ammetti? Però faresti bene a mantenere la calma, sai? –

Ino si riavvicinò

- Perché, tu saresti calma? –
- Ma certo che no! Ma come vedi… - creò i turbini e si lanciò contro di lei – combatto benissimo! –
Ino riuscì a schivare l’attacco, essendo Kuromi divenuta più lenta.

Kuromi si voltò appena ma Ino prese a scattare da una parte all’altra, sfruttando la lentezza dell’avversaria.

- Stai ferma e combatti! – urlò la mora – Ino! –
- Faresti bene a mantenere la calma! – le fece il verso la bionda saltando da un albero all’altro.
- Certo! Corri e stancati pure, quando non ne potrai più ti concio per le feste! –

Ino comparve per un attimo dietro Kuromi.

- Basta che ti sconfigga prima di stancarmi! –

Kuromi si voltò ma Ino non c’era già più. La vide sopra un albero.

- Ti avverto che sono resistente! Sai quante volte ho dovuto correre veloce per sfuggire a Choji che si arrabbiava quando lo chiamo ciccione! – spiegò sorridendo.
- Non perdere tempo, finiamola qui! – si oppose lei

Ino divenne seria. E la guardò con un sguardo troppo simile a quello di Nao.

- Va bene… - disse saltando giù dall’albero.

Cominciò ad avvicinarsi lentamente senza staccare gli occhi di dosso a Kuromi che era immobilizzata dalla somiglianza, ora più che mai palese, tra Ino e Nao.

Lo sguardo, il modo di muoversi, persino i movimenti dei capelli… mancavano solo i petali…

- I petali… - bisbigliò Kuromi. Poi sorrise
- I petali! Posso sconfiggerti perché tu non sei mia madre! –

Si lanciò contro di lei. Ino sorrise.

- Grazie per averlo detto… - disse fronteggiandola.

Kuromi si stupì, sembrava non volesse schivare i turbini. Sorrise

- Ti colpirò per prima! – urlò.

Creò i turbini, ormai erano troppo vicine, Ino non poteva comunque schivare.

Ino si abbassò di colpo, Kuromi le colpì solo i capelli che si sparsero in aria.
Gli stesso capelli sembrarono irrigidirsi e attaccarsi al corpo di Kuromi immobilizzandola e facendola cadere a terra, Ino le puntò un kunai alla gola.

- Pessima parrucchiera.. – commentò ironica
- S… stronza… - sibilò lei col fiatone
- Anche se tagliati se nei miei capelli scorre il chakra posso comunque controllarli – spiegò sorridendo.

Kuromi ghignò.

- Non… sei stupida. –
- Certo che no! –
- Coraggio, sbrigati. Devi uccidermi, no? –
- Si, devo farlo. –

Kuromi non riusciva a muovere un muscolo, i capelli di Ino la stavano stringendo sempre di più penetrandole nella pelle e ferendola. Ino, così vicina a lei, riusciva a infondere altro chacka per poter mantenere la presa.
Ormai era finita.

Eppure Ino, pur rimanendo in guardia, non accennava a muoversi.
Cercava di convincersi che uccidendola l’avrebbe salvata, avrebbe salvato entrambe.
Ma di qualunque nemico si trattasse lei era sempre stata restia a uccidere qualcuno.
Persino quando aveva ucciso la madre era stata male. Ma la madre era colpevole. Colpevole delle sofferenze di molte persone.

Kuromi era la vittima. Lo era lei, lo era Orihime, lo era Suzu, Shingo e anche lei stessa.
Tutte vittime. Vittime che si erano uccise tra loro per disperazione e istinto di sopravvivenza.
Per questo sapeva che non avrebbe potuto uccidere Kuromi senza soffrire lei stessa.
Ma doveva.

Improvvisamente Ino allungò la mano libera verso la ragazza, la alzò di peso, costringendola a mettersi in ginocchio davanti a lei. Ad ogni movimento il sangue aumentava.

- No.. non dirmi che vuoi curarmi di nuovo… -
- No. – rispose lei tristemente.

Kuromi la guardò sorpresa. E questa sorpresa crebbe ancora di più quando Ino la abbracciò.

- Che… -
- Kuromi. –

La mora si zittì.

- Tu… non sarai più sola. Ora è tutto finito. – disse stringendola forte.

Kuromi non rispose, poi sorrise tristemente, con le lacrime agli occhi.

- R-ritiro quello che ho detto. Sei proprio una stupida… Questo non mi salverà. – disse.
- Lo so. Solo la morte può farlo. Cerco di convincermene però… alla fine, io sono come te. Sono solo stata fortunata. –

Kuromi stette zitta, stupita, cercando di capire perché esitasse, non era forse stata lei la causa di tutto? Orihime e Suzu sarebbero potute vivere se Kuromi non fosse stata accecata dal desiderio di vendetta, sarebbero state una famigli, o quasi.

In quel momento pensò per un momento che se fossero state davvero sorelle avrebbe voluto bene a Ino, a Orihime e a Suzu, forse persino a Shingo.
Se li immaginò come petulanti fratelli che l’avrebbero fatta arrabbiare spesso ma sempre uniti e complici.

Sorrise. Poi sentì qualcosa trafiggerle la schiena, un dolore forte che tuttavia non la fece gridare. Era abituata al dolore. Non era nulla in confronto al dolore che aveva provato fino a quel momento.

La bionda si allontanò da lei, fissandola.
Non era affatto sicura che così si sarebbe davvero salvata, e mentre lo pensava le lacrime cominciarono a scorrere sulle sue guance, silenziosamente mentre Kuromi si accasciava a terra.

- Non piangere… stupida sorella… - sussurrò. Poi l’occhio che era viola divenne azzurro e si accasciò a terra – F-fratello… - “ Non andartene… anche tu… non odiarmi… “

Ino non riuscì a trattenere i singhiozzi mentre ormai i capelli dorati che le erano attaccati cadevano a terra, sentendo improvvisamene un forte dolore al petto, il dolore di Orihime, Suzu e Kuromi, che entravano dentro di lei a ogni morte, tutte vittime di Nao, tutte legate da un destino scritto nel dolore, destino a cui Ino era riuscita a fuggire.
Sapeva che avrebbe sentito quel dolore.
Si sentiva stanca. In colpa anche se sapeva che aveva solo salvato la sua anima ma era convinta che non si meritava quella fine, tutto quel dolore e anche se sapeva che ora non avrebbero più sofferto, il ricordo di ciò che provavano quando erano in vita l’aveva investita proprio in quel momento facendola piangere forte, proprio ora, ora che finalmente era tutto finito.



Ino si incamminò verso Konoha, dopo aver portato Kuromi nello stesso luogo in cui era stata portata Nao.
Camminava lenta e stanca, col volto rivolto verso il basso, i capelli sul viso.
Arrivata nel luogo in cui era morta Suzu alzò lo sguardo.
Shikamaru era seduto tra alcune macerie di ciò che qualche ora prima erano delle case, guardava il cielo quasi concentrato.
Poi, quasi risvegliandosi da un trance si voltò verso di lei, incontrandone lo sguardo e le sorrise dolcemente.

Ino riprese a camminare più velocemente, andandogli vicino mentre lui si alzava e lo abbracciò forte.
Shikamaru la strinse a se, sospirando sollevato, sapendo che se Ino era ritornata significava che Kuromi era morta.
Ino ricominciò a piangere.

- è finita, Ino. È finita. – sussurrò lui accarezzandole i capelli
- S-si. – rispose lei flebile stringendo con le mani la maglia del ragazzo. – P-però… stiamo un po’ così… -
- Dev’essere stata dura. – Shikamaru sorrise, prendendole il viso tra le mani e costringendola ad alzare lo sguardo, incontrandone gli occhi pieni di lacrime – Però ce l’hai fatta anche questa volta. Sei una ragazza molto forte. –

Ino singhiozzò, non riuscendo a rispondergli, affondò nuovamente il viso nella maglia del ragazzo.

- Adesso puoi sfogarti tranquillamente. Poi potrai rialzarti e andare avanti. –
- Grazie… -


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Va bhè ma questa fiction sta diventando una strage! XD Fortuna che Kuromi era l’ultima, povera Kuromi, è pazza ma mi sta tanto simpatica…

Kuromi: eh si, si vede…
Io: sei uno dei miei nick, e poi voglio bene a tutti i personaggi che creo io..
Nao, Orihime, Suzu e Kuromi: certo, come no! Bella dimostrazione d’affetto!
Io: U.U Comunque ora rimane Shinji… e sapete che sarei capace di far morire anche lui uhuhuh
Shinji: bhè si, considerando che in questa fiction praticamente tutti i personaggi che hai inventato tu sono morti…
Kuromi : se sopravvivi giuro che resuscito e ti uccido io!
Shinji: cosa?
Nao: passino loro ma perché io devo morire in TUTTE le tue fiction??? ç.ç
Io: è il tuo destino
Neji: ha ragione U.U
Nao: e poi perché qui sono pazza? E perché sono morta a metà serie e la fiction è continuata quando in Tenshi no Koe la fiction finisce con la mia morte? E PERCHé DEVO MORIRE IN TUTTE LE TUE FICTION???? T.T
Kuromi: oh, madre…
Orihime: Shinji, giochiamo?
Shinji: mai!
Suzu:…
Io: mi sa che sono un po’ tutti insoddisfatti…
Neji: è il loro destino U.U
Miho: tu si che ne sai, mica come Naruto…
Io: a ben pensarci Miho e Yuko sono rimaste vive…
Yuko: non vorrai ucciderci, vero? O.O
Choji: Non lo permetterò! Tecnica dell’espansione!!!
Io: nooooooooo. Neji, aiuto!
Neji: non posso, è destino…
Io: la prossima volta ammazzo te, Neji è_é
Neji: perché?
Io: perché è destino che io lo faccia!

(scusate per questo sclero dietro le quinte XD)
  
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