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Autore: Laly_94    26/03/2013    2 recensioni
-Louis! ti ricordi di me?- chiese il riccio un po' intimidito.
-ehi! certo che mi ricordo! mi sei venuto addosso al concerto ei The Script!- disse lui, se come no! non era riuscito a dimenticare i suoi occhi! quello era il vero motivo per cui si ricordava ancra del riccio!
[This Is Larry!]
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SUMMER ’09 [Part.1]
 
Erano passati due mesi ormai dal loro incontro, Harry aveva provato ad andare a Londra più spesso con Johnny per cercarlo, ma non lo aveva trovato, Mai.
E Louis aveva fatto lo stesso, Kevin l’aveva lasciato, aveva deciso di andare a vivere in America, e lui non voleva seguirlo, diceva che non gli piaceva l’America, ma in fondo sapeva che lo faceva perché sperava che un giorno, magari, avrebbe rincontrato il riccio, e aveva anche più volte provato ad andare a Londra per incontrarsi con i suoi amici, e magari Harry se era di passaggio.
Ma non si erano mai incontrati, non si erano più guardati negli occhi, e per un po’ pensarono entrambi che l’altro l’avesse dimenticato, ma così non era, Harry si ricordava ancora benissimo il suono della risata di Louis, così come Louis si ricordava ancora dei bellissimi occhi di Harry.
Era arrivata l’estate, e come sempre, da anni, lui, e Johnny andavano in vacanza con i loro genitori a Cardiff, non voleva andarci.
-Harold! Dai sbrigati, che tra cinque minuti partiamo!- gridò Anne dall’auto nella quale era appena entrata.
-si mamma!- urlò da dentro casa. Johnny gli passò vicino.
-dai su Harry! Magari lo incontri lì a Cardiff! Che ne sai? Magari quest’estate ha deciso di cambiare posto di vacanza! Su dai sorridi…- Disse Johnny cercando di tirargli su il morale.
Sorrise, il sorriso più falso che aveva mai fatto.
-Grazie Jo- disse poi.
E uscirono di casa, pronti ad affrontare quel viaggio, Johnny si addormentò quasi subito, era più forte di lui, quando c’erano viaggi lunghi da affrontare si addormentava sempre!
E lo faceva pure Harry, ma non riuscì a dormire, aveva una strana sensazione; si convinse che fu per quello che non riusciva a dormire, ma in realtà era perché l’affermazione di Johnny gli era entrata dentro, nel profondo, e sperava davvero di incontrarlo, anche se sapeva che sarebbe stato assolutamente impossibile incontrarlo, e questo pensava anche Louis.
Sì, ormai Louis aveva perso le speranze!
Malgrado gli occhioni verdi del ricciolino erano ancora ben impressi nella sua memoria non si ricordava più il resto del suo viso, o almeno, pretendeva di non ricordarselo!
Era partito ormai da una bella mezz’ora, aveva lasciato la sua amata Doncaster, e per un mese sarebbe stato in un orribile posto di villeggiatura sulle sponde di Cardiff, sperava di trovare qualcuno che magari lo avrebbe aiutato a dimenticare il ricciolino.
Era su quel pullmino formato famiglia e non riusciva a pensare a niente, se non a Harry.
-Louis, a che stai pensando?- chiese ad un certo punto Fizzy, sua sorella, sì, c’erano anche loro!
Beh, in effetti c’erano tutti, la sua amata mamma, il suo caro patrigno, e le sue dolci sorelline, Charlotte, Felicite, Dasy e Phoebe.
-ehm… pensavo a come deve essere il posto!- rispose Louis con un finto sorriso che convinse la sorella.
Le due gemelline erano ancora piccoline; non capivano che cosa turbasse Louis, anche se erano perfettamente certe che il loro fratellone aveva qualcosa che non andava, da quando quella sera era uscito non era più lo stesso, e non se n’erano accorte solo le sorelle, ma anche tutti gli altri.
L’unico a non essersi accorto che quell’incontro lo aveva cambiato era proprio lo stesso Louis.
 
Dopo quasi tre ore di viaggio il Piccolo Harry e la sua ciurma approdarono in quello che sarebbe stata la loro casa per il prossimo mese; avevano la loro casa ormai lì, non era molto grande, ma da quando Gemma, la sorella di Harry, aveva deciso di non viaggiare più con i suoi genitori la casa era diventata più grande, malgrado la condividessero ancora con Johnny e i suoi genitori.
A Harry mancava la presenza della sorella, ma senza di lei che lo controllava ad ogni minima mossa si sentiva più libero!
-Hei Harold! Smettila e vieni a darci una mano!- disse Johnny scherzando…
Pochi minuti dopo Harry vide una raggiante ragazzina dai capelli biondi lunghissimi che correva dentro alla casa di fianco con un valigione che si trascinava dietro.
Sorrise, ma non andò a chiedere se voleva una mano, non gli sembrava giusto flirtare, uno perché era visibilmente più piccola di lui, e due, perché lui era gay.
Non fece in tempo a vedere il resto della famiglia perché lo chiamò sua madre.
-Harold!- urlò lei da dentro, facendolo sorridere, e corse dentro.
 -Harold!- sentì Louis urlare.
Harold, che nome orribile! Pensò lui di getto, e si mise le cuffie, la musica era ad un volume assordante, ma lui non la sentiva comunque.
E senza soffermarsi sul ragazzino che correva sull’altro lato della strada prese la sua valigia e superò la sorella.
-potresti anche darmi una mano eh, Stronzo!- urlò Lottie dietro al fratello, che non la sentì dato che aveva le cuffie nelle orecchie e la musica ad un volume assordante.
-Charlotte, non parlare così a tuo fratello!- urlò la povera Joe dietro alla figlia.
Johnny era uscito ancora per prendere l’ultima valigia, ma una bellissima bambina bionda gli corse in contro e lo abbracciò.
-Ciao piccola! Come ti chiami?- chiese sorridendo Johnny prendendosela in braccio.
-Dasy- rispose semplicemente la piccola con una vocina tenerissima.
-e dove sono i tuoi genitori Dasy?- chiese.
La bimba indicò un ragazzino biondo che aveva la sua stessa età più o meno e che stava uscendo dalla casa vicino alla sua, Liam si incamminò verso il ragazzo.
-Ehi!- disse Johnny, prima piano, poi un po’ più forte.
-scusa… avevo la musica alta! Daisy!- disse lui sorpreso.
-Lu!- disse la piccola sorridendo, Johnny la fece scendere e la bimba scarpettò velocemente in casa.
-scusami!-
-oh… non ti preoccupare, mi ha solo salutato! Comunque io sono Johnny.- disse Jo sorridendo.
-e io sono suo fratello, Louis.- disse sorridendo e porgendogli la mano, voleva dimenticarsi del riccio, e quale miglior modo se non quello di provarci con quello che sarebbe stato il suo vicino.
-Jo! Vieni immediatamente qui! Harold ha bisogno!- urlò sua madre sull’uscio della porta.
-beh, scusa, ma hanno bisogno di me! Ci si vede!-
-Ciao Johnny!- disse Louis voltandosi.
Quel ragazzo aveva una camminata quasi femminile, ma lui non ci fece molto caso ed entrò in casa, ma solo appena vide il cugino si rese conto di chi fosse quel “Louis” dalla camminata poco mascolina.
-Harold! Non sai chi vive nella casa di fianco!- disse Jo correndogli incontro.
-no! Non lo so… ma me lo dici dopo ok? il fatto che mi sto ammazzando con le valigie è più importante adesso!-
Solo che, poi il ricciolo si dimenticò della faccenda, e… anche Jo se ne dimenticò, finchè quella sera non bussarono alla porta…
-Vado io!- Urlò Harry dalla cucina.
-no lascia Harold! Vado io!- disse sua Zia che era vicina alla porta, la aprì e sorrise al ragazzo che si trovò davanti.
-Salve. Scusi il disturbo… sono il vostro vicino, e… prima stavo parlando con un ragazzo che abita qui, e… non ho finito di parlargli, si chiama Johnny.-
-oh! Il mio Jo! Aspetta che te lo chiamo tesoro!- disse lei allontanandosi dalla porta, pochi secondi dopo Jo e Louis erano seduti davanti al porticato di casa, e fu lì che gli venne in mente con chi stava parlando.
Lo bloccò.
-ehi aspetta! Tu… sei per caso Louis Tomlinson?- il ragazzo rimase un po’ sconcertato. Come faceva lui a saperlo?
-ehm… sì! Ma come fai a saperlo?- chiese perplesso.
-io sono… ehm… Johnny Styles… non so se ti ricorda qualcosa!- il ragazzo si irrigidì, ma non disse niente.
Johnny si alzò e aprì la porta di casa; Louis era ancora imbambolato a fissare il vuoto, quel cognome.
-Harold! Vieni un attimo fuori! Subito!-
-H-H-Harold è… è…-
-sì dim… Louis!- disse piano il riccio riconoscendo il biondino.
Johnny capendo la situazione tornò in casa e chiuse la porta, per asciargli un po’ di intimità, sapeva quanto il cugino ci tenesse.
-Louis, ti ricordi di me?- Chiese il riccio; e finalmente Louis si alzò e lo guardò negli occhi, era proprio lui!
-Certo! sei quello che mi è svenuto addosso al concerto dei The Script qualche mese fa!- cercò di sdrammatizzare il biondino.
Ma servì solo a far sparire tutta la felicità dai occhi stupendi del riccio.
-s-sì… sono io…- non ci poteva credere! Si era dimenticato di lui… e certo! che poteva pretendere!
-pensavo ti chiamassi Harry!-
-s-sì, m-ma… ehm… Harold è u-uno stupido nomignolo con il quale mi c-chiamano i miei parenti! N-niente di che!-
Louis si era dimenticato di Harry!
-e non pensavo balbettassi!-
-Louis tu ti sei davvero dimenticato di me?- chiese ignorando l’affermazione di Louis.
-beh… no Harry… sinceramente ricordo ogni minimo particolare malgrado come ci siamo conosciuti…- disse piano Louis, talmente piano che anche Harry fece fatica a sentirlo, ma capì.
-bene… anche io… domani pomeriggio alle tre al Cardiff Bay nella parte degli sport acquatici! Mi raccomando, non fare tardi!- disse, poi si voltò per entrare in casa, ma Louis lo bloccò dal braccio; non sapeva bene il motivo per cui l’aveva bloccato e non sapeva cosa digli!
Ma lui fece l’unica cosa che riusciva a fare in quel momento; attirò il riccio sé e lo baciò.
-Ci sarò Styles!- gli sussurrò all’orecchio, per poi andarsene.
Lasciando il riccio imbambolato, davanti alla porta di casa che non sapeva bene che fare.
 
Note: Anche se non recensite io vi amo... ringrazio comunque chi l'ha messa trale preferite e chi la segue! grazie mille!
il secondo capitolo è qui... divertitevi!
  
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