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Autore: Kooglies    26/03/2013    6 recensioni
INCOMPIUTA
Una leggera pioggerellina scendeva su Halifax quel giorno del 23 novembre.
Nonostante tutto non faceva freddo,il clima era abbastanza mite.
Melanie sobbalzava ad ogni fossa presa dalla signora Westburn,nel vecchio pulmino arruginito tutto scrostato e di un azzurro opaco. Intanto batteva il piede per il nervosismo,masticando una di quei disgustosi chewing-gum insapore comprati nei discount per poche sterline.
Melanie non era esattamente una ragazza modello. Dopo la scomparsa di sua madre,era stata mandata in collegio ma le regole c'è infrangeva erano troppe e i danni commessi gravi. Data la sua condotta si decise di mandarla temporaneamente in una casa dove abitava un'ex insegnante del collegio: sarebbe andata a scuola e avrebbe avuto una nuova madre,un nuovo padre per ricominciare la sua vita.
I coniugi Sheeran vivevano in una casetta in periferia della cittadina inglese,e Melanie cercò di ricordare se avessero anche un figlio,Edward, forse?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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THE WORST THINGS IN LIFE COME FREE TO US.

 

CAPITOLO 7.



Respira.
Lasciavo che l’acqua scorresse cocente sul mio corpo.
Quando facevo la doccia non pensavo. Niente pensieri,solo io,l’acqua e la mia intimità. In doccia ero veramente io.
La Melanie non arrogante,non irruenta,non presuntuosa o che rispondeva male quando le chiedi qualcosa.
La Melanie che non si proteggeva a priori,per prevenire le possibili delusioni o differenze,la ragazza di qualche anno,prima che Jane morisse. Prima che il padre si trasformasse in un qualcosa di mostruoso e ingestibile.
La Melanie che sorrideva e arrossiva quando le facevi un complimento,che usciva con le sue amiche,che aveva due genitori fantastici.
Tutto prima che succedesse quel terribile incidente.
Mi sedetti in un angolo della doccia,ora l’acqua scendeva più violentemente sulla mia pelle,bruciandola quasi,ma a me andava bene così,perché mi aiutava più di quanto si potesse pensare.
Il braccio mi bruciava più del dovuto,e lo sapevo benissimo prima di entrare nella doccia che avrei sentito dolore,ma non ci facevo molto caso.
Si,mi autolesionavo. Era la prima volta che ne parlavo apertamente così con me stessa,era successo tutto così in fretta. Era bastato un pomeriggio particolarmente difficile e ci ero cascata,come una stupida.
Crederete che sono una vigliacca,e avete ragione,assolutamente. Una che non vuole rialzarsi ed affrontare i propri problemi,
che vuole apparire come la vittima di turno.
Il problema era che io non avevo nessuno per cui rialzarmi e combattere. Mia madre era morta,mio padre un vecchio ubriacone che viveva di qualche soldo guadagnato in uno squallido pub paesano,non avevo qualcuno per il quale valeva la pena vivere.
Non volevo far vedere alle persone questo lato di me,non quando assumevo un comportamento da persona forte e fiera,quando non era così. Del resto si sa,i bulli sono soliti assumere i loro comportamenti contro i più deboli,proprio per non mostrare la loro fragilità interiore e i propri turbamenti.
Ripensai al comportamento di mio padre assunto negli ultimi giorni in cui rimasi a Porthmouth,prima di andare al collegio e poi successivamente a casa Sheeran,ai miei nuovi amici.
Sheeran.
Dovevo allontanarmi da lui,al più presto,perché avevo come la sensazione che Ed,prima o poi,mi avrebbe privato della mia corazza di fortezza,la corazza a cui avevo tanto agognato per proteggermi dalle persone. Ed ora che ci ero riuscita,arriva lui,con i suoi inconfondibili capelli arancio e quegli occhi incredibilmente meravigliosi.
E durante la canzone che mi aveva cantato in camera l’altra sera io avevo effettivamente sperato che lui l’avesse dedicata a me.
Stupida illusa.
Gettai la testa all’indietro,lasciando che l’acqua mi attraversasse dispoticamente il viso,pervadendomi gli occhi fino a farli diventare rossi,ovattandomi le orecchie.
Canticchiai per un po’ la canzone che avevo come sottofondo di Birdy,rilassandomi e ascoltando il suono della voce dolce che si diffondeva per il bagno di casa Sheeran.
God knows what is hiding in that weak and drunken hearts’ dio sa cosa si nasconde dietro questi cuori fragili e ubriachi.
God knows what is hiding in those weak and sunken eyes a fiery throng of muted angels’ dio sa cosa si nasconde dietro quegli occhi infossati e deboli,l’impeto riempie gli angeli.
Amavo quella canzone,riusciva a farmi piangere ogni volta talora la ascoltavo,mi lasciavo andare unendo la mia mediocre voce da ragazzina a quella della cantante,matura e potente.
‘People help the people,and if you're homesick, give me your hand and I'll hold it’ la gente aiuta la gente,e sei nostalgico,dammi le tue mani e io le stringerò.
Un po’ come avevano fatto gli Anne e Mark con me.
‘People help the people,and nothing will drag you down’ niente ti porterà giù.
God knows what is hiding, in this world of little consequence,behind the tears, inside the lies’ Dio sa cosa si nasconde in questo mondo di piccole conseguenze,dietro le lacrime, dentro le bugie.
Credevo in Dio,pregavo per mia madre. Anche questo faceva parte dei miei segreti,se così si potevano chiamare.
Mia madre,Marie Clare,era molto religiosa e anche lei e insieme a mio padre ogni domenica mi portava nella Chiesa del quartiere dove risiedevamo quando abitavamo a Portmounth.
Era un ambiente che nei primi tempi  mi incuteva timore,tutti erano così seri e un solo uomo,sulla cinquantina d’anni,parlava per l’ora.
Sedevo sulla panca sempre accanto alla signora Rubersh,del palazzo di fronte,che viveva da sola con il suo gattino Peo,un batuffolo di colore arancione che giocava con me a palla qualche volta,perché suo marito era morto tempo fa in guerra. Per le feste io e mia madre le portavamo una porzione di lasagne e di torta,le facevamo compagnia,nella sua solitudine.
Il parroco della chiesa del mio piccolo quartiere di chiama Don Louis,ed aveva origini francesi. Le prime volte,come ho già detto,mi incuteva timore ma quando cominciai a frequentare il catechismo,subito mi diede una buona impressione.
Una volta ero in una parte un po’ isolata del cortile per i giochi,perché era morto il mio uccellino Plus ed io ero molto triste.
Avevo nove anni. Lui venne e mi consolò,mi abbracciò ,da quel momento divenimmo grandi amici. Lo aiutavo ogni messa facendo da chierichetto e qualche volta mi portava a fare delle passeggiate in montagna,era la sua passione.
Un giorno,andai a trovarlo nella sua casetta prima della messa,e una suora mi disse che era morto di infarto. Così scappai verso la collina e rimasi lì fino all’ora di cena circa,i miei genitori preoccupatissimi mi trovarono stanca,affamata e sporca di fango insieme a un paio di vicini e alla suora della mattina stessa.
Strinsi gli occhi,permettendo di esalare dell’acqua. Sembrava che tutti a cui tenevo a cuore nella mia vita fossero destinati a morire.
I guess the loneliness came knocking,no one needs to be alone, oh save me’  Credo che la solitudine è venuta bussando,nessuno ha bisogno di essere solo, oh salvatemi.
Salvatemi.
Feci pressione sulle ginocchia e rischiando di scivolare chiusi l’acqua della doccia,infilando l’accapatoio ed uscendo frettolosamente dal bagno,afferrando il cellulare e correndo nella mia stanza.
 
 
 
 
‘Allora,avete preso tutto? Siete sicuri al cento per cento?Guardate che io non torno indietro’ Anne ci avvertì per la decima volta,e io annuendo per la decima volta,presi la mia piccola valigia e la caricai nella vecchia Jeep di Mark.
Salutai Harry e CInthya in lontanza,agitando una mano sorridendo e salii a bordo,attendendo che loro facessero lo stesso.
Per la prima oretta di viaggio parlai con la mia amica,ascoltando  una band emergente inglese,i One Direction,lei ne era completamente ossessionata. Poi scoppiò una discussione abbastanza accesa tra me,Ed,Cinthya e Harry su chi fosse meglio tra la Meyer e la Rowling.
Quando finalmente arrivammo constatai che pioveva,infilai blackberry e cuffiette nella tasca del cappotto,scesi insieme agli altri.
Mi fermai di fianco ai tre,che stavano fissando l’enorme casa di legno che emergeva di fronte a loro.
‘Ah,approposito,voi due mi dovete ancora spiegare cosa ci facevate in una busta della spazzatura l’altro giorno’ Ed dette queste parole prese a fissarci.
‘Voi COSA?!’ disse Harry,che era probabilmente  all’oscuro di tutto.
‘Niente’ io e Cinthya ci lanciammo un’occhiata,prendendo il riccio per entrambe le braccia,e trascinandolo dentro la casetta.
Era piccola,ma confortevole. Amavo lo stile dei signori Sheeran.
Vidi Anne rossa in viso per lo sforzo lasciare la camera di letto di sopra per dirigersi in cucina,dato che era quasi ora di cena.
Ebbi un’idea,e mentre i due piccioncini parlottavano in un angolo,mi diressi verso Anne,fermandole la mano che stava accendendo la pentola per la pasta.
‘Lascio faccio io’ dissi in un sorriso,e lei mi ringraziò baciandomi la guancia. Avevo già detto che adoravo quella donna?
Mi raccolsi i capelli in uno chignon davvero orrendo e mi rimboccai le maniche: misi la pentola sul fuoco a bollire,preparai del semplice sugo al pomodoro ed intanto buttai la pasta nell’acqua che intanto stava bollendo.
Mi occupai quindi dei secondi,cuocendo degli hamburger e delle patate ‘’smile’’ che avevo trovato nel frizeer.
Portai tutto in tavola e tutti sembrano sorpresi dal mio repentino cambio d’umore. Certo si può dire che le docce a volte sono vitalizzanti,nel senso proprio della parola.
‘Penso che studierò arte dopo il liceo’ disse Harry con un grosso pezzo di hamburger in bocca,poi accennò a me ‘Tu ci hai già pensato?’ ingoiai in fretta ciò che stavo masticando e mi pulii la bocca con il fazzoletto rispondendo senza indugio ‘Psicologia,mi affascina’ vidi Anne annuire,contenta. Mi faceva piacere vederla così,era da un po’ che i suoi occhi erano..spenti. Proprio come i miei.
‘Wow’ biascicò Ed mentre mangiava,e io feci una smorfia di disgusto ‘Ti informo che non si parla a bocca piena’ lui si avvicinò fino ad arrivarmi ad un palmo di naso ‘Intendi così?’ rise lasciandomi vedere tutto il contenuto di cibo che stava masticando,e io lo allontanai con lo strofinaccio,unendomi alla risata generale di tutti i presenti.
Quella sera mi sentii un po’ Melanie vecchia. La Melanie che faceva qualcosa di carino per qualcuno e non pensava a se stessa,la Melanie che si divertiva con gli altri.
‘Haaaaarry Pooootteeeer’ Ed gridate queste parole si lanciò sul divano a capofitto,mentre lo seguivo a ruota,ansiosa di vedere la mia saga preferita.
Anne e Mark ci guardavano divertiti quando noi parlavamo con i personaggi del film per dare dei ‘’consigli’’ come se loro potessero sentirci.
Harry e Cinthya erano spariti nella loro camera di sopra ed io potevo immaginare benissimo cosa  stessero facendo. Oh insomma due pervertiti erano. Ridacchiai al pensiero e Ed mi guardò male,forse pensando fossi matta. Gli diedi un buffetto sulla spalla continuando a guardare tranquillamente il film.
 
Vennero i titoli di coda,ed i signori Sheeran si diressero nella loro camera dandoci la buonanotte. Ero sul punto di fare egualmente,quando Ed mi tirò per la manica,facendomi intuire di stare zitta con il dito,e mi trascinò fuori,nel freddo pungente scozzeze,chitarra alla mano.
‘Devo farti vedere un posto’ mi disse tutto contento e io feci una faccia da completa ebete.
Arrivammo a un paio di alberi,più precisamente dei salici piangenti,e il rosso mi ci guidò attraverso,facendomi scorgere un bellissimo lago da cui si vedeva la luna.
Ci sedemmo quasi alla riva e lui mi ricantò ‘Fall’. A quel punto non sapevo cosa pensare: lui aveva lasciato Chantal..possibile che la canzone fosse…fosse per me?
‘Cosa c’è che ti affligge?’ domandò il rosso curioso ‘Sai,stasera eri..diversa,come se si fosse risvegliato in te qualcosa,qualcosa di bello’ feci un sorrisetto abbozzato.
Minchia ma quel ragazzo sapeva leggere le persone come dei libri aperti. E io non volevo essere un libro aperto,per nessuno.
‘Mi..mi stavo chiedendo se fossi triste perché tu e Chantal avevate rotto,insomma dato che la canzone era per lei..però ho anche altre teorie’ la sua faccia prese un’espressione divertita ‘Sentiamo,quali sono queste altre teorie?’ arriciai il naso,prendendo a contare sulle dita delle mano ‘Beh,potrebbe esserci un’altra…’ i suoi occhi si illuminarono. C’era decisamente un’altra. Il mio cuore ebbe una fitta,insomma forse..ero..lontanemente..nel profondo..molto profondo…attratta lievemente da lui. Si,era decisamente così ‘…ma sicuramente non sono io’ storsi la bocca in un’espressione buffa e lui alzò un sopracciglio,divertito ‘E perché mai?’ mi disse tranquillamente. Mi stava prendendo in giro?
No,si.
Feci una risata ironica,alzandomi in piedi ‘Insomma,mi hai visto? Sono goffa,orribile,imbarazzante e questi chili di troppo..’ adesso ero girata dall’altra parte,troppo rossa per guardarlo in faccia.
Sentii che si alzava anche lui.
Oh merda,che cazzo voleva fare ora?
Mi spinse contro una quercia,mettendomi di fronte a lui. Aveva un’aria mista tra l’incazzato e la dolcezza..poteva essere possibile?
Probabilmente sarà stato quell’assaggio di vino che avevo bevuto a tavola.
‘Tu.Melanie.Beckett.non.ti.devi.mai.e.poi.mai.’ mi bloccò i polsi e continuai guardarlo in attesa,con gli occhi sgranati ‘sottovalutarti’ e poggiò le sue labbra sulle mie,deciso.
Il suo accenno di barba inspida premeva contro la mia guancia liscia e il calore del suo corpo trasmetteva sicurezza. Edward Sheeran stava trovando il modo di leggermi,di leggere la mia storia.
Perché,infondo,le persone sono un po’ come dei libri: hanno delle storie,chi belle chi brutte,chi con un lieto fine,chi con un finale triste.
Però solo qualcuno riesce a capirle fino in fondo: certo,dipende anche quanto è profondo un certo libro. Ed io,Melanie Buckett,ero un po’ come un libro molto profondo,difficile da capire,da comprendere.
Ed Edward Sheeran era il lettore prescelto.
 
 
 
 
 
 
 
HEEEEEEEEEEEEEY.
Come promesso,ecco il capitolo,succedono un sacco di cose!!
Vi prego di fare attenzione alla storia di Melanie,perché è molto importante per la fan fiction.
Spero vi piaccia,davvero e siccome in tante seguite questa storia,potete lasciarmi una recensione?
Ringrazie di cuore comunque tutte,siete dfgksdgjkaasdva anche solo leggendo la mia storia.
Colgo il momento per auguravi buone vacanze di pasqua,ci rivediamo la settimana prossima c:
Vi amo,la vostra
-zainsbotilia (alias gemma lol)
   
 
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