Capitolo 3.
 
-Kill me,pls.
 

 
7 giugno.

 
Mi odio. Odio tutti. Mi chiedo perché mi sono lasciata convincere da quegli scassacoglioni patentati. Prima o poi mi vendicherò.
Ed ecco che di sabato sera alle Bahamas non ho nient’altro di meglio da fare se non venire in questo stupido bar a sopportare un’ora e mezza di “concerto” di questi due cretini. Anzi, per l’amor del cielo, tre. Si è aggiunto un altro pazzo.
 
“Checco” fa la sua grande entrata nel mini palchetto che hanno allestito dentro il locale,con la sua chitarra in mano,e seguito da Povia e Tiziano. Kill me,pls.
Tiziano,emozionato,lancia qualche gridolino e saluta il pubblico: io,i ragazzi e qualche nonnetta arrapata. Bell’affare.
 
-Ciao ragazzi. – saluta Checco. Nessuno risponde, si sente di sottofondo il grillo che canta. Checco rimane immobile con una faccia da demente. –Bene. Io sono Checco e sono qui in tour con Tiziano Ferro e Povia per cantare alcuni dei nostri brani più famosi e qualche masciàp. –
Si, dirige l’orchestra Beppe Vessicchio. Ma per favore.
 
-STOP! Gli uomini sessuali,sono genti tali e quali come noi,come un piccioneee. – intonano i poveri deficienti. Io mi chiedo dove sono andata a finire. Sbuffo scocciata.
 
-Vi odio. – mi rivolgo a quei sei coglioni che mi stanno accanto. Mister sesso in persona mi sfodera un sorriso meraviglioso.
No,io lo violento a sangue proprio. Vi avverto.
-Malik, ti andrebbe un po’ di sciueps solo io e te? – gli dico facendogli l’occhiolino. Non ci posso credere che l’ ho detto davvero. Sparatemi.
 
-Certo Becks, andiamo. – mi dice alzandosi di scatto. Che cazzo, mi rovina il copione così!
-No aspetta! Non è questa la battuta! – gli rispondo alzandomi. Le poche persone del bar ci guardano sconvolte,mentre Tiziano,Povia e Checco continuano a cantare. Poveri sfigati.
-Senti Becks, andiamo a prenderci un gelato, ti va? – mi chiede sorridendo.
-E me lo chiedi pure? Mi scoperei una mucca al posto di stare a sorbirmi per un’altra ora questi tre. – gli dico, afferrandolo per la manica della camicia e trascinandolo fuori il locale.
 
Minchia! Si respira! Nessuna luce offuscata e niente rompicoglioni tra i piedi! Mi sento libera.
-Allora, Malik, dov’è che vuoi portarmi? – gli sorrido maliziosamente.
-Ovunque tu vorrai, McDonald, basta che facciamo in fretta. – risponde altrettanto maliziosamente e leccandosi le labbra. Tu mi provochi,ciccio.
-Una botta e via? Pft, mi merito di meglio. –
Iniziamo a camminare senza meta, fino a quando ci fermiamo davanti un luna park. Mi brillano gli occhi. Mi giro verso Zayn e lo guardo sorridendo.
-Io, tu, faciola e autoscontri. Un mix da brivido. Brr. – gli dico ammiccando.
-Possiamo anche rinunciare ai faciola…- mi dice mordendosi il labbro e seguendomi mentre ci incamminiamo tra la gente.
 
Che puzza di merda. Che puzza di vomito. Che puzza di piedi. Che puzza di formaggio. Che puzza di zucchero filato. Che puzza di…
Un momento.
Momento.
Zucchero filato. Strattono il braccio di Zayn implorandolo di comprare lo zucchero filato,come solo una bambina di 5 anni sa fare,e alla fine cede.
-Questo è un punto a tuo favore, Malik. – gli dico mentre divoro con gli occhi quello che ho davanti. Quasi più invitante di Zayn stesso.
Mi giro verso di lui.
Quasi.
 
Saliamo sugli autoscontri, decidiamo di salire sulla stessa macchina. Minchia, una parola! Con quel culone che si ritrova già è tanto che ci entra lui!
*con quel culone della madonna che si ritrova, specifichiamo.
 
Inizia il primo giro. Quel cretino è alla guida. Non sa guidare una macchina, magari questa deve essere più facile per lui, pensavo. Pensavo male.
Non tamponiamo nessuno, gli altri arrivano tutti addosso a noi solo per il piacere di dire “sono salita addosso a Zayn Malik”. Che squallore,gente…
 
A metà del secondo giro succede la cosa peggiore che poteva succedere in assoluto. Ci andiamo a schiantare violentemente contro il bordo della pista e contemporaneamente una macchina ci viene di sopra, con risultato che mi fa volare dalle mani lo zucchero filato.
La parte terribile è che va a finire nei capelli di Zayn.
Mi tappo la bocca con le mani per fingermi dispiaciuta e per evitare qualche imprecazione. Gli sta bene il rosa.
-Zayn…- provo a scusarmi, ma lui con gli occhi chiusi alza una mano per farmi tacere.
-Non dire niente. – risponde soltanto. Sta impazzendo. Gli escono nuvolette di fumo dal naso e dalle orecchie. Le nocche strette intorno al volante sono diventate bianche.
 
-Zayn mi dispiace…io non volevo…posso rimediare! Conosco un metodo infallibile. – dico sorridendo. Non è vero, non so un cazzo.
-Aiutami, ti prego. – quasi piange. Ci alziamo dalla macchina e andiamo verso i bagni pubblici.
 
Bagni. La parola bagno è troppo lussuosa per quello schifo. Uno stanzino da un metro quadrato, con un cesso rotto e senza specchio. Menomale che c’è il lavandino. E menomale anzi che c’è l’acqua, questo sì che è lusso.
 
-Mmh…allora. Okay. – dico abbassandogli la testa di scatto per infilarla nel lavandino. Tolgo la stecca di legno con quel poco di zucchero filato rimasto e la butto nel cesso. Ce ne faremo una ragione.
-Pronto? – gli chiedo. Devo improvvisare.
-Becks…- dice spaventato,ma non lo lascio finire. Ora o mai più.
-Al mio tre. Uno! – dico, aprendo di scatto l’acqua ghiacciata. Malik lancia un urletto stridulo da ragazzina in calore che vede una foto a petto nudo del suo idolo. Che checca.
-Rebecca, dannazione! Ora mi si appiccicano ancora di più! Perché a me?! – piagnucola tastandosi i capelli.
-Pft,vedi che di qua a domani ritornano come prima. E poi il rosa ti dona, ti fa molto più sexy. – gli dico mordendomi un labbro e facendogli l’occhiolino.
Ho speso l’ultima settimana cercando di concludere qualcosa con mister sesso, ma niente. Dovrò tingere i capelli,è definitivo. Magari li faccio rossi.
 
-Senti Zayn, mi dispiace…sono una testa di cazzo,lo sai. – dico abbassando la testa e fingendomi dispiaciuta. Massì. Dovrebbe funzionare.
-Hey…tranquilla,vedremo di sistemare tutto. – mi dice accarezzandomi un braccio. Che testa di minchia, oh. Becks ha vinto un’altra volta :’)
-Però…mi devi accompagnare dal barbiere. –
-Ti porto in un posto bellissimo che ho visto mentre venivamo qui. Così ne approfitto per cambiarmi la tinta. – gli dico entusiasta. Siamo passati davanti una parrucchieria bellissima,con un sacco di tinture.
 
Un quarto d’ora dopo siamo davanti la parrucchieria. Per fortuna è aperta.
-Non mi farò toccare i capelli da una donna. Mi ucciderà. – cerca di opporsi mister bombastic,ma non funziona.
-Ti uccido io se non entri. – gli rispondo fulminandolo con lo sguardo. Entra scoraggiato,io lo seguo.
 
 
Quando finalmente abbiamo finito, i capelli di Zayn sono come nuovi: la parrucchiera mi ha detto che ho fatto bene a bagnarli, sono un genio. Ed io, invece di tingermi di rosa o azzurro mi sono fatta rossa. Rosso acceso.
Mi piacciono i miei nuovi capelli. Magari dal punto di vista di Malik sono anche più aggressiva. Bah, tanto ormai tutto è perduto.
 
Usciamo dalla parrucchieria e ci avviamo stremati verso casa nostra,quando ad un certo punto Malik mi blocca.
-Vieni con me. – mi dice e mi prende per mano. Andiamo verso la spiaggia.
Questa è la volta buona che mi stupra, lo sento.




OH YESSA.
Finalmente ho deciso di aggiornare! #perdonatemi
Volevo dirvi che ringrazio tutte le persone che seguono la storia e quelle che recensiscono,grazie :)
Ho anche cambiato prestavolto: adesso è Susan Coffey.
Personalmente, la amo fghj.
Fatemi sapere che ne pensate,cercherò di aggiornare a breve :)