Sentii la porta aprirsi, così mi rizzai in piedi.

M: Stè? sei a casa?

Io: Sìsì

M: Brava, aiutami con la spesa.

Presi la busta e misi la roba nel frigor.

M: Stè? Tutto bene?

Io: Sì, perchè?

M: Sei silenziosa e poi hai gli occhi arrossati.. hai pianto?

Io: N-no..

M: Lo sai che se hai qualcosa voglio saperlo!

Io: Davvero, non ho niente!

M: E allora? perchè ti guardi i polsi ora? Guardami negli occhi e dimmi che non è niente..

Scoppiai a piangere. 

M: Bambina mia!

Io: Voglio mio fratello! lo rivoglio indietro

M: Ancora dopo tutto questo tempo..

Io: Perchè tu lo hai dimenticato?

non rispose si limitò a guardarmi.

Salii velocemente nella sua vecchia stanza.. quella camera sapeva ancora di lui.. il suo profumo..

Lì c'era ancora il suo cappellino da rapper nero con la scritta "YMCMB" lo presi in mano e lo strinsi a me.

Mi affiorarono alla mente molti ricordi, soprattutto quando andavamo sullo skate sempre insieme

o quando mi portava in giro sulla sua moto, i miei amici mi guardavano mentre passavo. Ero davvero orgogliosa del mio fratellino! 

Non averlo più accanto mi faceva stare male, sentivo di dover vomitare.. 

"No Stè, tu odi vomitare" riuscii a trattenermi. 

Andai in camera di mia madre e presi delle foto in cui c'eravamo io e lui.. ce ne una stupenda io ero davvero piccola e lui mi teneva in braccio

sembrav una bambolina di ceramica in mano ad un gigante.. 

Sbirciai ancora un po' fra gli scatoloni di mamma, finchè non ne trovai uno e lo apprii.. 

C'erano un mucchio di lettere.. ne resi uno e cominciai a leggere.

"Cara mamma, 

Tutto bene lì in Kentucky? Qua è tutto assolutamente fantastico.."

Non ci vedevo più, le lacrime mi avevano riempito gli occhi..

Perchè sono qui? e perchè la data è di dopo che è partito? mamma mi doveva delle spiegazioni ..

Scesi di fretta le scale

Io: Cosa sono queste?

M: Cosa?

Io. Queste lettere..

Rovesciai in terra lo scatolone spargendole sul pavimento

Io: COsa sono? Dimmelo! Perchè sono qua? Perchè io non ne so niente? 

Ero arrabbiata, ero rossa strongevo quelle maedette lettere fra le mani.

Mamma fece cadere la forchetta che stava usando per cucinare..

M: I-Io..

Io: Io cosa mamma? 

M: Non volevo che tu soffrissi, perciò sapendo che ti tagliavi per la sua partenza avevo deciso di non fartele vedere ..

Io: Mamma pensavo fosse caduto l'aereo o che non volesse più farsi vedere.. 

M: Stè non volevo che tu soffrissi mi dispiace..

La guardai delusa, aveva capito quanto lo ero.. ero delusa. 

Mi ero tagliata per la bellezza di due anni!

Perchè non mi era mai venuto in mente di guardare in quel fottuto armadio??!!??

Salii di corsa le scale, l'aria stava diventando viziata. 

Presi un borsone, ci misi tutto quello che potevo. Scesi le scale presi il giubbotto e le chiavi del motorino. 

La scena che mi trovai davanti fu mia madre sul divano che piangeva. 

La guardai e poi uscii, la delusione era troppa..