L’immagine del loro primo
“bacio” rimase impressa nella mente di Temari, mentre un’altra lacrima
raggiungeva la compagna solitaria alla sommità del mento. Nessuno le aveva mai
detto “mi mancherai” e lei non aveva mai dato a nessuno un bacio, tranne a suo
fratello Kankuro prima di dormire o alla mamma che non aveva mai
dimenticato.
Quel giorno di pioggia,
però, si arrabbiò con se stessa per il fatto di essersi innamorata di quel
ragazzo inutile che l’aveva sempre trattata male perché troppo pigro per fare di
meglio.
E nuovamente, prepotenti, i
ricordi di loro si aprirono spazio tra il suo odio e la sua
rabbia.
Tsunade l’aveva convocata a
Konoha per riferirle “un messaggio importante”. Chissà di cosa si trattava? Era
pur sempre una donna (anche se sarebbe più passata per un ragazzo) e quindi
curiosa di natura.
Arrivata nell’ufficio
dell’Hokage, Temari trovò già la Godaime. Non era sola: davanti a lei, in piedi,
c’era un ragazzo dai capelli neri raccolti in una coda alta e uno sguardo
annoiato. Il cuore le mancò di un battito mentre procedeva all’interno della
stanza con passo meno deciso del solito.
- Temari della Sabbia,
benvenuta. Ti sarai chiesta perché sei qui- iniziò Tsunade mentre la ragazza
annuiva.
- Da oggi ti affiderò una
nuova missione che non dovrai portare a termine solo per Konoha, ma anche per
Suna. Lavorerai insieme a lui- continuò la donna indicando il ragazzo. Temari si
sentì le gambe molli. Perché proprio lui? Aveva voglia di gridarglielo ma
qualcosa la fermava.
- Agli esami di selezione
dei Chunin che si terranno quest’anno, come saprai, a Suna- finì il quinto
Hokage sorridendo e osservando i due che stavano per
svenire.
- Eddai ragazzi, siete i
migliori in questo campo, vedete di farvi valere-
Consegnò loro una busta
sigillata ciascuno mentre i due annuirono e si congedarono con
lei.
All’uscita Temari accelerò
il passo per non fermarsi un minuto in più con lui, altrimenti sarebbe
scoppiata.
- Temari, aspettami- la sua
voce, così ferma, la fece fermare mentre i nervi le salirono a fior di
pelle.
- Finalmente sei tornata-
Mi sei mancata, aggiunse poi.
Sì, come no, gli avrebbe
voluto dire. Non ti sei mai fatto sentire, neanche uno stupido messaggio. Non mi
hai mai cercata...E ti sarei mancata?!
- Scusa se non mi sono
fatto sentire, sai che non sono un tipo del genere-
- Non è una buona scusa-
rispose Temari mentre riprese a camminare.
Lo sentì borbottare
qualcosa come “Che seccatura”, prima di ritrovarsi sbattuta non molto dolcemente
contro il muro del corridoio. Il ragazzo appoggiò le mani sulla parete, una
vicina al suo viso e l’altra vicino alla spalla
sinistra.
- Ehi!- esclamò Temari
massaggiandosi la spalla che aveva colpito il muro. Il moretto le avvicinò il
viso, per baciarla. Ma lei, ancora arrabbiata per ciò che era successo, girò il
volto. Il ragazzo si fermò e sorrise.
- Come sei permalosa.
Riuscirò a farmi perdonare?-
Solo alla vista di quel
sorriso stanco, la biondina si sentì sciogliere e decise che avrebbe interrotto
per un po’ lo sciopero contro di lui. Appoggiò quindi le mani sul suo giubbotto
da chunin e le labbra sulle sue, calde e, per lei, troppo
desiderabili.
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Raga ho sbagliato! Dovevo postarne solo uno e invece ho unito due capitoli...va beh ormai! in questo chappy Temari ricorda del giorno in cui ha iniziato a lavorare come esaminatrice degli esami di chunin insieme a Shikamaru... Qui lui è molto più attivo di com'è in realtà...un po' più sveglio diciamo! Il perchè Temari piange lo scoprirete nel prossimo episodio dove racconterà ciò che era successo quel mattino. Beh...a presto allora, e grazie x aver letto questa prima parte! ^O^
x bambi88: presto lo scoprirai...ti tengo un po' sulle spine!
x arwen5786: hai ragione, è malinconica xò mi fa piacere che vi piace! Ed ecco qui la continuazione!
x Lily_90: aggiornamento eseguito! presto si saprà cos'è successo alla nostra beniamina...e perchè è così triste!
x SaraDJ: già già! Ma Shika è sempre carino^^ comunque ci starebbe la musichetta thriller...ecco qui il resto!
ciao ciao bacioni Silvia