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Autore: onedsdream    27/03/2013    7 recensioni
Jessica non è una ragazza qualunque.
Jessica non ha mai avuto una vita normale.
Lei e il suo unico amico, devono affrontare insieme una nuova vita.
Una vita che rivelerà tanti problemi, ma l'amore risolverà tutto, è sempre stato così e così sarà per sempre.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forever.


<< Oh mio dio, oh mio dio. Louis oddio, non è vero, dimmi che non è vero.>>
Jessica teneva in mano il cellulare mentre leggeva per la trentesima volta quella riga e mezza. Tremava, sopraffatta dalla paura. Louis le prese il telefono dalle mani e leggendo quel messaggio sentì la rabbia salirgli al petto, pompargli nelle vene.
Improvvisamente si alzò.
<< Devo chiamare la polizia.>> quelle parole fecero scattare la ragazza, risvegliandola dallo stato di shock in cui era entrata, gli prese un braccio facendolo voltare.
<< Sei pazzo?>> gridò.
<< Quel bastardo l'ammazza se chiami la polizia, l'ammazza cazzo!>>
Louis si impose di respirare profondamente e di contare fino a dieci, sapeva che lei aveva ragione, adesso non potevano permettersi di farsi comandare dalla rabbia e dalla paura, dovevano restare calmi e lucidi per quanto fosse possibile.
<< Cosa vuoi fare allora?>> chiese più dolcemente guardandola.
Tremava, gli occhi erano due spilli scuri, poteva sentire la paura che l'avvolgeva ma, nonostante questo, riuscì a ragionare quasi lucidamente.
<< Vuole me. Vuole che vada da lui stasera.>>
<< Domani sera.>>
<< No Lou, guarda la data. Me l'ha mandato ieri, solo che avevo il telefono spento. Comunque sia è stasera e abbiamo davvero poco tempo per organizzarci.>>
<< Organizzarci? Cosa vuoi fare?>> era confuso e spaventato. Non poteva permettere che lei andasse da lui, non poteva.
<< Dobbiamo inventarci una scusa con Liam, non deve saperlo>>.
<< Non pensi che se ne sia già accorto? Sono le dieci di mattina, avrà visto che Clary non c'è.>>
C'era qualcosa che non le tornava, Louis aveva ragione, Liam se ne era accorto per forza, allora come mai non l'aveva ancora chiamata per chiederle se sapesse qualcosa?
<< Aspetta, lo chiamo.>>
<< Ma che cazz..?>> non fece in tempo a finire la frase che Jessica aveva già composto il numero.
<< Pronto?>> la voce di Liam sembrava tranquilla, stranamente tranquilla.
<< Ei Payne, scusa, stavi ancora dormendo?>> chiese lei, scegliendo con cura le parole e preparando la mossa successiva.
<< Nono, tranquilla. Che succede?>> aveva il tipico tono di chi sta sorridendo.
Ci fu un attimo di esitazione da parte della ragazza.
<< Posso venire da te? Ho bisogno di parlare con Clary.>>
<< Oh, lei non c'è.>>
<< Come? Dov'è?>> sentiva il cuore accellerare il battito.
<< Ieri pomeriggio l'ha chiamata una sua carissima amica che non vedeva da anni e le ha chiesto se le andava di andare da lei e stare lì qualche giorno, dovrebbe tornare domani mattina.>>
Jessica era sconvolta da quelle parole. Lucas era serio, questa volta non poteva permettersi un passo falso.
<< Okay, capisco. Grazie Liam, passerò domani. Ciao.>> non gli lasciò il tempo per rispondere, mise via il telefono e cercò di far ordine nella testa. Louis la guardava confuso, disorientato.
Allora capì che non aveva scelta.
Quella sera si sarebbe presentata e avrebbe salvato Clary, costi quel che costi.

Il sole era tramontato già da un pezzo. Erano le otto di sera e i due ragazzi stavano finendo di prepararsi per andare incontro a un qualcosa che faceva paura ad entrambi.
<< Cosa credi che voglia?>> domandò Louis per l'ennesima volta.
<< Non lo so..è dalla sera in cui ha tentato di violentarmi che non si faceva più sentire e adesso...non ne ho idea, ma non posso tirarmi indietro.>>
<< Non ti lascerò da sola, sarò sempre al tuo fianco, qualsiasi cosa succeda.>> le si avvicinò per prenderle la mano, lei gliela strinse guardandolo negli occhi e cercando di trasmettergli tutta la sua gratitudine.
Ormai i minuti erano contati, Jessica sentiva una stranissima sensazione, aveva paura e aveva anche l'orribile presentimento che sarebbe successo qualcosa di tragico.
Però aveva Louis al suo fianco e lei sapeva benissimo che lui non avrebbe permesso a nessuno di farle del male.
Presero i cappotti e uscirono, decisero di andare con l'autobus, tanto una volta laggiù non sarebbero mai potuti scappare.
Liam era ancora convinto che la sua ragazza fosse dalla sua amica, Niall, Harry e Zayn non ne sapevano nulla e non avrebbero mai scoperto niente.
'Si sistemerà tutto, andrà tutto bene', erano queste le parole che la ragazza si ripeteva come un mantra mentre usciva di casa mano nella mano con Louis.
<< Ei!>>.
Un ciuffo nero comparve davanti ai due ragazzi, il tono della voce tradiva l'apparente portamento calmo e gli occhi color miele esaminarono l'espressione di ognuno capendo subito che qualcosa non andava.
<< Z-Zayn?>> Jessica si sentì stringere lo stomaco.
<< Cosa ci fai qui?>> incalzò Louis.
<< Dovevo parlarti..>> rispose il moro guardando la ragazza. Lei capì che non avevano tempo di stare a discutere, doveva liquidarlo e in fretta.
<< Stiamo uscendo, possiamo parlare domani?>> chiese lei mettendo in mostra il suo più falso sorriso.
<< Certo..va tutto bene? Mi sembrate molto..scossi direi.>>
<< Non sono affari tuoi, dobbiamo andare, siamo di fretta.>> Louis lo sorpassò tenendo stretta la mano della sua ragazza, era incredibile quanto non riuscisse ancora a sopportarlo nonostante avesse la certezza che ormai Jess era sua.
Zayn rimase lì, interdetto, a osservare sua sorella e il suo ragazzo allontanarsi nell'oscurità della sera. Non capì mai cosa si sentì nascere dentro in quel momento, ma sentì un bisogno inderogabile di seguirli, e così fece.

La paura ora era palpabile, avvolgeva Louis e Jessica come se fosse della materia, come se fosse concreta.
Erano davanti al bar 'Caffè Nero', quel maledetto posto da cui era partito tutto.
Il vicolo dove dovevano trovarsi entro le nove era a pochi metri da loro, ma, nonostante la volontà di salvare Clary fosse grande, il terrore si stava impossessando della mente di Jess, facendole girare la testa e tremare le gambe.
<< Promettimi che non farai stronzate, ti prego.>> la voce flebile di Louis giunse al suo orecchio come una tisana, la rilassava e la faceva stare più tranquilla.
<< Dipende dalla situazione, non posso permettergli di fare del male a Clary..>>
Il ragazzo la strinse violentemente in un abbraccio, la sua paura più grande era perderla e questa paura ora si stava approfittando di lui, non riuscendo a farlo ragionare lucidamente.
Voleva solo dirle di andare via, ma sapeva che non avrebbe mai accettato, così, l'unica cosa che gli rimaneva da fare era seguirla e proteggerla a costo della vita.
Le prese il viso fra le mani e puntò i suoi occhi azzurri in quelli marroni di lei.
<< Promettimi che non lascerai che ti portino via da me.>> la sua era una supplica, aveva bisogno di un giuramento, come se la sua vita dipendesse da quello.
<< Te lo prometto e tu..giurami che non farai stronzate per proteggermi.>>
<< Questo non posso giurartelo..lo sai.>>
Jess sospirò, abbandonandosi a lui.
<< Lo so, ma lascia parlare me, lo conosco, so come gestirlo, tu resta in silenzio al mio fianco e tutto andrà bene.>>
Louis annuì prima di baciarla come se fosse l'ultima volta che avrebbe potuto farlo. Assaporò il suo sapore, si immerse nel suo profumo fino a imprimerselo nella mente come un ricordo eterno.
Poi la lasciò andare e insieme si incamminarono verso quel vicolo, quella piccola rientranza tra i palazzi che avrebbe portato alla fine di un qualcosa di grande.

Non c'era nessuno, solo un forte vento che sembrava tuonare parole minacciose all'orecchio di Jessica.
<< Ma dove cazzo è?>> chiese Louis guardandosi intorno.
Jess entrò dentro al vicolo, ma non vedeva Lucas, non c'era anima viva.
Il freddo si insinuava nella loro pelle, la paura cresceva sempre più.
Poi la vide.
Una porta verde, per la metà arrugginita, sul muro destro infondo al vicolo. Passava quasi inosservata, infatti fino a quel momento non l'aveva mai vista.
<< Louis..credo siano qua dentro.>> il ragazzo la raggiunse subito e guardandola annuì, come a darle un tacito consenso, come a spronarla a fare quella mossa che avrebbe portato all'inizio della fine, ma questo loro, non lo sapevano.
Spinse la maniglia verso il basso e aprì la porta.
Un'odore disgustoso invase le loro narici, dentro era buio pesto, non si vedeva nulla e non si sentiva alcun rumore. C'era un lungo corridoio che dava accesso a un enorme stanza, una volta attraversatolo però, ancora non sembrava esserci nessuno.
<< Mi sa che qui non c'è nessuno Jess..>> iniziò Louis, ma una risata lo bloccò.
Le luci si accesero di colpo e davanti a loro, a una decina di metri di distanza, comparve Lucas.
<< E invece eccoci qui. Ciao Jessica, ciao Louis.>>
Era sempre uguale nonostante fossero mesi che non lo vedeva, l'unica differenza era il sorriso determinato e sfacciato che incuteva ancora più paura.
La stanza era enorme e spoglia, una singola lampadina pendeva dal centro del soffitto, dai muri si vedevano i mattoni, il pavimento era di cemento, qua e là c'erano dei tavoli con sopra fogli e droghe.
Ma quello che fece scaturire un gemito sconnesso da parte di Jess fu chi vide al centro della stanza, dietro a Lucas.
Clary.
Seduta, legata e imbavagliata su una sedia.
Quest'ultima appena vide l'amica iniziò a piangere, forse per il sollievo, forse per la paura.
<< Clary!>> Louis fece un passo avanti, ma il 'fermo' ordinato da Lucas lo fece immobilizzare, aveva estratto una pistola dai pantaloni e ora la stava puntando verso i due ragazzi.
<< No! Sei pazzo?>> urlò Jessica non riuscendo a trattenersi.
In risposta il ragazzo iniziò a ridere.
<< Pazzo? Mmh, si forse.>>
<< Okay, Lucas, cosa vuoi? Perchè tutta questa sceneggiata? Perchè rapire Clary?>>
<< Con calma piccola, ormai è finita, quindi mi sembra giusto rispondere alle tue domande.>> rispose in tutta tranquillità.
'È finita', 'è finita'.
Queste parole rimbombavano nella stanza, facendo tremare i due ragazzi.

Jessica aveva paura, ma sentiva allo stesso tempo nascerle dentro una grande determinazione, doveva salvare Clary e fare in modo che nessuno si facesse del male, ma come?
Si guardò intorno, la porta da cui erano entrati non si vedeva tanto era lungo quel corridoio che dava alla stanza in cui erano, ma proprio mentre osservava attentamente alla ricerca di una via di fuga, le sembrò di sentire un rumore e poi di vedere un'ombra che si muoveva. Restò immobile, con occhi e orecchie allerta, ma dopo qualche minuto si convinse che era stato frutto della sua immaginazione.
<< Allora Lucas, cosa vuoi?>> la voce di Louis fece riprendere Jessica, quest'ultima dovette trattenere l'istinto di tirargli un pugno, non doveva parlare, sapeva che Lucas non lo sopportava ed era meglio se non attirava l'attenzione su di lui.
<< Louis, caro Louis, ti ho sempre odiato.>> iniziò.
La sua voce era pungente, sembrava come scocciato di dover parlare con lui.
<< E sai perchè? No, non rispondere. Hai portato via al nostro gruppo una delle migliori ragazze che io abbia mai conosciuto, lei era..perfetta, per me.>> ora il suo sguardo si era spostato su Jessica, la pistola puntata verso terra.
<< Lucas, dimmi cosa vuoi perfavore.>> lo supplicò lei.
<< Voglio vendetta, ecco cosa voglio. Non mi interessa più di te, o meglio, mi piacerebbe darti un'ultima, violenta, scopata prima di vederti morire, ma abbiamo poco tempo quindi, arrivo subito al sodo. Non mi è ancora data giù il modo in cui il tuo amichetto, Zayn, mi ha umiliato quella sera in discoteca, inoltre non riesco più a stare bene con me stesso sapendoti felice, ti odio Jessica, sei la causa di tutto questo schifo.>>
La ragazza non capiva, non aveva fatto niente, aveva accettato di fare da corriere, lo aveva sempre assecondato.
<< Lucas, tu sei impazzito. Non è necessario arrivare a questo.>> in quel momento una lampadina le si accese in testa, era l'unica soluzione per mettere in salvo Clary e Louis.
<< Se liberi Clary, lasci andare Louis e prometti che non darai mai più fastidio a nessuno che mi sta vicino sono..sono disposta a tornare con te, a tornare nel tuo giro.>>
Il 'no' secco urlato da Lou fece sobbalzare tutti e rimise sull'attenti i sensi di Lucas, che ora puntava di nuovo la pistola contro i due ragazzi.
<< Smettetela, basta, mi avete rotto il cazzo. Adesso è davvero finita Jessica.>>
Una strana e inquietante luce risplendeva negli occhi azzurri di Lucas, la presa sull'arma si stava facendo più salda e il corpo si preparava al contraccolpo.
Un rumore provenì da dietro i ragazzi, ma nessuno ci badò, nessuno vide tranne Clary, che aveva strabuzzato gli occhi dalla sorpresa e un attimo dopo dalla paura.
Lucas era impazzito, ormai non si poteva più fare niente per salvarlo e quando Jessica vide comparire sul suo volto il classico sorriso di chi sapeva di aver vinto, capì cosa stava per accadere.
<< Addio.>> furono le ultime parole del ragazzo prima di premere il grilletto.
Un colpo secco.
Un odore di polvere da sparo.
Jessica chiuse gli occhi in attesa della fine e poi vide il buio.
Quando riaprì gli occhi però, non vide il paradiso, ma le stesse mura, gli stessi tavoli, la stessa arma puntata su di lei, poi guardò in basso, ai suoi piedi, e volle morire.

Vent'anni dopo.

Erano passati ormai vent'anni dal giorno in cui il cielo aveva reclamato a sé il suo miglior angelo e Jessica non ne aveva trascorso uno senza essere tormentata dall'immagine di Zayn ai suoi piedi con una ferita mortale all'altezza del cuore.
Le aveva salvato la vita, letteralmente, ma nonostante questo lo odiava. Lo odiava perchè sacrificandosi per lei l'aveva lasciata senza un fratello, un amico, senza un punto di riferimento a cui aggrapparsi.
Quello che seguì fu il periodo più difficile della sua vita, piangeva giorno e notte, gli incubi la tormentavano, si sentiva in colpa, era convinta che fosse stata colpa sua. Solo quando iniziò ad andare da uno psicologo riuscì a stare meglio.
Al funerale di Zayn era presente l'intero quartiere, piangevano tutti, anche chi non lo conosceva, perchè vedendo il dolore nei visi dei suoi più cari amici non si riusciva a trattenere le lacrime.
Era venuto persino il padre di Jess, quella fu l'ultima volta in cui lei lo vide, le giunse poi notizia che si era trasferito in America.
Ora stava bene, o almeno, cercava di andare avanti, proprio come avrebbe voluto Zayn.
Lucas era stato poi arrestato, la droga sequestrata, ogni membro di quel gruppo era ormai in prigione, e ci sarebbe stato per sempre.
Harry si scoprì essere gay, per quello non riusciva a trovare una ragazza, si era trasferito a Holmes Chapel, la città in cui era nato, con il suo ragazzo, e ogni mese veniva a trovare i suoi amici.
Clary e Liam si sposarono, ebbero tre figli, di cui due gemelli.
Niall invece si fidanzò con una ragazza di origini italiane, si chiamava Chiara, era bellissima, insieme decisero di girare il mondo, ogni tanto arrivavano cartoline da New York, da Dubai, dalla Cina..però non si erano certo dimenticati dei loro migliori amici, appena potevano ritornavano a Londra e stavano lì per almeno un mese.
Jessica e Louis, infine, rimasero in quel quartiere che, nel bene e nel male, aveva cambiato la loro vita. Comprarono una casa più grande in modo da fare spazio anche per la loro bambina, Allison, nata quattro anni prima. L'amore tra i due ragazzi sembrava non conoscere limiti, aumentava sempre, secondo dopo secondo. Louis era il padre e il ragazzo perfetto, non poteva esistere di meglio.
Spesso, quando Jess stava male, lui mollava tutto e andava a casa con lei, le stava affianco ogni minuto, coccolandola e cercando di farla distrarre finché non stava meglio.
Jessica però, al contrario di tutti gli altri, sentiva ancora Zayn al suo fianco. Lo vedeva ogni volta che un raggio di sole entrava dalla finestra, lo sentiva nel canto degli uccelli o nella brezza primaverile che le accarezzava i capelli. Zayn non l'aveva lasciata come in un primo momento pensava, solo la proteggeva in modo diverso.
<< Mamma?>> la delicata voce della sua bambina, Allison, la fece riprendere, il caffè che stava mescolando era ormai freddo.
<< Si tesoro?>>
<< Dov'è il pupazzo a forma di gatto? Papà non lo trova>> le lamentele di Louis giunsero all'orecchio di Jessica facendola ridere, lui odiava tutta la confusione che c'era in camera della bambina.
<< Arrivo piccola.>>
Jess mise giù la tazza e guardò fuori dalla finestra.
Louis la raggiunse proprio in quel momento, le diede un leggero bacio sulla tempia prima di abbracciarla da dietro.
Un raggio di sole stava entrando attraverso le tende illuminando la stanza.
La ragazza fu invasa dal familiare calore di Zayn, dal suo profumo e vide i suoi occhi color miele trasmettergli tutto l'amore del mondo.
Prese la mano di Louis, la strinse forte e infine, guardando quel fascio di luce, sorrise.



NON ODIATEMI.

Lo so che mi odiate, soprattutto chi shippava Zayss (?)
Ebbene si, siamo giunti alla fine.
Vi giuro, mi sento male, ma di un male bello.
Da una parte sono triste, non riesco a capacitarmi dell'idea che questa storia, che ho iniziato il 7 giugno dell'anno scorso, oggi, 27 marzo 2013 è finita.
Io ho cercato di fare del mio meglio, anche se so che non è un capitolo meraviglioso, però ci tenevo che fosse speciale.
È molto lungo rispetto ai soliti, ne sono consapevole, però mi è venuto fuori così, spero che vi sia piaciuto.
So che mi odierete per la fine che ho fatto fare a Zayn..credetemi, ci ho ripensato milioni di volte, però fin dall'inizio avevo l'intenzione di farlo morire e ho voluto, per una volta, essere coerente.
Nonostante questo però continua a essere presente, anche se non in modo fisico diciamo.

Ora non so davvero cosa dire, solo GRAZIE.

Grazie a 69withutcherson
Grazie a InfinitelyDirectioner
Grazie a Tomma e Hazza
Grazie a Botilia
Grazie a smiledrauhl_
Grazie a ceciliastyles
Grazie a LuvUrStyle
Grazie a xniallspotato
Grazie a evelyne_
Grazie a SleepMore_
Grazie a smileondems
Grazie a G Morris_
Grazie a MyIdolsMylife
Grazie a Mary9805
Grazie a stylinsondurex

Grazie a tutte quelle persone che hanno messo in 'seguite' e 'preferiti' o che semplicemente hanno letto questa ff.
Inoltre devo fare tre ringraziamenti speciali.
Grazie alla mia migliore amica, per ogni cosa che fa per me, per ogni consiglio, per ogni consolazione.
Grazie alla mia rinco, alla mia zaz, alla ragazza più perfetta che possa esistere. Ti amo da morire, sei meravigliosa, mi hai cambiato la vita.
E infine grazie a Ros, ci siamo conosciute proprio grazie a questa ff e d'allora ho trovato una bellissima amica con cui parlare di tutto, con cui raccontare la mia giornata. Amo ascoltare tutto quello che ti succede, grazie per tutto.

Voi non avete idea dei sorrisi che mi avete regalato, delle emozioni, dei pianti (perchè si, a volte mi commuovo a leggere le vostre recensioni).
Infine un ultimo ringraziamento, il più importante, che va a chi mi ha dato l'ispirazione di scrivere tutto questo.
Grazie Zayn, Louis, Harry, Liam, Niall.
Grazie di avermi cambiato la vita, grazie di avermela salvata. Grazie di darmi la forza di alzarmi dal letto ogni mattina, grazie di farmi sorridere, ridere, piangere.
Grazie di farmi stare così bene, come se nulla andasse storto.
Grazie di essere entrati a far parte di me, di essere diventati la mia vita
Siete la ragione di ogni cosa, siete i migliori idoli che una ragazza possa avere.
Vi amo, vi amo più di qualsiasi altra cosa.♥










  
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