Forever.
<< Oh mio dio, oh mio
dio. Louis oddio, non è vero, dimmi che non è
vero.>>
Jessica teneva in mano il
cellulare mentre leggeva per la trentesima volta quella riga e mezza.
Tremava, sopraffatta dalla paura. Louis le prese il telefono dalle
mani e leggendo quel messaggio sentì la rabbia salirgli al
petto,
pompargli nelle vene.
Improvvisamente si alzò.
<< Devo chiamare la
polizia.>> quelle parole fecero scattare la ragazza,
risvegliandola dallo stato di shock in cui era entrata, gli prese un
braccio facendolo voltare.
<< Sei pazzo?>>
gridò.
<< Quel bastardo
l'ammazza se chiami la polizia, l'ammazza cazzo!>>
Louis si impose di respirare
profondamente e di contare fino a dieci, sapeva che lei aveva
ragione, adesso non potevano permettersi di farsi comandare dalla
rabbia e dalla paura, dovevano restare calmi e lucidi per quanto
fosse possibile.
<< Cosa vuoi fare
allora?>> chiese più dolcemente guardandola.
Tremava, gli occhi erano due
spilli scuri, poteva sentire la paura che l'avvolgeva ma, nonostante
questo, riuscì a ragionare quasi lucidamente.
<< Vuole me. Vuole che
vada da lui stasera.>>
<< Domani sera.>>
<< No Lou, guarda la
data. Me l'ha mandato ieri, solo che avevo il telefono spento.
Comunque sia è stasera e abbiamo davvero poco tempo per
organizzarci.>>
<< Organizzarci? Cosa
vuoi fare?>> era confuso e spaventato. Non poteva
permettere
che lei andasse da lui, non poteva.
<< Dobbiamo inventarci
una scusa con Liam, non deve saperlo>>.
<< Non pensi che se ne
sia già accorto? Sono le dieci di mattina, avrà
visto che Clary non
c'è.>>
C'era qualcosa che non le
tornava, Louis aveva ragione, Liam se ne era accorto per forza,
allora come mai non l'aveva ancora chiamata per chiederle se sapesse
qualcosa?
<< Aspetta, lo chiamo.>>
<< Ma che cazz..?>>
non fece in tempo a finire la frase che Jessica aveva già
composto
il numero.
<< Pronto?>> la
voce di Liam sembrava tranquilla, stranamente tranquilla.
<< Ei Payne, scusa, stavi
ancora dormendo?>> chiese lei, scegliendo con cura le
parole e
preparando la mossa successiva.
<< Nono, tranquilla. Che
succede?>> aveva il tipico tono di chi sta sorridendo.
Ci fu un attimo di esitazione
da parte della ragazza.
<< Posso venire da te? Ho
bisogno di parlare con Clary.>>
<< Oh, lei non c'è.>>
<< Come? Dov'è?>>
sentiva il cuore accellerare il battito.
<< Ieri pomeriggio l'ha
chiamata una sua carissima amica che non vedeva da anni e le ha
chiesto se le andava di andare da lei e stare lì qualche
giorno,
dovrebbe tornare domani mattina.>>
Jessica era sconvolta da quelle
parole. Lucas era serio, questa volta non poteva permettersi un passo
falso.
<< Okay, capisco. Grazie
Liam, passerò domani. Ciao.>> non gli
lasciò il tempo per
rispondere, mise via il telefono e cercò di far ordine nella
testa.
Louis la guardava confuso, disorientato.
Allora capì che non aveva
scelta.
Quella sera si sarebbe
presentata e avrebbe salvato Clary, costi quel che costi.
Il sole era tramontato già da
un pezzo. Erano le otto di sera e i due ragazzi stavano finendo di
prepararsi per andare incontro a un qualcosa che faceva paura ad
entrambi.
<< Cosa credi che
voglia?>> domandò Louis per l'ennesima volta.
<< Non lo so..è dalla
sera in cui ha tentato di violentarmi che non si faceva più
sentire
e adesso...non ne ho idea, ma non posso tirarmi
indietro.>>
<< Non ti lascerò da
sola, sarò sempre al tuo fianco, qualsiasi cosa
succeda.>> le
si avvicinò per prenderle la mano, lei gliela strinse
guardandolo
negli occhi e cercando di trasmettergli tutta la sua gratitudine.
Ormai i minuti erano contati,
Jessica sentiva una stranissima sensazione, aveva paura e aveva anche
l'orribile presentimento che sarebbe successo qualcosa di tragico.
Però aveva Louis al suo fianco
e lei sapeva benissimo che lui non avrebbe permesso a nessuno di
farle del male.
Presero i cappotti e uscirono,
decisero di andare con l'autobus, tanto una volta laggiù non
sarebbero mai potuti scappare.
Liam era ancora convinto che la
sua ragazza fosse dalla sua amica, Niall, Harry e Zayn non ne
sapevano nulla e non avrebbero mai scoperto niente.
'Si sistemerà
tutto, andrà
tutto bene', erano queste le parole che la ragazza si
ripeteva come
un mantra mentre usciva di casa mano nella mano con Louis.
<< Ei!>>.
Un ciuffo nero comparve davanti
ai due ragazzi, il tono della voce tradiva l'apparente portamento
calmo e gli occhi color miele esaminarono l'espressione di ognuno
capendo subito che qualcosa non andava.
<< Z-Zayn?>>
Jessica si sentì stringere lo stomaco.
<< Cosa ci fai qui?>>
incalzò Louis.
<< Dovevo parlarti..>>
rispose il moro guardando la ragazza. Lei capì che non
avevano tempo
di stare a discutere, doveva liquidarlo e in fretta.
<< Stiamo uscendo,
possiamo parlare domani?>> chiese lei mettendo in mostra
il suo
più falso sorriso.
<< Certo..va tutto bene?
Mi sembrate molto..scossi direi.>>
<< Non sono affari tuoi,
dobbiamo andare, siamo di fretta.>> Louis lo
sorpassò tenendo
stretta la mano della sua ragazza, era incredibile quanto non
riuscisse ancora a sopportarlo nonostante avesse la certezza che
ormai Jess era sua.
Zayn rimase lì, interdetto, a
osservare sua sorella e il suo ragazzo allontanarsi
nell'oscurità
della sera. Non capì mai cosa si sentì nascere
dentro in quel
momento, ma sentì un bisogno inderogabile di seguirli, e
così fece.
La paura ora era palpabile,
avvolgeva Louis e Jessica come se fosse della materia, come se fosse
concreta.
Erano davanti al bar 'Caffè
Nero', quel maledetto posto da cui era partito tutto.
Il vicolo dove dovevano
trovarsi entro le nove era a pochi metri da loro, ma, nonostante la
volontà di salvare Clary fosse grande, il terrore si stava
impossessando della mente di Jess, facendole girare la testa e
tremare le gambe.
<< Promettimi che non
farai stronzate, ti prego.>> la voce flebile di Louis
giunse al
suo orecchio come una tisana, la rilassava e la faceva stare
più
tranquilla.
<< Dipende dalla
situazione, non posso permettergli di fare del male a
Clary..>>
Il ragazzo la strinse
violentemente in un abbraccio, la sua paura più grande era
perderla
e questa paura ora si stava approfittando di lui, non riuscendo a
farlo ragionare lucidamente.
Voleva solo dirle di andare
via, ma sapeva che non avrebbe mai accettato, così, l'unica
cosa che
gli rimaneva da fare era seguirla e proteggerla a costo della vita.
Le prese il viso fra le mani e
puntò i suoi occhi azzurri in quelli marroni di lei.
<< Promettimi che non
lascerai che ti portino via da me.>> la sua era una
supplica,
aveva bisogno di un giuramento, come se la sua vita dipendesse da
quello.
<< Te lo prometto e
tu..giurami che non farai stronzate per proteggermi.>>
<< Questo non posso
giurartelo..lo sai.>>
Jess sospirò, abbandonandosi a
lui.
<< Lo so, ma lascia
parlare me, lo conosco, so come gestirlo, tu resta in silenzio al mio
fianco e tutto andrà bene.>>
Louis annuì prima di baciarla
come se fosse l'ultima volta che avrebbe potuto farlo.
Assaporò il
suo sapore, si immerse nel suo profumo fino a imprimerselo nella
mente come un ricordo eterno.
Poi la lasciò andare e insieme
si incamminarono verso quel vicolo, quella piccola rientranza tra i
palazzi che avrebbe portato alla fine di un qualcosa di grande.
Non c'era nessuno, solo un
forte vento che sembrava tuonare parole minacciose all'orecchio di
Jessica.
<< Ma dove cazzo è?>>
chiese Louis guardandosi intorno.
Jess entrò dentro al vicolo,
ma non vedeva Lucas, non c'era anima viva.
Il freddo si insinuava nella
loro pelle, la paura cresceva sempre più.
Poi la vide.
Una porta verde, per la metà
arrugginita, sul muro destro infondo al vicolo. Passava quasi
inosservata, infatti fino a quel momento non l'aveva mai vista.
<< Louis..credo siano qua
dentro.>> il ragazzo la raggiunse subito e guardandola
annuì,
come a darle un tacito consenso, come a spronarla a fare quella mossa
che avrebbe portato all'inizio della fine, ma questo loro, non lo
sapevano.
Spinse la maniglia verso il
basso e aprì la porta.
Un'odore disgustoso invase le
loro narici, dentro era buio pesto, non si vedeva nulla e non si
sentiva alcun rumore. C'era un lungo corridoio che dava accesso a un
enorme stanza, una volta attraversatolo però, ancora non
sembrava
esserci nessuno.
<< Mi sa che qui non c'è
nessuno Jess..>> iniziò Louis, ma una risata
lo bloccò.
Le luci si accesero di colpo e
davanti a loro, a una decina di metri di distanza, comparve Lucas.
<< E invece eccoci qui.
Ciao Jessica, ciao Louis.>>
Era sempre uguale nonostante
fossero mesi che non lo vedeva, l'unica differenza era il sorriso
determinato e sfacciato che incuteva ancora più paura.
La stanza era enorme e spoglia,
una singola lampadina pendeva dal centro del soffitto, dai muri si
vedevano i mattoni, il pavimento era di cemento, qua e là
c'erano
dei tavoli con sopra fogli e droghe.
Ma quello che fece scaturire un
gemito sconnesso da parte di Jess fu chi vide al centro della stanza,
dietro a Lucas.
Clary.
Seduta, legata e imbavagliata
su una sedia.
Quest'ultima appena vide
l'amica iniziò a piangere, forse per il sollievo, forse per
la
paura.
<< Clary!>> Louis
fece un passo avanti, ma il 'fermo'
ordinato da Lucas lo fece
immobilizzare, aveva estratto una
pistola dai pantaloni e ora la stava puntando verso i due ragazzi.
<< No! Sei pazzo?>>
urlò Jessica non riuscendo a trattenersi.
In risposta il ragazzo iniziò
a ridere.
<< Pazzo? Mmh, si
forse.>>
<< Okay, Lucas, cosa
vuoi? Perchè tutta questa sceneggiata? Perchè
rapire Clary?>>
<< Con calma piccola,
ormai è finita, quindi mi sembra giusto rispondere alle tue
domande.>> rispose in tutta tranquillità.
'È finita',
'è finita'.
Queste parole rimbombavano
nella stanza, facendo tremare i due ragazzi.
Jessica aveva paura, ma sentiva
allo stesso tempo nascerle dentro una grande determinazione, doveva
salvare Clary e fare in modo che nessuno si facesse del male, ma
come?
Si guardò intorno, la porta da
cui erano entrati non si vedeva tanto era lungo quel corridoio che
dava alla stanza in cui erano, ma proprio mentre osservava
attentamente alla ricerca di una via di fuga, le sembrò di
sentire
un rumore e poi di vedere un'ombra che si muoveva. Restò
immobile,
con occhi e orecchie allerta, ma dopo qualche minuto si convinse che
era stato frutto della sua immaginazione.
<< Allora Lucas, cosa
vuoi?>> la voce di Louis fece riprendere Jessica,
quest'ultima
dovette trattenere l'istinto di tirargli un pugno, non doveva
parlare, sapeva che Lucas non lo sopportava ed era meglio se non
attirava l'attenzione su di lui.
<< Louis, caro Louis, ti
ho sempre odiato.>> iniziò.
La sua voce era pungente,
sembrava come scocciato di dover parlare con lui.
<< E sai perchè? No, non
rispondere. Hai portato via al nostro gruppo una delle migliori
ragazze che io abbia mai conosciuto, lei era..perfetta, per
me.>>
ora il suo sguardo si era spostato su Jessica, la pistola puntata
verso terra.
<< Lucas, dimmi cosa vuoi
perfavore.>> lo supplicò lei.
<< Voglio vendetta, ecco
cosa voglio. Non mi interessa più di te, o meglio, mi
piacerebbe
darti un'ultima, violenta, scopata prima di vederti morire, ma
abbiamo poco tempo quindi, arrivo subito al sodo. Non mi è
ancora
data giù il modo in cui il tuo amichetto, Zayn, mi ha
umiliato
quella sera in discoteca, inoltre non riesco più a stare
bene con me
stesso sapendoti felice, ti odio Jessica, sei la causa di tutto
questo schifo.>>
La ragazza non capiva, non
aveva fatto niente, aveva accettato di fare da corriere, lo aveva
sempre assecondato.
<< Lucas, tu sei
impazzito. Non è necessario arrivare a
questo.>> in quel
momento una lampadina le si accese in testa, era l'unica soluzione
per mettere in salvo Clary e Louis.
<< Se liberi Clary, lasci
andare Louis e prometti che non darai mai più fastidio a
nessuno che
mi sta vicino sono..sono disposta a tornare con te, a tornare nel tuo
giro.>>
Il 'no' secco
urlato da Lou
fece sobbalzare tutti e rimise sull'attenti i sensi di Lucas, che ora
puntava di nuovo la pistola contro i due ragazzi.
<< Smettetela, basta, mi
avete rotto il cazzo. Adesso è davvero finita
Jessica.>>
Una strana e inquietante luce
risplendeva negli occhi azzurri di Lucas, la presa sull'arma si stava
facendo più salda e il corpo si preparava al contraccolpo.
Un rumore provenì da dietro i
ragazzi, ma nessuno ci badò, nessuno vide tranne Clary, che
aveva
strabuzzato gli occhi dalla sorpresa e un attimo dopo dalla paura.
Lucas era impazzito, ormai non
si poteva più fare niente per salvarlo e quando Jessica vide
comparire sul suo volto il classico sorriso di chi sapeva di aver
vinto, capì cosa stava per accadere.
<< Addio.>>
furono
le ultime parole del ragazzo prima di premere il grilletto.
Un colpo secco.
Un odore di polvere da
sparo.
Jessica chiuse gli occhi
in
attesa della fine e poi vide il buio.
Quando riaprì
gli occhi però,
non vide il paradiso, ma le stesse mura, gli stessi tavoli, la stessa
arma puntata su di lei, poi guardò in basso, ai suoi piedi,
e volle
morire.
Vent'anni dopo.
Erano passati ormai vent'anni
dal giorno in cui il cielo aveva reclamato a sé il suo
miglior
angelo e Jessica non ne aveva trascorso uno senza essere tormentata
dall'immagine di Zayn ai suoi piedi con una ferita mortale
all'altezza del cuore.
Le aveva salvato la vita,
letteralmente,
ma nonostante questo lo odiava. Lo odiava perchè
sacrificandosi per lei l'aveva lasciata senza un fratello, un amico,
senza un punto di riferimento a cui aggrapparsi.
Quello che seguì fu il periodo
più difficile della sua vita, piangeva giorno e notte, gli
incubi la
tormentavano, si sentiva in colpa, era convinta che fosse stata colpa
sua. Solo quando iniziò ad andare da uno psicologo
riuscì a stare
meglio.
Al funerale di Zayn era
presente l'intero quartiere, piangevano tutti, anche chi non lo
conosceva, perchè vedendo il dolore nei visi dei suoi
più cari
amici non si riusciva a trattenere le lacrime.
Era venuto persino il padre di
Jess, quella fu l'ultima volta in cui lei lo vide, le giunse poi
notizia che si era trasferito in America.
Ora stava bene, o almeno,
cercava di andare avanti, proprio come avrebbe voluto Zayn.
Lucas era stato poi arrestato,
la droga sequestrata, ogni membro di quel gruppo era ormai in
prigione, e ci sarebbe stato per sempre.
Harry si scoprì essere gay,
per quello non riusciva a trovare una ragazza, si era trasferito a
Holmes Chapel, la città in cui era nato, con il suo ragazzo,
e ogni
mese veniva a trovare i suoi amici.
Clary e Liam si sposarono,
ebbero tre figli, di cui due gemelli.
Niall invece si fidanzò con
una ragazza di origini italiane, si chiamava Chiara, era bellissima,
insieme decisero di girare il mondo, ogni tanto arrivavano cartoline
da New York, da Dubai, dalla Cina..però non si erano certo
dimenticati dei loro migliori amici, appena potevano ritornavano a
Londra e stavano lì per almeno un mese.
Jessica e Louis, infine,
rimasero in quel quartiere che, nel bene e nel male, aveva cambiato
la loro vita. Comprarono una casa più grande in
modo da fare spazio
anche per la loro bambina, Allison,
nata quattro anni prima. L'amore tra
i due ragazzi sembrava non conoscere limiti, aumentava sempre,
secondo dopo secondo. Louis era il padre e il ragazzo perfetto, non
poteva esistere di meglio.
Spesso, quando Jess stava male,
lui mollava tutto e andava a casa con lei, le stava affianco ogni
minuto, coccolandola e cercando di farla distrarre finché
non stava
meglio.
Jessica però, al contrario di
tutti gli altri, sentiva ancora Zayn al suo fianco. Lo vedeva ogni
volta che un raggio di sole entrava dalla finestra, lo sentiva nel
canto degli uccelli o nella brezza primaverile che le accarezzava i
capelli. Zayn non l'aveva lasciata come in un primo momento pensava,
solo la proteggeva in
modo diverso.
<< Mamma?>> la
delicata voce della sua bambina, Allison, la fece riprendere, il
caffè che stava mescolando era ormai freddo.
<< Si tesoro?>>
<< Dov'è il pupazzo a
forma di gatto? Papà non lo trova>> le
lamentele di Louis
giunsero all'orecchio di Jessica facendola ridere, lui odiava tutta
la confusione che c'era in camera della bambina.
<< Arrivo piccola.>>
Jess mise giù la tazza e
guardò fuori dalla finestra.
Louis la raggiunse proprio in
quel momento, le diede un leggero bacio sulla tempia prima di
abbracciarla da dietro.
Un raggio di sole stava
entrando attraverso le tende illuminando la stanza.
La ragazza fu invasa dal
familiare calore di Zayn, dal suo profumo e vide i suoi occhi color
miele trasmettergli tutto l'amore del mondo.
Prese la mano di Louis, la
strinse forte e infine, guardando quel fascio di luce, sorrise.
NON
ODIATEMI.
Lo so che mi odiate,
soprattutto chi shippava Zayss (?)
Ebbene si, siamo giunti alla
fine.
Vi giuro, mi sento male, ma di
un male bello.
Da una parte sono triste, non
riesco a capacitarmi dell'idea che questa storia, che ho iniziato il
7 giugno dell'anno scorso, oggi, 27 marzo 2013 è finita.
Io ho cercato di fare del mio
meglio, anche se so che non è un capitolo meraviglioso,
però ci
tenevo che fosse speciale.
È molto lungo rispetto ai
soliti, ne sono consapevole, però mi è venuto
fuori così, spero
che vi sia piaciuto.
So che mi odierete per la fine
che ho fatto fare a Zayn..credetemi, ci ho ripensato milioni di
volte, però fin dall'inizio avevo l'intenzione di farlo
morire e ho
voluto, per una volta, essere coerente.
Nonostante questo però
continua a essere presente, anche se non in modo fisico diciamo.
Ora non so davvero
cosa dire,
solo GRAZIE.
Grazie
a 69withutcherson
Grazie a InfinitelyDirectioner
Grazie a Tomma e Hazza
Grazie a Botilia
Grazie a smiledrauhl_
Grazie a ceciliastyles
Grazie a LuvUrStyle
Grazie a xniallspotato
Grazie a evelyne_
Grazie a SleepMore_
Grazie a smileondems
Grazie a G Morris_
Grazie a MyIdolsMylife
Grazie a Mary9805
Grazie a stylinsondurex
Grazie a tutte
quelle persone
che hanno messo in 'seguite'
e
'preferiti' o che
semplicemente hanno
letto questa ff.
Inoltre devo fare tre
ringraziamenti speciali.
Grazie alla mia migliore
amica, per ogni cosa che fa per me, per ogni consiglio, per
ogni
consolazione.
Grazie alla mia rinco,
alla mia zaz, alla ragazza più perfetta che possa esistere.
Ti amo
da morire, sei meravigliosa, mi hai cambiato la vita.
E infine grazie a Ros,
ci siamo conosciute proprio grazie a questa ff e d'allora ho trovato
una bellissima amica con cui parlare di tutto, con cui raccontare la
mia giornata. Amo ascoltare tutto quello che ti succede, grazie per
tutto.
Voi non avete idea
dei sorrisi
che mi avete regalato, delle emozioni, dei pianti (perchè
si, a
volte mi commuovo a leggere le vostre recensioni).
Infine un ultimo
ringraziamento, il più importante, che va a chi mi ha dato
l'ispirazione di scrivere tutto questo.
Grazie
Zayn, Louis, Harry, Liam, Niall.
Grazie di avermi cambiato la
vita, grazie di avermela salvata. Grazie di darmi la forza di alzarmi
dal letto ogni mattina, grazie di farmi sorridere, ridere, piangere.
Grazie di farmi stare così
bene, come se nulla andasse storto.
Grazie di essere entrati a far
parte di me, di essere diventati la mia vita
Siete la ragione di ogni cosa,
siete i migliori idoli che una ragazza possa avere.
Vi amo, vi amo più di
qualsiasi altra cosa.♥