-Cap18_Il monile dell’Anima-

passarono due ore nel più totale rilassamento, 

a coccolarsi e ad accarezzarsi dolcemente, 

poi si iniziarono a udire varie urla da lontano, 

così di scatto si alzarono e si rivestirono velocemente, 

poco dopo, 

vestiti e pronti, 

furono trovati da Naruto e Suigetsu, 

mentre camminavano dietro ai due molto imbarazzati, 

cercavano di trattenersi dallo scoppiare a ridergli in faccia, 

ma sembrava non ci riuscissero molto, 

dato che continuavano a sghignazzare in modo osceno, 

aggrappandosi all’altro, 

Sasuke e Sakura erano imbarazzati a morte, 

non erano stati beccati, 

ma nonostante tutto sembravano essere stati scoperti, 

questo irritò Sasuke...

quando arrivarono al campo, 

Sakura fu subito investita da Sai e Shin, 

che la riempirono di domande: 

DOVE SEI STATA?

COSA HAI FATTO?

CHE COSA TI E’ SUCCESSO?

PERCHE’ TE NE SEI ANDATA?

ERI CON QUELLO?

TI HA FATTO QUALCOSA?

PERCHE’ NON RISPONDI?

STAI BENE?

COME MAI NON SEI TORNATA PRIMA?

QUANDO TE NE SEI ANDATA?

CHI C’ERA CON TE?

ERI DA SOLA?

TI DECIDI A RISPONDERE?

Sakura era talmente confusa e disorientata che non riusciva a rispondere, 

Sasuke li stava guardando tremendamente male, 

mentre Naruto e Suigetsu non erano riusciti più a trattenersi, 

ed erano crollati a terra da quanto ridevano sguaiatamente, 

l’irritazione di Sasuke aumentò drasticamente, 

arrivando a toccare il limite, 

stava per esplodere ma fu fortunatamente fermato in tempo...

“Ehi Sasu, 

sai che è successo due ore fa?” domandò Juugo sorridendo, 

Karin molto distante, 

correndo come una pazza, 

gli stava urlando di stare zitto, 

Sasuke li fissò incuriosito, 

Suigetsu se la rideva sotto ai baffi, 

“Karin e Suigetsu si sono imboscati tra i cespugli!” sghignazzò Juugo, 

Sasuke si voltò confuso verso Suigetsu, 

Suigetsu si voltò verso Sasuke,

“non so come, 

non so il perché, 

ma lo abbiamo fatto!” disse cercando di essere serio, 

scoppiando poi a ridere come un demente, 

“Sasukino non gli credere, 

non ho voluto fare nemmeno i preliminari con quello lì...” cinguettò lei, 

con finte lacrime, 

“si certo, come no! 

tanto che hai fatto quasi tutto tu, 

io non ho avuto nemmeno il permesso di stare sopra, tzè!” esclamò lui irritato, 

tutti si voltarono da Suigetsu a Karin, 

fintamente imbarazzata, 

“ma non è vero!” disse lei, 

Sasuke si passò le mani sul volto, 

in segno di esasperazione, 

“sapete una cosa... 

non me frega niente, 

nè chi stava sopra, 

nè chi sotto, 

nè tanto meno se lo volevate o no... 

io non centro niente, 

la vita è la vostra, 

e se Suigetsu ti trovi in certe situazioni, 

sono cazzi tuoi! 

Ho reso l’idea?” esplose Sasuke, 

allontanandosi dal gruppetto, 

che lo fissava disorientato, 

“certo che lo abbiamo davvero fatto incazzare, 

né?” commentò Sai, 

“hai proprio ragione!” fecero Kakashi, Yamato e Juugo, 

“maledizione... 

abbiamo perso troppo tempo Sakura, 

dobbiamo tornare Subito a Konoha!” disse Shin di fronte a Sakura, 

un po’ più distanti dal resto del gruppo, 

il gruppo cominciò a interessarsi alla discussione, 

“ma come Shin, 

perché?” domandò lei, 

“semplice, 

dobbiamo andare a prendere Kitrai!” rispose lui, 

con ovvietà, 

“Kitrai?” domandò confusa Sakura, 

“si, 

è il monile che mamma ti ha lasciato come Eredità, 

quando saresti stata pronta, 

avresti dovuto andare al tempio a prelevarlo!” rispose Shin, 

spiegandole la situazione, 

“oh, va bene! andiamo allora!” esclamò lei, 

“perfetto!” commentò Shin, 

“Ehi, voi! a noi non ci pensate?” domandò offeso Naruto, 

“se volete seguirci, 

fatelo pure!” rispose Sakura, 

mentre Shin era intento a recuperare la loro roba, 

“noi non possiamo avvicinarci a Konoha, 

resteremo probabilmente qui!” commentò Juugo, 

riferendosi al gruppo Hebi, 

“non vi preoccupate! 

torneremo al più presto!” rispose Naruto, 

preparandosi a sua volta, 

“cercate di non esagerare voi due! 

non vogliamo tornare qui, 

e scoprire che presto diverrete genitori!” enfatizzò Sai a Suigetsu e Karin, 

quest’ultima gli lanciò un’occhiataccia, 

mentre Suigetsu sghignazzava, 

“cercherò di tenerli d’occhio!” esclamò Juugo, 

“non servirà! 

almeno per Suigetsu ed io, 

ma chissà, 

forse io e Sasukino, 

hiHIhihiHiHiHihihIHih!” fece Karin, 

il resto del gruppo la fissò scettico, 

pochi minuti dopo, 

scoppiarono tutti a ridere, 

“Se tu riesci a scoparti Sasuke, 

posso dire che io riuscirò a farmi Neji, 

ma dai!!! 

AHaHAHhAhAhHAHAhAHHAhAhahHAh!” commentò Sai, 

facendo sghignazzare ancora più forte il resto del gruppo,

“GRRR!” grugnì Karin, 

poco dopo...

“Allora noi andiamo! 

CIAOOOOOOOHHHH!” salutò euforico Naruto, 

“ciaooo!” salutarono in risposta Juugo e Suigetsu, 

mentre Karin faceva l’offesa, 

***

arrivati a Konoha, 

si diressero subito, 

dal vecchio tempietto del ex quartiere del clan, 

appena vi giunsero, 

Sakura vi entrò, 

dato che solo lei poteva, 

dopo una mezz’oretta vi uscì, 

con in mano un meraviglioso Sai, 

col manico nero e una delicata linea rossa che lo contornava, 

“dovete Sapere che a ogni erede femmina, 

viene donato un oggetto molto potente e misterioso, 

che ha il compito di proteggerle e di guidarle, 

quello di Sakura per esempio, 

si chiama Kitrai, 

il monile dell’anima, 

ed è collegato a Kit, 

anche se non so bene come” disse Shin a un certo punto, 

vedendo le loro facce confuse,

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