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Autore: Lau_McKagan    27/03/2013    6 recensioni
Bet the black comes in red, crimes of passion rule my head
I need you, you want him, dressed to kill we live in sin
I know the game you play, I know it well
You just keep on playin' when all the bets are down
Roulette you're goin' round in a spin,
Caught up in a game you just can't win
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando rientrò quella sera, un po' più tardi del solito. Michelle stava già dormendo. Duff l'accolse come al solito con un gran sorriso, forse ancora più grande vedendola con quel vestito nuovo, messa in tiro per chissà cosa "Hey, sei uno splendore" da tempo non la vedeva così curata.
"Grazie... ho pensato di fare un po' di shoopping"
"Hai fatto benissimo"
"Spero che Michy non ti abbia stancato troppo"
"Naaa... è crollata prima lei... bè, come sempre non ne voleva sapere di addormentarsi col sottoscritto, ma era così stanca che alla fine ha ceduto... hai mangiato?"
"Si"
Duff la osservò mentre si sfilava il soprabito, e sistemava le sue cose. Sembrava diversa. Era felice che si fosse presa un po' di tempo per se stessa, ma c'era qualcosa che non andava. La stava ancora osservando quando la vide avanzare verso di lui, ancheggiando suadentemente. Un po' troppo per la verità. Gli sorrise, e quando fu davanti a lui si sedette sulle sue gambe facendosi spazio tra le sue braccia. Rispose al suo sorriso allacciando le braccia alla sua vita tirandola meglio contro di se "Sei in vena di coccole?"
"mmm... forse..." mormorò in risposta. Era intenzionata a dare una svolta al loro rapporto, perchè così non potevano andare avanti. Era inutile girarci attorno, il sesso era importante tanto quanto i sentimenti. Ed era giusto dare spazio anche a quello. Duff ne aveva bisogno, e in fondo anche lei. Immerse il viso nel suo collo, baciandolo lentamente, solleticandogli la pelle con la punta del naso. Aveva ancora il suo buon profumo, quello non era mai cambiato.
Duff sorrise sentendola così vicino, e le accarezzò piano le gambe e un fianco. Sentì i suoi baci farsi più audaci, risalire la mascella e catturargli le labbra in un lungo e profondo bacio, di quelli che da tanto tempo non si davano. Quando si staccarono la guardò stranito. Forse aveva frainteso, ma le sembrava diversa rispetto a tutte le altre sere in cui aveva tentato un approccio "Che succede?" chiese sorridendo.
Cloe roteò gli occhi inarcando le labbra in un sorrisetto furbo "Succede che ho voglia di stare con te stasera... sempre che ti vada ancora"
Che domande... a lui andava sempre! Si morse il labbro facendo scorrere lentamente le mano sotto al bordo della sua maglietta, come a testare la sua reazione. Bè, le altre volte si scansava quasi subito, era già buona cosa che fosse riuscito ad arrivare al suo seno, lo accarezzò piano vedendola sospirare "Certo che mi va" la tirò di nuovo contro dise baciandola con ritrovato ardore, permettendole di sistemarsi meglio a cavalcioni su di lui. Infilò una mano tra i suoi capelli, stringendoglieli alla nuca per tenerle il viso contro al suo, mentre con l'altra mano le spingeva il bacino contro. Si sollevò facendole allacciare le gambe alla vita, prendendola in braccio per andare piuttosto velocemente in camera. Aveva quasi fretta, come se temesse che quel momento potesse spezzarsi da un istante all'altro, e lei cambiare idea. La fece ricadere sul letto mettendocisi sopra, baciandola con foga e voglia, accarezzando quel corpo che in fondo gli era mancato anche se non era più lei la donna che amava davvero, e lei rispondeva alle sue carezze, ai suoi baci, finalmente di nuovo arrendevole tra le sue braccia. Non seppe di preciso cosa lo bloccò, proprio quando lei ribaltò le posizioni. Gli aveva levato la maglietta e stava inziando la sua lenta discesa sul suo corpo. Fu un lampo, un pensiero improvviso, ma l'immagine di poche ore prima, quella foto, e quell'unica parola detta da Michelle, furono più forti di ogni desiderio carnale e passione che provava in quel momento  "Cloe, aspetta" la fermò, prendendole delicatamente le braccia per staccarla da sè. La vide guardarlo interrogativa "è bellissimo" disse, pechè sapeva che lei si stava chiedendo se stava sbagliando, se non gli piaceva ciò che stava facendo "ma... non è giusto"
Cloe lo guardò stupita. Aveva passato settimane d'inferno cercando di farla scioglire, ed ora che lei gli si stava concedendo di sua spontanea volontà, era lui a tirarsi indietro. Non ci capiva nulla "Che succede? Ho sbagliato qualcosa, ho..."
"No! No piccola, certo che no... sei fantastica, e ti desidero da impazzire, davvero" la rassicurò sincero mettendosi seduto "ma è successa una cosa oggi, una cosa che mi ha fatto capire quanto tutto questo sia assurdo"
"Cosa?" la stava impaurendo così, non sapeva cosa aspettarsi, ma aveva l'impressione che non si trattasse di nulla di buono.
Duff ravanò nella tasca posteriore dei jeans tirando fuori e mostrandole quella foto "L'ho trovata per caso sotto al materasso di Michelle..."
La prese in mano, sentendo il flusso dei ricordi travolgerla "Io... non so come ci sia finita"
"Non importa... quello che importa è che quando Michy l'ha vista ha indicato Izzy, e l'ha chiamato papà... papà, capisci? E' suo padre, per lei Izzy è il suo papà, non io"
Cloe sentì un tonfo al cuore, lo sentì pesante, come se un macigno gli fosse caduto addosso "Mi dispiace Duff... mi dispiace tanto... ma è una bambina, lei... non capisce..." cercò di dire con voce strozzata, pensando che il biondo fosse arrabbiato per quella cosa.
"No invece, capisce benissimo, e anche più di noi" sarebbe stato difficle e doloroso per lui dirle quelle cose, ma era necessario, per tutti. Le prese il viso tra le mani alzandolo, obbligandola a guardarlo. Era sul punto di piangere, così le baciò la fronte per farle capire che non era arrabbiato "ci stiamo ostinando a vivere una vita che nessuno dei due vuole davvero... e sono stato un idiota a cercare in tutti questi mesi di riconquistarti ad ogni costo, e farmi accettare da Michelle come suo padre. Volevo solo fare la cosa giusta, credevo che lo fosse, ma mi sbagliavo... Sarò anche il padre biologico di Michelle, ma di fatto non sono molto più di un compagno di giochi per lei. Non l'ho vista nascere, non l'ho vista fare i primi passi, non l'ho cresciuta... è stato Izzy a fare tutto questo... e di fatto, è lui suo padre... e tu lo ami, come io amo Susan, e vorrei tornare da lei"
Stava dicendo sul serio? La stava abbandonando forse?! "Tu... te ne vuoi andare?!" esclamò presa dal panico. Sentì la confortante stretta della mani di Duff sulle sue spalle "Non me ne andrò se mi chiederai di restare con voi, non farei mai nulla che ti faccia soffrire ancora... ma solo se è quello che vuoi, guardami e dimmi che vuoi me, che non pensi più a Izzy, che vuoi una famiglia con me... dillo e io rimarrò con te e Michelle per sempre" sapeva che non l'avrebbe mai detto, non gli avrebbe mentito. Difatti vide i suoi occhi vacillare, e la sua bocca tacere a quella richiesta. Le sorrise accarezzandole le braccia "Non credi che sia stupido crescere Michelle tra le menzogne e costruire una famiglia basata su una bugia? Nessuno di noi è davvero felice Cloe, ne te, ne io, nemmeno Izzy e Susan che si sono trovati in mezzo loro malgrado, e nemmeno Michelle lo è... sente che qualcosa non va, e le manca Izzy"
Sapeva che c'era molta più verità in quelle parole che negli ultimi mesi delle loro vite. Sapeva quanto Izzy mancasse a Michelle. Mancava terribilemnte anche a lei. Erronemente tutti loro avevano pensato che tenere in piedi quella specie di famiglia fosse la cosa giusta da fare. Che sciocchi erano stati "Abbiamo fatto un grosso sbaglio vero?"
"A fin di bene... ma ora abbiamo capito"
"Cosa faremo adesso?"
"Per prima cosa domani vi compro dei biglietti per l'Indiana" Cloe lo guardò con gli occhi spalancati "devi parlare con lui"
"E tu?"
"Spero che Susan non mi cacci da casa" sorrise, tornando subito serio "senti, non voglio sembrare uno stronzo, ci ho pensato tutta la sera, e sono convinto che la soluzione sia una sola"
"Quale?"
"Voglio bene a Michelle, e per quanto mi riguarda sarà sempre mia figlia. E proprio per questo voglio che abbia una vita normale e felice, senza genitori separati, famiglie allargate e cazzate del genere. Credo che la cosa migliore per lei si avere una famiglia unita e serena, in tutto e per tutto" era un discorso contorto, e Cloe lo guardava un po' smarrita, così decise di parlare chiaro "credo che la cosa più giusta per lei sia che Izzy la riconoscesse come sua figlia"
"Cosa?!" urlò lei, quella non se la aspettava proprio!
"Non voglio liberarmi di lei, le starò vicino come posso, e ci sarò sempre quando avrete bisogno di qualsiaisi cosa. Ma siamo onesti Cloe, in tutte queste settimane non si è mai legata davvero a me, non mi vede come papà, non lo farà mai! E mi odierà soltando quando scoprirà il casino che ho fatto con voi... e non voglio che mi odi"
"Lei non ti odia"
"Lo farà... crescerà con te e con Izzy, ma che le dirai quando ti chiederà perchè non ha il suo cognome, o perchè io sarò sempre di mezzo? Le dirai la verità? La capirebbe? Le dirai che eravamo così fatti da scoparti in tre, che non sapevi chi di noi fosse il padre? Con che faccia la guarderò quando saprà che non ho saputo della sua esistenza per anni, di quanto sono stato stupido ed egoista tanto da farti allontanare da me, che sono scappato come un codardo quando ho saputo della sua esistenza?"
Era rimasta senza parole. Inizialmente aveva pensato che Duff volesse sbarazzarsi di loro ma ora aveva capito che non era così. Lui ci sarebbe sempre stato, ma non poteva essere il padre di Michelle. Non la sentiva sua figlia, e stava male a pensarlo, lo consoceva troppo bene, ma di fatto era così. E aveva ragione su tutto. Come avrebbe potuto un giorno spiegare a sua figlia cos'era successo? Dirle  che era stata concepita per caso, in una notte di follia? L'avrebbe odiata. Avrebbe odiato tutti loro. Duff le stava dando l'opportunità di una vita felice, di una vera famiglia. E gli costava, lo sapeva. Glie lo leggeva in faccia. Voleva provvedere a loro nel migliore dei modi, e il modo migliore per proteggerle e farle felice era paradossalmente quello di levarsi di mezzo e lasciarle ad un altro uomo.
Lo guardò cercando di non piangere, non voleva gravarlo anche di quello "Sei sicuro? non voglio che ti sento obbligato a farlo... so quanto ti costa"
"Voglio vedervi felici Cloe, solo questo... con me non lo siete... e non credo che il fatto che abbia il mio dna mi renda più padre di quanto non lo sia Izzy... è solo sangue, lui ha fatto ben altro"
Sorrise tirata appoggiando la fronte alla sua lasciando che qualche lacrima sfuggisse al suo controllo "Vorrei... vorrei non aver mai fatto tutto questo casino Michael"
Lui la strinse sorridendole forse finalmente sereno, perchè ora le cose si sarebbero sistemate, o almeno ci sperava "Se non lo avessimo fatto non avresti Michelle adesso"
"Già" rispose ancora sorridendo stringendosi forte a lui. Erano molto più vicini adesso di quanto non lo fossero mai stati in quegli ultimi tempi. Lo sentì indugiare sul suo viso, asciugandole una lacrima con le labbra, e accarezzandole dolcemete la schiena "Vuoi... vuoi restare con me lo stesso questa notte?" chiese in un soffio. Sarebbe stata la loro prima volta dopo anni, e per assurdo anche l'ultima.
Duff si staccò da lei, sentendosi più leggero, anche se quel sacrificio gli sarebbe pesato per molto, molto tempo "Non desidero altro" rispose baciandola, spingendola piano sul materasso, stendendosi al suo fianco.
   
 
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