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Autore: ShinigamiGirl    27/03/2013    3 recensioni
Amelia è una ragazza con la colpa di essere nata con capelli rossi e occhi bianchi come la neve. La sua vita è solitaria, da emarginata, ma ben presto alcuni avvenimenti strani la sconvolgeranno.
Cap. 1: "Lui la mollò, lasciandola cadere a terra stremata, e continuando a ridere si chinò, sussurrandole: -Ci rivediamo presto, Mhirael."
Cap. 4: "Amelia sentì una vibrazione salirle dal braccio destro, col quale teneva il pugnale, e sentendo l’animale, ormai a un passo dietro di loro, si voltò per affrontarlo.
-AMELIA!- sentì urlare Tivresh, ma ormai era troppo tardi.
Il puma che li inseguiva le era già addosso."
Cap. 11: "Amelia, stordita, desiderò con tutta se stessa di poter essere libera. In quel caso, avrebbe staccato tutti gli arti di quel tizio e l’avrebbe torturato finché non fosse morto dissanguato. Stranamente, l’idea non le faceva per niente schifo."
Cap. 22: "Quando abbassò lo sguardo, vide che il libro e le sue mani si erano illuminate.
Fece cadere il volume, cacciando un urlo di spavento, ma la luce non scomparve. Incuriosita, si guardò meglio le mani: non erano proprio illuminate, erano dei segni comparsi sulla pelle a illuminarsi. Sembravano quasi dei tatuaggi"
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Kento! Ho ancora i tatuaggi!- esclamò Kelly, prima che potessero mettere piede a Yostrid.
L’elfo si bloccò. Era così scioccato che non se n’era nemmeno accorto.
I simboli luminosi apparsi sulle braccia, le mani e la fronte della bambina erano sicuramente meno luminosi di qualche minuto prima, ma ancora visibili.
Si chinò, osservando i tatuaggi, tastandoli con diffidenza.
-Aspettami qui, vado a prendere una cosa- le disse, correndo via e lasciandola al confine tra il bosco e le case.
Kelly, sentendosi ancora in colpa per aver rubato il libro, si sedette obbediente sotto un albero.
Pensò a Ibilith. Era così bella… Ma aveva detto che le fate erano state sterminate. Però… Se i folletti erano così belli, forse non sarebbe stato un peccato non poter vedere nessuna fata.
La bambina, d’un tratto, si chiese che tipo di poteri si fossero svegliati in lei. E poi, cosa la aspettava? Perché doveva imparare la magia?
Forse era speciale. Forse, era proprio come Amelia, una persona destinata a grandi cose, bella e forte.
Sorrise fra sé.
-Eccomi- sentì. Quando si voltò, vide Kento che la sovrastava, con in mano un’ampolla dal contenuto violetto.
-La devo bere?- chiese la ragazzina, con aria un poco timorosa.
-Beh, mi dispiace, ma sì, devi berla- le rispose l’elfo, aiutandola ad alzarsi e porgendole la pozione.
La bambina la prese, con entrambe le mani, guardando nervosamente il contenuto. Avvicinò la punta del naso all’estremità del recipiente, annusando lievemente.
Sentì un odore fresco e leggero, ma storse comunque il naso.
-Di cosa sa?- chiese, con un tono un po’ lamentoso.
-E’ dolce, ma non ha un sapore preciso. Dovrebbe nascondere i tatuaggi, sarà come avere una pelle normale.
Kelly sospirò.
Gettò indietro la testa, chiudendo gli occhi, e bevve d’un fiato la pozione. In effetti, era molto dolce, ma anche fresca, con un retrogusto di menta.
Si sentì rabbrividire e le venne la pelle d’oca, ma quando aprì gli occhi, i tatuaggi erano spariti. Guardò stupita l’elfo, che le sorrise.
-Dovrai berla ogni due giorni, mi raccomando.
Lei annuì, ancora meravigliata.
Andarono a casa, dove trovarono Derek che cucinava.
-Ehi, dove eravate?- chiese.
-A giocare- rispose Kento, disinvolto. La ragazzina capì che doveva stare al gioco.
-Mi ha stracciata a campana! Cosa c’è da mangiare?- esclamò, con energia.
Il fratello non sospettò nulla, a quella risposta, e servì ancora fumante una minestra di erbe.
Kelly si gettò con entusiasmo sul piatto, capendo che avrebbe potuto discutere con l’elfo solo il giorno dopo. Non aveva voglia di aspettare, ma qualcosa in lei, la stessa cosa che l’aveva spinta verso la radura, le diceva che era meglio non dire nulla all’ignaro Derek.
Dopo cena quindi andò a lavarsi, per poi coricarsi.
Kento, intanto, si era ripreso dallo shock.
Mentre Kelly e Derek dormivano, quando la luna venne scoperta dalle nuvole, nel bel mezzo della notte, prese il libro. Doveva vederci chiaro, una buona volta. Ibilith di certo se n’era andata subito perché non voleva parlare davanti alla bambina. Giunse all’albero che faceva da dimora alla folletta e la chiamò, posando il tomo davanti al tronco.
La creatura comparve subito, illuminando la radura con una luce azzurrognola, con aria seria e decisa.
-So cosa cerchi, Kento, ma preferirei non dirti troppe cose- disse Ibilith, con la sua voce delicata ma severa.
-Io invece, per istruire un’umana nella magia, ho bisogno di sapere. Innanzitutto, da quando in qua gli umani possono invocare i folletti e praticare magia? Non eravamo solo noi elfi, a poter usare la magia?- domandò Kento.
-In realtà, lei è una Custode. E le Custodi, lo sai, non si incarnano sempre egli elfi. L’ultima, lo ammetto, era un’elfa, ma prima c’è stata una spiritella, e prima ancora una gnoma. Quindi suppongo che la razza sia indifferente, poi, in queste circostanze, non mi stupisco di una simile scelta.
-Ma… Lei dovrà affrontare Prysma. Lei! Una bambina che ama la sorella più di ogni altra cosa al mondo!
-Sì, dovrà- lo interruppe la folletta -e tu la aiuterai, che ti piaccia o no, deve imparare le arti magiche! Io non posso fare nulla, ma tu sì!
-Perché, perché non puoi fare mai nulla in mio aiuto?- chiese l’elfo, spazientito.
-Le Custodi hanno immensi poteri, tra cui quello di far fare ciò che vogliono alle Creature Incantate. E come tu ben sai, le Creature Incantate sono ninfe, fate e…
-Folletti- concluse Kento, con un sospiro.
-Esatto. Perciò, devi convincerla a usare i suoi poteri nel modo più appropriato, per la sopravvivenza di tutti.
-Ma Prysma…
-Lo so, Kento, lo so. Non si sa ancora perché, Madre Natura non ha mai fallito, eppure… Tutto ciò è molto complicato. Ne abbiamo parlato anche con le ninfe, ma neppure loro hanno idea della motivazione.
L’elfo guardò gli occhi cristallini della folletta, rassegnato.
-D’accordo- disse -le insegnerò, non ho altra scelta…
Ibilith sorrise, rasserenata, come se si fosse finalmente tolta un peso, e la corteccia tremolò, risucchiandola nel tronco.
Prima che sparisse, l’elfo sentì un sussurro: -Grazie…
La radura si oscurò.
Kento si apprestò a tornare a Yostrid il più in fretta possibile, e quando arrivò a casa vide che non si erano accorti della sua piccola fuga.
Andò nella sua stanza, dove si buttò nel letto, sfinito. Ancora non ci poteva credere, ma il giorno dopo avrebbe dovuto essere pronto.
Doveva assolutamente istruire Kelly.
Quando la ragazzina si svegliò, il giorno dopo, non poté fare a meno di esaminarsi le braccia e il viso. Non c’era traccia dei tatuaggi. Aveva sognato? Forse, non si ricordava bene. Ad un tratto, però, un movimento nell’angolo della stanza catturò la sua attenzione.
Si chinò, e si bloccò, meravigliata.
Nell’angolo, seduta su una biglia di vetro con cui Kelly giocava spesso, stava una creatura piccolissima, che pareva fatta di gocce d’acqua condensata, e gli occhi erano due gocce rosse.
-Chi sei?- sussurrò la ragazzina, rivolta alla creaturina.
La piccola figura ridacchiò.
Ciao.
Kelly sussultò. Eppure la creatura non aveva aperto bocca.
-Come fai a parlare senza aprire la bocca?
Anche tu, se pensi le risposte, puoi farlo.
La ragazzina lo guardò un po’, poi pensò: Ok, allora mi senti?
Certo.
Ecco… Che cosa sei?
Uno spiritello. Tu puoi parlarmi perché sei una Custode… Ma dove sono i Tukné?
Kelly lo guardò sconcertata: I… I Tukné?
I simboli luminosi.
Oh, quelli… Li ho nascosti con una pozione, ma… Cos’è una Custode?
Te lo dirà Kento. Ora devo andare, ci vediamo presto, e ricordati, il mio nome è Logres.
La creaturina si volatilizzò, lasciando la ragazzina sola e con molte nuove domande in testa.
Doveva assolutamente parlare con Kento.
 
 
 
 
 
 
Spazio Autrice
 
Ciaoo!
Pausa da scuola, era ora^^!!!!!
Però devo studiare, torno già mercoledì prossimo e ho 3 verifiche, mercoledì e due venerdì T-T
Perché, perché!!!!
Comunque, grazie per aver continuato a leggere fino a qua, colgo l’occasione per ringraziare:
-Achiko
-Alera di Hytanica
-birri
-Black98
-Daniawen
-Hoshi98
-Juliette98
-LoveForHachi
-May Des
-_Ida_
-AfterTheTempestTheSun
-Den94
-Federicadream
-CrissyCchan
-Giuggiole
-Giuliacardiff
-Red_Roses
-Tata103
-Tenshi No Yume
-Stefyc17
-TheNaiker
-Tutti coloro che mi seguono senza essere iscritti a EFP o senza aver aggiunto la storia in nessuna lista e senza lasciare recensioni 
GRAZIE!!!!
 
Alla prossima:3
ShinigamiGirl
   
 
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