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Autore: spacciokebab    27/03/2013    20 recensioni
La protagonista di questa storia si chiama Chiara, una ragazza semplice e piena di caratteristiche insolite.
Accompagnata dalla sua migliore amica, Giulia, una ragazza solare, colta e ribelle, partono.
Direzione? Londra.
Obbiettivo? Dimenticare.
Non pensavano sarebbe cambiato tutto.
Buona lettura,lasciate una piccola recensione se volete.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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[Mentre leggete questo capitolo vi consiglierei di ascoltare questa canzone,
probabilmente a molte di voi sarà famigliare, ad altre no.
Ma tentate di andare al passo delle note e fatevi trasportare
Link: https://www.youtube.com/watch?v=GBoMJtvf_Oc ]





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Il vero amore va contro tutto, cade si rialza, urla, piange ma ne esce sempre vittorioso,
anche se la sua avversaria è la morte.


E adesso sono qui che stringo in una mano quella di mia nipote, e nell’altra quella di mia figlia ormai una donna.
Una lacrima si fa strada sul mio viso, attraversando le vistose rughe scalfite dal tempo.
Chiudo gli occhi ed altre lacrime cadono ininterrottamente.
I miei occhi bruciano, il mio cuore urla di dolore.
Gli uccelli si alzano alti in volo, il sole splende ma dentro di me c’é solo pioggia.
Lascio le mani delle mie donne, e a grandi passi attraverso il praticello vigoroso e curato e mi dirigo verso di lui.
Tutti seguono attentamente i miei movimenti.
Lo guardo per l’ultima volta negli occhi, ancora spalancati.
Quegli occhi di cui mi sono innamorata, che mi hanno incantato, sorpreso, ammaliato.
Quegli occhi che non sorridevano mai quando piangevo.
Quegli occhi che cercavano sempre i miei.
Quegli occhi che da cinquant’anni trovavo ogni mattina al mio risveglio.
Gli stessi occhi di mia figlia, di mia nipote.
Quegli occhi verdi smeraldo, in cui ci si poteva tuffare dentro.
Adesso quegli occhi sono fissi in un punto indecifrabile, vuoti, privi di emozioni.

Con l’indice e il medio li chiudo.
Gli accarezzo la mano ormai fredda e impotente, distesa lungo il suo corpo.
La mia invece trema.
Mi avvicino alle sue labbra da cui spero ancora di intravedere un sorriso smagliante.
“Ho ancora bisogno del tuo sorriso.” Dico sottovoce.
Appoggio lei mie labbra inumidite dalle lacrime sulle sue ormai gelide e immobili.
Una lacrima cade dal mio viso e bagna il suo, marcato da numerose rughe.
Lo rimango a fissare per pochi secondi sperando che il mio bacio lo risvegli, come accade nelle favole.
Ma nulla.
Sento un “crack” e una fitta al petto.
 “Guarda quanta gente c’è. Sono tutti vestiti con colori sgargianti, proprio come volevi tu. Siamo qui, dove ci siamo baciati la prima volta, ricordi?”
Domando accennando un sorriso.
Nessuna risposta.
Crack, crack.
“Sai,  io mi ricordo quando mi hai chiesto di sposarmi.” Dico accarezzando l’anello che ho al dito.“Ricordo il matrimonio, la nuova casa, il parto.”
Mi mordo il labbro inferiore e avvicino le mie labbra al suo orecchio sussurrandogli:
“Grazie.”
Altre lacrime scivolano sul mio volto, prendo un respiro profondo e tento di continuare.
“Adesso non sarei niente senza te.
Sai, vorrei tanto svegliarmi con un tuo bacio e rendermi conto che questo è solo un brutto sogno, vorrei ancora sentire la tua voce che chiama il mio nome o quello di nostra figlia, vorrei perfino provare quel brivido che mi accarezza la colonna vertebrale quando le tue mani gelide mi sfiorano, ma soprattutto avrei voluto darti di più perché adesso mi sento una nullità vedendoti sdraiato qui.”

Crack, crack, crack.
 

Faccio un altro grande respiro.
“Aspettami, ti raggiungerò anch’io.”
Le lacrime si sono calmate, ma il cuore non si ricuce e probabilmente non lo farà mai completamente.

“Ti amo” gli sussurro allontanandomi dal suo corpo senza vita.

Una lacrima solitaria, forse la più dura da mandare giù, parte dai miei occhi ormai vuoti, attraversa la mia guancia lentamente, fino a cadere a terra.
Sento una mano afferrare la mia con delicatezza.
Mi giro e incontro i suoi stessi occhi.
“Mamma so che fa male.” Dice la ragazza accanto a me.
“Era tutto, era veramente tutto…” farfuglio.

 

[adesso mettete questa: http://www.youtube.com/watch?v=KZHSR5VG0uU ]



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Sposto lo sguardo fisso ancora in quello di mia figlia e noto un uomo che chiude la bara.
Sento la cassa serrarsi, un rumore lancinante, che come un’onda mi spazza via.
 
Un senso di vuoto mi invade.
Mi sento svuotata di tutto quello che sono, mi sento annullata, depennata come si cancella una parola sbagliata,
scoppiata come una fragile bolla di sapone, ma non provo sollievo, tantomeno liberazione.
Ho solamente paura.
Paura di andare avanti, paura di sorridere, perfino paura di piangere perché lui non lo farà mai più con me.

Vedo una figura distinta in lontananza, un ragazzo riccioluto, in smoking, lancia un’occhiata alla bara e si avvicina a grandi falcate verso di me.

Incontro il suo sguardo.

Tutto scompare, l’erba fresca sotto i miei piedi, le persone con i lucciconi agli occhi, perfino la cassa da morto.
Rimaniamo io e lui.
La luna ci sorride alta nel cielo, mille luci brillano intorno a noi, riconosco il suono metallico delle altalene.
Le rughe sono sparite come i dolori che prima avevano preso possesso delle mie gambe, i suoi riccioli castani sono tornati a far da cornice a quegli occhi verdi,
il suo sorriso è ancora lì, il mio corpo diritto e pulito è attaccato al suo muscoloso.
Sento le sue mani sui miei fianchi, le parole dolci che mi sussurra, il suo odore, le sue labbra sulle mie.
“Amore, io sono ancora qua.” Dice mettendo una mano sul mio petto, proprio dove il cuore si era rifugiato per tutti questi anni, quel cuore che ormai apparteneva a lui, riuscì in parte a ricucirlo.
“Devi ancora riuscire a sorridere, voglio ancora vedere il tuo sorriso. Devi riuscire ad andare avanti per nostra figlia, per nostra nipote, per me.” Continua accarezzandomi la mano.
Fa una piccola pausa, mordendosi il labbro forse per bloccare le lacrime.
“Come vedi, mi ricordo bene di questo posto.” A quelle parole la mia bocca si apre in sorriso che scaturisce il suo.
“Promettimi che nemmeno la morte riuscirà a separarci.” Afferma intrecciando la mia mano tremolante nella sua inspiegabilmente calda.
“Promesso..” dico sottovoce perdendomi ancora una volta, forse l’ultima, nei sui occhi, dove riflette il mio viso giovane e candido.
Sorride.
“Sei bellissima.”  dice baciandomi.
Il nostro ultimo bacio, proprio qui, dove c’è stato il primo.
Sento le sue mani lasciare le mie, il suo copro staccarsi dal mio, il suo profumo svanire piano piano.
“Ti amo” Mi sussurra.
Chiudo gli occhi quasi per bearmi di quelle parole.
Bisbiglio un flebile “Per sempre” che, ben presto, si perde tra le nuvole, trascinato dal vento.
Riapro gli occhi tornando a guardare la realtà con la convinzione che il mio cuore batterà sempre e solo per lui.


 

Strana cosa l'amore, nasce quando meno te lo aspetti, nei luoghi più strani, e con persone che non avresti mai creduto potesse accadere.
Forse è proprio questa stranezza che lo rende complicato ma sorprendentemente imprevedibile.
Non c’è una vera e propria descrizione di “vero amore”, semplicemente penso che lo diventi quando l’unica cosa che passa nella tua testa quando viene pronunciata la parola “felicità” è lui.
Il vero amore non ha bisogno di spiegazioni, di convinzioni, di interpretazioni ne tanto meno di opinioni altrui.
Il vero amore si costruisce piano piano, con sorrisi, pianti, urla, dolore, ansia, gioia.
E’ come un impasto di una pizza, ogni ingrediente è fondamentale.
E’ faticoso costruirlo dal nulla, ma una volta sfornato è una delizia.
Il problema sorge quando la pizza finisce, quando ti senti imbottita di ricordi che ti sembrano nulla in confronto a lui,
e daresti tutto, anche la tua stessa vita, solo per vedere un’ultima volta il suo sorriso.
Ti rendi conto che come quella pizza non verrà nessun’altra.
Come lui non ci sarà nessun’altro uomo che ti potrà amare quanto tu amavi lui.
Ed è strano pensare che la vita ti dia tutto e poi te lo tolga di mano così in fretta da nemmeno darti il tempo di renderti conto di essere sola.
Il vero amore esiste.






 

Chiara morì dopo due anni dalla morte di Harry, dopo aver combattuto duramente il cancro.

 
 
 
 
 






























Salve principesse.
E bene si, siamo arrivati alla fine.
Vi ho detto che mancava poco ma scommetto che vi ho lasciato un po’ piazzati, non è vero?
Comunque volevo farvi sapere che mi sono davvero impegnata per realizzare questo ultimo capitolo,
volevo renderlo confuso ma allo stesso tempo dare un quadro generale del luogo più che dei sentimenti, in modo tale da lasciare spazio alla vostra immaginazione.
Sono soddisfatta del risultato, se non l’avete letto con le canzoni andate subito a farlo.
E’ un ordine! lol (scherzo c: )
Ogni volta che rileggo queste ultime righe mi viene da piangere, e spero di avervi fatto emozionare.

Questa fanfiction contiene più di 7.000 parole scritte in circa 63 ore, le recensioni per ora sono 240, aggiunta alle seguite da 35 persone, preferita da 21 e ricordata da 7.
Sono molto soddisfatta del mio lavoro, anche se non sarà un capolavoro shakespeariano ne sono comunque appagata, ma soprattutto sono orgogliosa della costanza e il supporto che mi avete dato.


Cominciamo con i ringraziamenti.

Ringrazio Tu Nenita Loka che è stata la prima in assoluto a recensire la mia storia.
Ringrazio ELSH, zaynslady, Hahaha_cit_Niall, berruxs, Sing_Breath_Live, xsomeonelikepayne, Das ist Felicita, HazzaStyles22, FlyToLondon, Letyougo_, WhiteEskimo_, Bosandra, Swag_love1D, harrehs, La_stella_di_Hazza, you_are_perfect_to_me, _believeinyourdreams_ e STYLESaliceHORAN.
 
Ringrazio NoPerfect per essere una delle poche sempre presenti e attive, e per essersi sempre impegnata di scrivere più di 10 parole in modo tale da non rendere la recensione un messaggio diretto.
 
Ringrazio letypolly per essere stata una delle prime e nonostante i miei continui ritardi e la mia lunga “pausa di riflessione” ad essere rimasta.
 
Ringrazio _Lautwart_Licantropa_ per non avermi abbandonato e per le sue recensioni piene di contenuto e dolcezza.
 
Ringrazio SkyAngel per le sue pazze, scombinati, urlanti ma dolcissime recensioni (mi mancheranno terribilmente) e per il suo impegno costate.
 
Mi mancherete tantissimo, spero che durante quest’estate il tempo libero mi dia l’ispirazione per una nuova ff, anche se vedo questo progetto lontano anni luce.
Allora che dire, v
i ringrazio ancora, scusatemi se ho dimenticato qualcuna comunque per me quelle citate sopra sono le più attive e dolci.
Quindi mi piacerebbe davvero tanto se lasciaste un’ultima recensione (che tristezza).

Se volete lasciare qualche commento anche a dei capitoli precedenti che non avevate recensito mi rendereste veramente felice.
Vi auguro comunque una meravigliosa pasqua e un’estate gioiosa (anche se è ancora troppo presto).
Mi viene quasi da piangere, finalmente dopo circa tre anni a leggerla, correggerla e ricorreggerla finalmente posso mettere la parola
 
FINE.
 




Grazie a tutte le mie principesse, grazie del supporto e del continuo impegno.
Vi voglio bene, siete speciali.

 
 
Mi potete comunque contattare su twitter: https://twitter.com/spacciokebab
facebook: http://www.facebook.com/chiara.papa.75
EFP: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=168466
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"ciao ciao"

   
 
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