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Autore: milly92    15/10/2007    5 recensioni
Vi va di fare un piccolo tuffo negli anni '80 e leggere una dolce Draco/Herm AU? Allora questa è la fic che fa per voi! Hermione è una diciassettene londinese che incontra Draco Malfoy ad una festa il 26 dicembre 1984 e da quel momento i loro destini si incroceranno... Ma tante difficoltà li metteranno alla prova, l'ira del Signor Granger in primis...fatemi sapere! Milly92
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Calì Patil, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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ballo e conoscenze

Capitolo due- Ballo e conoscenze…

Hermione rimase sul divano per una buona mezzoretta, a pensare, per quanto le riusciva.

Quel ragazzo sembrava aver risvegliato in lei quelle sensazioni che da troppo tempo non provava, un moto di imbarazzo, ansia e agitazione.

Si domandava come fosse possibile che Dio avesse creato un essere di simile bellezza, così rara e magnifica.

Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, per fortuna egli sembrava tutto preso dalla console per notarla.

Ma non era la sola a guardarlo, si disse: tante ragazze lo circondavano, con la scusa di chiedere qualche particolare canzone e cose del genere.

Beh, non sono mica sceme! Si disse, pensierosa e all’improvviso già gelosa.

Ma cosa le prendeva? Gelosa di un ragazzo di cui non conosceva nemmeno il nome!

Intanto, qualche minuto dopo il ragazzo stava parlando con un gruppo di ragazzi di sicuro figli di papà, vestiti con giacca e cravatta ed orologi costosi, poco distante da lei.

A questo gruppo si unirono anche Lavanda e Ron, che sorridevano e chiacchieravano allegramente.

Quindi Lavanda lo conosce! Forse stava anche lui al liceo… Ma lo avrei notato! Non è un tipo che passa inosservato!

E sembrava che Lavanda lo conoscesse bene, per il modo con cui ci scherzava. Cosa fare? Di sicuro non glielo avrebbe presentato, ostinata com’era per la storia di Harry…

Accanto a lei le si sedette Calì, che emanava una vaga puzza di fumo mista ad alcool.

“Ti stai dando già da fare, eh?” le chiese con voce severa, ma non più di tanto poiché era indaffarata con la situazione del biondino.

“Ma vaffanculo!” le rispose Calì di rimando, alzandosi di sbotta e andandosene.

Ormai Hermione ci era abituata, e non si sconvolse più di tanto.

Una ragazza si sedette sullo stesso divano, e da come si toccò ripetutamente le caviglie con una smorfia di dolore, Hermione capì che era indolenzita a causa dei tacchi vertiginosi delle sue scarpe.

“Mannaggia a me che mi metto sempre queste scarpe scomodissime!” disse ad alta voce, con i lunghi capelli ebano che le ricadevano davanti agli occhi.

“Fanno male, eh?” chiese Hermione comprensiva, decisa a fare qualche conoscenza tra tutte quelle persone.

La ragazza la guardò come se la notasse per la prima volta e parve sorpresa.

“Oh, scusa, che maleducata, non ti avevo proprio notato! Scusa se mi sono seduta...”

“Non ti preoccupare, il divano mica è di mia proprietà!” sorrise Hermione, cordiale.

La ragazza ricambiò il sorriso.

“Comunque, piacere di conoscerti, mi chiamo Cho”

“Piacere, mi chiamo Hermione!”

“Ti ha invitata Harry?” chiese Cho, lanciandole un’occhiata penetrante.

“Oh, no, cioè, ha invitato mia sorella Lavanda e il suo ragazzo Ron, e ha detto di portare invitati, così…”

“Ah, no invece ha invitato me e il mio ragazzo Cedric” rispose.

Si guardarono, poi Cho sorrise nuovamente.

“Quanti anni hai?” chiese

“Diciassette, tu?”

“Venti. Vai al liceo Webster?” continuò a domandare, curiosa.

“Si, al quarto anno. Mi sa che sono una delle più piccole qui in mezzo…” rispose Hermione, lasciandosi prendere dalla preoccupazione per la conferma di essere tra persone più grandi di lei e con interessi superiori ai suoi.

“Ma che! Su, Hermione, a parte che sembri più grande, si vede che sei abile a socializzare, mi sei già simpatica! E poi, di che ti lamenti? Vorrei andarci io al liceo, invece che all’università….” Dichiarò pensierosa Cho, con una piccola nota di invidia nella voce.

Hermione parve rincuorata dall’affermazione di Cho.

“Grazie, Cho. Ma a che università vai?”

“Secondo anno di psicologia, una vera rottura! Ma mio padre ha voluto così, e quindi…” rispose con una nota di amarezza,  questa volta più accentuata.

Hermione era imbarazzata e decise di cambiare discorso.

“E… Quindi, sei venuta qui con il tuo ragazzo?” chiese, con una voce allegra.

“Si, con il mio Ced. Stiamo insieme da quasi un anno!” rispose, questa volta raggiante. Doveva proprio esserne innamorata!

“Ma dimmi” continuò, “Hai detto che sei la sorella di Lavanda?”

“Si”

Cho la squadrò nuovamente.

“Onestamente, devo dire che non ci avrei mai giurato. Conosco Lavanda, stavamo allo stesso anno alla Webster, e non siamo mai state grandi amiche. Invece devo dire che tu sei diversa, non le assomigli per niente, tranne che per il portamento, mi sembri migliore di lei”

Hermione arrossì: miracolo, miracolo, miracolo! Qualcuno che la considerava migliore di Lavanda!

“Dai, Cho, sei troppo gentile!” esclamò, arrossendo lievemente.

“Sono sincera, io le persone le capisco al volo” rivelò, facendo l’occhiolino.

“Oh, guarda, Ced è quello!” aggiunse, indicando un ragazzo poco lontano da loro con l’indice della mano destra.

Hermione si girò, seguì il dito e… Il ragazzo indicatole da Cho ora stava parlando con quel ragazzo biondo, insieme a Lavanda e Ron.

Fortuna? Destino?

Cosa fare? Se avesse rivelato a Cho…? No, no.

“Vieni, te lo presento!” esclamò poi, afferrandola per un braccio e alzandola di peso, dimenticando del tutto il dolore causato dalle scarpe.

Piano piano lo raggiunsero, e Cedric le fece segno di unirsi a loro.

“Ced, ti volevo presentare una mia nuova amica, Hermione” disse Cho, facendo avanzare Hermione, la quale strinse la mano del ragazzo e non potè evitare di arrossire a causa del ragazzo biondo.

“Piacere di conoscerti, Hermione, mi chiamo Cedric”

“Piacere!” 

“Oooh, Cho, carissima, devi assolutamente dirmi dove hai preso  quella gonna!” trillò Lavanda.

Cho parve sorridere falsamente.

“Carissima Lavanda, l’ho presa proprio nel negozio dove lavori tu… Conosci bene i capi che vendi, a quanto vedo!” rispose sarcastica, senza nascondere un sorriso di soddisfazione.

Lavanda divenne di tutti i colori.

Non rispose, ma anche Ron e gli altri sembravano sul punto di scoppiare a ridere per la figuraccia.

Poi il dj che aveva sostituito il ragazzo biondo mise un lento. Lavanda ne approfittò per svignarsela dopo la figuraccia e Cedric invitò Cho, ma non prima di dire al ragazzo: “ Ehi, sii gentiluomo per una volta. Invita a ballare la cognata di Ron” e se ne andò, mano nella mano con Cho.

Il ragazzo sorrise e fece un piccolo inchino ad Hermione, che avrebbe pagato oro per poter svenire, e questa volta sul serio.

“Se mi vuole concedere l’onore di questo ballo, Madame” dichiarò gentilmente e porgendole la mano.

Hermione la strinse più che potè e si lasciò condurre al centro della pista, dove erano riunite tutte le coppiette.

Abilmente, il ragazzo le cinse i fianchi con le mani e iniziò a farla ondeggiare lievemente seguendo il ritmo lento della canzone, “Only you”. 

Hermione non credeva a ciò che le stava succedendo, e con le mani tremanti appoggiò le braccia attorno al collo del ragazzo.

Possibile che la fortuna per una volta era dalla sua parte?

Mentre la canzone continuava a diffondersi per la sala, i due continuarono a ballare. La ragazza avrebbe tanto voluto sapere qualcosa di più su di lui… Ma come? Sembrava deciso a non proferire parola!

Quasi verso la fine della canzone, però, egli disse un piccolo: “Fa caldo”, con quella sua voce dolce e sensuale allo stesso tempo.

“Si, infatti…?”

“Eric, mi chiamo Eric Flind” rispose garbatamente lui.

Eric Flind… Eric Flind… Quel nome non le era nuovo.

Ma almeno lo aveva conosciuto!

“Io sono Hermione Granger” rispose lei con la voce un po’ tremante per l’emozione.

Il suo stomaco si attorcigliava sempre di più.

Avrebbe voluto continuare a conversare, ma Eric sembrava deciso a concentrarsi sul lento.

La teneva sulle spine!

Alla fine della canzone, Eric sorrise nuovamente e le baciò la mano in modo elegante, provocando in Hermione il pensiero di andare in chiesa più spesso, perché aveva appena avuto la conferma che Dio esisteva! Impossibile ma vero, ce l’aveva fatta, lo aveva conosciuto!

Strano quanto una serata può diventare speciale grazie a degli occhi magnifici e quel sorriso conquistatore…

Eric le fece cenno di seguirla, e si sedettero a bere qualcosa su un tavolino lì vicino.

“Attenzione a non far cadere di nuovo il bicchiere, mi raccomando!” disse lui con un sorriso ironico, facendola ridere.

“Non è una novità il fatto che sono imbranata… Ma, Eric, conosci mia sorella Lavanda?”   chiese Hermione, cercando di sapere il più possibile su di lui.

Eric bevve un sorso di birra e rispose: “Si, ci siamo conosciuti al corso di scuola guida l’anno scorso”, ma dal suo tono Hermione capì che la cosa per lui non aveva tanta importanza.

Annuì e bevve lentamente un po’ di coca-cola.

Non sapeva cos’altro dire.

Avrebbe tanto voluto ritornare a ballare con lui fino alla fine della serata e avere la certezza di rivederlo, perché davvero un solo suo sguardo le regalava emozioni che non aveva mai provato prima, nemmeno ai tempi di Viktor.

Ma per sua fortuna Eric sembrava interessato, perché chiese: “Quanti anni hai?”

Lei fece finta di essere offesa, perché rispose: “Lo sai che è maleducato…”

“Chiedere l’età alle signore, si ,lo so… Ma tu sei una signorina a quanto pare, no?” l’interruppe lui, con un’aria furba.

“Ok, ok! Ne ho diciassette” rispose, timorosa della sua reazione. L’avrebbe continuata a conoscere una volta saputo che era un semplice liceale?

“Ah, sembri più grande… Io ne ho diciannove” disse, rispondendo alla sua domanda inespressa.

E così aveva diciannove anni… Ma il solo fatto che aveva detto che dimostrava di più la faceva sentire meglio.

Stava per aggiungere qualcosa quando la voce di Lavanda li raggiunse.

“Hermione, Hermione!” urlò quasi, correndo come una pazza.

Si girò, spaventata per il modo in cui era stata chiamata. L’espressione della sorella era agitatissima.

“Vieni, muoviti, Calì sta male, ha vomitato, dobbiamo andare a casa!” esclamò allarmata, facendole cenno di muoversi.

Riluttante, ma anche preoccupata, Hermione annuì.

Si voltò verso Eric per salutarlo, ma lui disse solo: “C’è una festa per Capodanno… Verrai?”

“Non so… In tal caso ci vediamo lì!Ciao, Eric, è stato un piacere conoscerti” disse riluttante, mentre la sorella le passava la pelliccia da indossare.

Dopo quella parole, Eric se ne andò vicino ad un gruppo di amici, mentre Lavanda tirava Hermione per il braccio, incitandola a muoversi.

Sconfortata, la riccia guardò per quella che di sicuro temeva essere l’unica ed ultima volta Eric. La sua fortuna si era mutata in sfiga.

Una volta in macchina, tornarono a casa senza parlare, mentre Calì era semi addormentata e respirava affannosamente.

“Lo dicevo io che non dovevamo portarcela, me lo sentivo! Non è servito a niente!” disse accalorata Lavanda, una volta che furono a casa e Calì fu messa a dormire, dopo aver vomitato nuovamente tutto ciò che aveva nello stomaco e aver preso la medicina giusta.

“In che senso non è servito a niente? Il fatto che la tua sorella single e sfigata non abbia deciso di morire appresso ad Harry Potter?” chiese arrabbiata Hermione, che di certo aveva più motivi si sua sorella per essere imbronciata.

“Herm, è per il tuo bene… “

“No, tu hai agito solo perché vuoi toglierti Harry dalle scatole, dato che non ha una ragazza e vuole uscire sempre con Ron, da buon migliore amico!” urlò inviperita e andandosene nella sua camera, cercando di non piangere.

Aveva sfogato la sua rabbia per non essere potuta rimanere alla festa con Eric sul fatto di Harry, anche se ciò non la preoccupava tanto, dato che sapeva farsi valere quando voleva.

Sentì Lavanda borbottare: “Pazza sfigata”, ma non le importava.

Quello che contava al momento era rintracciare Eric ed andare a quella festa di Capodanno, dove nessuna sorella ubriacona le avrebbe rovinato la serata…

Continua…

 

Hola! Ecco il secondo cap… Cosa ve ne sembra? Hermione finalmente conosce “Eric”, ma Calì sta male ed è costretta a tornarsene a casa… Si rincontreranno? Spero di aver fatto comprendere bene i suoi sentimenti, fatemi sapere. Vi prego, recensite, consigli sono bene accetti! Ringrazio 8marta8, laretta e Shavanna per aver recensito, grazie davvero, fatemi sapere cosa ne pensate di questo! E grazie a Christina Malfoy per averla inserita tra i preferiti (tesoro, spero mi farai sapere cosa ne pensi… ^^ Grazie!). Inoltre grazie a chi legge, anche se uno sforzo potreste farlo, dai, vi prego! Al prossimo cap… E recensiteeeeee!!!! La vostra milly92.

P.s. Se vi va di leggere un’altra Draco/Herm c’è anche l’altra mia ff, “100 giorni per vincere- Mean Witches” è solo al primo cap ma più in là se ne vedranno delle belle… Grazie!

  
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