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Autore: Soul of the Crow    28/03/2013    2 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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 La sera seguente… a mezzanotte… alla base segreta della God Eden…
 
Dopo aver passato quasi due giorni a consultare i libri presi dalla Biblioteca del Nulla, Ayla si trovava ancora nella sala principale della base segreta. I fratelli Light e Maria la avevano aiutata in quei giorni, ma in quel momento i primi due erano andati a dormire già da ore e la Obscurity era tornata a casa. Quest’ultima aveva cercato di convincere la Moon a seguirla, ma l’altra era voluta rimanere a continuare le ricerche ancora un po’.
- Anche se ha svolto la missione che le ho affidato nella sezione proibita della Biblioteca del Nulla, devo ancora capire che cosa è successo a Mika… E poi negli ultimi tempi, continua ad agitarsi come se qualcuno fosse nella sua testa e la stesse perseguitando.
Inoltre, quando ho usato i miei poteri per accedere alla sua memoria e creare delle copie delle pagine del Libro Sacro ieri sera, era come se una forza m’impedisse di agire, e infatti, sono riuscita a creare solo le copie di quelle con le informazioni riguardanti mia sorella e Arelia Farfalla. Vorrei che ci fosse un modo per sapere cosa le è successo… - come se potesse leggere nei pensieri della compagna, il corvo Mirai entrò volando nella grotta e si avvicinò alla sua padrona:
- Mirai? Che cosa ci fai qui? Se Maria ti ha mandato per dirmi che è meglio che torni, prima che i suoi genitori s’insospettiscano, riferiscile da parte mia che… - prima che potesse terminare il discorso, gli occhi del rapace s’illuminarono e le due sparirono.
 
 
Pochi minuti dopo… a villa Raven… nella stanza di Diana…
 
Ayla e Mirai si ritrovarono nella camera della sorella della Moon, ma la ragazza non capiva perché il suo corvo la avesse portata lì:
- Ho perlustrato la villa da cima a fondo e non ho trovato nient’altro che potesse essere utile agli Angeli della Notte! Non farmi perdere tempo e riportami subito alla base: devo finire le ricerche! - esclamò seccata la ragazza, ma Mirai volò in direzione della scrivania e indicò col becco uno dei cassetti.
- Vuoi che controlli questo cassetto? - domandò la Moon al rapace.
Quest’ultimo annuì con un cenno della testa e Ayla aprì il cassetto: al suo interno, si trovava un diario dalla copertina azzurra con alcune rifiniture argentate, al cui centro era raffigurato un corvo.
- Strano, sono sicura che l’altra volta non ci fosse questo diario. - prima che Ayla potesse prenderlo, il diario si aprì e comparvero delle scritte in carattere runico:
“Sorellina, se stai leggendo queste parole, vuol dire che Mirai è riuscita a portare il diario a quella che una volta era villa Raven. Dopo la mia scomparsa dal Regno della Vita, credo che le cose siano peggiorate ed è ora che tu prenda le redini nel caso in cui io non riesca a liberarmi dalla prigione in cui sono rinchiusa. In questi ultimi tempi, grazie a Mirai, ti ho sempre tenuto d’occhio, ma sei sicura di voler andare avanti con i tuoi piani? Nel luogo in cui mi trovo non riuscirei a fermarti, ma ti consiglio di stare attenta: tra i tuoi compagni potrebbe celarsi un traditore. Posso solo augurare a te e a quella persona di non subire lo stesso destino che abbiamo patito io e Arelia, anche se lei sembra avere qualche problema ad ammetterlo.
Ho notato che vuoi vendicarti dei gemelli Le Loire per quello che hanno fatto a te e ai tuoi compagni, ma nel tempo in cui sono rimasta imprigionata, ho capito una cosa…”
Prima che la Moon potesse finire di leggere, ci fu una folata di vento, e pochi secondi dopo, una parte di quella pagina sembrava essere stata strappata e sul pavimento si trovavano dei petali di rosa nera.
- Ed io che pensavo di poter leggere con calma il resto… Se quello che c’è scritto non mente, tra i miei Angeli della Notte c’è qualcuno che non fa quello che dovrebbe. Ho una mezza idea su chi possa trattarsi, ma è meglio che aspetti un altro po’ di tempo per sapere se ho ragione; nel frattempo, è meglio che cerchi di ricostruire la pagina danneggiata. - decise Ayla, per poi rivolgersi al suo corvo:
- Andiamo Mirai. Torniamo a casa. - grazie ai loro poteri, le due si teletrasportarono a casa di Maria.
 
 
Nel frattempo… in Africa… a casa di Rococo…
 
Da quando era successo quel guaio col suo keshin, Lavinia si allenava giorno e notte per far tornare normale sia il suo avatar che Urupa, ma quel pomeriggio c’era qualcosa di diverso:
- Hai già finito di allenarti oggi Lavinia? - le domandò il blu, mentre si avvicinava alla ragazza, la quale era appena rientrata in casa.
Lei non rispose, si limitò a mostrargli ciò che teneva tra le mani: si trattava della rosa rossa in cui si era trasformato il suo avatar quando aveva cercato di rievocarlo tempo prima, ma era appassita.
- Che è successo alla rosa? - le chiese, per poi aggiungere:
- E come fai ad essere così tranquilla? -
Lavinia continuava a sorridere, ma il blu notò che era comparsa una sfera di luce rosa; poco dopo, il globo rosa, dalla sua posizione iniziale dietro la schiena della quindicenne, si spostò e si piazzò davanti ad Urupa:
- è per questo che sono felice! Anche se non è ancora tornata normale, te la voglio presentare lo stesso. Ecco a te la forma primaria di Ninfa delle Rose e stadio evolutivo della rosa rossa: ti presento Maga delle Rose! - esclamò felice Lavinia, mentre dalla sfera di luce comparve il keshin: si trattava una fata, alta all’incirca una trentina di centimetri, aveva gli occhi rossi e i capelli fucsia di alcuni ciuffi le ricadevano ai lati del viso, mentre gli altri erano legati in un chignon, i. La pelle era rosa confetto e indossava un abito fucsia senza spalline che le arrivava fino alle ginocchia; inoltre, portava degli stivali e dei guanti fatti con petali di rosa rossa. A completare il tutto, c’erano sei ali color lilla, lunghe e dalla punta ovale che spuntavano sulla schiena.
La maga sorrise al blu, per poi avvicinarsi in volo e infine si sedette sulla sua spalla:
- Sono felice per te. - disse semplicemente Rococo, mentre la fata si era alzata e volò in direzione della sua padrona; sfiorò la rosa che aveva in mano Lavinia, e quando il fiore tornò in vita, la fata lo prese e tornò dal blu:
- Credo che lo voglia dare a te. - dopo quella frase della Farfalla, Urupa assunse un’espressione triste e si sedette su una delle sedie vicino al tavolo; la quindicenne lo imitò poco dopo, mentre il piccolo avatar era seduto sulla spalla della sua padrona e continuava a tenere la rosa:
- Che cosa c’è? - le domandò Lavinia.
- Quella rosa mi ha ricordato il giorno in cui scoprì la verità: vivevamo ancora in Giappone, non ricordo dove di preciso, ma ci trovavamo in un giardino di rose. - Rococo si prese una pausa e cercò di accennare un sorriso, poi aggiunse:
- Io le porsi una rosa, ma fu quel giorno che la persi… Prima se ne è andata lei, e poi anche i due gemelli… Ho perso tutto, e anche adesso non mi sembra vero che sia accaduto così in fretta. - quelle frasi erano piene di malinconia, e la quindicenne era certa di aver visto delle lacrime solcare il volto del blu.
Qualche minuto dopo, Rococo sembrò essersi calmato e la piccola keshin si alzò dalla spalla della sua padrona, per mettersi di nuovo davanti al blu, e gli porse ancora la rosa:
- Non hai accettato il fiore perché ti ha ricordato quel giorno, non è vero? -
- Credo che, nonostante me ne sia andato dal Giappone e mi sia ripetuto di superare quella vicenda, quel ricordo mi perseguiterà per sempre. -
Lavinia sembrò riflettere un attimo, per poi dire:
- Anche per me non è stato facile accettare quello strano cambiamento di mia sorella, ma sai quanto me che devi farti forza e andare avanti. Potrebbe essere strano, ma forse Maga delle Rose pensa che un buon inizio potrebbe essere accettare questa rosa. - dopo quelle frasi della ragazza, Urupa alzò lo sguardo verso Lavinia, per poi spostarlo verso Maga delle Rose; dopo qualche secondo, avvicinò la mano alla rosa e la prese stando attento a non pungersi, cercando nuovamente di sorridere:
- Da quando ho scoperto la verità su Natsumi e i gemelli sono scomparsi, mi sono ripromesso che li avrei riportati indietro. Se sono il primo a deprimermi, non andrò lontano. - pensò Rococo, per poi aggiungere a voce alta:
- Grazie Lavinia e grazie anche a te Maga delle Rose. -
Nessuno di loro si accorse che un Diavolo dai capelli azzurri e gli occhi color grigio perla li stava osservando:
- Ho impedito alla Moon di leggere il resto di quel messaggio che Diana è riuscita a mandarle, ma non sono riuscita ad eliminare l’avatar di Lavinia. Natsumi andrà su tutte le furie quando lo scoprirà.- pensò Rika, per poi sparire: qualsiasi cosa sarebbe successa, non avrebbe permesso che il piano della sua padrona andasse in fumo.
 
 
Angolo di Emy
Volevo mettere anche una parte riguardante i Guardiani dei Giardini della Vita, ma ho deciso che appariranno nel prossimo capitolo.
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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