Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Thalasya    29/03/2013    2 recensioni
"Non ce la faccio a vivere senza di te."
"Mi servi come serve a Winnie The Pooh il miele."
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo  2: Againist me away.                                                                                                                  So please don’t make this any harder.
We can’t take this any farther.
And I know there’s nothing that I want change, to change.
 
 “Si, perché no!” dissi mettendomi accanto a lui.
Cominciò a suonare, era veramente bravo ed io amavo la musica, mia madre non mi permetteva di studiarla perché dovevo dedicarmi completamente alla sua boutique.
“Allora come passate le giornate voi qui?” dissi alzandomi ed avvicinandomi alla finestra.
“All’aria aperta, qui ci conosciamo tutti e spesso ci organizziamo in un pullman per andare tutti i ragazzi al mare. Come oggi pomeriggio.” disse raggiungendomi.
“Tu mi vorresti dire che conosci il nome di tutti questi ragazzi?” chiesi indicandoli.
“Certo, lei è Caroline, lui Kent, la piccolina si chiama Lili.” disse sorridendo.
“Wao.” dissi riavvicinandomi all’angolo del letto.
“Perché, da dove vieni tu non conosci nessuno?” mi chiese stranito raggiungendomi ancora una volta.
“Vivo a Los Angeles, lì neanche nello stesso palazzo ci si conosce!”
“Ah.” disse per poi leccarsi le labbra. “Ti va di venire con me e gli altri ragazzi al mare Ash?” mi chiese.
“Oh, va bene per me. Ma non mi lasciare mai sola.” lo avvertii.
“Certo,non ti preoccupare.Sono sicuro che farai conoscenza, ti presenterò una delle mie amiche.” disse sorridente.
“Ok, va bene.” dissi, se c’era una cosa che odiavo era l’essere timida, infatti non lo ero per niente.
“Oh, allora ti aiuto a prendere le valige e ti accompagno nella tua camera così potrai prepararti.” disse infilandosi la maglietta.
“Ok.” scendemmo le scale e lui prese la mia valigia, salendomela su per le scale.
Aprì la porta accanto alla sua camera e mi lasciò lì da sola, dicendomi che per le 10:30 dovevo trovarmi al piano di sotto.
La camera era carinissima: le pareti erano di colore azzurro chiaro con un letto singolo, per fortuna senza mia madre, alleluia.
Mi affacciai dalla finestra e vidi i ragazzi giocare a pallone, le ragazze parlare e scattare fotografie, sempre sorridenti.
A Los Angeles non era così, lì nessuno conosceva nessuno per strada.
Svuotai la mia valigia riponendo tutto nell’armadio che c’era in camera.Mi chiusi in bagno, misi il costume con sopra un pantaloncino ed una maglietta.
Aprii la porta del bagno e mi ritrovai un biondo selvatico in canottiera e costume di quelli a pantaloncino lungo.
“Sei pronta?” disse sfoggiando il suo sorriso.
“S-si, ma cosa devo portarmi?” chiesi impacciata entrando in camera ‘mia’.
“Un telo mare, un paio di occhiali da sole e…” recuperai tutto quello che aveva elencato. “Tanta voglia di farti il bagno.” disse quasi ridendo prendendomi dalle mani la borsa piena di roba.
Scendemmo al piano di sotto, salutammo le nostre mamme ed uscimmo, raggiungendo un pullman stracolmo di ragazzi.
Niall mi prese la mano e mi aiutò a salire, facendoci spazio tra gli adolescenti sudati.
“Eih Niall!” gridò un tizio seduto ad un sedile verso gli ultimi posti. “Vieni ti ho tenuto il posto!”
“Vieni con me.” mi sussurrò all’orecchio lui riprendendomi la mano e portandomi a  quei sedili.
“Buongiorno Niall!” disse una ragazza ai posti di dietro quello del tizio di prima.
“Salve ragazzi, lei è Ash!” disse mostrandomi agli altri.
“Ciao!” dissi sorridendo.
“Piacere sono Miriam.” disse la ragazza stringendomi la mano, intanto Niall si era seduto.
“Ed io sono Mark, bellissima.” disse prendendomi la mano e baciandomela.
“Mark.” disse Niall attirando la sua attenzione.
“Umm?” disse girandosi verso di lui.
“Non ci provare neanche, cancella ogni tuo singolo pensiero su Ash, lei è sotto la mia supervisione.” Disse sorridendo, ricambiai il sorriso per poi aggrappandomi ad un palo del pullman dato che stava partendo.Mark si sedette e brontolò qualcosa.
“Mark, alzati fai passare Ash.” disse Niall spingendolo giù dal sedile.
“Prego!” disse ridendo lui facendomi cenno di passare.
“Cosa? Cosa devo fare?” chiesi intontita, Niall mi sorrise dolcemente.
“Vieni a sederti sulle mie gambe, non puoi stare in piedi per tutto il viaggio!” disse lui tirandomi dal braccio e facendomi cadere sulle sue gambe. Lo guardai e gli sorrisi e lui ricambiò.
 
“Cosa intendevi prima quando hai detto a Mark che sono sotto la tua supervisione?” chiesi girandomi verso di lui che guardava fuori dal finestrino.Non mi rispose, sapevo che mi aveva sentito ma non voleva rispondere così presi il suo volto con una mano e lo girai verso di me. “Mi vuoi rispondere?” gli sorrisi.
“Non te lo posso dire.” disse sorridendo.
“Dimmelo.” gli ordinai, sempre scherzando però.
“Tua madre ti ha portata qui perché lei e mia mamma devono partire, devono andare insieme per tre mesi ad un corso di moda, te lo dirà dopo tua mamma, perciò fingiti sorpresa!” disse lui ridendo.
“Qu-quindi rimaniamo soli io e te?” chiesi, forse per la prima volta intimidita da qualcuno, da lui.
“S-si..” disse arrossendo. “ Ti dispiace?”
“No, no.” dissi arrossendo anche io.
 
Due settimane dopo.
NIALL’S  POV.
“Porca miseria Niall alzati!” sentii la voce armoniosa e squillante di Ash che mi chiamava da dietro la porta, mi alzai su i gomiti.
“Entra Ash, entra.” dissi intontito dal sonno.
“Sei sveglio allora!” disse saltando come un cagnolino sul letto. Era un cagnolino tenerissimo, aveva i suoi bellissimi lisci capelli castani raccolti in una coda, mi guardava con i suoi grandi occhi verdi scuri, era bellissima anche da appena sveglia, ed io probabilmente mi stavo innamorando di lei, della bella americana che dovevo sorvegliare essendo più grande di lei e dato che eravamo solo io e lei in casa per tre mesi.
“Sisi!” dissi abbracciandola.
“Come mai tutto questo affetto, mio migliore amico?” mi disse sorridente, il suo sorriso faceva invidia alle stelle.
“No così,mia migliore amica!” dissi stringendola più forte a me.
Avrei voluto dirle tutto quello che provavo per lei ma lei mi era così indifferente.
 
ASH’S POV.
‘Lalalala, ho combinato un guaio lalalalala!’ continuavo a pensare mentre ero tra le sue braccia.
Il mio sbaglio? Essermi innamorata del mio migliore amico biondo finto irlandese.
Cosa potevo fare a quel punto? Niente, fare l’indifferente, non potevo innamorarmi di lui perché mia mamma mi aveva praticamente proibiti di innamorarmi.
“Stasera c’è una festa, andiamo?” mi chiese lui liberandomi dalla sua presa.
“Certo!” risposi decisa. “Ora che facciamo?” chiesi.
“Ripuliamo la casa?” chiese analizzando la sua camera completamente sotto sopra.
“Metti un po’ di musica è lo farò!” si alzò e corse allo stereo mentre recuperavo paletta, scopa e strofinaccio.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Thalasya