Autore: immersa tra le nuvole
Titolo: Sole e Luna
Prompt (se c'è): /
Epoca: greci
Parole: sole – luna – divinità – dormita (?)
Pairing: Ehm… Shuu x Hakuryuu (io ci provo u_u)
Note (potete scriverle anche alla fine): è stato difficile scegliere l’epoca, ma alla fine ce l’ho fatta! Diciamo che la fiction non mi convince tanto, però ci ho messo tutta la mia buona volontà per scriverlo u_u Faccio una breve precisazioni: nell’antichità si credeva che il mondo finisse nello stretto di Gibilterra, quindi quando nella storia c’è scritto “sopra la fine del mondo”, mi riferisco a questa credenza. Beh, che altro dire… boh! Vi lascio alla lettura ^^
Un abbraccio,
Alice xD 

                                                                                    SOLE E LUNA

Il sole e la luna. Fratello e sorella. Corpi celesti tanto diversi da essere considerati quasi uguali. Uno è il capo della luce, sovrano del giorno; l’altra è la regina del buio, sovrana della notte. Gli unici momenti in cui si possono incontrare sono l’alba e il crepuscolo.

Un carro color argento trainati da quattro cavalli alati neri come la pece sorvola i cieli notturni, diventando così la luce di una notte oscura. Al posto del guidatore si trova un ragazzo dalla carnagione color caramello dagli occhi violetto scuro. Ha dei capelli blu notte con due ciuffi rosso e bianco ai lati del capo. Sembra un ragazzino comune eppure è un Dio. E’ esile, eppure deve avere molta forza per tenere a bada quattro cavalli divini.

Sta viaggiando da tempo e tra un po’ dovrà cedere il suo posto al carro d’oro trainato da equini color neve. Infatti il ragazzo scorge già i primi raggi, segno che deve rintanare e lasciare spazio al sole.
La divinità, meglio conosciuta sotto il nome di Shuu, rientra incontrando il suo opposto: Hakuryuu, il Dio del giorno. A differenza del ragazzo dalla carnagione scura, Hakuryuu ha dei capelli color panna, con un ciuffo dietro la testa color indaco. Ha degli occhi arancioni e la sua pelle è candida. Lui troneggia su un carro oro, trainato da splendidi cavalli alati albini dagli occhi color oceano.
Lui è il Dio del sole, la luce del giorno.

Lui è seduto sul suo trono, aspettando che l’altro rientri. La base è un castello sospeso in aria sopra la fine del mondo.

<< Pronto per partire per il viaggio del giorno? >> chiede Shuu lasciando liberi i cavalli dal carro.
<< Mi pare ovvio. Io sono sempre pronto! >> risponde l’interpellato che, alzatosi dal suo trono, si è posizionato davanti all’altro Dio.
<< Troppa sicurezza induce a sbagliare… >> replica la divinità della notte andando a sedersi sul suo trono.
<< Cosa vorresti insinuare? >> chiede a sua volta Hakuryuu, camminando verso il trono dell’altro.
<< Io non insinuo proprio nulla. Ho solo detto ciò che pensavo >> risponde tranquillo Shuu.
<< Ah davvero? >> domanda ancora l’albino avvicinandosi con il volto a quello della divinità oscura.
<< Davvero >> dice il ragazzo dalla carnagione scura avvicinandosi ancora di più al viso dell’altro. << Comunque credo che tu adesso debba andare, o vuoi che il giorno non arrivi su quei poveri mortali? >>
<< Hai ragione >> e detto questo sfiorò le labbra dell’altro sorridendogli. << E’ meglio che io vada. A dopo! >> così anche Hakuryuu partì iniziando il suo giro di sole.

Shuu che, rimasto basito dal gesto dell’altro, decide di non pensarci più di tanto e incomincia inconsciamente a dormire sul trono.
Al suo risveglio, circa mezzogiorno vedendo il suo opposto splendere nel cielo, si accorge di un biglietto color oro nel trono di quest’ultimo. Curioso lo apre e quello che legge lo fa arrossire di brutto.
Decide che per oggi basta pensare ad Hakuryuu, quindi sorride mentre si inoltra dentro i corridoi della base borbottando frasi incomprensibili.

“ Sei carinissimo quando dormi! Se ti chiedi come abbia fatto a vederti,
sappi che quando dormivi ha piovuto,
così mi sono preso una mini pausa.
Hakuryuu ♥ “




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