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Autore: Edoatar    30/03/2013    4 recensioni
Vi siete mai chiesti che cosa pensano i motri di noi? Io sì, questa mattina in macchina.
Quindi ho voluto scrivere questa raccolta di momenti nei romanzi di Percy Jackson, dove la narrazione passa dal protagonista ai mostri.
Genere: Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Crono, Gli Dèi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I racconti di zio Edo'
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Cosa pensano i Mostri di noi

1: Telchini

 

Mi chiamo Lykos. Ho imparato a maneggiare le armi e a controllare la magia già da quando avevo ancora il pelo sulle zampe. Vivo con i miei simili all'interno di un enorme fucina dove i capi anziani ci addestrano. Oggi c'è stata un'altra lezione di orientamento e come sempre, in classe, ci sono stati i soliti ululati e abbai di eccitazione. Il film che il prof. ci ha mostrato è stato terribilmente noioso. Le solite istruzioni su come costruire una lama magica e come usarla per mutilare i nemici.

Quando un giovane demone entra nell'età dello sviluppo” diceva il commento del film, “il suo corpo mostruoso attraversa dei cambiamenti. Forse avete notato che le vostre zanne si sono allungate e avvertite già l'improvviso desiderio di sbranare degli umani.”

-”Parla per te.” Sbottai a bassa voce. Gli altri telchini risposero invece con un ringhio di approvazione. E' questo il mio “problema”, o almeno così lo chiama mio padre. Io non sono come gli altri. Non ho mai provato desiderio nel ridurre a pezzi le nostre vittime. A scuola ci insegnano ad odiare gli dei, ad odiare i loro figli ed i loro alleati. Dicono che gli dei ci hanno usati e poi ci hanno gettati nel tartaro e che quindi ci spetta vendetta. Ma io conosco la verità. Ho trovato un libro risalente alla Titanomachia, la guerra tra dei e titani. La nostra razza ha creato incredibili armi per gli dei, compreso il tridente di Poseidone. Ma poi si fecero corrompere da Crono e cominciarono a praticare le arti oscure e tramarono contro gli dei. Per questo Zeus ci confinò nel tartaro. Quindi la nostra causa e tutto quello che ci insegnano è sbagliato. Temo di essere l'unico della mia generazione ad essermene accorto. Di solito, cerco di mettere in guardia i miei compagni. Li avverto di non andare in guerra. Ma niente. Non mi ascoltano e finiscono per farsi distruggere appena usciti nel mondo. Questo è l'unico posto in cui siamo veramente al sicuro, e mi auguro che lo resti.

I miei pensieri furono interrotti dal finale del film e da un rumore proveniente dall'altro lato della stanza. Due adulti hanno trascinato dentro un carrello con un telo sopra a coprirne il contenuto.

-”Bene, vediamo quanto siete ingegnosi.” Disse uno dei due.

Ci avvicinammo, anche se restai dietro a tutti. Mi appuntai sulle pinne per vedere un adulto che toglieva il telo dal carrello. Quello che successe dopo non lo scorderò mai. Un umano dall'aria molto giovane sbucò dal nulla e si mise in piedi dentro al carrello mentre una spada di bronzo celeste gli compariva magicamente in mano.

-”Un semidio!” Urlò qualcuno.

-”Uccidilo!” Ringhiò un altro.

Il Mezzosangue falciò letteralmente tutta la prima fila di telchini.

-”Indietro!” Ci minacciò. Aveva un'espressione spaventata, ma finché aveva un'arma restava comunque pericoloso.

-”Non preoccupatevi,” disse il ragazzo, sventolando la spada, “i mostri colpiti dal bronzo celeste si disintegrano. E' un cambiamento del tutto naturale che vi capiterà in questo preciso istante se non vi fate INDIETRO!”

I miei compagni ebbero il buonsenso di indietreggiare. Il semidio saltò fuori dal carrello, -”FINE DELLA LEZIONE!” Gridò, per poi scappare verso l'uscita. Tutti i telchini si precipitarono all'inseguimento. Io fui l'unico a restare imbambolato per qualche secondo.

-”Lykos!” Mi chiamò l'insegnante. “Vai al cancello e chiudilo per impedire a quel moscerino di fuggire.”

Raggiunsi il cancello goffamente e stavo per chiuderlo, quando mi accorsi che il semidio correva verso di me. Avrei potuto imprigionarlo, chiudere la saracinesca e catturarlo. Ma non lo feci. Io non sono come gli altri. Feci scattare le sbarre solo quando il ragazzo era già passato. Lo guardai allontanarsi e nascondersi dietro ad una roccia. Una sua simile comparve improvvisamente al suo fianco. Ora erano due. Restai a fissarli mentre parlavano, entrambi col fiatone. Poi, la ragazza lo afferrò e lo strinse forte a se, appoggiando anche il muso, o come lo chiamavano loro viso, contro il suo. Scomparve nuovamente e il ragazzo restò fermo dov'era per qualche attimo.

-”Laggiù!” Gridò un telchino, che aveva avvistato il semidio. Quest'ultimo si alzò e corse proprio al centro di una delle piattaforme e venne circondato dagli anziani. Cercai di avvicinarmi il più possibile.

-”Che cosa abbiamo qui? Un figlio di Poseidone?” Disse uno.

Poco dopo, lo colpì con una delle nostre sfere infuocate. In fondo, provavo pena per quel ragazzo. Ma che diavolo dico!? Quello era un nemico. O forse no?

Io ho sempre avuto l'idea di poter cambiare le cose. Di poter evitare al mio popolo di partecipare alla guerra e ricongiungersi con gli dei. Ma sapevo che era impossibile. E ora eccomi lì. Un giovane demone con i sensi di colpa e la consapevolezza di trovarsi nel posto sbagliato.

Il ragazzo cominciava a prendere fuoco. Poi, successe veramente una delle cose più spettacolari a cui io abbia mai assistito.

Il semidio tese una mano ed urlò. Seguì un'esplosione. Un enorme getto di acqua salata eruppe sulla piattaforma, inondando tutto e tutti. Un vortice circondò il figlio di Poseidone e lo scagliò in alto, fuori dalla bocca del vulcano. Era morto, fu la prima cosa che pensai. Ma ci fu dell'altro a distrarmi. L'intera fucina fu scossa da forti scosse. Il terremoto fece crollare intere strutture e si udì un ruggito spaventoso.

-”Dobbiamo andare!” Gridò un telchino adulto.

-”Che succede?” Chiese un altro.

-”Tifone.” Disse il demone, affranto, “Tifone si è svegliato.”

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Angolo autore: Allora? Avanti, ditemi che cosa ne pensate. Vi piace? Non vi piace? Io sper di aver catturato la vostra attenzione e che questa raccolta vi piacerà.
Intanto vi saluto, che gli dei vi benedicano.


--------------jdgj shshs

  
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