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Autore: Buggyjo    30/03/2013    8 recensioni
La felicità è come l'alba. Arriva dopo la notte.. Buia.. Angosciosa.. Ma quando arriva è stupenda. E sembra ancora più bella..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Niall Pov:
 
Era sabato.
Erano le 7.30 circa.
Sentii la voce di Elizabeth salutare Zayn a casa di Liam.
Stavano spesso insieme Liam ed Elizabeth ultimamente.
Mi alzaii mi vestii e uscii. 
Nemmeno feci colazione.
Ormai non avevo più fame, non avevo voglia di fare assolutamente niente.
Nemmeno cantare, firmare autografi di tutte quelle ragazze che mi amavano.
Amavano! 
No loro non mi amavano perché non mi conoscevano. 
Amavano il ragazzo che ero fuori. 
Amavano un tipo che a volte doveva essere in un modo e a volte in un altro e la cosa mi faceva imbestialire.
Non volevo più uscire con i miei amici.
Mi sembrava di non vivere più oramai.
Non ne avevo proprio alcuna voglia.
A pensare che Liam potesse averla tutta per se mi faceva male.
Un male atroce.
Il cuore, ogni volta che pensavo a lei nelle braccia di un altro, si disintegrava in una sua piccola parte.
Ogni volta che immaginavo il suo corpo esile stretto a quello di un altro.
Al corpo di Liam.
Ellie:"Ah.. Buongiorno"
Le ero andato addosso.
Ma doveva cazzo avevo la testa?
Ed ecco un altro colpo al cuore.
I suoi occhi nei miei.
Io:"Buongiorno" 
Tenni lo sguardo sul suo viso.
Rosso.
Abbozzai un sorriso.
Perché era diventata rossa in viso? 
Io:"Scusami.. Non ti avevo vista.."
Liam:"Scusa tesoro.. Andi.. Oh ciao Nialler"
Tesoro.
Lui la chiamava tesoro.
Io però non potevo farci nulla. 
Non potevo confessarle i miei sentimenti.
Liam prese la mano di lei e si avviarono.
Li seguii con lo sguardo.
Ridevano.
Era felice con lui alla fine.
Molto felice.
Misi il cappuccio, infilai gli occhiali per coprire le mie monotone e irrecuperabii occhiaie e mi precipitai da Harry.
Io:"Andiamo?"
Harry:"Si certo. Ma non c'è il sole"
Ma dai Styles!
Ma collegale le cose no? 
E che cazzo!
Io:"Si ma li voglio tenere."
Louis mi guardò preoccupato.
Poi ci avvicinammo alla macchina, Harry salì dietro mentre Louis si mise al posto del passeggero affianco a me.
Sarei voluto andare a sbattere a un muro ma c'erano loro in macchina e oltretutto quella macchina mi era costata un bel pò.
 
Arrivammo allo studio.
Oggi dovevamo registrare non so cosa. 
E il mio cervello non connetteva.
Erano ormai delle ore che provavamo ma facevo letteralmente schifo.
Harry:"Niall cavolo ma si può sapere che hai?"
Io:"Niente. Non mi sento benissimo. Credo di avere un pò di febbre"
Liam:"Vuoi tornare a casa prima? Ci pensiamo noi qua"
Annuii.
Mi alzaii e uscii dalla saletta.
Stavo per uscire dal palazzone in cui eravamo quando qualcuno mi fermò.
Mi voltai.
Louis:"Niall che hai?"
Avevo voglia di piangere.
Di piangere come l'altra sera e addormentarmi ovunque io mi fossi trovato per non pensare a nulla.
Volevo il vuoto nella mia testa e non sempre e costantemente lei e il suo volto.
Avevo sempre lei nella testa anche se ero uscito tutti i santi giorni con Demi.
Tutti i giorni eppure i miei pensieri finivano sempre su Elizabeth.
Io:"N-Niente Lou"
Mi stavo girando quando mi prese per un braccio e mi trascinò fuori.
Io:"Che diavolo vuoi Louis?"
Louis:"Voglio che tu mi dica cosa cazzo hai fatto!!"
Urlò quasi.
Li non ci vidi più!
Io:"Cazzo Louis la amo!! E non posso farci nulla. Demi non riesce a farmela togliere dalla testa. E quando penso che va meglio lei spunta dal nulla e mi sgretola un'altra parte di cuore! Il solo guardarla mi fa male! Il solo pensarla con Liam o Zayn tutti i cazzo di giorni mi fa stare terribilmente male Lou!"
Louis:"Niall.. Di chi stai parlando?"
Io:"Di Elizabeth!! Louis cazzo! Non voglio rovinarle la vita!! Lasciatemi in pace!!!"
Mi diressi velocemente verso la macchina per poi salire e partire a 60 km orari.
Volevo solo tornare a casa mia.
Volevo sparire.
Mi sentivo uno schifo allucinante.
E Louis non era riuscito a dire niente.
Mi fermai davanti casa.
Non riuscivo nemmeno a piangere per la rabbia che avevo dentro.
Volevo solo urlare.
Urlare e basta. 
E cosi feci e subito dopo mi sentii meravigliosamente.. uguale a prima.
Ma con meno pesantezza sullo stomaco.
Entrai in casa e mi buttai sotto la doccia.
Mi rilassava particolarmente.
Chiusi gli occhi e non so quanto tempo passai li sotto perché quando uscii era buio.
Saranno state le 17.00!
Mi vestii e mi misi sdraiato sul letto puntando il mio sguardo al soffitto per poi passarlo al posto libero nel letto accanto a me.
Ripensai a lei sdraiata li accanto a me, con gli occhi fissi sul televisore, con la mia maglia larga, e con quel sorriso stampato su quelle labbra rosee e dall'aspetto morbido. 
Da quando l'avevo vista forse la volevo. 
Non ero mai stato scortese o scontroso con nessuno se non con la Swift che aveva trattato a pezze in faccia il mio amico, con lei era stata una specie di posizione di difesa. 
Nel mio inconscio sapevo che avrei perso la testa per quella donna.
 
Non era ancora tornato nessuno.
Non avevo sentito porte, grida e altre cose del genere.
Poi guardai l'orologio.
Le 18.10?
Elizabeth?
Zayn l'era andata a prendere no?!
Eppure non mi sentivo tranquillo.
Presi di corsa il cellulare buttato nei pantaloni sopra la poltroncina e lo chiamai.
Rispose al sesto squillo.
Io:"Ehi ma.. Dove sei?"
Zayn:"In sala registrazione"
Cosa?
Io:"Elizabeth?"
Cazzo!
Trevor!
Zayn:"Ha detto che ti chiamava per chiederti se l'andavi a prendere visto che noi non potevamo"
Io:"Cazzo Zayn dopo che io la evito pensi davvero che mi avrebbe chiamato?"
Attaccai senza aspettare nemmeno la sua risposta e in meno di 10 secondi mi trovai in macchina.
Dovevo essere veloce.
L'ansia e la paura oramai avevano sovrastato ogni altro tipo di sentimento.
 
Elizabeth Pov:
 
Io:"Grazie Liam" 
Mi schioccò un bacio sulla guancia e poi lo vidi allontanarsi.
Non ce la facevo.
Non ce la facevo a lasciarmi andare con quell'uomo.
Per quanto potesse essere perfetto non riusciva a sovrastare LUI.
NIALL.
I miei pensieri andavano sempre dritti a lui.
Eppure lui non mi amava.
Non amava me.
Non mi voleva nemmeno come amica.
Pensa come qualcos'altro!
Ma forse era meglio così.
Entrai in classe.
Oggi niente arte fortunatamente.
Non volevo vedere Trevor.
Ma nemmeno era a scuola.
Perché dovevo innamorarmi proprio di Niall?
Non glielo avrei detto.
Mai.
Avevo un pò paura della popolarità.
Avevo paura di apparire.
Anche se a pensarmi con lui la paura svaniva completamente.
Per lui sarei riuscita a sopportare ogni cosa.
Solo per avere le sue labbra, le sue guance che spesso si macchiavano di rosso come quando era entrato a casa mia per scusarsi e io ero mezza nuda.
Per avere i suoi occhi solo per me.
Perdermici per sempre.
Professore:"Signorina Broke. Le mie scarpe le piacciono così tanto? Capisco che siano belle ma preferirei che lei avesse gli occhi sulla lavagna anche se ha uno dei voti più alti."
Io:"Certamente."
Mi mancava un pò l'Italia. 
Mia madre.
Chiara.
Eppure nonostante tutto io rimarrei qui sempre.
Non ce la farei mai a non vederlo più.
Uscii svogliatamente alle 17.45.
Mi soffermai un pò di più all'entrata per segnarmi a qualche corso extra.
Fatto tutto misi lo zaino in spalla e uscii lentamente.
Un vento gelido investì il mio volto che era stato avvolto dal caldo fino a quel momento.
Avrei dovuto aspettare Zayn.
Mi arrivò un sms.
 
Da Zayn:
-Non possiamo venire a prenderti. C'è Niall a casa.  Zayn xx-
 
A Zayn:
-Proverò a chiamarlo. Non preoccupartene  Ellie ;) x-
 
Stavo per chiamare Niall.
Però poi uscii dalla rubrica e rimisi il cellulare in tasca.
Io:"Al diavolo il biondino! Torno da sola"
x:"Che ha fatto il tuo bellissimo biondo?"
Rabbrividii.
Sentii la paura percorrere ogni millimetro del mio corpo.
In ogni singolo lembo di pelle.
Mi sentii come nuda.
Erano le 18.10 e lui era li?
Perché?
Ma a scuola..
Io:"T-Trevor.."
Trevor:"Ricordi ancora il mio nome? Sai l'altra sera ci sono molto rimasto male che mi hai rimpiazzato con quel bel biondino. Niente male davvero"
Deglutii.
Io:"Si.. Non è .. N-Niente male. E' anche.. Premuroso"
Trevor:"Umm non so. Nemmeno ti è venuto a prendere a scuola. Chi è Ellie?"
Io:"Un.. Un mio.. Conoscente"
Trevor alzò un sopracciglio.
Non era daccordo.
Ma era la verità.
Eravamo solo due conoscenti.
Nient'altro.
Trevor:"Per come vi abbracciavate sulla porta non mi pareva molto. Adesso vieni devo farti vedere una cosa"
Io:"N-No.. Non voglio venire con te."
Trevor:"E perché scusami?"
Io:"Come.. Perché?"
Non sapevo che dire!
Non sapevo che fare!
Non avevo nessuno a proteggermi.
Non potevano esserci.
Non sarebbero mai arrivati.
Non sarebbero mai venuti perché non lo sapevano.
Perché non avevo chiamato Niall?
Nessuno avrebbe pensato a me.
Men che meno Niall.
Dopo tutto quello che gli combino.
Dovevo resistere.
Dovevo rimanere la.
Mi prese per un braccio e mi strattonò.
Mi trascinava con forza verso vorso l'inizio del boschetto che c'era vicino l'università.
Io:"Lasciami in pace. Ti prego. Basta!"
Trevor:"Non decidi tu." 
Continuai a gridare, a pregarlo, a supplicarlo. 
Ma nulla.
Non mi ascoltava.
Anzi lo irritavo.
Arrivammo quasi al margine d'entrata del bosco.
Non volevo soffrire ancora.
Non volevo soffrire per Trevor.
Preferivo soffrire eternamente per un amore non corrisposto di una super star che per Trevor.
Continuavo a urlare.
Ma nessuno mi sentiva.
Non c'era nessuno.
Io:"Aiutatemi vi prego"
Continuai così.. Finché non sentii la mano gelida e dura di Trevor sul mio viso.
Freddo.
Sentivo un dolore allucinante.
Caddi a terra.
Nel fango. 
Mi trascinai indietro con le gambe.
E poi un altro.
Un'altro colpo ancora.
Sentivo i suoi colpi in viso, sulle costole, sul ventre, sulle braccia esili, sulle mie gambe. 
Ognuno di quei colpi mi avrebbero procurato altri lividi da nascondere.
Altri ricordi impressi sulla mia pelle bianca.
Altro dolore.
Altre lacrime.
Non riuscivo nemmeno più a piangere.
Poi lo sentii.
Era arrivato qualcuno.
Ero salva.
 
 
Niall Pov:
 
Era li.
A terra.
Nel fango.
La rabbia che provai è indescrivibile.
Io:"Porca puttana! Lasciala immediatamente"
Non ci vedevo più dalla rabbia.
Mi sentivo furioso.
Ero furioso.
Non ero mai stato tanto incazzato e infuriato in vita mia.
Sentivo le mani bruciarmi.
Un caldo salirmi da dentro fino ricoprire ogni punto del mio corpo.
Trevor:"Ma guarda il biondino della porta accanto"
Non risposi nemmeno.
Lo presi per il collo e lo sbattei al tronco del primo albero vicino.
Trevor:"C-Cazzo. Non.. Respiro"
Era quello l'intento bastardo.
Poi un colpo allo stomaco.
Lo vidi sussultare e subito dopo un urlo.
Trevor:"B-Basta.. Ti prego"
Io:"Dovrei ascoltare le tue imprecazioni dopo che tu non hai ascoltato quelle di Elizabeth? Fai schifo.. Come poteva stare con te? Dimmelo! Se lei non ti ha ammazzato prima lo faccio io ora."
Trevor:"N..No..N... Respir..O"
Ellie:"L-Lascialo.. Lo uccidi.. Non.. Puoi ..  Ti prego.. Lascialo"
Aveva ragione. 
Non potevo farmi mettere dentro.
Allentai la presa senza lasciarlo.
Io:"Avvicinati ancora a lei, rivolgile la parola o uno sguardo, sfiorala e sei un uomo morto hai capito?"
Annuì velocemente mentre tossiva tenendosi le mani al collo e se ne andò.
Non mi tranquillizzai nemmeno un pò.
Mi girai di corsa e la vidi ancora a terra con lo sguardo nel vuoto.
Era completamente priva di anima.
Di vita.
Io:"Elizabeth? E' tutto okay va bene? Adesso non ti farà mai più alcun male.. Te lo prometto Elizabeth"
Non reagì in nessuno modo.
Chiusi delicatamente il suo giacchetto aperto e poi la tirai su per la vita.
Feci legare le sue braccia al mio collo e le sue gambe alla mia vita.
Le misi il cappuccio e feci appoggiare la sua testa sulla mia spalla.
Poi presi il suo zaino e m'incamminai lentamente verso la macchina.
Era leggera.
Troppo leggera.
Più leggera di quando era arrivata a Londra.
Profumava di buono e di pesca misto a cioccolato.
Amavo quel profumo.
 
Arrivammo a casa la presi di nuovo come prima e la portai a casa mia.
Aveva chiuso gli occhi. 
Si era addormentata.
L'appoggiai sul letto.
Le tolsi la giacca, il cardigan lasciandola solo con la sua maglia a maniche lunghe e il jeans.
Era veramente meravigliosa.
Non c'era cosa più bella.
Mandai un sms a Zayn.
 
A Zayn:
-Se non fossi arrivato in tempo voi 4 eravate degli uomini morti  Niall-
 
Da Zayn:
-Cosa è successo?-
 
A Zayn:
-Fatti i cazzi tuoi! Viene prima lei che il resto!! PRIMA LEI E POI IL RESTO MALIK! Riferisci a Liam. Quando tornate non venite da me. Rimane qui stanotte. E' a pezzi.-
 
Spensi il cellulare.
Mi spogliai e mi distesi accanto a lei per poi girarmi su un fianco e osservarla.
Era di una bellezza da far paura.
La pelle bianca, i capelli lunghi e castani scuri per poi diventare quasi biondi sulle punte che le ricadevano sulle spalle e sulla schiena.
Le mani piccole e magre bianche..
Le gambe toniche e perfette.
Avevo voglia accarezzarla.
Di tenerla per sempre con me.. Ma non potevo.
Non potevo farlo.
Mi limitai ad abbracciarla e respirare il suo profumo finché potevo.
 
Ellie:"Niall?"
Aprii gli occhi appena sentii la sua voce.
Incantevole.
Mi rilassava.
Rilassava ogni mio nervo.
Ogni pensiero negativo spariva per far largo a lei.
Io:"Elizabeth.. Buonagiorno. Che ora è?"
Ellie:"Sono le 6.00 circa. Scusa se ti ho svegliato ma volevo chiederti se.. Potevo fare una doccia"
Io:"Certo. Devo andarti a prendere qualcosa da Zayn?"
Mi elencò ogni cosa e uscii di casa sentendo lei che apriva l'acqua.
 
Zayn:"Niall.. Scusa.. Noi.."
Io:"Zitto Zayn. Devo solo prendere delle cose a Elizabeth per dopo la doccia. Avverti Liam che oggi non va all'università e che può dormire" 
Zayn:"Posso sapere cos'è accaduto?"
Potevi svegliarti prima imbecille. 
Potevi evitare di non andarla a prendere.
Potevi chiamarmi tu direttamente.
Sai come la pensa.
Io:"Niente. Ciao"
Presi la borsa che aveva vicino al letto e ci misi le cose che mi aveva chiesto con le scarpe pulite e uscii da casa.
Sentii lo sguardo di Zayn addosso.
Non mi sarei voltato ad abbracciarlo ero troppo incazzato ancora.
 
Entrai in casa.
Sentivo ancora l'acqua aperta.
Misi la borsa sul letto e mi feci del latte.
Io:"VUOI LA COLAZIONE?"
Ellie:"NO GRAZIE"
Perché non mangiava?
Doveva mangiare qualcosa.
Mi avvicinai alla porta del bagno.
Io:"Quando esci di li ti mangi una merendina.. Non puoi non mangiare sei una piuma"
Ellie:"Okay va bene.. Solo una" 
Sorrisi.
Mangiai un pò e mi misi a sistemare i panni che erano buttati in terra di Elizabeth.
Era di un disordine allucinante.
Una scarpa vicino al divano, un'altra vicino la porta della cucina, la maglia buttata sul letto e i pantaloni ai piedi della porta del bagno. 
Non so perché ma mi piaceva. 
Mi piaceva prendermi cura di lei.
Ma faceva terribilmente male seppellire i sentimenti avendola così vicina.
Era impossibile.
Sentii un tonfo venire dal bagno.
Mi avvicinai di corsa alla porta del bagno.
Cazzo!
Io:"Elizabeth!!! Elizabeth!"
La sentivo piangere.
Si era fatta male?
Che cosa era successo??
Dovevo entrare. 
Non m'interessava di niente.
Aprii la porta.
Fortunatamente non era chiusa a chiave.
Era a terra davanti al lavandino completamente nuda.
Con le gambe attaccate al petto e le mani sul viso.
Non pensai minimamente alla bellezza di lei.
Ma all'orrore che c'era sul suo bellissimo corpo bianco e candido.
Chiazze violacee ovunque.
Sulle braccia, sui fianchi, sulle cosce..
Mi sentivo così impotente.
Aveva rotto lo specchio e vedevo sulle gambe e sotto i piedi dei tagli per i vetri rotti in terra.
Cazzo.
Mi risvegliai improvvisamente.
Mi buttai in ginocchio vicino a lei prendendo un asciugamano li vicino.
Io:"Elizabeth.."
Mi guardò con gli occhi pieni di lacrime.
La presi per la vita calda con una delicatezza unica per evitare di premere su quei lividi violaceii, scuri, frutto di mesi di violenza.
Misi l'asciugamano sulle sue spalle coprendola fino alle cosce. 
Appena portai entrambi i lati dell'asciugamano davanti notai i lividi sul ventre, poco sopra il seno, sulle spalle.
Richiusi l'asciugamano e la presi in braccio mentre ancora piangeva disperatamente.
Singhiozzando.
Mi faceva scoppiare la testa quel dolore. 
Sembrava come se il suo dolore entrasse in me.
L'appoggiai delicatamente sul letto e mentre piangeva ancora disinfettai ogni singolo tagli sotto i piedi, sulle gambe.
Passai una mano su uno di quei lividi.
Ellie:"Non dovevi vederli. E scusami.. Per.. Lo specchio in bagno"
Mi tirò via dai miei pensieri. 
Avvampai sicuramente.
La stavo toccando senza chiedere il permesso.
Anche se in realtà avevo visto e non avevo visto. 
Avevo avuto occhi solo per quei lividi.
Io:"Non fa niente. E' uno specchio. Si ricompra"
Dissi abbassando lo sguardo e finendo di disinfettare l'ultimo taglietto che aveva sul polpaccio.
Io:"Non sono poi così visibili."
La vidi accigliarsi per poi mettersi girata di spalle un paio di slip e mettersi in piedi davanti a me che ero seduto a terra.
Ellie:"Poco visibili Niall?"
Fece cadere l'asciugamano ai suoi piedi.
Abbassai lo sguardo subito.
Ellie:"NO NIALL GUARDAMI ATTENTAMENTE. GUARDA ATTENTAMENTE OGNI CENTIMETRO DELLA MIA PELLE" 
Alzai lo sguardo.
Era piena.
Ovunque. 
Ovunque c'era l'impronta della violenza di quell'uomo sul suo corpo, nella sua mente, nel suo cuore... Nella sua anima.
Vidi scendere un'altra lacrima sul suo volto per poi vederla cadere in ginocchio proprio davanti a me.
A due centimetri di distanza.
Ellie:"Non.. Non ho nessuno Niall. Nessuno che mi ami veramente. Nessuno. Io darei l'anima per chi amo.. Mentre nessuno fa niente per me. Nessuno che mi ama. E tu invece? Tu ci sei sempre. Anche quando sto una merda.. Scusami"
Io:"Non devi chiedere scusa e c'è anche chi ti ama. Non dire più una cosa del genere."
Ci sono io che ti amo.
Mi sporsi in avanti e mettendo le mie mani calde dietro la sua schiena ormai fredda, nuda e piena di chiazze la tirai a me.
Non oppose alcuna resistenza.
Non fece nulla se non rilassarsi tra le mie braccia, sul mio petto.
La sentivo respirare faticosamente.
Stava per piangere.
Ma avrebbe potuto piangere quanto vuole.
Ellie:"Grazie"
Io:"Non devi ringraziarmi. Mai. Se lo faccio è perché lo voglio. E non sei sola. Ci sono io qui. E non me ne andrò finchè tu non mi dirai che non servo più. Te lo prometto Elizabeth.. Te lo prometto"
 
 
 
 
 
 
 
Eccovi ragazzi il capitolo 6!! Vi prego fatemi sapere cosa ne pensate... prrrrr ** 
Thanks!!
xx sam
   
 
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