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Autore: JeckyCobain    30/03/2013    3 recensioni
A chi pensate se dico "Scherzi e capelli rossi"?
Questa è la storia di una ragazza, Fionna McAvoy, terzo anno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. è una ragazza seria e intelligente, non ha tempo da perdere in stupidaggini. Eppure qualcosa la cambierà. Qualcuno la cambierà. Un ragazzo, o forse due.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Jokes and red hair'
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CAPITOLO XV

Lost in Hogwarts

 

Non ho idea di cosa voglia combinare Fred, ma qualsiasi cosa è, sono sicura che non ha nulla a che vedere col Quidditch.

Forse vuole farlo con me! Penso, un po' terrorizzata. Ma stiamo insieme da appena un giorno, non può essere!

“Fred, cosa hai intenzione di fare?” dico stringendogli la mano sinistra (quella sana), e abbassando lo sguardo imbarazzata.

“Te l'ho detto: ci alleniamo per i provini!” risponde lui facendomi l'occhiolino.

Non rispondo più, e aspetto di arrivare in sala comune.

Una volta lì ci sediamo uno accanto all'altra sul divano.

“Dunque?” chiedo, con un groppo alla gola che mi rende difficile parlare. “Che intenzioni hai veramente?”

“Ma insomma Fionna! Te l'ho già detto: ci-alleniamo-per-i-provini” scandisce lui.

Al che prende un libro, e comincia a sfogliarlo.

“Vedi? I ruoli che si sono liberati sono quelli dei cacciatori. In pratica tu devi-”

“Fred!” esclamo io interrompendolo. “Grazie al cielo non avevi secondi fini. Pensavo che in realtà volessi fare chissà che cosa, e mi sono spaventata! Sai com'è io non sono ancora-” ma non finisco la frase, perché Fred affonda le sue labbra tra le mie. Mi spinge sempre di più, finché non finiamo distesi sul divano. Solo allora si libera dal bacio.

“Chi ti ha detto che non ho secondi fini?” sussurra lui con uno strano tono di voce che trovo tremendamente sexy.

Io mi metto seduta, imbarazzata, e cerco di allontanarlo da me.

“Scusa, non sono ancora pronta per questo genere di cose.” dico voltandomi, per non mostrargli il mio viso rosso.

Lui scoppia in una fragorosa risata.

“Che hai da ridere ora?” dico furiosa io. Non mi piace che mi prenda in giro per queste cose.

“Scusami Fionna, ma davvero, non pensavo arrivassi a pensare a tanto!” dice lui asciugandosi una lacrima, che gli è scesa da quanto ha riso.

“Insomma, stiamo insieme da sì e no un giorno, non posso chiederti una cosa del genere proprio ora!”

In fondo è un bravo ragazzo Fred. Pensavo davvero che lui pensasse solo a quello. E invece questa sua ultima frase mi fa capire che un po' di buonsenso ce l'ha pure lui.

“Ora, signorina, le andrebbe di ripassare un po' di cose sul Quidditch?” Io lo guardo storto. Lui nota il mio sguardo e quindi aggiunge: “Seriamente questa volta”.

Allora annuisco, e, abbracciati sul divano, ci mettiamo a leggere qualche libro sul Quidditch.

Perdiamo totalmente la cognizione del tempo, e infatti, quando mancano cinque minuti alle quattro, Fred si alza di colpo.

“Che succede, Fred?” chiedo, sbalordita da tanta fretta.

“Fionna, le selezioni si tengono alle cinque in punto! Siamo in ritardo!”

“Per Diana! E non potevi dirmelo prima?” sbuffo io.

“Scusa, ma si stava così bene qui che me ne ero completamente dimenticato!” ridacchia lui.

Ci infiliamo mantello e sciarpa, e ci dirigiamo fuori dalla sala comune, e giù per le scale.

“E ora come ci arriviamo al campo da Quidditch in tempo? Me lo spieghi?” ringhio, decisamente arrabbiata.

“Non preoccuparti, se seguiamo un passaggio segreto arriveremo fuori dal castello in un attimo, e poi ci basterebbero pochi minuti per raggiungere il campo!”

“No, Fred Weasley! Non se ne parla! Usciamo dall'entrata principale, che poi rischiamo di combinare casini se ci scoprono!”

Ma lui non mi vuole ascoltare, e, stringendomi forte la mano, mi tira verso di sé. I nostri visi sono ora distanti solo pochi centimetri.

“Non si fida di me, signorina McAvoy?” chiede, con il suo solito ghigno, accompagnato però stavolta da due occhioni dolci dolci.

“Sì Fred, ma non intendevo questo, io-” Fred interrompe a metà il mio discorso perché dice:

“Forza Fionna, non c'è tempo da perdere ora!”

così mi trascina con lui nei cunicoli bui di Hogwarts.

Prendiamo delle scale che non ho mai preso fino ad adesso, nemmeno a inizio anno, quando prendevi le scale sbagliate perché non eri abituato al loro spostarsi continuo. Scendiamo, giriamo a destra, entriamo in una porta che non ho mai visto prima, e ci porta in un corridoio buio pieno di quadri. Alla fine c'è un'altra porta, la apriamo, giriamo a sinistra, poi a destra, ci ritroviamo un'altra scala che va verso il basso e poi di fronte ad un altro lungo corridoio.

Ad un tratto però, vediamo una strana cosa in fondo al corridoio, vicino all'angolo nella quale dovremo svoltare. All'inizio non riusciamo a capire molto bene di cosa si tratta, ma ad una seconda occhiata più attenta capiamo cos'è: non è altro che la coda spelacchiata di Mrs. Purr.

“Fred, te lo avevo detto che ci saremo cacciati nei guai!” sibilo verso il mio ragazzo a denti stretti.

Sentiamo dei passi arrivate, accompagnati da una voce in fondo al corridoio “Ehi bellezza, che cosa hai trovato qui? Studenti in corridoi in cui non dovrebbero essere?” La grammatica di Gazza, ben si sa, non è delle migliori. Ma in questo momento non è certo il caso di stare a riflettere a come parla quel vecchio magonò.

“Svelta Fionna, di qua!” mi sussurra Fred tirandomi da una parte. Non mi ero accorta di un'altra porta accanto a noi. Fred afferra il pomello ma questa non si apre.

“Oh no, è chiusa!” esclama lui. Intanto i passi di Gazza si fanno sempre più vicini, se svolta quell'angolo potrebbe vederci, e rischieremo senz'altro una brutta punizione, o peggio: l'espulsione.

“Fred Weasley, sei la persona più idiota che conosca” dico io “Alohomora!”

La porta emette un basso cigolio, un click, e poi si apre.

“Grande Fionna!” dice schioccandomi un bacio sulla guancia.

“È una magia elementare Weasley!” dico io con tono da prima della classe.

“Amo quando fai la saputella, tesoro” aggiunge prendendomi per mano e proseguendo nella nostra corsa. Proprio quando ci chiudiamo la porta alle spalle sentiamo la voce di Gazza: “Ma qui non c'è niente, stupida gatta!”.

Tiro un sospiro di sollievo, e continuiamo su questa strada, che si fa sempre più buia.

Ormai mancano pochissimi minuti, e ancora non siamo fuori dal castello.

Giriamo e rigiriamo, apriamo porte, superiamo muri, scale, corridoi, e ancora non siamo usciti.

Preoccupata mi rivolgo al mio ragazzo: “Fred, sei sicuro di non esserti perso? È passato un bel po' di tempo da quando siamo usciti dalla sala comune”

“Sono Fred Weasley, baby! Nessuno conosce il castello meglio di me! … tranne Gazza forse”

Ci mettiamo a ridere, ripensando a come l'abbiamo scampata liscia poco prima. Poi però torniamo seri, perché sappiamo bene entrambi di essere chiusi dentro al castello, e nessuno di noi due sa come uscirne.

Ci sediamo per terra, sotto un vecchio quadro che raffigura un vecchio barbuto intento a divorare un'enorme bistecca.

“Fionna, mi dispiace” dice Fred in tono di scusa. Da questo capisco che è sinceramente dispiaciuto per ciò che sta succedendo. “È la prima volta, ti giuro, che mi perdo nel castello... non mi era mai successo prima! E ora perderai anche l'occasione di fare i provini di Quidditch!”

“Ehi, Fred” dico avvicinandomi a lui e posandogli una mano sul viso “Non preoccuparti, tenterò un'altra volta” e così gli do un bacio sulle labbra.

“Fionna, sei sempre troppo gentile con me” ridacchia lui.

“Scusami se non ti resisto, tesoro” rispondo io divertita.

“Forza, ora proviamo ad uscire! Mancano ancora due minuti all'inizio della selezione, magari riusciamo a uscire da qui”

Ci alziamo, e, mano nella mano, cominciamo a correre avanti e indietro per altre scale, corridoi e porte, e dopo pochi secondi riusciamo ad uscire all'aria aperta.

“Finalmente!” esclamo una volta fuori.

“Ehi Fionna, guarda là!” dice Fred indicando un punto vicino al muro del castello.

Seguo il suo dito, e vedo appoggiata una scopa. È vecchia, tutta rovinata e con la fine spelacchiata. “È una scopa!” dico io, non capendo dove vuole arrivare “... e quindi?”

“E quindi? Prendila e vola al campo, veloce!” dice prendendola e dandomela in mano.

“Fred, non sono capace a volare, e poi non so se è sicura, e...” non faccio in tempo a finire la frase, perché non mi sono accorta che in realtà sto già levitando a mezz'aria con la scopa.

“Forza ora, vai!” urla dandomi una pacca sul sedere.

“FRED WEASLEY!” urlo in risposta, nonostante sia già in volo “Questa me la paghi!”

Ma ormai forse non mi ha sentito, perché sto già volando spedita verso il campo da Quidditch.

---


Messaggio dall'autrice:
Eccomi qui amici miei! (?) 
Allora, allora, alloraaa... Vi ringrazio se avete letto anche questo capitolo, e come vedete ho aggiornato! *esulta per esserci riuscita*
Sì, non sarà facile liberarsi di me, e che, per quanta fatica faccia a trovare idee per i nuovi capitoli alla fine aggiorno sempre, e giuro che porterò a termine questa fan fiction prima o poi!
Potete notare che sono pure tornata alla riscossa con i miei banner di cacca. Sì perché io non sono brava come la Mito! (E faccio pure un liceo a indirizzo grafico, dovrei decisamente vergognarmi .-.). Io so disegnarci solo con photoshop, quindi abbiate pazienza che prima o poi seguirò un corso di grafica avanzato e magari i miei banner miglioreranno un pochino XD
Detto questo vi auguro buona Pasqua (visto che è domani) :3
Vi lascio con l'anticipazione del prossimo capitolo, e vi raccomando di continuare a seguirmi, che in questi giorni è probabile che carichi qualche One-shot :D
Un bacione e un a tutti e sopratutto alla Jules <3 che le voglio bene e le devo fare i disegni :33

Vostra, Jecky


Dal prossimo capitolo:


“Fionna! Cosa ci fai qui?” chiede Harry, stupito di vedermi al campo.

“Sono venuta a fare i provini per il ruolo di...” non finisco la frase, perché una voce femminile mi interrompe.

“Weasley! E tu cosa ci fai qui?!” mi giro, e vedo una ragazza dalla pelle scura che si avvicina a Fred, che nel frattempo mi ha raggiunta al campo.

“Angelina, ma che piacere vederti!” dice sorridendo il mio ragazzo.

Quella ragazza però non mi piace per niente. Ma proprio per niente, eh!

   
 
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