Secondo intermezzo:
Ritorno da te…per sempre!
Accidenti
quant’era affollato l’aeroporto quel giorno! Trovare Jenny sarebbe stato
praticamente impossibile…Gente che correva di qua, gente che correva di là,
avanti e indietro, avanti e indietro…Sembrava che tutti sapessero chiaramente
cosa fare, mentre lui si sentiva come un pulcino nero!! Jenny… avrebbe rivisto
Jenny… la sua Jenny!!
Ok, calma…
Andava
tutto bene, era solo andato all’aeroporto , doveva solo accompagnare a casa
Jenny, la quale era *solo * la donna che amava follemente! Arght,
controllo…infondo era solo Jenny, la manager della sua squadra, la ragazzina
dai leggeri capelli castani che lo sosteneva in ogni partita, che non riusciva
nemmeno a guardarlo negli occhi quando gli parlava… Cavoli quanto l’adorava!
Era stupenda mentre arrossiva come una fragolina ed iniziava a balbettare…
sight… che amore!!
HELP –
Discorsi da vecchietto ego facio
Ma perché bisognava agitarsi tanto? In fondo cos’era cambiato fra loro? Cosa poteva essere cambiato? Era sempre la sua Jenny… la sua … e se non fosse stata più sua? Magari si sarebbe presentata all’aeroporto con i capelli unti, i vestiti sporchi di latte ed una marmaglia di frugoletti in braccio, e dietro un omone baffuto e dal ventre prominente.
Ma che cavolo? Era giovane lei, perché avrebbe
dovuto trovarsi un vecchio con i baffi addirittura?
Ok,
allora, i capelli unti, i vestiti
sporchi, la marmaglia, ed un figone stile modello di Armani! Quello era già più
indicato… anzi, non andava bene neanche quello, era troppo timida e discreta
per andare in giro con uno da calendario! Anzi, magari non aveva proprio nessun
altro.
Che
stupido!
Il fatto
era che l’amava così tanto… se non se ne fosse accorto solo mentre se ne stava
per andare, sarebbe stato molto meglio… avrebbero potuto stare insieme di più,
e non solo come manager e capitano, ma come… ragazzo e ragazza. Incredibile,
Jenny la sua ragazza… ma era davvero la sua ragazza? No, perché potevano
benissimo aver frainteso le cose entrambi… Per Philip, era l’unica donna
esistente sulla faccia della terra, ma lei… dopotutto era una ragazza molto
carina, anche se non *appariscente *, e poi era talmente dolce e premurosa… la
donna che tutti sognano.
Un marchio
sul cuore. Per sempre.
Ok, andava
tutto bene. Tutto stava procedendo a meraviglia, se non che quello
stramaledetto aereo era in ritardo di mezz’ora e lui sclerava come un povero
deficiente!
Ok, andava
tutto bene. Sperando che lo yoga servi davvero a qualcosa…
Basta,
stava dando di matto! S’infilò le mani in tasca e ritornò a fissare l’entrata
davanti a lui; mm… ma quanto mancava?? Forse non sarebbe nemmeno tornata…
allora gli aveva mentito per lettera? No! Non era possibile! La sua Jenny era
troppo sincera, e non poteva essere cambiata tanto! Anche se … a dire la verità
erano passati quasi dieci anni… dieci anni da solo, ad aspettare di poterla
rivedere, a contare i giorni che lo separavano dall’arrivo di una sua lettera,
o, come era successo recentemente, dal suo ritorno… sarebbe tornata.
E se gli
avesse mentito davvero? Beh, lui sarebbe andato anche in America per cercarla!
Jenny … la sua Jenny… JENNY! Il solo pensare che non l’avrebbe più rivista… Ma
perché doveva allarmarsi tanto? Era un ritardo, solo un lungo
stramaledettissimo ritardo! Li denunciava quei piloti o come diavolo si
chiamano… Non era detto che non sarebbe venuta, non era ancora arrivato nessuno
dall’America, non era detto che non l’avrebbe più rivista…
DANNAZIONE!
Eterna
dannazione!!
Ok, va
tutto benissimo… fra poco l’avrebbe rivista, e sarebbe tornato tutto come
prima, self – control …
Chissà
com’era cambiata! Magari era diventata una gran bellezza di quelle che si
vedono in televisione, oppure era rimasta sempre la solita Jenny dal fascino
discreto… Mah, tanto per lui rimaneva sempre la donna più bella dell’universo,
curve da capogiro o non curve…Ma dove diavolo era?? Lui stava per impazzire lì
ad aspettare come uno scemo!
Guardò
l’orologio: 17,00 in punto.
Ormai non
veniva più, e con la testa fra le nuvole che aveva, non era stato nemmeno a
sentire se l’aereo era arrivato oppure no! Ormai non gli restava altro che
prenotarsi subito un biglietto per il primo volo Narita – New York! E se aveva
traslocato? Dove diavolo poteva essere andata a finire?! L’ America era grande,
figuriamoci se l’avrebbe trovata! Già perquisire New York sarebbe stata un’
Odissea, figurati mettersi a frugare l’intera America!
Poteva
sempre assumere un ispettore privato…
Si, e poi
quelli costano l’ira di Buddha! Si sarebbe fatto dare almeno qualche milione di
anticipo, poi avrebbe preteso i festivi, i weekend, e il funerale della nonna,
e il mal di pancia… Che poi, prima di qualche anno non l’avrebbe trovata! Ah,
GesùGiuseppeMariaSiaLaSalvezzaDell’AnimaMia!! Stava cominciando a parlare
sempre di più come suo nonno, e questo non era bello…Però col cappellino alla
Fantozzi sarebbe stato bene, bisognava ammetterlo che avrebbe fatto strage…
BASTA!
Self –
control…
Tanto
quella non viene più! Miseriaccia! Va beh, muoviamoci! Prima facciamo il
biglietto, prima partiamo. Prima partiamo, prima la troviamo. Prima la
troviamo, prima veniamo mandati a quel paese con un calcio nel sederino.
Ah, che
vita!
Anzi, che
tristezza… la donna che amava… non sarebbe più tornata da lui, allora? Dov’era
finito il suo ottimismo?
Si tolse la
mani dalle tasche e se le porto fra i capelli… sospirò… Jenny… non poteva far
altro che andarsene.
Si girò di
scatto ed iniziò a camminare verso l’uscita quando…
“Philip!”
Cosa? Cosa?
Cosa? Coosa?
Si girò
lentamente, aveva paura, ma doveva girarsi o avrebbe potuto rimpiangerlo per
sempre… o l’avrebbe rimpianto comunque…
“Jenny…” si
stupì nel ritrovare la sua voce incredibilmente calma e bassa, lì, davanti a
lui c’era Jenny… la sua Jenny…. La ragazza si mosse leggermente e gli andò più
vicino
“Dio, avevo
tanta paura che non mi avresti aspettato! Se non fossi arrivata in tempo non so
cos’avrei fatto…” lui la guardava come imbambolato senza riuscir a spiaccicare
una parola: era sempre lei, niente mariti, amanti, o figli come aveva sospettato
lui, da emerito idiota. Solo la donna che aveva sempre amato.
Sul suo
volto spiccava sempre lo stesso sguardo che lo accompagnava mentre, sul campo
bagnato dalla neve, si faceva strada tra gli avversari e correva in porta; lo
stesso sguardo timido e dolce… così dolce mentre lo scrutava con quegli occhi
verdi. Anche se il colore si era fatto meno definito, i suoi occhi erano sempre
gli stessi. Ora la perfezione di quel verde era accentuata dalle sfumature
oltremare dei lapislazzuli… Bellissima la sua Jenny… e quei capelli … sempre
leggeri e castani, solo più lunghi…
Era
contento di averla ritrovata.
Aveva
aspettato tanto, ma adesso era davvero lì con lui, tremante, sul punto di
scoppiare in lacrime, e in attesa di un cenno da parte sua…
“Sei così
cambiata, eppure…” mormorò; lei sollevò
lo sguardo ed arrossì teneramente, proprio come piaceva a lui…
“Eh? Ma
cosa dici? Non sono cambiata affatto! Sono sempre io…”
Avrebbe
voluto stringerla con tutta la forza che aveva in corpo, ma non ci riusciva,
aveva paura che se ne andasse di nuovo ma non poteva muoversi… la sua Jenny….
Allargò le braccia e lei vi si tuffò. Un profumo intenso lo investì, e quando
sentì un corpo dalle forme morbide stretto al suo capì chiaramente che non
stava sognando… e non dovevano più aver paura.
“Sono contento di averti ritrovata… non
andartene mai più!”
La strinse
e sorrise, questa volta felice.