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Autore: Hunterwolf    30/03/2013    3 recensioni
in un mondo dove sembra tutto normale, tutto immerso nell'oro e nella lussuria, si combattono guerre invisibili e sconosciute, tenute ai margini del mondo intero. una dimensione dove i guerrieri sono spie e la migliore di queste dovrà fare i conti con la malavita e le congiure degli stati rivali. questa spia è fredda come il ghiaccio, e le sue pistole lo sono ancor più di lui....
Genere: Avventura, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Portuguese D. Ace, Smoker, Tashiji, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La nuova recluta si era addormentata sul sedile dell’aereo, e Smoker la guardava affascinato, era diversa da tutte le donne che aveva incontrato nell’agenzia : conservava una certa purezza, un tepore candido che fuoriusciva lento dai vestiti neri e avvolgeva dolcemente l’agente dai capelli argentei.
Il suo solito sigaro era spento, appoggiato su un tavolino vicino agli occhiali della ragazza, e le prime luci del mattino filtravano attraverso i finestrini trasparenti, illuminando il suo volto deciso e marcato, in contrasto con quello giovane e grazioso di lei.
“Non sembra… una spia…” pensò passandosi una mano sugli occhi, strofinandoseli per essere sicuro che Tashigi non fosse solo il frutto della sua immaginazione o un sogno ad occhi aperti ; per sua fortuna era reale, il petto si alzava ed abbassata a ritmo del suo respiro, la camicia e la cravatta erano lievemente allentate, ma bastavano per intravedere il collo e il seno…
-Ehi, Smoker !! Prima che le salti addosso, vieni a farmi da secondo !- sussurrò Ace, cercando di non svegliare la ragazza ; la spia si alzò bruscamente e si sgranchì una spalla… forse era intenzionato a prendere a pugni il suo pilota, ma per fortuna non fu così.
Si sedette nella postazione a destra e si accese il sigaro, poi si mise le cuffie e puntò distrattamente lo sguardo fuori dal vetro del finestrino ; Ace non si era mai interessato ai pensieri del suo collega, ma in quel momento la cosa era diversa.
-Sembra proprio che tu non abbia mai visto un esemplare di homo sapiens femmina…- osservò sarcastico.
-Di quel genere, mai. Ha quel aria da ragazza immacolata che…-
-Che cosa ??- chiese Tashigi apparendo all’improvviso alle loro spalle, con lo sguardo ancora assonnato e la camicia fuori dai pantaloni. Il ragazzo con le lentiggini per un attimo sudò freddo e fece sbandare leggermente l’assetto di volo, mentre Smoker era rimasto calmo e concentrato come sempre.
-Parlavamo di te, sai.- le spiegò l’agente, ed al pilota gli si sbiancarono i capelli dall’imbarazzo. – sembri un po’ troppo… come dire… “brava ragazza” per fare questo lavoro.-
-In effetti, è vero !! Ma è un vantaggio per le missioni : così nessuno sospetta la mia vera identità !!-
-Bella strategia !! Non c’è che dire, sei…- cercò di complimentarsi Ace, ma l’albino lo fisso malamente.
-Ace, per favore, guarda la strada. Vorrei arrivare ad Alabasta col culo intatto…-
-Più che la strada… dovrei guardare il cielo !! E poi, siamo praticamente arrivati.- corresse il pilota irritato, perché il suo collega doveva sempre rimproverarlo a quella maniera ??
La ragazza si rimise in ordine e si affacciò : il panorama era incredibile, mai vista tanta sabbia dorata in un territorio così grande.
Lo stato di Alabasta era essenzialmente un deserto, e, col passare degli anni, le oasi erano diventate città industrializzate con un complesso sistema di immagazzinamento dell’acqua piovana e sotterranea ; la gente aveva imparato a sopravvivere in un ambiente praticamente sterile e aveva prodotto una cultura e una politica raffinata come poche.
-Molto bene, agenti !! Atterreremo sulla superficie del deserto di Alabasta tra pochi minuti, il tempo è soleggiato e non c’è un filo di vento !! E’ il vostro pilota 0Ace che vi parla, e vi dice di accomodarvi ai sedili, allacciarsi le cinture e godervi la discesa !!- annunciò a gran voce, e schiacciando i tasti dell’accensione del super acceleratore : Smoker spense il sigaro e andò a sedersi vicino a Tashigi, era la sua prima missione, quindi non conosceva i metodi di atterraggio di Ace.
-Io mi stringerei di più la cintura.- disse con tono di rassegnazione.
-Perché, scusa ?? In fondo, dobbiamo solo atterrate… non sarà così devastante. No ?- la ragazza cominciava ad essere preoccupata, e dallo sguardo del suo collega non deduceva nulla di buono.
-Preparatevi… per l’INFERNO !!!!!!- urlò e poi spinse l’aereo a tutta velocità in picchiata, oltrepassando la barriera del suono ; i due agenti vennero letteralmente schiacciati contro i sedili, ma Ace si stava divertendo come un matto, e quindi capovolse l’aereo e finirono a testa in giù, completamente sotto-sopra !!
-In fondo, non è poi così devastante…- commentò l’albino verso Tashigi che era indecisa se urlare o prendere a pugni il pilota.
-VA BENE, SMOKER !!! MI RIMANGIO TUTTO QUELLO CHE HO DETTO !!! MA ADESSO, FALLO SMETTERE !!!- lo supplicò, prendendo la sua mano per la paura di cadere ; quella dell’uomo era asciutta e non tremava, mentre la sua sembrava quasi sul punto di staccarsi dal polso.
-Va bene, ribelle… ti sei divertito abbastanza !! Riporta questa carretta a posto !!-
Il ragazzo sbuffò, ma si concesse un paio di giri della morte e un altro sbalzo di velocità ; quando atterrarono sul terreno sabbioso, alzando una gran quantità di sabbia, azionò la scaletta della discesa e sfoggiò un enorme sorriso.
-Grazie mille per aver scelto la compagnia di volo Wild Wings, aerei delle spie !!!-
La nuova recluta lo guardò con occhi satanici e assetati di sangue : lo prese per la cravatta rossa e se lo portò vicino.
-Hai voglia di fare lo spiritoso……- gli chiese a bassa voce, tirando fuori una delle due pistole e puntandogliela ammezzo agli occhi.
-Ammazzalo pure, Tashigi.- disse Smoker ormai sceso per terra, ma la ragazza lo lasciò andare bruscamente e scese lentamente le scale.
Ace cercò di scusarsi, ma non appena appoggiò un piede su uno dei gradini, lei schiacciò il grilletto e fece partire un colpo vicino all’anfibio destro del pilota, facendogli perdere l’equilibrio e cadere gli per le scale, per finire infine con la faccia nella sabbia.
-Ti risparmierò, ma non lo fare mai più !!-
Il moro alzò il braccio sinistro e il pollice, mormorò qualcosa me fu incomprensibile da capire.
-Va bene, giovani. Basta divertirsi, siamo qui per lavorare !!- la voce di Smoker si era tinta di autorità e severità, si mise gli occhiali neri e li fece calmare ; era ora di smetterla di fare gli scemi, quella missione era veramente importante !
Camminò per un po’ in mezzo a quel deserto, con gli altri due che lo seguivano in coda, poi si fermò e prese la pistola desert : caricò un proiettile e lo sparò in cielo, senza nessun obbiettivo ; poi, qualcosa nell’aria si alterò, il paesaggio davanti ai loro occhi si mosse come acqua sfiorata da una foglia leggera, e Smoker attraversò quella specie di barriera e scomparse.
-Smoker !!! Dove sei finito ??- urlò Tashigi commendo nella stessa direzione e toccando timorosa la superficie del deserto finto.
-Sta tranquilla, bellezza. Lui sta anche meglio di te.- la calmò Ace, ma lei non capì subito, e quando si rigirò, vide spuntare il braccio e la mano dell’agente che gli indicava di entrare.
-Forza, non avere paura, c’è l’aria condizionata qui dentro !!-
Si fece forza e si buttò quasi a peso morto, e chiudendo gli occhi, oltre il muro, e, quando li riaprì, si accorse di essere all’interno di una grossa cupola di materiale opaco sorretto da un’impalcatura di assi i metallo ; al centro c’era una struttura cubica completamente nera e senza finestre.
-Questa sarà la nostra base operativa.- disse Smoker alzandosi gli occhiali da sole sulla fronte. – allora, siamo vicini alla capitale, ma dobbiamo elaborare un piano.-
L’interno della base era a dir poco all’avanguardia : c’erano un sacco di dispositivi super-tecnologici, con computer, schermi di spionaggio, sistemi di intercettazione telefonica e via dicendo.
L’albino si tolse la giacca e la cravatta nera e li buttò su un tavolo a caso, si slacciò la camicia e accese una schermata sul palazzo del presidente Cobra.
-Allora, io direi che dobbiamo prima fare un sopraluogo nel palazzo, poi dovremmo anche parlare con la figlia del presidente, forse potrà darci altre informazioni.- spiegò illustrando tutti i dati sullo schermo.
-Va bene, chi ti porti dei due ??- chiese ironicamente il moro, togliendosi anche lui il giubbotto da aviatore.
-Mi sembra ovvio. Ci porto lei, tu star ai alla postazione e ci guiderai all’interno, tutto chiaro ??-
-Chiarissimo !!- esclamò Tashigi grintosa, mentre Ace prendeva dei mini-auricolari per i due agenti ; si diresse alla postazione e si mise delle cuffie con microfono.
-Quando vuoi, sono pronto, capo !!-
Così lo voleva : scattante e senza timori. Smoker sorrise e si rimise la cravatta, ma al posto della giacca elegante, prese da una porta un giubbotto di pelle nera da motociclista.
-Forza, novellina. Andiamo !!- la incitò l’uomo, con gli occhiali neri sul naso e l’aria da mascalzone.
-Non chiamarmi novellina.- ribatté lei, ed uscirono da una porta sul retro, dove li stava aspettando una moto sportiva e selvaggia, blu brillante metallico e nera.
Smoker le lanciò un casco integrale nero e accese il motore della bestia di metallo, ruggendo furiosa.
-Ci sposteremo con questa…- chiese perplessa.
-Da meno nell’occhio dell’aereo, e occupa meno parcheggio !!- rispose saltando in sella. Tashigi sorrise, forse rassegnata, e abbracciò il torace dell’agente.
La città di Alubarna era veramente immensa, piena di case in stile orientale, tipiche dei luoghi desertici, ma non mancavano gli edifici moderno e i lussuosi grattacieli di vetro luccicante, i mercati affollati e le tipiche attrazioni locali ; parcheggiarono la moto vicino al palazzo, situato sopra una specie di collina artificiale, e si arrampicarono per centinaia di scalini bianchi. Arrivati in cima, videro un palazzo bianco con tre torri con cupole blu intenso, attorno il giardino era pieno di palme, erba e poliziotti locali che avevano circondato la zona.
Quelli non furono un problema, bastò fingersi anche loro agenti di polizia e si infiltrarono nell’edificio senza destare sospetti.
L’interno era spazioso e regnava il caos più totale : agenti da tutte le parti e operatori del palazzo interrogati senza sosta.
-Ottimo. Questa confusione farà al caso nostro.- commentò Smoker togliendosi gli occhiali e mettendoli in una tasca interna della giacca ; Tashigi lo ascoltava in silenzio e cercava di leggere nel suo volto tutti i trucchi di quel mestiere segreto.
-Ace, mi senti ??- sussurrò a un micro-microfono sul colletto nero del giubbotto.
<< Forte e chiaro. Che stanza dovete raggiungere ?? >> chiese diretto.
-In quelle della video sorveglianza.-
<< Okay, ci metto un secondo. >> rispose schiacciando uno dopo l’atro i tasti della tastiera e cercando tutte le cartine ; ci mise pochi secondi per trovare la strada più discreta e sicura e diede ai due agenti tutte le informazioni necessarie : presero una rampa di scale alla loro destra e poi un corridoio a sinistra, per sbucare davanti ad una porta blindata grigia.
-Chiusa a chiave. Che facciamo ??- domandò la ragazza cercando di aprirla comunque ; lui non rispose e prese le due pistole, le puntò contro una finestra e sparò due colpi.
-Ma sei impazzito ??-
-Tranquilla, è un diversivo.- e subito dopo la porta si aprì e due persone uscirono a controllare la situazione ; le due spie si nascosero dietro la parete e poi entrarono nella stanza con scherno con tutte le stanze della fortezza. Smoker chiese ad Ace di mostrargli le registrazioni del giorno del rapimento, ma qualcosa bloccò il sistema informatico.
<< Credo che il virus che hanno impiantato sia ancora funzionante, tutto il sistema non risponde. >>
-Riesci almeno a capire che tipo di virus è ??- gli chiese la novellina.
<< Forse si….. qui sullo schermo ci sono scritte due lettere….. B.W. Significano forse qualcosa ?? >>
Quelle parole fecero innervosire l’albino che uscì di scatto dalla stanza e si diresse verso la stanza del vice-presidente, forse sapeva a chi appartenevano quelle iniziali, forse si sarebbe di nuovo imbattuto in un vecchio e scomodo rivale.
  
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