Caro diario,
per un adolescente la popolarità è quasi necessario come
l’ossigeno. Mi rendo conto che non sono da meno della altre in quest’aspetto.
Sentirsi accettati nella nostra società, è quasi come se fosse la sola e unica
priorità, sto parlando come mia nonna vero? Lo so, ma ha dannatamente ragione.
Vorrei poter entrare in un negozio e trovare un manichino che non sia esile
come un fuscello, oppure tante ragazze in carne fare spot in televisione, video
musicale e dimostrare che un po’ di carne in più sulle ossa non fa male.
Ma mi trovo a vivere in questa vita. Non ho scelta. Devo accettare la cosa,
accettarmi per quella che sono. Forse dovrei anche cominciare ad amarmi di più.
Facile a dirsi. Tra un po’ non riuscirò neanche più a specchiarmi nello
specchio. L’idea di specchiarmi è qualcosa che mi spaventa ancora. Temo quel
momento ogni giorno.
Vorrei poter dire è un mostro quella che mi guarda, il riflesso è il frutto di
un brutto sogno, ora mi sveglio e quella cosa sparirà.
Tante volte mi sono data un pizzicotto, ho chiuso gli occhi e mi sono ripetuta
che non era reale, che non ero davvero io. Se solo una volta avesse funzionato.
Sabato sera ed io sono qui, davanti al computer a scrivere quello che penso.
Già. Che altro potrei fare? Ho solo voglia i piangere...
Se lo farò a lungo, magari riuscirò a diventare bella. Ok, ho detto la cagata. Ma
devo pure cercare un appiglio su cui sdrammatizzare.
Mi sento così dannatamente sola...