Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: EvaxD    31/03/2013    2 recensioni
VIOLA...VERDE...GRIDA STRAZIANTI...E POI UNA DONNA...OCCHI VERDI...LACRIME...un ricordo sfuggente ..il solo ricordo di una quindicenne che si trova da ormai 10 anni in una casa di cura, la sua unica famiglia è la cuoca del posto...vivono lì...la sua matrigna(April) l'aveva trovata in un villaggio devastato da un incendio 10 anni prima e da quel momento aveva vissuto come una normale 15enne ,forse un po' più timida degli altri... finché non erano arrivati quei sogni, quegli incubi che sembravano reali, che la tormentavano da ormai 8 notti...EVELINE DOVRà SCOPRIRE COSA è STATA NEL PASSATO E A COSA SONO DOVUTI QUESTI TREMENDI INCUBI..
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 2

 

Ehi Eveline! Ma mi stai ascoltando o come al solito hai la testa tra le nuvole?!?” come al solito Marta mi stava rimproverando per la mia sbadataggine, ma in quel momento non la ascoltavo, i miei pensieri erano tutti dedicati a quegli occhi, verdi come i miei ma non color smeraldo, di un'altra tonalità: verde sottobosco. Li avevo visti solo per un attimo, ma mi avevano catturato..erano come una calamita, intensi, profondi, dentro c'era nascosto il mondo intero, in tutto il suo splendore, ma con quell'ombra di mistero e quando erano scomparsi dalla mia visuale una sensazione di vuoto mi aveva assalito..come se sotto i miei piedi non ci fosse stato più il pavimento. Ma poi ecco che a risvegliarmi dallo stato di trance in cui ero entrata da almeno 10 minuti ci pensa April che, da sopra le scale, mi urla con finto tono di rimprovero : “ehi bella addormentata nel bosco! Guarda che lo scuolabus non è il principe azzurro che aspetta il tuo risveglio in eterno! Muoviti o rischi di perderlo!”. Bastò quella frase per farmi fare uno scatto degno di un felino verso la porta, aprirla, uscire e correre all'impazzata verso la fermata dell'autobus che, sfortunatamente, stava partendo proprio in quel momento. A quel punto, rassegnata, corsi a prendere la mia vecchia e sfasciata bicicletta regalatami dal mio cugino acquisito ormai troppo grande, ci saltai sopra e iniziai a pedalare il più veloce possibile, anche se ad andare in bici sono sempre stata una frana (forse perchè ho imparato ad andarci da sola). Miracolosamente ero arrivata al fianco dell'autobus, che nel frattempo era fermo alla fermata seguente di quella che prendo tutte le mattine, avevo intenzione di scendere dalla bicicletta e salire sul pullman, ma prima che io ebbi potuto fare un minimo movimento, vidi entrare nel veicolo il proprietario di quegli occhi che mi avevano fatto perdere il mio unico modo di arrivare a scuola. Lo guardai bene, perchè la prima volta che lo avevo visto ero stata ipnotizzata dal suo sguardo e non avevo neanche fatto caso al resto del corpo: capelli castano chiaro, carnagione scura, alto, magro ma con abbastanza muscoli e sorriso arrogante. Ma mentre guardavo quel sorriso di sfida sentii un clacson: era George, l'autista del mio mezzo e caro amico di April..fantastico,era il primo giorno di scuola dell'anno, nonché mio compleanno, e avevo già fatto la figura dell'imbranata(-.-”). Mi affrettai a salire e sedermi, come al solito da sola, in ultima fila, ma quando alzai lo sguardo mi accorsi che non ero stata la sola a sedermi in quella fila(solitamente deserta): ad accompagnarmi c'era Lui. Probabilmente era il suo primo giorno di scuola al liceo Norbert Douvonne, altrimenti non si sarebbe seduto nella mia stessa fila e, per giunta, da solo. Ero imbarazzatissima, così presi le cuffiette dell' ipod dallo zaino e me le misi nelle orecchie, attaccando la musica a palla...ero persa nei miei pensieri quando sentii qualcuno che probabilmente cercava di dirmi qualcosa, così mi girai togliendomi dalle orecchie le cuffiette e solo a quel punto mi accorsi che a parlare era stato Lui! Così dissi titubante: “ s-scusa ma non ti avevo sentito..d-dimmi pure” e Lui sfoderò un sorriso a 32 denti chiedendomi come mi chiamavo e se potevo condividere con lui quello che stavo ascoltando, dato che lui aveva lasciato l' MP3 a casa. Gli dissi il mio nome e così scoprii che si chiamava Marco ed era di origini italiane, non potevo credere che mi fossi fatta un Amico, ma quando lui mi chiese di raccontargli la mia storia io abbassai la testa e arrossii e tutta la sicurezza che avevo tirato fuori in quei 10 minuti di chiacchiere svanì in un istante. Subito Marco notò che quella domanda aveva risvegliato in me la timidezza e immediatamente cercò di rimediare: “ Oh, scusa! Capisco, sono cose private e io sono stato,come al solito, troppo invadente..” . Io rimasi molto stupita dalla sua risposta..nessuno aveva mai avuto tanto rispetto verso i miei sentimenti, solo April e quindi riaquistai sicurezza: “grazie, non sei stato invadente, solo che la mia storia è un tasto abbastanza dolente per me e preferirei non parlarne”. Il viaggio verso la scuola passò in un attimo e ci ritrovammo davanti al cancello a salutarci molto prima di quello che avrei voluto...ci salutammo e io gli indicai la classe dove aveva il corso di biologia alla prima ora, ero un po' triste, ma mi rallegrai quando notai nel suo programma che avrebbe tenuto il corso di fisica della seconda ora nella mia stessa aula! Non mi sembrava vero: mi ero presa una cotta!

 

 

CIAO RAGAZZI...RINGRAZIO CHI LEGGE I MIEI NOIOSI CAPITOLI (XD) E SPERO DI RIUSCIRE A SCRIVERE IL PROSSIMO ENTRO UNA SETTIMANA AL MASSIMO...MA PASSANDO AL CAPITOLO..VI è PIACIUTO? SECONDO VOI è TROPPO BANALE?? HO BISOGNO DI RECENSIONI PER CONTINUARE QUINDI PERFAVORE RECENSITEEE!! COMUNQUE LA PROSSIMA VOLTA VI STUPIRO ! PS.VI PREGO SUGGERITEMI STORIE DA LEGGERE COSì HO QUALCHE ISPIRAZIONE...GRAZIE PER AVER LETTO E SPERO CHE VI SIA PIACIUTO

BACI.

Evuccia

  
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